7 gennaio

Venerdì, 07 Gennaio 2022

Tremila contagi | Bus ridotti | Sottopasso allagato

Tremila contagi. Continua a crescere il dato della diffusione del coronavirus nella provincia di Rimini. Ieri la Asl ha tracciato 3.218 nuovi positivi. Sono tre i malati di covid che hanno perso la vita (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).

Obbligo vaccinale: sono 20mila i riminesi over 50 non in regola. L’obbligo vale fino al 15 giugno e include chiunque compia 50 anni entro quella data. Dal 15 febbraio in poi si potrà andare al lavoro solo se muniti di super green pass ottenuto con vaccino o guarigione (ilCarlino).

“Aiuti alle imprese”. Li chiedono le categorie economiche di Rimini. La nuova stretta del governo, che impone l’uso di green pass normale o rafforzato per molte attività, porta in particolare gli operatori del turismo a chiedere misure di sostegno strutturali (Corriere).

Scuola, ripartenza in salita, soprattutto per i trasporti pubblici. Start Romagna prevede per oggi la cancellazione di quasi una cinquantina di corse di bus, più una decina del Metromare. L’azienda sottolinea che si darà la priorità al trasporto scolastico (ilCarlino, Corriere).

Rami caduti, alberi abbattuti, cantine e sottopassi allagati. E’ il bilancio del maltempo che si è abbattuto sulla riviera da mercoledì e per tutta la giornata di ieri. Impraticabile anche il nuovo sottopasso di Viserba, tra viale Ghelfi e viale Lamarmora, inaugurato a inizio dicembre. Neve in alta Valmarecchia (ilCarlino, Corriere). 

Guerra dei cieli. Torna a Rimini la compagnia Albawings. Dopo l'addio in favore di Forlì, in giugno ripartirà un volo a settimana da Miramare per Tirana, ma la compagnia aerea non lascerà il Ridolfi (Corriere).

Dieci anni fa affondava la Costa Concordia. La data precisa è quella del 13 gennaio 2012,  nel naufragio persero la vita 32 persone, tra cui due riminesi, Williams Arlotti e sua figlia Dayana di 5 anni. Tra i sopravvissuti, la famiglia Brolli di Misano (ilCarlino).

“Qui è un bagno di sangue”. Lorenzo Bianchi, 47 anni, riminese, è bloccato in mezzo alla rivolta scatenata dal rincaro dei prezzi del carburante in Kazakistan. “Sono chiuso in casa, sento gli spari e l’odore della polvere da sparo: sembra di essere in un film”, spiega al Corriere.

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