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Rimini, nessuno vuol sapere se funziona la promozione turistica?

Mercoledì, 13 Marzo 2013

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Rimini, nessuno vuol sapere se funziona la promozione turistica?


Domanda: la ripresa di turismo tedesco in Riviera che è stata registrata nel 2012 (+5,5% secondo i dati della Provincia) è dovuta alle azioni promozionali svolte in quel Paese negli ultimi anni o il movimento turistico è piuttosto dovuto al cambiamento delle condizioni economiche? E’ una domanda alla quale nessuno è in grado di rispondere con la precisione che sarebbe auspicabile. Non esistono, allo stato attuale, dati su quella che viene chiamata “redemption”, cioè i risultati concreti dell’azione promozionale. Non esistono perché nessun ente si è mai preoccupato di misurarli.
Un’altra domanda: il flusso di turisti dalla Russia è cominciato perché qualcuno è andato a Mosca a far sapere agli ex sudditi di Gorbaciov che esisteva Rimini con tutte le sue attrazioni? No, è semplicemente cominciato, forse aiutato dal fatto che esisteva ed esiste (per quanto malconcio dal punto di vista economico) un aeroporto dove possono atterrare gli aerei russi. E se si vanno a vedere le statistiche degli ultimi anni si osserva che quando la Russia era in crisi arrivano meno turisti, quando l’economia ha ripreso a girare sono aumentati. Un’ovvietà alla Catalano, ma è così.
Questo significa che le azioni promozionali sono inutili? Certo che no, dipende molto dal loro contenuto, dalle somme a disposizione, dal reale impatto che hanno in un Paese. E poi bisognerebbe misurare i risultati. È difficilmente immaginabile, per esempio, che abbiano qualche influenza decisiva le azioni promozionali dell’Apt che non va in Germania a promuovere Rimini e la sua Riviera ma l’Emilia Romagna come terra con l’anima. Quanti signor Fritz si emozionano a sentir parlare di Emilia Romagna? O non è forse vero che Adria (nel senso di mare Adriatico) e Rimini gli dicono qualcosa di più?
Qualche anno fa la Provincia e il Comune di Rimini hanno svolto una serie di azioni promozionali nei paesi scandinavi. Iniziativa lodevole perché lì si andava a parlare di Rimini e non di una generica Emilia Romagna che gli abitanti di Stoccolma non sanno neppure cosa sia. Se si vanno a vedere i dati del 2012 si vede che le presenze dalla Danimarca sono aumentate del 105%, dalla Finlandia sono calate del 17,4%,, dalla Svezia sono diminuite del 12,4%, dalla Norvegia sono cresciute del 23,3%. Tutto questo c’entra qualcosa con le promozioni di qualche anno fa? Difficile dirlo, è più semplice immaginare che certi sbalzi siano dovuti a fattori contingenti che sarebbe utile scoprire e analizzare, ma pare che non ci sia nessuno che lo fa.
Sono considerazioni dettate dalla notizia che il Comune di Rimini ha deciso di avviare un piano promozionale per conquistare i presunti turisti con gli occhi mandorla che sarebbero in arrivo nei prossimi anni. Non sappiamo purtroppo di quali somme il Comune disponga per finanziare l’impresa, ma pensiamo non siano cospicue. Eppure si tratta di parlare a un miliardo e 300 milioni di persone. Stupisce l’innamoramento del sindaco Andrea Gnassi per la Cina quando poco più di un mese fa uno studio di Trademark Italia ha dimostrato, dati alla mano, che quello del turismo cinese è una illusione se non una baggianata. Per chi volesse approfondire il tema può trovare qui lo studio completo. Leggendo il report di Trademark, viene in mente un precedente analogo di previsioni astronomiche rivelatesi un bluff: l’enorme flusso di pellegrini diretti a Roma che avrebbe dovuto invadere la Riviera in occasione del Giubileo del 2000. Qualcuno li ha visti? Ciò che resta è solo una marea di articoli di giornale e qualche convegno.
Viene da chiedersi se il Comune di Rimini disponga di uno studio che dimostra il contrario rispetto alle valutazioni di Trademark. Forse facciamo peccato a pensare male, ma siamo pronti a scommettere di no. O meglio, si basa probabilmente su quelle previsioni che Trademark smonta pezzo per pezzo.
Intanto, in attesa dell’improbabile nuova cartolina urbanistica di Rimini, il Comune ci regala una nuova cartolina video chiamata “Il treno dell’ammore” (sì, con due “m”, tanto è vero che Youtube non ne vuole sapere di farvelo trovare se non gli ribadite che voi cercate proprio “ammore”). Uno strano video, che vorrebbe essere virale, ma in due settimane ha fatto solo 1.800 visualizzazioni. Promuove Rimini come città dove avvengono importanti eventi che la rendono famosa Rimini nel mondo. Si sono dimenticati il Meeting, ma si sa quello è un raduno per pochi intimi.

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Marzo 2013 17:38

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