Le liste civiche: sosteniamo Jamil, nessun piano B all'orizzonte

Mercoledì, 05 Maggio 2021

Un piano B, ovvero il sosgno a Gloria Lisi, qualora il Pd dovesse scegliere Emma Petitti come candidato sindaco? L'ipotesi, pubblicata oggi dal Carlino, è smentita decisamente dai rappresentanti delle liste civiche in consiglio comunale, ovvero

Mirco Muratori, Kristian Gianfreda, Luca Pasini, Andrea Bellucci.

"I civici - si legge in una nota - non preparano la guerra a nessuno, ma fedeli alla linea intrapresa e alle proprie idee, promuovono e sostengono la candidatura di Jamil Sadegholvaad a Sindaco di Rimini.

Pertanto ipotesi circa  piani b, riportate quest'oggi da un giornale locale, risultano invenzioni pure e dunque vanno pubblicamente rettificate. Per quanto ci riguarda noi sosteniamo un candidato, forte, capace e legittimato prima di tutto dai riminesi, che hanno risposto con entusiasmo alla candidatura di Jamil. Non possiamo inoltre non prendere atto di come l'altra candidata si sia volutamente sfilata dal confronto al tavolo della coalizione, preferendo trincerarsi dietro logiche interne di partito al dibattito sul futuro di Rimini.

Noi che siamo espressione di quel mondo civico riminese rappresentato sino a oggi in consiglio comunale e che ha la forza e l'entusiasmo per dare un contributo da protagonista al presente e allo sviluppo della città, ascoltiamo il volere dei nostri concittadini che chiedono una cosa: non interrompere la traiettoria innovativa e di radicale intrervento rigenerativo su Rimini, aggiornandola e spingendola ancora più forte per superare il tempo perduto con la pandemia. Per una Rimini pronta a ripartire e a contraddistinguersi sempre di più come una città vivibile, ecosostenibile, turistica e vicina e attenta ai bisogni e alle esigenze dei propri cittadini, con particolare attenzione alle categorie più fragili.

L'unico candidato Sindaco che rispecchia tutti questi valori è sicuramente Jamil. Il dibattito sinora intercorso soprattutto nel PD provoca un danno vero a tutti ma ha il merito di avere delineato due visioni contrapposte di città. Da una parte continuità con lo sviluppo sostenibile, sapendo che entusiasmo, volontà e capacità possono cambiare una città e il mondo; dall'altro un ritorno al passato con troppe incertezze.

Nessun piano B all'orizzonte".