GIORNALAIO 11.12.2013

Mercoledì, 11 Dicembre 2013

giornalaioCemento, arriva un nuovo maxi negozio tra Mercatone e Ikea. Pd, i renziani scalpitano. Asl unica, in 150 vogliono il posto da direttore

 

Ancora cemento. “PRIMA L’IKEA, poi il Mercatone Uno. E ora un altro maxi-negozio da quasi 10mila metri quadrati di superficie totale, di cui circa 5mila dedicati alla vendita, tutta dedicata ad abbigliamento e articoli sportivi. In pratica Rimini si ritroverà ad avere un altro piccolo centro commerciale, in una zona già ad alta densità per la presenza del colosso svedese, del Mercatone Uno, del Caar e di altre attività di vendita, all’ingrosso e al dettaglio. IL PROGETTO è già negli uffici del Comune di Rimini, da alcuni mesi. La richiesta, a dire il vero, è stata presentata nel 2012, ma se ne inizia a discutere adesso perché finora l’iter non era nemmeno partito, a causa della mancanza di alcuni documenti che erano stati richiesti (a integrazione) dagli uffici comunali. Pare che dietro l’operazione ci sia anche il noto imprenditore riminese Luigi Valentini”, ilRestodelCarlino (p.4).


La Provincia deve dei soldi a Hera. “Un bel gruzzolo prende il volo, passando dalle casse della Provincia a quelle di Hera Comm Srl, società controllata dalla holding bolognese. Si tratta di un milione 173mila 516 euro e 95 centesimi, di cui 910mila euro saranno versati entro il 2013, il resto a carico dell’esercizio contabile 2014. Tutto secondo le leggi: dal 2012 la Provincia non incassa più l’addizionale sul consumo di energia elettrica, che gravava sulle aziende. In particolare sono gli operatori del settore, praticamente le aziende distributrici di energia, ad essere interessati dalla “coda” lasciata dalla soppressione dell’imposta: le complesse stime di dare e avere, o se si preferisce di credito e debito, tra ente locale e aziende, visto che i pagamenti della tassa venivano effettuati in acconto durante l’anno sulla base di stime energivore, per poi passare al conguaglio l’anno successivo in base ai consumi effettivi. E così la Provincia si è trovata sul groppone una pesante tegola: secondo i calcoli degli uffici, infatti, oltre al milione e cento da versare a Hera ci saranno altri 50mila euro circa da corrispondere ad altri operatori più piccoli, una somma che rapportata agli incassi pregressi lascerà comunque uno “sbilancio” di circa 200mila euro”, LaVocediRomagna (p.15).


Pd, post primarie. “I RENZIANI hanno già ‘rottamato’ la vecchia guardia del partito. Da Vitali a Gnassi, passando per Biagini e i fedelissimi di Matteo della prima ora, il messaggio al segretario Magrini e agli altri cuperliani riminesi di ferro, come l’on. Emma Petitti e l’assessore regionale Maurizio Melucci, è chiaro: «D’ora in poi comandiamo noi». Segretario Magrini, dica la verità: si sente accerchiato? «No, non mi sento né accerchiato, né un segretario a tempo come alcuni vorrebbero fare intendere in queste ore. Sono stato eletto dagli iscritti del Pd, non vedo perché dovrei fare passi indietro»”, ilCarlino (p.6). Entro la settimana Magrini comunicherà i nomi della nuova segreteria. “Un po’ di renziani, ma in numero non superiore ai cuperliani, e almeno un civatiano. SU MOLTI NOMI il segretario deve ancora sciogliere le riserve, ma la nuova segreteria politica formata da Magrini risentirà molto, moltissimo del risultato delle primarie, che a Rimini hanno visto Renzi trionfare addirittura con il 74,7%… GIÀ, MA CHI tra i renziani entrerà nella segreteria provinciale? Paolo Russomanno, lo sfidante di Magrini al congresso, si chiama fuori… In questi giorni Magrini ha corteggiato a lungo Zerbini, che deve ancora decidere. Molto probabile anche l’ingresso di un altro tra Alessandro Belluzzi e Mattia Morolli… In ogni caso, i renziani in segreteria non saranno meno di 3 o 4. Si fanno allora anche i nomi del bellariese Marco Borroni (Rimini Fiera) e di Claudia Montanari, vice sindaco di San Giovanni… E I CUPERLIANI? Saranno almeno 4 o 5. L’unico praticamente certo, al momento, è Lucio Gobbi… Accanto a lui potrebbe sedere in segreteria provinciale Alice Parma, giovane segretaria Pd a Santarcangelo. Gli uomini di Civati non hanno reclamato posti nella segreteria, ma Magrini è intenzionato a far entrare nella squadra anche uno di loro”. In lizza per Bologna, accanto a Biagini fa capolino anche Galli.
I renziani scalpitano. “A questo punto ci sarebbe un’altra questione da affrontare a urne ancora calde: il freno amministrativo che attanaglia Palazzo Garampi. Ci pensa da Londra, Samuele Zerbini, consigliere comunale del Pd e renziano della prima ora, quando il comitato si riuniva nel suo salotto. «Appena torno - spiega Zerbini - chiedo un incontro con sindaco, segretario provinciale e comunale». Perché? Anche se c’è ben poco da immaginare. «Il segnale ricevuto dal voto di domenica è chiaro. Dobbiamo mettere al centro l’azione, dopo due anni e mezzo di questa amministrazione ci sono questioni rimaste ferme, vitali però per lo sviluppo della città»”, CorriereRomagna (p.6).


Asl unica. “Fa gola a tanti il prestigioso incarico di direttore generale dell’Ausl unica: erano già un centinaio i candidati nel bando apposito a cura dell’assessorato regionale, bando che è stato riaperto in ottobre e richiuso da pochissimi giorni, proprio per accogliere nuove candidature. La lista degli aspiranti dg supera i 150 nominativi tra i quali un’esigua minoranza le donne, ma l’elenco è assolutamente «blindato». Per la nomina definitiva del direttore generale della nuova azienda sanitaria da oltre due miliardi di euro di budget ed oltre 15mila dipendenti bisognerà attenderà ciò che partorirà la Regione che, a sua volta, proporrà il suo candidato alla conferenza socio-sanitaria territoriale. Il prescelto dovrebbe scendere in campo, almeno stando alle previsioni, il 2 gennaio se si troverà l’accordo”, ilCarlino (p.9).


Maggioli, licenziamenti scongiurati per i 31 esuberi. “La soluzione adottata prevede la suddivisione del sacrificio tra il maggior numero possibile di lavoratori. La riduzione di orario medio prevista si attesta a circa il 33%. Ci saranno distinzioni con quantità minime e massime a secondo dei reparti e delle professionalità”, NuovoQuotidiano (p.4).


Il Natale del vescovo con i cattolici impegnati in politica. “Né indignati né rassegnati. I politici impegnati in politica devono essere laici e pensare al bene comune, perché chi trascura i suoi doveri verso il prossimo trascura Dio. Monsignor Francesco Lambiasi ieri sera ha incontrato gli amministratori riminese e nel classico appuntamento natalizio traccia la linea da seguire”, Corriere (p.5).


Ritratto inedito (anxhe se piuttosto banale e scontato) di Rimini su nonciclopedia, LaVoce (p.17).