GIORNALAIO 25.04.2012

Lunedì, 23 Aprile 2012

Rubriche

CARIM RICAPITALIZZA SUL FILO DI LANA. BRASINI: PROMETTE CAMPI DA BEACH REGOLARIZZATI A COSTO ZERO IN TEMPI REDORD E NIENTE IMU BIS. HOLDING AEROPORTI, SLITTANO ANCORA I TEMPI. GDF STRONCA GIRO DI MAXI EVASORI


Carim2, per il rotto della cuffia


“SALVATA dalle altre banche. E da tanti dei 7mila piccoli azionisti”, scrive il Resto del Carlino a pagina 2.


La banca resterà comunque autonoma perché, “dalle indiscrezioni che ieri filtravano, pare che la ricapitalizzazione si sia chiusa a quota 72 milioni. Che è sopra i 67 milioni di euro, il limite minimo che aveva indicato la Consob nel dare il via libera alla ricapitalizzazione, ma è molto inferiore rispetto alla cifra che la banca avrebbe dovuto raccogliere per stare tranquilla ed evitare l’emissione delle obbligazioni”.


Chi ha acquistato azioni e messo i milioni? “Ce ne sono 5 della Cassa di risparmio di Cesena, che ha alzato la sua quota (prima erano 3 milioni di euro). Altri due milioni di euro (uno a testa) sono stati stanziati, a quanto pare, da due delle banche che insieme alla Carisp di Cesena si erano impegnate a garantire per la Carim: le casse di risparmio di Ferrara e di Cento. Altri 5 milioni sono stati stanziati invece dalla Chiara assicurazioni, mentre l’altro gruppo assicurativo si è defilato. Poi ci sono i 23 milioni di euro che sono stati messi dalla Fondazione Carim per restare azionista di maggioranza. E GLI ALTRI? Sono i soldi messi dai piccoli azionisti e dagli imprenditori”.


Turismo e spiaggia


Gli albergatori della riviera si difendono dalle Linee guida approvate dalla giunta regionale per la promozione turistica 2013, quelle che definiscono le coste romagnole caotiche e poco rilassanti. “IL PIÙ DURO è il presidente di Confcommercio, Richard Di Angelo. «Rimini deve cominciare a ragionare meno con Bologna, visto il trattamento che subiamo dalla Regione»”, il Carlino a pagina 3.


Sanatoria, Brasini promette autorizzazioni entro maggio per permettere ai bagnini di mantenere lo sport. “l’assessore allo sport Gianluca Brasini tranquillizza: «Ci stiamo attivando per attivare procedure d’urgenza da richiedere al Suap (lo Sportello unico delle attività produttive) in modo che i bagnini possano regolarizzare in fretta la loro posizione e nei tempi fissati dall’ordinanza sul piano spiaggia». E cioè entro il 29 maggio. «Non c’è da spendere nulla”, il Corriere a pagina 9.


Aeroporti, la Sab perde tempo


Rinviata al 7 maggio la decisione sul destino degli aeroporti romagnoli.


Il Corriere Romagna a pagina 22. “Il destino dell’aeroporto “Luigi Ridolfi” si compirà, una volta per tutte entro il 7 maggio. E se anche la Sab tergiversa per la divisione presente fra una parte dei soci privati e quelli pubblici da lunedì prossimo l’advisor della società che gestisce lo scalo Marconi porterà gli elementi per decidere se il controllo dell’aeroporto forlivese si farà o deve essere lasciato alla liquidazione come i soci di Seaf hanno obtorto collo anticipato”.


Brasini sull’imu bis


La Voce di Romagna a pagina 14. “L’ultima novità ha fatto sbiancare l’intera giunta. Secondo le ultime valutazioni del ministero dell’economia, alle casse di Palazzo Garampi arriveranno poco meno di 9,5 milioni invece degli oltre 25 previsti, portando ad uno squilibrio sulla carta, quindi, di 42 milioni di euro”. “In questo contesto però Brasini bolla come una presa in giro la cosiddetta ‘Imu bis’. «Noi siamo un Comune che in previsionale pensa di togliere l’imposta di scopo che già di per sé è un’addizionale dell’Imu. Quindi venirci a dire ‘vi diamo la possibilita’ di mettere un’ulteriore addizionale all’Imu’ suona come una presa in giro»”.


Evasione, la GdF stronca un giro di fatture false


Sono due gli imprenditori caduti nella rete delle fiamme gialle. Avevano un conto col fisco pari a 2 milioni. Guai anche per un notaio e per un funzionario della Camera di commercio.
Il Corriere Romagna a pagina 3. “Il gioco era semplice e redditizio: ogni anno, in vista della chiusura del bilancio, ci si muoveva per la produzione “all’ingrosso” di fatture false. Roba a diversi zeri: 508mila euro nel 2002; 311mila nel 2003; 264mila nel 2004; 353mila nel 2005; poi via in escalation fino a raggiungere i 650mila nel 2007 per poi riscendere ad “appena” 450 mila nel 2008”.