GIORNALAIO 11.10.2013

Venerdì, 11 Ottobre 2013

giornalaioConfindustria strattona il piano strategico. Spiagge, il Pd riminese dice no a Letta

 

Confindustria attacca. "E' il momento di passare dalle idee, dai grandi progetti, ai fatti. Il presidente di Confindustria Rimini Paolo Maggioli, al suo debutto nella presentazione dell’indagine congiunturale semestrale, lo dice ancora più chiaramente: “Benissimo il Piano strategico. Ma vorremmo anche capire quando potrà diventare attuale, quando comincerà ad essere tradotto in pratica e a produrre ricchezza. Con l’acquisizione formale del lungomare, in uno stato di degrado non più sopportabile, ora ci sono tutte le condizioni. Potrebbe essere l’impulso che serve all’economia locale. Ma occorre fare chiarezza su obiettivi e tempi”", LaVocediRomagna (p.13).
"Ecco dunque il quadro dei primi sei mesi dell'anno, confrontato con i tre semestri precedenti. A cominciare dai dati della produzione, che segnalano, in realtà, una leggera ripresa: +1%, con un balzo in avanti significativo rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente e un segno più che inverte la tendenza rispetto ai risultati negativi dei semestri 2012 (-1,90 e -5,20%). Ma le imprese che hanno registrato un aumento nella produzione sono in realtà le grandi (+2,32%) mentre le piccole hanno registrato ancora una volta un calo (-1,88%). Se la produzione aumenta in misura lieve, non avviene lo stesso con i fatturati, in calo dello 0,40%. Ancora una volta la diminuzione dipende dal fatturato interno, che registra un - 0,80%, mentre quello estero aumenta dello 0,40%. Un dato positivo ma con il freno a mano: l'aumento del fatturato estero infatti segna un rallentamento rispetto al passato (nel secondo semestre 2012 era aumentato del 9,30%, il semestre precedente del 9,90, nel secondo semestre 2011 addirittura del 27,40%). Un dato che preoccupa, a cui si guarda per ora con circospezione nella speranza che un tale andamento non trovi conferma in futuro. Mentre sul versante degli ordini preoccupa il fatto che siano più le imprese che li hanno visti in calo (33,33%) rispetto a quelle che li hanno visti in aumento (29,33%). Dell'andamento degli ordini risente in modo particolare l'occupazione, rimasta sostanzialmente stabile nel secondo semestre 2012, nei primi sei mesi del 2013 si è registrato invece di nuovo un calo, dell'1,16%, maggiore nelle grandi aziende (-2,56%) che nelle piccole e medie", NuovoQuotidiano (p.3).


Spiagge, il Pd riminese dice no alla proposta del Governo. "La linea Errani-Melucci sulla questione spiagge approda a Roma e cerca di mettere un “fermino” sul tavolo del sottosegretario Baretta. Ieri i parlamentari riminesi del Pd, Emma Petitti e Tiziano Arlotti, hanno dato notizia dell’incontro di una delegazione del partito con l’esponente governativo: “La soluzione di una materia così complessa - afferma la Petitti - è una legge quadro nazionale che definisca il rinnovo delle concessioni e stabilisca le modalità di alienazione laddove le Regioni in accordo coi Comuni pensino di sdemanializzare una parte del patrimonio. Tutto questo passa attraverso un confronto vero con l’Europa, con cui dobbiamo iniziare subito a trattare”. In sintesi è un chiaro e netto no", LaVoce (p.14).


Pd a congresso. "Il sindaco Gnassi non ha esitato a definire le loro candidature frutto di scelte di corrente o personali, perciò inadeguate a tenere il passo del vero cambiamento. Ieri i due candidati alla poltrona di segretario provinciale del Partito Democratico, il "cuperliano" Juri Magrini e il "renziano" Paolo Russomanno, hanno risposto insieme al sindaco, con una nota scritta a quattro mani. "Ci teniamo a precisare –dicono - che le nostre disponibilità alla candidatura rappresentano solamente l'apertura di un percorso di confronto serrato e a tutto campo sulla vita del Partito, che in questo momento vede centinaia di iscritti sottoscriverle". "Siamo due candidati giovani – continuano Magrini e Russomanno - che si sono voluti mettere a disposizione del partito e dei suoi iscritti per contribuire ad un Pd libero e aperto, trasparente, che considera le diverse sensibilità politiche come un valore, un arricchimento, e non un problema da derubricare sotto il termine di 'corrente'. Altrimenti non si capisce che cosa significhi dibattere e confrontarsi all'interno di un partito per arrivare ad una sintesi comune"", NQ (p.9).