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Il “tesoro” dei defunti Ds fra Imu raddoppiata e debiti da pagare

Mercoledì, 26 Marzo 2014

4bIl “tesoro” dei defunti Ds fra Imu raddoppiata e debiti da pagare

È un patrimonio immobiliare che cinque anni fa era stato valutato 4,6 milioni, una ponderazione fra valore catastale e prezzo di mercato. Difficile dire quanto possa valere oggi, con la svalutazione che hanno gli immobili.  È il tesoro che i Ds di Rimini, al momento di confluire nel Pd, hanno messo in salvo affidandolo alla Fondazione Rimini Democratica per la sinistra. I Ds sono confluiti nel Pd senza portare in dote al nuovo partito il patrimonio accumulato nel tempo, fino a risalire al Pds e al Pci. Hanno affidato tutto a delle Fondazioni. Fra quelle analoghe costituite in Emilia Romagna, la riminese è la terza con il portafoglio più grosso, dopo Bologna Duemila che ha 150 immobili per un valore stimato di 20 milioni e Bella ciao di Ravenna che ha un patrimonio immobiliare valutato 12 milioni.
Queste Fondazioni, ora che progressivamente verrà meno il finanziamento pubblico dei partiti, diventeranno un prezioso alimento finanziario per il Pd? «Niente di tutto questo - precisa Giovanna Zoffoli, presidente del consiglio d’amministrazione di Rimini Democratica e consigliere comunale di Rimini del Pd. - La legge ce lo vieta. Al massimo possiamo fare attività politica insieme al Pd ma non elargire finanziamenti. Semmai siamo noi che cerchiamo donazioni per ampliare il patrimonio».
Dopo aver preso il via dai Ds, dopo che i Ds nel 2011 si sono sciolti definitivamente, la Fondazione vive di vita propria, senza rispondere a nessuno – assicura la Zoffoli – se non ai soci fondatori a suo tempo nominati dai Ds e alla Regione che per legge esercita il controllo. È una eredità su cui nessuno – a quanto pare – può mettere le mani.
Allo stato attuale non ci sarebbero neppure molti utili da spartire. Molti dei venti immobili di proprietà sono affittati a prezzo “politico” a circoli del Pd (forse questa è l’unica forma di sostegno, seppure indiretto), altri sono affittati a organizzazioni che comunque fanno parte della galassia della sinistra come la Spi-Cgil e la Cna. Tutta questa attività commerciale non produce utili? A quanto risulta le spese azzerano o quasi tutte le entrate. «Una grande batosta è stata l’Imu. – spiega la Zoffoli – Nel 2012 avevo pagato 14 mila euro, in questi giorni ho concluso le pratiche e sono arrivata a 30 mila euro. Quindi in cassa rimane ben poco. Dai Ds abbiamo ereditato gli immobili ma anche i debiti, cioè i mutui che gravavano su alcuni di essi. In molti casi si tratta di fabbricati che hanno trenta, quaranta, cinquant’anni e sono necessari lavori di ristrutturazione. Gli eventuali utili che nel tempo dovessero arrivare dovranno essere reinvestiti per ristrutturare e consolidare il patrimonio immobiliare esistente e per ampliarlo. Se poi rimane qualcosa, si fa anche attività culturale e politica nell’ambito della sinistra, magari in collaborazione con il Pd. Ma non possiamo elargire finanziamenti al partito».
La Fondazione, oltre a gestire i citati venti immobili, controlla anche due società: una immobiliare, che ha in portafoglio un capannone industriale e due uffici («Oggi a Rimini è difficile affittarli, ci sono decine di negozi e uffici vuoti»); ed una società di allestimenti, la Meridiana, che fornisce stand e attrezzature per le feste di partito e a chiunque, anche le parrocchie, ha bisogno di organizzare eventi. Ma anche questo settore, un tempo florido, oggi piange. «Molti che organizzavano feste non le fanno più perché i costi sono diventati proibitivi – afferma Giovanna Zoffoli – mentre chi continua ad organizzarle cerca di risparmiare e contenere i costi».
In casa rimane il “tesoretto” di 4/5 milioni.

 


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