GIORNALAIO 07.02.2013

Giovedì, 07 Febbraio 2013

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Credito di Romagna, Maggioli a giudizio. Spiagge, Biagini: imu per le cabine. Elezioni, il giorno di Favia. Parcheggi, minoranza divisa

 
Banche in tribunale. “MANLIO MAGGIOLI rinviato a giudizio per l’affaire del Credito di Romagna. Insieme all’imprenditore e presidente della Camera di commercio, che all’epoca delle indagini ricopriva il ruolo di presidente dell’istituto di credito forlivese, dovranno presentarsi in aula il 13 maggio altri nomi noti di Rimini e San Marino, tra cui il titolare di Valpharma, Roberto Valducci. La vicenda è nota. Maggioli e gli altri devono rispondere, secondo l’accusa, dei reati di esercizio abusivo dell’attività creditizia e ostacolo alla funzione di vigilanza della Banca d’Italia. Nel mirino dei magistrati forlivesi gli ingenti flussi di denaro tra il Credito di Romagna e l’Ibs, l’Istituto bancario sammarinese che di fatto era controllato dalla banca romagnola (cosa impossibile per un istituto di credito extracomunitario) e le decine di milioni di finanziamenti erogati dalla banca di Forlì ai suoi stessi amministratori (Maggioli avrebbe ricevuto 17 milioni e Valducci 19) nel corso degli anni senza alcuna garanzia”, ilRestodelCarlino (p.4).
“La vicenda Credito di Romagna-Ibs è spinosa e ha ben due capitoli. Ma alla base di tutto sta quello che la Procura di Forlì contesta in 142 pagine dell'avviso di chiusura indagini. E cioè il fatto che tutti gli amministratori della banca considerassero l'istituto come una fonte a cui attingere liquidità creando così uno sbilanciamento negli affidamenti verso parti correlate. Insomma chi era dentro chiedeva ed otteneva finanziamenti. Ad esempio nel 2007 su un totale di affidamenti di oltre 245 milioni di euro, 59 milioni sono finiti a parti correlate per una percentuale del 24,11%. Ma non solo i consiglieri e soci della banca anche i sindaci – sempre secondo le accuse di Di Vizio e Forte - vengono “sostenuti” con finanziamenti più o meno personali, e proprio per questo, almeno potenzialmente, condizionati nell'esercizio delle rispettive funzioni di controllo”, NuovoQuotidiano (p.9).
Gli altri rinviati a giudizio sono l’imprenditore Edo Lelli, di Cesena; i forlivesi Maurizio Prati e Alessandro Fornati e Roberto Valducci di Savignano.Inoltre i sanmarinesi Fiorenzo Rivelli, Ambrogio Rossini ed Emanuele Rossini (questi ultimi tre difesi dall’avvocato Moreno Maresi). Gli ex-sindaci Michele d’Alessandro, Gian Luigi Facchini, Giuseppe Maria Farneti, Luigi Lamacchia.Rinviati a giudizio ma solo per la violazione dell’articolo 132 del Tub anche Fabio Albertazzi, di Castelguelfo e Gabriele Monti di Rimini difesi dall’avvocato Filippo Sgubbi”, CorriereRomagna (p.6).
Processo Varano, la Provincia parte civile, Corriere (p.6).


Imu per le cabine in spiaggia. “«SE I CHIOSCHISTI pagano l’Imu, perché non dovrebbero pagarla anche i bagnini?» La domanda è dell’assessore al Demanio, Roberto Biagini. Il quale segnala che sulla questione di recente si è discusso in sede locale, su sollecitazione della Guardia di Finanza. «Quel che ne è emerso — spiega — è che mentre i chioschi pagano l’Imu, non si riuscirebbe, almeno per ora, a farla pagare ai bagnini per le cabine, ed eventualmente le zone di ombreggio, solo a causa del fatto che manca l’accatastamento e la ripartizione esatta di tali zone». Così non va: «Ai fini Ici prima ed Imu ora — precisa l’assessore — sono soggetti passivi i concessionari su aree demaniali (sia i chioschisti che i bagnini) sul presupposto, però, che i fabbricati siano accatastati o accatastabili»”, ilCarlino (p.8).
L’unica attività che il Comune può svolgere è sollecitare il Demanio a procedere agli accatastamenti. Un tentativo c’è stato nei mesi scorsi ma sono stati sollevati molti ostacoli. Lo stesso vale per la fascia d'ombreggio. Avrebbe rilevanza solo se valutata nell’accatastamento, ai fini dell’attribuzione della rendita, ma Agenzia del Demanio e Agenzia del Territorio hanno valutato che tale attività era così piena di problematiche che per loro non era né efficiente né efficace promuoverla”, NQ (p.11).
“I chioschi bar. Sono classificati come C01 (negozi e botteghe) o quelli più grandi come il bar Nettuno come D08 (fabbricati per esigenze di attività commerciali), mentre il bar del Grand Hotel è in categoria D2 (alberghi e pensioni). Con l’Imu, chi pagava prima 300 euro all’anno ora s’è visto più che raddoppiare la cifra a 660, chi 700 è passato a 1.700, chi 1.000 a 2.300. Il bar Nettuno, ad esempio, oggi supera i 9mila euro”, LaVocediRomagna (p.13).
Il ragionamento di Biagini parte dai dati della Corte dei conti: anno 2009. Il demanio marittimo in Italia frutta 97 milioni e le concessioni sono circa 25mila. L’Emilia Romagna contribuisce con 116.186 euro per ogni chilometro di costa: più di Veneto (108mila), Toscana (25mila), Lazio (29mila), Marche (30mila). Tabella dei canoni demaniali alla mano - recita uno studio diffuso da Palazzo Garampi - sulla riviera romagnola, per una zona di 8mila metri quadrati il concessionario versa a Roma 10mila euro all’anno. Peri chioschi-bar i canoni variano da 400 a 700 euro all’anno (dipende dai metri quadrati di superficie). Le pertinenze hanno subìto gli aumenti ben noti, legati alla finanziaria Prodi: anche da 30mila a 150mila euro all’anno”, Corriere (p.5).


Elezioni. Ieri a Rimini Giovanni Favia, grillino capolista alla Camera per Ingroia. “Sono lo stesso di quando ero “grillino ”, conduco le stesse battaglie, ho la stessa passione. Giovanni Favia è consigliere regionale del 5 Stelle e oggi è capolista alla Camera per la Rivoluzione civile di Ingroia. Si presenta a Rimini e spiega agli ex amici che è meglio votarlo. «Io parlo ai cittadini, alle persone deluse dalle sparate e ambiguità di 5 Stelle - dice -. La democrazia non è un tema secondario. A chi vota 5 Stelle, dico che prima dei brand contano le persone. Io in questi anni non sono cambiato, semmai c’è stata l’involuzione del Movimento”, Corriere (p.11)
Favia pensa ad esempio alle piccole e medie imprese. «Per rilanciare il Paese bisogna partire da loro che non sono rappresentate in Parlamento da nessuno. Il credito prima di tutto: un milione dato alle banche produce due milioni, un milione dato ai consorzi di garanzia ne produce sedici. Dobbiamo inoltre favorire la patrimonializzazione delle imprese, detassando gli investimenti»”, NQ (p.11). “Favia ha marcato le distanze anche dal centrosinistra, con cui però i suoi nuovi compagni d’avventura sono alleati nelle giunte (ad esempio Galasso in provincia, Visintin e Imola in Comune): «Rivoluzione Civile nasce per l’emergenza di queste elezioni. A livello locale i partiti avranno i loro nodi da sciogliere. C’è distanza dal centrosinistra non solo per lo spauracchio dell’alleanza con Monti, ma anche per i punti programmatici su ambiente e lavoro». Dice Savio Galvani: «contiamo di portare il Pd dalla nostra parte»”, LaVoce (p.16).


LaVoce intervista Walter Pasini di Scelta civica (p.16). “E’ fondamentale avere un mare in salute, priorità assoluta per Rimini. Abbiamo eccellenze come Fiera e Palas, ma altre realtà da terzo-quarto mondo… Sul TRC mettiamo una croce sopra, va abolito. Si fa spesso l’obiezione: “abbiamo già fatto degli investimenti”, ma questa è la tipica trappola mentale. Se è un errore, va cancellato e bisogna utilizzare i restanti fondi per le priorità. Sversamenti in mare: non ci sono studi precisi, scientifici, sui problemi legati a una balneazione di quella pericolosità. Negli anni dell’eutrofizzazione studiammo il problema con un tavolo di lavoro di altissima qualità, e la conclusione fu che non c’erano rischi importanti per la salute. Viceversa, l’inquinamento batteriologico in una città come Rimini… è una cosa non più sostenibile, non più copribile”.


Tassa di scopo o tassa di soggiorno? “Imposta di soggiorno addio, tassa di scopo in arrivo? Sia fatta chiarezza su chi la paga, che non diventi un pretesto per non applicarla e nemmeno un modo per sfuggire ai controlli fiscali. E fate presto, perché la situazione del mondo del lavoro è drammatica e urgono politiche di investimento. E’ il senso complessivo di ciò che pensano Cgil, Cisl e Uil, a proposito della “trasformazione” dell’imposta di soggiorno a tassa di scopo, sostenuta negli ultimi mesi da diversi esponenti del Pd locale e regionale”, Corriere (p.8). “Applicata in modo omogeneo, ma le risorse devono restare nel territorio. «Trasformare la tassa di soggiorno in “contributo di scopo” per il turismo significa applicarla ai turisti su base nazionale, con criteri omogenei, per realizzare politiche a sostegno del turismo da concertare con le organizzazioni degli imprenditori, consentendo un collegamento diretto tra imposizione e destinazione del gettito». Spiega così Emma Petitti, segretario provinciale del Pd”.


Parcheggi. “Sui parcheggi il Movimento cinque stelle ha trovato opposizione non solo tra i banchi della maggioranza ma anche dai vicini colleghi della minoranza. Nella seduta di martedì sera, dedicata proprio al Piano sosta, sono state bocciate tutte le delibere proposte dal Movimento. Anche il Pdl aveva fatto qualche proposta in merito alla gestione delle strisce blu, è stato però convinto dalla maggioranza a ritirarle per affrontarle con più cura in una commissione consiliare e giungere quindi a un quadro comune. I tre consiglieri del Movimento cinque stelle non ne hanno voluto sapere di mettere nei cassetti tutto il lavoro portato avanti finora”, NQ (p.8).
Il Pdl lancia una serie di proposte. «Noi - scrive il consigliere Giuliana Moretti - nelle prossime settimane matteremo alla prova l’Amministrazione e chiederemo di lavorare di concerto con tutte le forze disponibili alle nostre proposte»…Interviene anche il consigliere Gennaro Mauro: «I 22 milioni di euro incassati tramite Agenzia di Mobilità per la gestione dei parcheggi, dalle Giunte Ravaioli e Gnassi dovevano essere utilizzati per realizzare nuove infrastrutture di sosta, ma invece sono stati dirottati su altri capitoli di spesa»”, LaVoce (p.17).


Abusi edilizi rilevati anche per il seminario di via Covignano, Corriere (p.11).


Università. “E’ Antonello Eugenio Scorcu, professore ordinario di Politica economica, il nuovo coordinatore di campus della sede di Rimini dell’università di Bologna. L’elezione della figura che per alcuni aspetti va a sostituire il presidente di polo, Giorgio Cantelli Forti, è giunta venerdì scorso, all’unanimità. E’ arrivata anche la nomina di Barbara Bonfiglioli, già vicepresidente di Uni.Rimini, a rappresentare gli enti locali nel consiglio di campus, che si occupa del coordinamento organizzativo delle attività di supporto alla didattica e alla ricerca svolte dai dipartimenti e dalle scuole”, Corriere (p.10).