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Fondazione Carim, cosa emerge dalla elezione ormai prossima

Mercoledì, 30 Marzo 2016

Diciamo che si debba rinnovare il presidente della Fondazione Carim. Diciamo che l’attuale presidente, avvocato Pasquinelli, metta in piedi una candidatura che, ovviamente, sia gradita alla propria compagine, i “cattolici”, e che possa soddisfare – cosa comunque non scontata – anche il gruppo detto dei “laici”. Spostandoci in un’altra sede, diciamo che gli industriali, anche loro, comincino a pensare alla futura scadenza e a come entrare nella partita in modo efficace, con un nome che possa raccogliere consensi trasversali e ambire alla presidenza.
Infine diciamo che quando i tentativi, poi, si incrociano, ecco che si avvia una trattativa e una mediazione tra le parti per arrivare a un nome unico.

Non sappiamo come il percorso si concluderà. Al di là di quanto si sia convenuto tra le parti, il percorso è ancora lungo e possono succedere tante cose. Però è difficile pensare di scandalizzarsi di fronte alla dinamica indicata. Sembra più naturale e ragionevole, anche solo paragonandola alla proliferazione di tante mini candidature per le prossime amministrative, sottolineare la decisione di arrivare a una presidenza condivisa, soprattutto in un momento così delicato per il futuro della Fondazione stessa. Fatta salva la necessità, quando sarà il momento, di un giudizio nel merito del progetto strategico complessivo di cui il prossimo presidente si farà portatore.

Un altro particolare che non si può non sottolineare in questa vicenda è che, di nuovo, i nomi in campo sono quelli di Maurizio Focchi e Linda Gemmani, così come è stato (anche se solo sui giornali) per la corsa a primo cittadino.
Ma la cosa veramente importante, e diversa da quanto è successo tra i candidati sindaci delle diverse liste nella campagna elettorale per le amministrative, è come entrambi, in questa particolare partita, debbono aver considerato la richiesta che veniva loro fatta. Altrimenti avremmo assistito all’ennesima battaglia. E speriamo che il prosieguo del percorso verso l’elezione a presidente della Fondazione continui a riservarci la sorpresa di persone che, nelle prese di posizione pubbliche o anche nel confronto privato, dimostrino più attaccamento al bene comune che a una propria affermazione personale. Sarebbe una novità, oggi, davvero importante per la città.


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