giornalaio, 8 agosto 2014

Venerdì, 08 Agosto 2014

giornalaioLavoro, le metamorfosi della stagione 'irregolare'. Commercio abusivo, nuovo rais sulla spiaggia di Miramare. Balneazione, Legambiente: a Rimini fortemente inquinate 4 foci

 

Lavoro, assume solo la stagione. A farla sono sempre più riminesi e sempre meno stranieri: il balneare si conferma un importantissimo ammortizzatore sociale. Le assunzioni nel settore ricettivo e nella ristorazione fanno crescere del 13 per cento il dato rispetto al 2013 e del 9 per cento rispetto al primo trimestre di quest’anno (ilCarlino).
Ma la stagione schiavizza. Trentamila euro di multa e anche una denuncia all'albergatore ternano che a Cattolica ha fatto lavorare le cameriere anche 16 ore al giorno per una paga di mille euro al mese (ilCarlino).
La mappa della schiavitù. Su 40 strutture controllate, 20 sono state trovate irregolari. Quattordici i lavoratori a nero trovati, perché adesso la strategia è cambiata: si assumono meno persone regolarmente ma si fanno lavorare più ore rispetto al contratto. La zona più a rischio è tra Rivazzurra, Bellariva e Miramare (ilCarlino).
Il sindacato: Situazione intollerabile, segnalata dai lavoratori. Gli albergatori: Non generalizzare (ilCarlino).


Nuovo rais sulle spiagge di Rimini. Dopo l'arresto di Caucciù, il capoguerriglia senegalese dei venditori irregolari, qualcuno ha già preso il suo posto: un altro senegalese alto e ben piazzato, sui 35 anni, ad alta voce organizza la disposizione dei banchetti e delle postazioni sull’arenile dei venditori, raccontano i bagnini. Non lo avevamo mai visto prima d'ora a Rimini, aggiungono (ilCarlino).


Goletta verde. Sono fortemente inquinate le foci dei canali dell'Ausa a Rimini, tra Torre Pedrera e Bellaria la åfoce del canale sulla spiaggia, a Bellaria nella spiaggia a sud del fiume Uso, a Riccione la foce del fiume Marano, a Misano la foce del fiume Conca (Corriere). Siano condotti al termine al più presto i lavori alle fogne, hanno detto i vertici di Legambiente parlando di Rimini, dove "si continuano a registrare le assurde e intollerabili criticità sulla depurazione: anche quest’anno dopo le forti piogge i fiumi si sono trasformati in vere e proprie cloache" (Corriere).
Conto salato. Hera ha messo in fattura 2 milioni in più rispetto ai previsti 4,6 per il depuratore di via Marecchiese. Nel corso degli anni si è quindi passati da una spesa originaria di 3,5 milioni comunali, più 1,5 milioni da recuperare dalle bollette agli attuali 6,8 milioni. Tra le operazioni aggiuntive ci sono la demolizione della vasca di contatto da 226mila euro, quella denominata “demolizione parte esterna ossidazione” da 694 mila euro, ma anche la copertura di due vasche per un valore di 600mila euro (Corriere).
Mare nero: San Marino rispedisce al mittente le accuse del sindaco di Rimini Gnassi. Lonfernini: fuorviante addossare a San Marino presunte responsabilità in merito agli scarichi fognari che avvengono in mare, dato che tanto i responsabili politici sammarinesi, quanto l’Aass si sono già attivati da tempo al fine di risolvere progressivamente e definitivamente il problema. Mappato ad oggi circa la metà del territorio ai fini dello sdoppiamento delle fogne. A Hera dal Titano 2,5 milioni di euro per l'autonomia nel trattamento delle acque reflue (LaVoce).


Tangenti per il centro commerciale di Villa Verucchio. Il pubblico ministero Luca Bertuzzi parla di 'ipotesi distrattiva' da oltre 2 milioni e chiede il rinvio a giudizio di un noto imprenditore verucchiese di 76 anni e di due suoi figli di 43 e 48 anni, nell'ambito del fallimento della società “Porta Malatestiana” legata al centro commerciale “Le Torri” (Corriere).


Civivo costoso. Il comune stanzia 300mila euro per costruire le sedi di tre tra le associazioni di 'volontariato civico' costituite in varie zone della città per tenere puliti parchi, strade e cimiteri. Investimento assurdo per opere che non costituisco una priorità, accusa Tamburini (M5S) (Nuovo Quotidiano).


Pantani. I vecchi legali della famiglia: nulla di nuovo nel fascicolo consegnato a Giovagnoli. Dieci anni fa la famiglia rifiutò la possibilità di una nuova autopsia e di chiedere l'apertura di un fascicolo per omicidio volontario. L'ex capo della Procura: Scrupolose le indagini di 10 anni fa, quando il perito della famiglia condivise in pieno le conclusioni del medico legale a cui la Procura affidò l'autopsia, ovvero overdose di cocaina, senza interventi esterni (Corriere).