Era inevitabile che la vicenda dei passi carrai rimbalzasse in consiglio comunale dopo il caos di lunedì agli uffici di via Rosaspina. In quella giornata si era creata una fila che è durata fino alle 13, solo tre addetti agli sportelli per rispondere alle domande dei cittadini, nessun dirigente che cercasse di organizzare il lavoro e limitare i disagi. “Sembrava essere tornati indietro di 30 anni - ha osservato il consigliere comunale Mario Erbetta – Eppure l’invio dei bollettini all’ultimo momento e con scadenza al 31 ottobre poteva far pensare che ci sarebbe stata una risposta di quel tipo”. Erbetta ha poi sostenuto che sono arrivati bollettini a persone decedute e a cittadini che non sono più proprietari dell’immobile. Insomma, il database non era aggiornato. Erbetta ha poi dato atto all’amministrazione che nei giorni seguenti, dopo che la notizia del caos era apparsa sui giornali, è aumentato il personale e gli uffici sono stati aperti anche al pomeriggio.
Un’altra interrogazione sui passi carrai è stata presentata da Nicola Marcello, di Forza Italia, che ha proposto modifiche al regolamento: lunghezza massima 5 metri, esenzione per gli agricoltori, prevedere che siano i notai in sede di rogito a trasmettere le variazioni di proprietà agli uffici comunali. L’assessore Roberta Frisoni ha risposto che il Comune può al massimo agevolare questa ipotesi ma non imporla.
Che i disagi siano forti e che ci voglia più tempo per sistemare al meglio le pratiche, risulta anche dal fatto che in commissione è stato dato via libera alla proroga della scadenza per il pagamento: non più 31 ottobre ma 30 novembre. La proroga dovrà comunque essere approvata dal consiglio comunale convocato martedì prossimo.