GIORNALAIO 16.08.2013

Venerdì, 16 Agosto 2013

giornalaioAlberghi: pienone a Ferragosto, ma solo per una notte. Abusivi, secondo LaVoce la strategia riminese funziona. Trc, a Riccione il Pd è diviso. Delfinario, proprietari minacciati

 

Pienone di Ferragosto, nonostante la crisi. Categorie soddisfatte. "A cominciare dalla presidente dell’Associazione albergatori (Aia) Patrizia Rinaldis, che usa poche ma semplici parole: «Siamo al completo, è un Ferragosto che sta dando soddisfazione perché la gente è venuta qui da noi in vacanza». I numeri sono in linea con i «tempi buoni del passato e con quello che merita Rimini». Ma l’ondata di arrivi potrebbe non fermarsi qui: «Puntiamo ad avere un tutto esaurito, o quasi, fino al 24 agosto, quando terminerà il Meeting che rappresenta una garanzia: poi cercheremo di chiudere la stagione con numeri importanti»", CorriereRomagna (pp.8-9). Dalla Provincia si esulta per i risultati dell'entroterra.
"«Siamo martellati dalle richieste — aggiunge Vito Simone dell’hotel Morri’s —. Ma il grosso chiede una notte, tra 14 e 15, o al massimo due, sino al 16. I prezzi sino a sabato restano nella media, senza le ‘cadute’ e offertacce di altri periodi. Il problema sarà dalla settimana successiva e soprattutto a settembre, al momento totale deserto quanto a richieste e prenotazioni»", ilRestodelCarlino (p.2). "Un aspetto curioso lo indica il presidente dei bagnini di Oasi Confartigianato, Giorgio Mussoni: «Come riempimento siamo quasi a dama a Ferragosto —, ma è questione di 48 ore. Fino a martedì c’erano bei buchi. Poiché ormai l’80% del lavoro si fa in convenzione con gli alberghi, col tutto compreso, capita non di rado che due famiglie per risparmiare dividano lo stesso ombrellone. O ancora più di frequente che rinuncino anche a uno o due lettini, facendo a turno tra chi si sdraia al sole e chi fa il bagno o passeggia oppure gioca». C’è anche chi «prende l’ombrellone giorno per giorno, per evitare di pagare in caso di brutto tempo». Mussoni precisa: «I prezzi dei servizi di spiaggia sono fermi da anni, e non sono quelli a incidere. Ma il fatto che la gente punti in questo modo a risparmiare anche soli 20 euro alla settimana, la dice evidentemente lunga su quanto pesi la crisi e il momento economico»".

 
Abusivi, secondo LaVocediRomagna (p.14) il sistema coordinato del prefetto funziona. "sono ancora, ma sono molti meno e non riescono più a fare muro”. Così uno degli addetti alla security mentre osserva gli ultimi due o tre ambulanti abusivi raccogliere le proprie mercanzie per tornarsene mestamente lontano dal “campo di battaglia”, quella spiaggia che per la legge è di tutti - demaniale - ma che a Rimini per qualche tempo era diventata possesso esclusivo dei vù cumprà. “Ora va molto meglio e si vede”, spiega, “si lotta ad armi pari, si potrebbe dire. Tra noi privati e i volontari, la Polizia Municipale e i Carabinieri, saremo quasi lo stesso numero dei venditori abusivi e anche se qualcuno ci scappa e riesce a posizionarsi sulla battigia, tempo cinque o dieci minuti che passa qualcuno per allontanarlo”. E in effetti succede di continuo. Ieri è bastato fermarsi dieci minuti tra le zone 100 e 130 per vedere all’opera la macchina della sicurezza che Prefettura e Comune hanno messo in campo per le settimane ferragostane: c’erano una decina di vù cumprà - tra senegalesi e cingalesi - tra l’acqua e le brandine, ma da nord e da sud, dopo le segnalazioni pervenute, sono subito apparsi i vigili urbani che, “armati” di ricetrasmittente hanno iniziato a “stringere” verso le bancarelle. E mano a mano che si avvicinavano, queste smobilitavano, fino a che non ne è rimasta più una".
Bagnina multata per uno scivolo chiede più rigore contro gli abusivi, ilCarlino(pp.4-5), accanto il racconto del giovane maresciallo che ha preso parte alla guerriglia di qualche sera fa al 120. "«LO vede quello scivolo? Non mi pare un ‘ecomostro’. Bene, la polizia marittima della Guardia costiera, insomma, la Capitaneria di porto, mi ha multato per 1.032 euro per lo scivolo, 2 altalene, la casetta e due giochi a molla». E mentre gli uomini in divisa compilavano il verbale, «a poca distanza passavano come se nulla fosse i venditori abusivi»"
Intanto, i carabinieri continuano a setacciare gli appartamenti in affitto. "Ammassati in dieci all’interno di un appartamento in pieno centro storico. E in condizioni sanitarie vergognose. Il fenomeno degli stranieri, alloggiati in abitazioni di proprietà di riminesi, è ormai nel mirino dei carabinieri. Che, anche martedì, hanno effettuato diversi blitz. Il primo, nella centralissima piazza Cavour, il salotto buono riminese, ha portato alla scoperta di un’abitazione in cui nove bengalesi (otto in regola col permesso di soggiorno, ma uno clandestino) vivevano stipati in 80 metri quadri. Tra sporcizia e odori poco piacevoli. Proprietario dell’immobile, ubicato in via Pisacane, un dentista riminese", NuovoQuotidiano (p.9).


Trc, a Riccione qualcuno del Pd lo vuole. LaVoce (p.15) intervista Stefano Piccioni. "Del fatto che il sindaco di Riccione Massimo Pironi - secondo quanto sostenuto da Villa e Venerandi - non si impegni abbastanza per evitare l’egemonia e il decisionismo di Rimini, cosa ne dice? “Capisco e conosco dove il mio sindaco vuole arrivare. Per questo penso che stia agendo con cautela per evitare che Am getti le eventuali colpe sul nostro Comune. Ritengo anche, però, che il modo di comportarsi del mio sindaco sia un modo giudizioso di agire, anche perché la parte riminese di Am, Provincia compresa, non aspetta altro che un nostro passo falso per rimettere tutto in discussione”. Insomma, par di capire che tutto sommato il Trc si deve fare, anche per garantire quei collegamenti con la stazione di Rimini che ormai sono divenuti indispensabili, ma che così il progetto non va e si deve modificare e ridurre i costi. “Non è tanto una questione di costi, bensì di logistica e impatto ambientale. Per questo mi auguro che vengano accolte anche le nostre osservazioni e modifiche”, conclude Stefano Piccioni. Certo, agire (politicamente) come i “polli di Renzo” non aiuterà certo Riccione a strappare concessioni".


Multato, il delfinario di difende. "“I nostri animali non vengono maltrattati, le contestazioni che ci sono state mosse scaturiscono principalmente da una carenza strutturale”. Comincia così la ferma replica di Monica Fornari, titolare del Delfinario di Rimini, l’indomani del rapporto presentato dal Corpo forestale dello Stato riguardante l’ispezione che i funzionari del Cites, assieme agli ispettori inviati dal ministero dell’Ambiente e dal ministero della Salute, hanno effettuato lo scorso 31 luglio nella storica struttura riminese", NQ (p.7). "“I nostri animali non vengono maltrattati, le contestazioni che ci sono state mosse scaturiscono principalmente da una carenza strutturale”. Comincia così la ferma replica di Monica Fornari, titolare del Delfinario di Rimini, l’indomani del rapporto presentato dal Corpo forestale dello Stato riguardante l’ispezione che i funzionari del Cites, assieme agli ispettori inviati dal ministero dell’Ambiente e dal ministero della Salute, hanno effettuato lo scorso 31 luglio nella storica struttura riminese". La situazione sta diventando spiacevole. "DOPO l’attacco delle associazioni animaliste e il blitz della Forestale, Monica Fornari, la titolare del Delfinario di Rimini, difende la struttura realizzata da suo padre negli anni ’70. «Il telefono non smette mai di squillare, mi danno dell’assassina. Ma la verità è un’altra: noi amiamo gli animali e non li abbiamo mai maltrattati». Si sfoga così la Fornari, dopo una giornata passata a ricevere minacce e insulti", ilCarlino (p.9).