GIORNALAIO 17.02.2014

Lunedì, 17 Febbraio 2014

giornalaioAeroporto, oggi banche e aziende dal prefetto

 

Il consigliere della Camera di commercio Enrico Santini sull'aeroporto e sull'appello lanciato dal prefetto a imprese e banche, ilRestodelCarlino (pag.5). “«Vedremo nei fatti quali saranno le sensibilità e le decisioni. Ogni istituto dovrà rispondere nei confronti dei propri soci azionisti. Mi sembra troppo facile aprire gli sportelli per fare raccolta quando l’economia va a gonfie vele e chiudere i rubinetti del credito adesso. Una forte presenza di istituti locali, da questo punto di vista, è una garanzia per tutto il territorio». La convince il progetto per l’aeroporto?«E’ proprio questo il punto fondamentale. Non possiamo pensare di continuare a coprire i buchi del Fellini senza un disegno più ampio e una prospettiva certa per il futuro. Si avverte in maniera drammatica il vuoto determinato dalla sentenza di fallimento. E in queste condizioni diventa facile per i nostri concorrenti portarci via i voli, come sta facendo Bologna, che invece dovrebbe tutelare anche questa provincia».Colpa della politica locale?«Mi sembra evidente che anche la politica rifletta il disinteresse generale della realtà riminese, più impegnata su divisioni interne e interessi di bottega. La mia impressione è che la città non abbia ancora capito quanto sia importante il Fellini. L’aeroporto non serve solo agli albergatori o ai negozi del centro. E’ un asset fondamentale per lo sviluppo della nostra economia. Senza scalo non si vola»”.
“Fatto sta che la situazione del Fellini per l'esercizio provvisorio e' delicatissima e, per evitare il default, occorre un'iniezione e di liquidità pari a 1,5milioni di euro. Una somma necessaria a consentirne la sopravvivenza fino all'estate, fino a quando cioè, finito il letargo e rimedi invernali, il traffico di voli e passeggeri, dunque di incassi, aumenterà in maniera considerevole. Oggi il prefetto di Rimini Claudio Palomba dovrebbe incontrare il mondo economico riminese, banche e associazioni di categoria, per cercare do trovare insieme una soluzione e denaro fresco. Parte di questo, alcune centinaia di migliaia di euro, dovrebbe arrivare dagli imprenditori del Gross", NuovoQuotidiano (pag.3).