Violenza di genere, picco durante il lockdown

Lunedì, 23 Novembre 2020

(Rimini) Sono stati 233 al 31 ottobre 2020 gli accessi registrati alla Casa delle donne di piazza Cavour, a Rimini,il punto di informazione e ascolto dedicato alle donne che hanno subito violenza, stalking, che hanno bisogno di supporto psicologico o di consulenze legali. La Casa delle donne ospita anche specifici sportelli attivi: quello di Rompi il Silenzio (30 accessi), lo sportello legale (27), lo sportello per il sostegno psicologico (195) per un totale complessivo tra Casa delle donne e Sportelli di 485 accessi.Non sono questi gli unici dati disponibili per comprendere le dimensioni di una fenomeno, quello della violenza di genere, che in alcuni casi resta però ancora sotto traccia.

Dal primo gennaio alla fine del mese di ottobre sono state 226 le donne che hanno contattato Rompi il silenzio, l'unico centro antiviolenza attivo sul territorio provinciale. Nonostante le restrizioni ai movimenti imposti dalle norme anticovid, il dato è in linea con quello dello scorso anno (230). Anzi, merita un approfondimento il periodo che va dal 1 marzo al 31 maggio, che ha coinciso con la fase acuta del lockdown causato dalla pandemia. In questi tre mesi sono state 106 le donne che hanno contattato il centro, di cui quasi la metà, cinquanta, sono stati nuovi contatti, cioè donne che per la prima volta hanno sentito la necessità di chiedere supporto a Rompi il Silenzio. Dopo un primo momento di calo della richiesta d'aiuto infatti, nelle settimane successive si è assisito ad un netto aumento, anche rispetto agli anni precedenti. Sono aumentati inoltre in questo contesto anche il numero di colloqui, avvenuti tutti attraverso il telefono. Chi ha contattato per la prima volta Rompi il Silenzio – per la maggioranza donne italiane - ha denunciato di aver subito soprattutto violenza psicologia e violenza fisica. Molte hanno chiamato per avere informazioni sui servizi, altre solo per sfogarsi, per ricevere consigli, per non sentirsi sole. Il dato però forse più rilevante riguarda le donne e i minori ospitati in Casa Rifugio. Nel periodo in esame vediamo che sono state ospitate 22 donne e 28 minori, un dato leggermente in aumento rispetto il 2019 che vedeva ospitate 20 donne e 25 minori.

Ci sono poi le iniziative della Asl a sostegno di donne o uomini maltrattati. Sono state 192 (dato al 30 ottobre) le donne prese in carico dal progetto Dafne, il programma dell'Asl Romagna finalizzato alla individuazione delle strategie e degli interventi rivolti alle donne che subiscono violenza. La maggioranza delle vittime è italiana (138), colpite fisicamente e psicologicamente in gran parte dei casi dai propri partner o dagli ex compagni. Quindici invece gli uomini trattati dal 'Centro di accompagnamento al cambiamento degli uomini LDV Liberiamoci dalla Violenza', promossa da Regione Emilia Romagna e Ausl Romagna.