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Rimini. Asili e lunghe liste d’attesa, Moretti (Pdl): Non basta dire “mi dispiace”

Venerdì, 29 Marzo 2013

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Rimini. Asili e lunghe liste d’attesa, Moretti (Pdl): Non basta dire “mi dispiace”


Asili e liste d’attesa. “Dire mi dispiace è un po’ poco”, dice il consigliere comunale del Pdl Giuliana Moretti, in merito alla graduatoria pubblicata ieri sul sito del comune di Rimini e alle dichiarazioni in merito dell’assessore Gloria Lisi.


Secondo il consigliere Moretti, “la situazione dei servizi educativi a Rimini diventa sempre più drammatica perché non esiste una minimo di pianificazione. L’assessore Lisi in particolare sta navigando a vista”. Un settore di qualità riconosciuta, quello del sistema integrato dei servizi educativi a Rimini, che “sta pagando pesantemente scelte stataliste e ideologiche che appartengono soprattutto alla sinistra comunista e oggi anche al grillismo. A queste scelte dobbiamo aggiungere un’insensibilità totale verso l'educazione, da parte delle amministrazioni di sinistra che si sono succedute negli ultimi anni. Infatti, l'assessorato ai servizi educativi avrebbe richiesto una continuità nella guida e uno sforzo estremo ed eccezionale, vista la situazione. Invece, è stato utilizzato come trampolino di lancio per altri lidi”.


Il consigliere Moretti concende barlumi di positività nelle precedenti amministrazioni, grazie all’avvio di una convenzione con i privati che poi non è stata rinnovata. “Con l'assessorato Marchioni, si era intravista una speranza, sembrava che la rotta si fosse invertita, è stato dato il via alla costruzione di nuovi asili e contemporaneamente firmata una convenzione con i privati che incentivava economicamente chi avesse creato nuovi posti. Poi, la sua dipartita per il parlamento e l'arrivo di Vitali che stava pensando già ad altro, ha riportato le cose in stand by totale. Non parliamo di Zerbini che non è riuscito neppure a rinnovare la convenzione con i nidi privati che oggi forniscono circa 150 posti nonostante i suoi proclami”. Insomma, il Pdl ha una buona parola per tutti gli assessori avvicendatisi su quella poltrona, fino all’ultimo.


“In due anni di Gnassi, cosa è stato fatto? Nulla. E fare nulla quando già la situazione è drammatica porta a conseguenze nefaste”. Il problema è che “in questo settore è necessario conoscere e pianificare e con Gnassi manca sia la conoscenza sia la pianificazione. E' necessario monitorare il trend delle nascite e pianificare il futuro, non si può aspettare il risultato delle iscrizioni. Che le scuole materne statali a Rimini coprano meno del 20 per cento non è una novità. Che le materne private offrano più del 40 per cento dei posti disponibili è un fatto storicamente consolidato. E allora perché peggiorare la convenzione con loro anziché migliorarla? Perché non metterli nelle condizioni di aumentare i loro, posti? Visto che fra l'altro il comune non ha soldi non solo per costruire nuovi edifici ma soprattutto per mantenere il personale?”.


Ai problemi vecchi, inoltre, se ne stanno aggiungendo di nuovi. “Ora si mettono anche i grillini che ha Bologna hanno indetto un referendum (insieme a Sel, ndr) per stoppare il finanziamento delle scuole paritarie (che battaglia antistorica e direi incivile!). Ma cosa succederebbe a Rimini se non avessimo quegli asili a gestione privata che storicamente svolgono un servizio educativo importante ed efficiente accanto agli asili comunali?”.


In definitiva, avendo a cuore l’interesse dei più piccoli, “non si può ragionare in astratto e accecati dall'ideologia è necessario leggere la realtà in tutti i suoi aspetti, cogliendo quelli positivi e permetterne lo sviluppo, invece di creare ostacoli e assurdi impedimenti”.

Ultima modifica il Venerdì, 29 Marzo 2013 13:06

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