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Rimini, i Sinti giostrai protestano davanti al consiglio comunale

Lunedì, 17 Dicembre 2018

Domani pomeriggio le famiglie di Sinti giostrai di Rimini insieme alle associazioni Rom e Sinte italiane protesteranno davanti al Consiglio Comunale di Rimini "per la mancata applicazione della legge regionale, e contro l’ottusa e ostinata volontà della giunta Riminese di lasciare per strada un centinaio di Sinti Riminesi di cui la metà sono minori che frequentano le scuole locali".

Il comunicato che ne dà notizia fa riferimento alla storia dei giostrai Sinti che avevano acquistato un terreno per posizionare le loro case mobili, come suggerito dall'Amministrazione del tempo, ed ora sfrattate perchè si trattarebbe di un abuso edilizio.

"I Sinti giostrai di Rimini - si legge inoltre - rappresentano l’esempio migliore di integrazione e del progresso delle nostre comunità senza rinunciare all’identità culturale. Molti anni fa, quando le politiche delle istituzioni italiane nei confronti dei Rom e Sinti erano ridotte alla costruzione dei campi nomadi, alcuni sinti rifiutarono questa come unica possibile soluzione per le loro famiglie. Posare le case mobili e prefabbricati sui terreni agricoli di proprietà allora era consentito dalla legge. Molti di loro, investendo tutti i loro risparmi, acquistarono terreni agricoli e iniziarono da soli la loro lotta per una vita migliore, senza l’assistenza dei servizi sociali, senza fare parte del business della gestione dei campi e della inclusione sociale dei rom e sinti.

Dal 2005 la legge considera abuso edilizio anche la casa mobile sul terreno agricolo, ma nel 2015 la regione Emilia-Romagna ha approvato una legge che consente ai sindaci di modificare la destinazione d’uso per favorire l’integrazione delle comunità sinte in micro aree. Un modo di buon senso per risolvere un vecchio problema che in questo caso riguarda un gruppo di famiglie perfettamente integrate, rispettano la legge, pagano le tasse, i loro figli vanno a scuola.

Cosa impedisce al sindaco di applicare la legge, per una volta una legge buona per rom e sinti, e risolvere il problema di questi suoi concittadini italiani e suoi residenti da sempre?

Questa è la domanda che vogliamo rivolgere pubblicamente all’amministrazione di Rimini, ricordando al sindaco che la giustizia non sempre combacia con l’applicazione della legge – è l’anno di ricorrenze di leggi funeste come quelle razziali - e se c’è una legge che aiuta a essere giusti non bisogna avere paura di applicarla, neppure se si teme di perdere qualche voto".


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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