(Rimini) L’associazione riminese ‘E pur si muove’, contro l’obbligo vaccinale, fa chiarezza sulla campagna pubblicitaria commissionata sui bus della Start Romagna e presto bloccata per i contenuti difformi dalle politiche dell’amministrazione comunale. “Siamo stati ripetutamente accusati, tra ieri e oggi, di aver pubblicizzato un messaggio pericoloso attraverso la strumentalizzazione di numeri, pur avendo fatto riferimento a dati riportati da un documento ufficiale pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Sono mesi che veniamo etichettati come no-vax senza essere interpellati seriamente su ciò che vogliamo e chiediamo e nonostante in ogni nostra azione si parli sempre e solo di libertà di scelta. Lo scopo di questa campagna di sensibilizzazione è stato quello di continuare la nostra battaglia contro questo obbligo a cui ci opponiamo con tutte le nostre forze ed energie”. Il messaggio “è chiaro e non è interpretabile: se l’Aifa, l’organo incaricato dallo Stato per osservare e vigilare, tra le altre funzioni, sulle reazioni ai farmaci, riporta che le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini sono state nel rapporto del 2016 pari a 4.766, e non pari a 0, allora noi abbiamo il diritto di ribadire per i nostri figli sani la possibilità di scegliere se e quale trattamento sanitario eseguire. Qualunque sia la gravità di queste 4766 reazioni avverse, dalla semplice febbre alla disabilità acquisita, fino alla morte per shock anafilattico, noi abbiamo il diritto di ricevere le informazioni che ci servono, nei tempi che ci servono, e di poter decidere un piano personalizzato in base allo stato di salute dei nostri figli e al rischio correlato alle malattie contemplate dal Piano vaccinale. Quando c’è rischio deve esserci scelta, questo l’unico messaggio veicolato”.
Da parte del comitato segnalano comunque, “nessuna intenzione allarmistica, ma la rivendicazione forte e chiara di un diritto che è stato tolto ai nostri figli, che se non si sottoporranno al piano pluri vaccinale imposto, non potranno accedere ai nidi e alle scuole d’infanzia, e verranno discriminati ed emarginati”.
Il comitato risponde anche alla presa di posizione del presidente dell’ordine dei farmacisti, Giulio Mignani. “Per approvare in urgenza una legge che obbliga all’assunzione indiscriminata di farmaci, è stata fatta una campagna politica e mediatica attraverso l’utilizzo, anche da parte delle Istituzioni stesse, di dati non solo estrapolati dal contesto e dalle situazioni specifiche, ma in alcuni casi anche assolutamente falsi come i più di 200 morti di morbillo in Inghilterra”.
Pubblicità no vax, il comitato ‘E pur si muove’ si difende
Martedì, 06 Febbraio 2018
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