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Rimini. Giorgetti (Pdl), candidato a sorpresa “confuso e felice”

Mercoledì, 23 Gennaio 2013

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Rimini. Giorgetti (Pdl), candidato a sorpresa “confuso e felice”


“Ritrovarmi in settima posizione è stata una grossa sorpresa per me”. Si dichiara “confuso e felice”, citando la cantautrice catanese Carmen Consoli, l’assessore bellariese del Pdl Filippo Giorgetti, candidato alla Camera dei deputati. “Quando ho dato la disponibilità alla candidatura la immaginavo essere di servizio, non l'ho fatto certo con ambizioni personali”. Poi, invece, sembra c’abbia messo una mano il senatore Mario Mantovani, con cui Giorgetti ha lavorato ai tempi del sottosegretariato.


“Io sono ingegnere – spiega il 33enne – e con lui ho collaborato quando è stato sottosegretario per il Ministero delle infrastrutture e trasporti. Abbiamo fatto insieme il piano nazionale di edilizia abitativa, e abbiamo anche affrontato la questione della messa in sicurezza degli edifici scolastici (di cui adesso s’iniziano a vedere i primi frutti). Con lui io ho lavorato da tecnico e in termini di idee e contributi, non ricoprendo incarichi politici”.


Così è nata l’amicizia che è andata avanti anche al termine della collaborazione e che gli è valsa il buon posto in lista. Ma non è tutto qui. “Mantovani segue tutta la nostra attività a Bellaria. Se il mio nome è finito lì, lo devo anche all’esperienza politica che stiamo vivendo in Comune. La giunta Ceccarelli sta lavorando con impegno, ottenendo risultati che spesso sembra siano apprezzati più da fuori che da dentro”.


La settima posizione in Emilia Romagna è difficile da eleggere per il Pdl, ma non impossibile. “I conti sono questi: io dovrei essere il primo degli esclusi. Tuttavia, la questione è un po’ sospesa e io la vivo con interesse. Sarò contento di lavorare per vedere se si riesce ad aumentare di qualche punto la percentuale del Pdl, non per interesse personale, ma per dare una speranza di governo alla classe più moderata e liberale degli italiani”.


Dello spacchettamento interno al centrodestra pensa che “si possa sperare che varie anime possano trovare collocazioni diverse, che con chi non si riconosce più in un progetto popolare e liberale come quello del Pdl alleanze e collaborazioni possano comunque essere forti. A volte è meglio essere amici che fratelli”.


Dei casi ‘Cosentino’ o ‘Bettamio’ e simili, spiega che “è un’interessante operazione. Un atto di coraggio di Berlusconi e della dirigenza quello di chiedere anche in maniera diretta dei passi indietro a persone che hanno già avuto modo di segnare la storia politica italiana negli ultimi decenni e a persone che avevano problemi con la giustizia, più o meno motivati. Un atto di ringiovanimento che merita di essere guardato e premiato”.

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Gennaio 2013 11:26

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