Spaccio e clandestini, licenza sospesa ad albergatore

Lunedì, 03 Maggio 2021

(Rimini) Ulteriore caso di droga e clandestini in albergo, "il terzo in breve tempo", fanno notare dalla questura di Rimini. Il personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Rimini, unitamente ad operatori della Squadra Volante hanno notificato ad un albergatore di Rimini 15 giorni di sospensione della licenza. Il provvedimento del Questore Francesco De Cicco è stato adottato all’esito di un’operazione condotta dal personale appartenente al Comando di Polizia Locale del Comune di Rimini e della successiva ispezione compiuta unitamente alla Squadra Amministrativa della Polizia di Stato.

"Gli accertamenti hanno fatto emergere un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di cittadini alloggiati nell’hotel, utilizzato sia come luogo d’incontro per lo spaccio che come luogo di confezionamento e deposito della sostanza stupefacente, infatti oltre a sostanza stupefacente veniva rinvenuto e sequestrato materiale sia per il confezionamento che bilancini di precisione. Il controllo evidenziava inoltre, che all’interno dell’hotel 22 persone ospitate non erano state registrate correttamente od affatto nell’apposito portale alloggiati, di fatto sottraendole ad ogni controllo dell’autorità di Pubblica Sicurezza. Vi era inoltre la presenza di un clandestino oggetto di successiva espulsione ed accompagnamento coatto presso un centro di permanenza. Ben 15 alloggiati erano inoltre gravati da precedenti di polizia".

A seguito delle indagini svolte, "lo stato di abiezione della struttura ricettiva in questione è apparso riconducibile alla gestione del locale stesso, tollerante di fatto verso episodi e situazioni che costituiscono motivi di grave pregiudizio al mantenimento dell’ordine e sicurezza pubblica. Il provvedimento di sospensione della licenza è stato adottato dal Questore dopo un’attenta valutazione dell’urgente ed assoluta esigenza di contrastare il consolidamento della situazione creatasi adottando, in via preventiva e cautelare, una misura a garanzia di interessi pubblici primari quali la sicurezza e l'ordine pubblico".