GIORNALAIO 17.01.2014

Venerdì, 17 Gennaio 2014

giornalaioCoriano, indagati ex sindaco e commissario. Palas, l’inchiesta e i conti attorno al palacongressi della riviera. Alberghi, in 120 via da Aia. Mini imu può slittare. Oggi incontro sulle nuove religiosità

 

Guai a Coriano per ex sindaco e commissario prefettizio. “L’ex sindaco di Coriano, Maria Luigina Matricardi, e il commissario prefettizio nominato al suo posto, Maria Virginia Rizzo, sono indagate (assieme ad altri sei funzionari pubblici tra cui un ex assessore) con l’ipotesi di abuso d’ufficio. Al comune viene contestato un danno erariale di mezzo milione di euro”, CorriereRomagna (p.3).
“A DARE il via all’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, è stata la Corte dei Conti, a cui proprio il commissario aveva inviato gli atti, giudicando la passata gestione della cosa pubblica piuttosto ‘spregiudicata’. Di qui, la delega della Procura bolognese alle Fiamme Gialle che ha rivoltato i bilanci come un calzino. Due le magagne scovate dagli investigatori. La prima si riferisce a debiti fuori bilancio, relativi agli anni 2008-2011, con 4 milioni di euro pagati a imprese creditrici del Comune, alle quali era stato pagato anche il cosiddetto ‘utile d’impresa’, per un ammontare di circa 360mila euro. Soldi che secondo la legge non dovevano essere pagati… Il secondo controllo dei finanzieri, ha riguardato invece alcune voci di spesa relative al personale dipendente. E hanno scoperto che tra il 2008 e il 2010, l’Amministrazione aveva elargito compensi aggiuntivi, sotto forma di premi di produttività, indennità di turno e incentivi. Soldi distribuiti ‘a pioggia’ senza alcuna motivazione certificata, anche qui in violazione della legge che prevede invece che i premi di produttività vadano legati al merito e alle prestazioni. Il tutto per un totale di 150mila euro”, ilRestodelCarlino (p.3).


Inchiesta Palas, interviene il deputato Sergio Pizzolante. “«Avevo fatto una denuncia politica, il sistema Fiera- Palas non regge più. Per la crisi e per i piani finanziari improbabili che servivano a supportare investimenti eccessivi e fuori mercato. Nel business plan del Palas del 2005, l’affitto dell’edificio è quotato 2,8 milioni al terzo anno di gestione, quello attuale è pari a 1,1 milioni e Convention Bureau ha appena chiesto di passare a 600mila euro. La stessa Convention bureau doveva produrre utili superiori a 2,5 milioni dal 2009 al 2013, ha perso più di 2 milioni negli ultimi tre anni anni. Protagonista e garante di tutto ciò: la Fiera. Anche la Provincia ha scritto nelle passate settimane ai soci sostenendo che i piani finanziari non si sostenevano più». La via d’uscita. «Mi appare chiaro che un’epoca basata su investimenti pubblici e gestioni pubbliche e finita, non intendo criminalizzarla, ma è finita. A Cagnoni no, gli piace magnificare il suo magistrale operato. Però, fatta questa analisi, questa è materia da Procura? Sinceramente, io penso di no”, Corriere (p.4).
““Commenta Piacenti: “La verità è che se qui non si riesce a pagare i mutui a fare un affare sono le banche. Se fossi un banchiere mi fregherei le mani, perché uno si piglierebbe la Fiera e l’altro il Palacongressi con quattro soldi”. Due “garanzie” che non sono solo sulla carta. Il Palacongressi è stato costruito ricorrendo ai debiti per i quali erano stati accesi due mutui e con il ricavato della quota della vendita dei terreni della vecchia Fiera che fanno capo ai tre soci pubblici, Comune, Provincia e Camera di commercio. Per essere più chiari, se non si paga una rata la banca, con quattro soldi, diventa proprietaria della Fiera di Rimini che è la terza fiera per importanza sul territorio nazionale. E per quanto riguarda il Palacongressi il solo valore dell’immobile è lievitato dai 108 milioni impiegati per la sua costruzione a 150 milioni, il valore attuale”, LaVocediRomagna (p.13).
“Debiti da far paura: otre i cento milioni. Ricavi in perdita: nel 2013 la Rimini Fiera Spa ha registrato un calo nel fatturato pari a 5 milioni. Ed esposizioni bancarie da capogiro: 28milioni col Monte Paschi e 46,5milioni di euro con Unicredit. Il sistema congressuale e fieristico rischia il collasso. E l’ex assessore al bilancio nella giunta Chicchi (1992- 1999), il commercialista Mario Ferri, lancia l’allarme. E lo fa mettendo nero su bianco tutti quei dati analitici raccolti nello studio dei bilanci e nell’analisi dei piani finanziari legati al Palacongressi… “Siamo al tracollo di un sistema: quello legato al debito. Per questo considero necessaria la vendita del Palas e della stessa Fiera, attraverso una gara pubblica internazionale ”. Ferri (ex assessore comunale) non ha mezze misure. “Dai bilanci che ho analizzato ritengo urgente questa privatizzazione, se non vogliamo fare la fine di Alessandria, dove il Comune ha dichiarato il dissesto”. Insomma, non c’è altro tempo da perdere, se si vuole evitare una seconda Aeradria: “I rischi ci sono tutti”, NuovoQuotidiano (p.3).


Turismo, l’assessore provinciale Fabio Galli è contrario agli alberghi autogestiti. “Alberghi in autogestione? «Impensabile: ora partiranno i controlli». Dopo l’annuncio on line da parte di un’agenzia viaggi marchigiana che, tra le offerte per l’estate 2014, mette in lista due alberghi di Rimini disponibili all’affitto per autogestione, è l’assessore provinciale al turismo Fabio Galli a volerci veder chiaro. «Secondo me, è un’ipotesi impossibile da realizzare: è impensabile che ci sia una definizione di gestione chiamata, per gli alberghi, autogestione. In ogni caso, non è questo il turismo di qualità, il turismo vero»”, Corriere (p.6).


Intanto artigiani e albergatori fanno squadra per dare vita a un nuovo prodotto turistico, Made in Rimini holidays, e a un nuovo sindacato. “«Pensiamo al turismo sportivo e del benessere, in generale ai servizi alla persona, ma anche alle ditte edili e di impiantistica: con loro, possiamo ripensare nuovi spazi e ambienti dedicati al turismo di qualità. E poi la cucina, la commercializzazione di eventi: mettersi in rete significa individuare altri produttori per sviluppare insieme ancora più collaborazioni a sostegno del l’intera filiera». Ma, quale sia la necessità che ha spinto albergatori e artigiani a fare squadra, è chiaro: «Stiamo attraversando il periodo più brutto e difficile della nostra storia turistica – allarga le braccia, emozionandosi, Anna Maria Biotti, presidente del consorzio Piccoli alberghi di qualità -: ora il cliente chiede maggiori servizi»”, Corriere (p.6).
“Sono 120 gli hotel che hanno deciso di aderire a Confartigianato e dare vita a un vero e proprio sindacato che si chiamerà Art, Alberghi riminesi turismo, certi che per le piccole imprese, le pensioni di un tempo, la sopravvivenza vada cercata altrove, non nell’Aia, l’associazione albergatori. «Ho passato 18 anni nell’Aia come consigliare, ma oggi non mi sento più rappresentata, anzi mi sento abbandonata« dice Anna Maria Biotti, presidente di Piccoli alberghi di qualità. Ed ecco la svolta in Confartigianato perché chi rappresenta i consorzi Alberghi tipici riminesi, Cooperativa Torre Pedrera hotels e il gruppo della Biotti, si ritiene un «artigiano del turismo»”, ilCarlino (p.9).


Mini imu. “Il sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pierpaolo Baretta, ha dato ragione a quelle amministrazioni che hanno deciso di fare slittare il saldo dell’imposta sulla prima casa dal 24 gennaio al 16 giugno. Lo ha fatto durante la sesta commissione Finanze, alle precise domande arrivate da diversi deputati. E’ lì che è emerso che «la potestà regolamentare di cui all’articolo 52 del Decreto legislativo 446/1997 vale per la fissazione dell’importo minimo per gli accertamenti. È banale aggiungere che lo stesso ragionamento vale per il differimento dei termini di pagamento»”, Corriere (p.7).


Nuove religiosità, questa sera a Rimini sarà presentato il documento della conferenza episcopale regionale, LaVoce (p.11).