Sociale, il comune avvia la coprogettazione con il terzo settore

Martedì, 31 Maggio 2022

(Rimini) Anziani; disabili e svantaggio; minori e responsabilità familiari; povertà; immigrazione; lavoro e svantaggio; disagio abitativo. Grazie alla pubblicazione dell’avviso pubblico del procedimento di co-progettazione, i bisogni della città, d’ora in avanti, saranno al centro di un lavoro di squadra strutturale tra il Comune di Rimini, il terzo settore, le istituzioni, l’Azienda Sanitaria, l’Ufficio del Lavoro, l’Acer, l’Asp Valloni e altri soggetti interessati.

Un nuovo metodo operativo basato su un regolamento frutto di un accordo tra l’ente comunale, ConfCooperative, LegaCoop e VolontaRomagna, che prevede da parte dell’Assessorato alla Protezione sociale il coinvolgimento dei privati e della società civile nella definizione e realizzazione degli interventi e dei servizi nel campo del sociale per l’anno 2022, agevolando forme di confronto e di condivisione su temi centrali per il benessere e la qualità della vita delle persone.

Il procedimento avrà una duranta di 45 giorni e si articolerà in tre sessioni di lavoro per ciascun tavolo tematico. All’interno dei tavoli tematici si affronteranno e discuteranno i diversi progetti e le diverse azioni da mettere in campo sul territorio per venire incontro alle esigenze e necessità dei cittadini più fragili e vulnerabili, in modo da rafforzare e valorizzare tutta la rete del welfare cittadino.

“Con l’apertura del bando può finalmente partire questa nuova macchina sociale, un unicum a livello nazionale, che sancisce un rapporto di collaborazione e concertazione strutturato e regolare tra il pubblico, ovvero noi, e il privato, ovvero chi lavora tutti i giorni a contatto con gli anziani, le persone diversamente abili, chi è a rischio emarginazione sociale e così via - spiega l’Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda -. Si tratta di un modus operandi ben organizzato, per garantire le risposte e le soluzioni che il territorio richiede e di cui ha bisogno. Anche a livello di tempistiche questo nuovo ‘patto’ tra il Comune e l’apparato del volontariato è ottimale, perchè significa poter progettare e ultimare insieme i progetti del Distretto Socio sanitario di Rimini Nord che hanno ottenuto le risorse dal PNRR e che ora devono essere concretizzati: da quelli relativi alle case della salute a quelli per le persone che soffrono di disabilità, da quelli per gli anziani non autosufficienti a quelli finalizzati al sostegno alla genitorialità. Adesso che abbiamo ottenuto il finanziamento, serve appunto specificare le diverse caratteristiche di ciascuno di essi, per far sì che l’ingente pacchetto economico proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia utilizzato con intelligenza, lungimiranza e aderenza ai bisogni specifici della comunità riminese. ”.