30_03_2012 | AEROPORTI, FELLINI SEMPRE PIU’ A RISCHIO. IL GOVERNO PENSA DI SOSTITUIRLO CON L’ALTAVELOCITA’

Venerdì, 30 Marzo 2012

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AEROPORTI, FELLINI SEMPRE PIU’ A RISCHIO. IL GOVERNO PENSA DI SOSTITUIRLO CON L’ALTAVELOCITA’


Rimini e Parma sono tra gli scali giudicati ieri dalla Camera dei deputati “realtà in parte diverse e che dovrebbero essere affrontate una per una anche se hanno la caratteristica comune di essere considerati tutti piccoli aeroporti. L'evoluzione tecnologica ha cioè fatto sì che, mentre negli anni passati questi piccoli aeroporti erano una risorsa essenziale per quanto riguardava le vie di comunicazione, oggi c'e' una concorrenza molto maggiore con altro tipo di trasporti”. Il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo, che proprio ieri sul tema ha risposto all’interpellanza di un deputato Udc, ha affidato la sua analisi all’agenzia Dire. Soluzione alternativa efficace sarebbe la Tav “che ha notevolmente cambiato i parametri di valutazione complessiva”.


A rischiare in tutta la penisola anche Cuneo, Perugia, Ancona, Brescia e Treviso, scali nati dalle precedenti politiche perché utili comunque per raggiungere alcune località sia in Italia sia all’estero. L’inversione di rotta è dunque dovuta alla tecnologia e innovazione di cui si sono dotati altri tipi di trasporti, come l’Altavelocità.


In Italia, in ogni caso, sostiene il sottosegretario “esiste un numero forse eccessivo di piccoli aeroporti che rende inevitabilmente fragile non tanto la loro struttura gestionale quanto quella patrimoniale e, quindi, questo richiede un vaglio molto attento. E’ necessario arrivare rapidamente ad un piano aeroporti che riesca a selezionare gli scali di carattere internazionale e nazionale rispetto a quello di valenza locale”.


Da qui le indagini dei mesi scorsi. "Siamo molto contenti dei dati forniti per quanto riguarda la progressiva riduzione delle passività accumulate e l’aumento dei passeggeri per taluni aeroporti - ammette Polillo - ma questo è uno solo degli elementi, perché l’altro è una fragilità patrimoniale che permane in molte strutture. L’intenzione del Governo è stata dunque quella di “verificare per ciascun aeroporto quale fosse lo stato effettivo del quadro economico relativo”.