Lunedì, 17 Ottobre 2022 14:47

17 ottobre

Ferito dalla bomboletta | Deve risarcire l’amante | Festa al ponte romano

Venerdì, 14 Ottobre 2022 21:34

San Gaudenzo, il discorso del vescovo

(Rimini) In occasione della solennità di San Gaudenzo, Santo Vescovo e Martire, patrono della città e della diocesi, nel quale si ritrovano le radici della storia cristiana di questa terra, il Vescovo Francesco ha incontrato - come di consueto - le autorità civili e militari.La riflessione del Vescovo Francesco si è si snodata in tre paragrafi, sintetizzati da tre parole chiave: politica, pace e poveri. 

Con un intervento a braccio durante il quale – con viva commozione – il pastore della Chiesa riminese è riandato alle esequie celebrate ieri, giovedì 13 ottobre, allo stadio di Riccione per le sette vittime dell’incidente sulla A4: “È stata una giornata di pace e di speranza”.Al termine della riflessione, sono intervenuti, come “eco” alle parole del vescovo, i consiglieri comunali Giuliano Zamagni e Gloria Lisi. 

A seguire, il vescovo ha presieduto la messa solenne in cattedrale.

Venerdì, 14 Ottobre 2022 16:14

Santarcangelo, torna il cantiere poetico

(Rimini) Si svolgerà dal 2 all’8 novembre 2022 l’ottava edizione di Cantiere poetico per Santarcangelo, intitolata “La poesia si rivolta. Le parole e le capriole delle bambine e dei bambini”. Quest’anno la rassegna culturale è infatti posticipata da settembre a novembre proprio per riuscire a coinvolgere gli alunni delle scuole di Santarcangelo che in queste settimane stanno svolgendo una serie di attività che si concluderanno con la settimana di eventi dal 2 all’8 novembre.

L’edizione 2022 del Cantiere poetico è infatti dedicata alla cultura della poesia, all’incanto dell’infanzia e dell’adolescenza, per immaginare relazioni con le parole e i versi sussurrati dalle bambine e dai bambini, nei dialoghi con gli adulti, negli spazi e nei tempi che girano attorno ai pensieri, agli sguardi e ai corpi. Pratiche poetiche per sperimentare nuovi immaginari di inclusione, rispetto e cura dei rapporti umani fra le generazioni, compresi il valore delle differenze e la potenza della natura che accompagnano il cammino della conoscenza e della formazione.

A inaugurare l’ottava edizione sarà l’apertura della mostra in biblioteca Baldini a cura di Stefano Ricci dal titolo Alcuni Animali Animati che si potrà visitare fino al 10 dicembre. Dal 2 al 5 novembre – dalle ore 15 alle ore 18 (e la mattina per visite scolastiche) – il Palazzo della Poesia (ex Biblioteca comunale, via Cavallotti, 3) diverrà il “presidio” del Cantiere poetico e centro delle relazioni con bambini, ragazzi, maestri, genitori, lettori, scrittori, poeti, artisti e artigiani del pensiero: in programma allestimenti d’arte, attività ludiche, incontri e laboratori. Qui si potrà ad esempio trovare il video box per bambini, ragazzi e adulti La (mia) poesia si rivolta a cura del videomaker Vladimir Bertozzi; due video installazioni artistiche di ERON; l’esposizione e sviluppo di un progetto di comunità dal titolo Unisciti a cura di Samantha Turci e Ilaria Ricchi (Aidoru – Itinerario Festival) nato dal desiderio di unire metaforicamente un mondo intero attraverso un’azione semplice e antica: cucire. Allestita anche una mostra con le illustrazioni realizzate per il libro di poesia Manuale d’Incanto di Alessandra Di Consoli; mentre dal 3 al 5 novembre è in programma il laboratorio di ricamo collettivo per bambini e adulti Mangerei dei pasticcini se ne avessi a cura di Sara Basta e l’esposizione dei lavori realizzati nei laboratori di ottobre nelle scuole di Santarcangelo a cura di Casa di Gesso e Cristiano Sormani Valli.

Tra le attività più attese la partecipazione di Chiara Guidi (Societas) che al Cantiere porta due spettacoli, un incontro e un laboratorio. Giovedì 3 novembre, alle ore 21 al Teatro Il Lavatoio andrà in scena Fiabe giapponesi uno spettacolo per un pubblico infantile (a partire dai 7 anni) in cui l’artista ha scelto tre fiabe dell’antica tradizione giapponese e le ha inserite in una rappresentazione che vede i bambini partecipare in prima persona: alcuni sono invitati con lei in scena a eseguire, a terra, un preciso lavoro; altri, seduti in platea, vengono sollecitati, attraverso domande, a un dialogo “filosofico” che intercala i racconti. Tra platea e palco tutti i bambini, dunque, sono dentro lo spettacolo, e guidati dalla Narratrice sperimentano in prima persona lo statuto di rappresentazione proprio come fanno nel gioco, dove, insieme ad altri coetanei, esperiscono il “sentire” più profondo della realtà. Dal 3 al 5 novembre si svolgerà poi il laboratorio Esercizi di lettura, un invito alla lettura corale di alcuni componimenti della poetessa tedesca Nelly Sachs, premio Nobel nel 1966. Il coro messo a punto nelle tre giornate di laboratorio confluirà in Lettere dalla notte, lettura-concerto di e con Chiara Guidi accompagnata dal musicista Natàn Santiago Lazala, in scena sabato 5 novembre alle ore 21 al Teatro Il Lavatoio. Infine lunedì 7 novembre alla Baldini, Chiara Guidi incontrerà il pubblico per presentare la sua idea di Teatro infantile nata a Cesena nel Teatro Comandini, sede dalla compagnia Societas, di cui è stata co-fondatrice.

Diverse saranno inoltre le presentazioni di libri e letture sceniche tra cui: venerdì 4 novembre Un solo verso può fare più grande l’universo passeggiata tra i versi di Sabrina Giarratana (vincitrice premio Andersen 2022) e Ma dove sono le parole? a cura di Nicoletta Fabbri; domenica 6 novembre Bambina senza alleati a cura di Cristina Bellemo (vincitrice premio Andersen 2019), La più bella delle colonne a cura di Silvia Vecchini e Ai cuccioli della mia specie a cura di Mariangela Gualtieri. Inoltre la poesia dialettale sarà presentata nelle scuole da Germana Borgini e Lorenzo Scarponi e dagli autori Annalisa Teodorani e Gilberto Bugli.

Altra grande attesa per lo spettacolo in programma per lunedì 7 novembre, ore 21 al Teatro Il Lavatoio dal titolo Il Teatrino di Raffaello Baldini ideato, diretto e disegnato da Francesca Ghermandi e Gianluigi Toccafondo sui testi di Raffaello Baldini, con Nicoletta Fabbri e la collaborazione di Rosanna Lama e la partecipazione delle bambine e dei bambini della Scuola Primaria di Santarcangelo.

Sul sito www.cantierepoetico.org è disponibile il programma completo della rassegna, mentre da lunedì 17 ottobre sarà possibile prenotare la partecipazione alle iniziative (l’ingresso è gratuito ma i posti sono limitati) scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando i numeri 0541/624003 – 333/3474242.

(Rimini) Con 18 voti favorevoli e 10 contrari, ieri sera in consiglio comunale sono state approvate le modifiche al Documento unico di programmazione. Contro ha votato la minoranza. "In 396 pagine del testo di programmazione votato ieri sera in Consiglio Comunale, ancora una volta, nessuna seria considerazione per le periferie, per tutto ciò che vive e produce a monte della Statale 16, se non pensieri ed interventi "spot", mai integrati in pensieri e ragionamenti d'insieme", rimarca il consigliere comunale della Lega Loreno Marchei.

"Rispetto al disinteresse dei precedenti mandati, ben vengano i recenti interventi di riqualificazione, quali ad esempio quello alla Pieve di S.Salvatore o a San Vito, ma ciò che continua a mancare da troppi lustri nelle strategie dell'Amministrazione è una seria pianificazione programmatica del territorio, che metta al centro gli interessi dei cittadini e delle aziende del territorio periferico e miri alla valorizzazione delle proprietà e delle attività economiche", ribadisce Marchei.

"Il triste risultato è la cronica carenza di infrastrutture e soprattutto della rete viaria, che non hanno accompagnato l'enorme sviluppo delle urbanizzazioni residenziali e produttive a monte della Statale 16: l'inadeguatezza della nuova rotonda, che preclude l'accesso diretto da Via Montescudo è sotto gli occhi di tutti. In questo senso ricordo che nell'ultimo Consiglio ho interrogato sulla bretella viaria Villaggio Primo Maggio/SS San Marino, progetto che decongestionerebbe sensibilmente il traffico di un vasto areale, dal GROSS a Covignano, ed agevolerebbe tanti imprenditori, ma che inspiegabilmente continua a giacere nei cassetti dell'Amministrazione da oltre quarant'anni, continuando a costringere migliaia di residenti e lavoratori di Gaiofana e Vilaggio Primo Maggio ad oltre mezz'ora di fila, nelle ore di punta, per raggiungere il casello A14 di Rimini Sud".

(Rimini) "A nome della città di Riccione desidero ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per organizzare la camera ardente e i funerali del nostro ex sindaco Massimo Pironi, dell'educatrice del Centro 21 Romina Mannini e degli altri ragazzi ospiti del centro, Maria Aluigi, Alfredo Barbieri, Francesca Conti, Rossella De Luca e Valentina Ubaldi". Il giorno dopo i funerali delle vittime dell'incidente sulla A4, la sindaca di Riccione Daniela Angelini ringrazia le persone e realtà coinvolte nell'organizzazione.

"Molti di noi nel tragico incidente di venerdì scorso hanno perduto dei carissimi amici: lavorare con il dolore nel cuore e le lacrime agli occhi non è stato facile per nessuno. Abbandonarsi alla disperazione sarebbe stata forse la scelta più naturale. Al contrario, il desiderio di fare qualcosa per chi non c'è più e lo spirito di servizio per questa città hanno spinto ognuno di noi a impiegare ogni energia per costruire insieme il momento dell'addio ai nostri magnifici sette più degno", ricorda Angelini.

"Il mio personale, immenso grazie va a tutti i dipendenti comunali che lo hanno reso possibile, agli agenti della Polizia locale, ai componenti delle forze dell'ordine, della Protezione civile, della Croce rossa, a tutte le organizzazioni di volontariato, alla Diocesi di Rimini e a tutte le parrocchie di Riccione. Grazie a tutte le autorità civili, militari e religiose che sono intervenute dimostrando grande affetto e vicinanza, andando ben oltre il momento dell'abbraccio istituzionale. Devo un ringraziamento, infine, a chi ha contribuito all'accoglienza della nave scuola Amerigo Vespucci: trasformare una festa in un momento di cordoglio non era semplice".

"La nostra città, straziata dal dolore, si è dimostrata una grande famiglia: sarà impossibile dimenticare la tragedia ma conserveremo sempre nella memoria quanto Maria, Alfredo, Francesca, Rossella, Valentina, Romina e Massimo ci hanno fatto sentire uniti".

(Rimini) "Raddoppieremo immediatamente le risorse per l'analisi e il censimento del patrimonio arboreo cittadino al fine della prevenzione del rischio. Inoltre, incrementeremo i fondi per la manutenzione del verde. Oggi è andata bene ma non possiamo permetterci che altre piante mettano a repentaglio la vita delle persone". Sono le parole dell'assessore all'Ambiente del Comune di Riccione Christian Andruccioli, intervenuto immediatamente sul posto dopo la caduta di un grosso albero nel parcheggio lungo viale Vittorio Emanuele II.

Un grosso pino marittimo dell'età stimata di una ottantina di anni è infatti precipitato questa mattina poco prima delle 10 nel piazzale Martiri delle Foibe di Riccione. La pianta - ammalorata da una carie non visibile dall'esterno, secondo i primi rilievi effettuati dall'ufficio Servizio ambiente - ha ceduto all'improvviso, crollando su una macchina in transito. A bordo dell'utilitaria si trovava un uomo riccionese del 1948, per sua fortuna soltanto graffiato: sul posto è comunque intervenuta una ambulanza del 118 che lo ha trasportato all'ospedale Ceccarini di Riccione con un codice di minima gravità.

Sul posto, oltre ai soccorritori, sono intervenuti i vigili del fuoco per rimuovere il pino marittimo (che ha danneggiato anche la cancellata della casa adiacente al parcheggio), gli agenti della Polizia locale di Riccione per gestire la viabilità (interrotta per circa mezz'ora e poi ripartita a senso unico alternato), i tecnici di Geat e dell'ufficio Servizio ambiente del Comune per ispezionare la pianta.

"Il pino marittimo era ammalorato da una carie ma la riusciamo a vedere solo ora che il tronco si è spezzato alla base. Non c'erano invece segni evidenti sul fusto né sulla chioma che appare in salute", ha argomentato Mario Sala del Servizio ambiente.

"Con la vita delle persone non si scherza - sono le parole dell'assessore Andruccioli -. Raddoppieremo immediatamente le risorse per la prevenzione del rischio, passando da duecentomila euro a quattrocentomila euro all'anno per i prossimi tre anni. Non solo: contrariamente a quanto avvenuto in passato, aumenteremo i fondi per la gestione e la manutenzione del patrimonio arboreo cittadino, che è immenso. Questo ci consentirà di completare rapidamente il censimento delle piante: quelle che risulteranno ammalate e quindi a rischio crollo dovranno essere prontamente sostituite".

 

Venerdì, 14 Ottobre 2022 14:51

Ior: "Così creiamo speranza"

(Rimini) L’Istituto Oncologico Romagnolo, Ior in questi giorni ha lanciato una campagna di comunicazione per sensibilizzare la popolazione sulle varie facce della sua unica missione: la lotta contro il cancro. 'It’s Ior Life”, il titolo, ne parliamo con il presidente Luca Panzavolta. 

È passato poco più di un anno dalla sua nomina di Presidente dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Possiamo fare un primo bilancio? Il bilancio è estremamente positivo; è stato per me un onore essere chiamato a questo incarico e i mesi di attività svolta insieme ai volontari, al CDA, alle persone tutte di IOR sono stati occasione di condivisione di progetti importanti, di traguardi raggiunti insieme e di un lavoro condiviso per preparare le nuove attività che ci impegneranno per i mesi a venire.

Quali i principali obiettivi raggiunti? Abbiamo inaugurato il PRIME Center, dando quindi operatività a una struttura innovativa e unica grazie alla quale potremo concretamente portare un contributo nel campo della prevenzione, riabilitazione ed integrazione in medicina in uno spazio aperto al territorio e alle persone in cui svolgere anche una significativa sensibilizzazione delle giovani generazioni alla lotta contro il cancro. Nei mesi trascorsi sono ripresi molti degli appuntamenti “storici” dello IOR, che è tornato nelle piazze con le volontarie e i volontari per iniziative di informazione e raccolta fondi che il Covid aveva drasticamente ridotto. Abbiamo svolto la nostra assemblea annuale in un clima di progressivo ritorno a una “ritrovata nuova normalità” e ci siamo dati obiettivi di lavoro importanti. Con soddisfazione abbiamo registrato un record delle erogazioni a favore dello IOR che ci daranno un aiuto importante per portare avanti i tanti progetti in cantiere e dare continuità alle varie attività.

Il Covid prima e la crisi internazionale poi sono stati banchi di prova molto complicati per il mondo dell’imprenditoria. Come ha reagito il Terzo Settore? È una situazione complessivamente di grande incertezza e difficoltà, che sta mettendo alla prova la tenuta sociale delle nostre comunità. Oggi, sulla rassegnazione, tendono a prevalere sentimenti di esasperazione e rabbia, che portano a esacerbare le conflittualità e alla crescita di un individualismo sempre più marcato. In questo contesto il ruolo del Terzo Settore può giocare una funzione cruciale, per rimettere al centro delle priorità forme di cooperazione e relazioni di solidarietà, di mutualità, di sostegno a chi ne ha bisogno, per problemi economici o per motivi di salute. C’è quindi moltissimo su cui possiamo lavorare, con le persone e a sostegno delle persone.

Questo stato di emergenza prolungata quanto ha influito sulla decisione di uscire con una nuova campagna istituzionale dello IOR? Quali gli obiettivi e cosa c’è dietro alla dicitura “It’s IOR Life”? Certamente questi lunghi anni di pandemia, oltre agli effetti diretti del virus, hanno registrato conseguenze importanti dal punto di vista sanitario - sia sull’erogazione dei servizi che sugli interventi chirurgici - ma soprattutto ognuno di noi si è ‘ricordato’ di essere fragile, un sentimento di sé che l’intensità e la frenesia con cui siamo costretti a vivere ci fa spesso dimenticare. Tutti lo abbiamo provato, ma è un peso che ovviamente grava di più su chi non ha forze proprie, su chi è anziano o malato e si deve necessariamente appoggiare ad altri: un senso di impotenza e anche di solitudine che ha come primo effetto quello di erodere la speranza. Per questo abbiamo deciso di uscire pubblicamente, per dire prima di tutto “noi ci siamo”, che anche in questa situazione noi continuiamo a lavorare a fianco dei medici e dei ricercatori per lo sviluppo delle cure contro il cancro e siamo vicini, con i nostri servizi e la nostra compagnia, a ogni malato oncologico.

La campagna è divisa in quattro grafiche che rappresentano le quattro anime dello IOR: assistenza, ricerca, prevenzione e volontariato. Come mai questa scelta? Vogliamo generare e alimentare la speranza, una speranza cui ognuno può e deve partecipare. I quattro ‘messaggi’ in cui essa è articolata rappresentano tutti una chiamata a collaborare con chi già è impegnato nella lotta contro il cancro: diventando volontario o sostenendo la ricerca; o anche praticando e diffondendo stili di vita che aiutino a preservare la propria salute. Questo è anche il senso della dicitura “It’s IOR life” che accompagna ogni soluzione grafica. Da una parte, giocando sull’assonanza con l’inglese, si vuole dire che in gioco c’è la ‘tua’ vita, la vita di ognuno di noi; dall’altra, che questo impegno a sostenere chi cura, a essere vicino a chi soffre, a diffondere una cultura della salute è lo scopo dello IOR, la nostra stessa vita. E per l’impegno, e anche per come lo facciamo, possiamo parlare di uno stile IOR ben preciso che non è cambiato nel tempo.

Venerdì, 14 Ottobre 2022 14:35

14 ottobre

“Vi amiamo” | Matricole a Roma | Welfare: ecco il piano strategico

Giovedì, 13 Ottobre 2022 20:21

Gnassi, primo giorno in parlamento

(Rimini) "Oggi sono a Roma, primo giorno di insediamento alla Camera dei Deputati. Ma non lo nascondo. Il mio pensiero è a Riccione, alle famiglie, al dolore, a quei sorrisi spenti per sempre". Sono le parole del deputato Andrea Gnassi, che stamattina ha "preso servizio" a Roma. "Ieri sono stato a fianco delle sette vittime, a fianco di Massimo Pironi col quale ho condiviso impegno e lavoro, un pezzo di cammino in politica e nelle istituzioni. Massimo era una persona buona che viveva per e negli altri, ed agli altri dava sempre una mano, un sostegno, un'opportunità. Anche nel pieno di questa tragedia, lo penso fino alla fine della sua vita in mezzo al bene. Massimo e le operatrici, i ragazzi e le ragazze del Centro21 erano insieme, nel bene. Fino all'ultimo".

In quest'Aula così maestosa, "dove si è fatta la Repubblica e da cui l'Italia si aspetta tenuta, prospettiva e azioni concrete, c'è per me il pensiero di quel dolore. E allora oggi ancor di più, in un giorno che per la nostra comunità non è di proclami ma di raccoglimento, sento il senso del rigore nel tradurre la responsabilità affidataci in progetti, opere, possibilità per gli italiani, per la nostra amata terra di Romagna. Sento ancor di più il senso vero a cui chiama la politica: quello di tenere insieme un Paese pensando soprattutto a chi ha più bisogno di altri".

Sergio Zavoli, "nostro grande concittadino e Senatore della Repubblica", ha detto: "la politica spesso ci ha autorizzato a diffidarne". "C'era un monito, in quelle parole, e non il cavalcare un qualche spirito del tempo, la scorciatoia per minare la democrazia. C'era la volontà di dare senso e prospettiva alle istituzioni, alla politica, all'impegnarsi per il Paese, la nostra patria. Senso e vita a questi palazzi romani che sono e devono essere pilastro dell'italia e non il luogo dove si approda per un proprio interesse o destino personale. Qui alla Camera porto con me il lavoro, la fatica e la passione di tanti anni di attività sul territorio. Non so che risultati si potranno ottenere, ma lavorerò con passione e tenacia, onore e disciplina. Questo sì. So che non sarò solo, e questa è la certezza più forte. Perché l'impegno preso per un lavoro di comunità, da parlamentare del territorio, per la costruzione di una rete di cittadini, imprese, famiglie che possano sentirsi presenti insieme a me alla Camera dei Deputati, sarà il primo passo di questo nuovo cammino."

(Rimini) Organizzare ed orientare un sistema integrato di interventi per fornire opportunità ai cittadini in condizione di svantaggio e mettere al centro le risorse di comunità per ridurre le disuguaglianze di opportunità. Fare uscire il sociale, i suoi interventi, i suoi progetti dal 'ghetto' anche comunicativo che troppo spesso lo vede relegato in seconda fila e non come elemento fondamentale di ciò che viene definito comunità. Questi gli obbiettivi principali del "Piano di inclusione sociale e contrasto all'isolamento", approvato dalla Giunta del Comune di Rimini, con un investimento di settantamila euro. 

 "L'obiettivo è coinvolgere la nostra comunità – spiega Kristian Gianfreda, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – e la nostra stessa amministrazione in uno schema innovativo per far uscire il sociale dall'angolo di un percepito emergenzialismo e assistenzialismo e portarlo nel cuore del dibattito cittadino. In altre parole, un cambio di paradigma attraverso cui modificare la percezione del sociale, non più come nicchia di bisogno e servizi, ma cifra e rinforzare assieme un nuovo tessuto sociale come patto di comunità. È un progetto di comunicazione e di partecipazione con una finalità molto precisa, aumentare la partecipazione della città e della stessa amministrazione ai percorsi di inclusione oggi più che mai necessari, abbiamo bisogno che ogni cittadino abbia uno spazio dove rendersi utile affinché la vita di tutti i cittadini possa migliorare".

Tre le aree di intervento. Si parte dall'inclusione sociale che diventa lavoro e occupazione. Tra le aree di intervento che saranno toccate dal Piano di inclusione sociale ci sono la promozione di opportunità di inclusione attiva e e sostegno socio-educativo, valorizzando luoghi di comunità come centro di relazioni significative e di coinvolgimento delle persone nelle decisioni ed attività volte a valorizzare i beni comuni ; la progettazione e realizzazione di interventi per elevare le condizioni di accessibilità e fruibilità dell'intero organismo urbano, identificato come rete dei percorsi, degli spazi e degli edifici pubblici che su di essi si aprono; l'accompagnamento e l'inserimento socio-lavorativo tramite tirocini e attività di formazione per rendere le persone in grado di incontrare la dimensione economica della vita comunitaria e la promozione di stili di vita sani e la prevenzione della disabilità.

 Lotta all'esclusione. Il metodo adottato sarà quello della partecipazione attiva dei cittadini, coinvolgendo la città e degli attori territoriali per costruire strategie di lungo periodo basate sul rafforzamento dei legami sociali e sull'assunzione collettiva di responsabilità attraverso un approccio interdisciplinare ed intersettoriale. Ad accompagnare questo percorso di comunità ci saranno un "Gruppo di accompagnamento" (composto da amministratori e dirigenti comunali), un "Comitato scientifico" e una "Agenzia di accompagnamento tecnico" con funzioni di regia, coordinamento e supporta all'attività dei tavoli di coprogettazione.

 La percezione per uscire dal 'ghetto'. Tra gli obbiettivi la costruzione marchio e identità visiva e un nuovo taglio narrativo di comunità. È prevista la realizzazione di un logo e di un percorso di (city)branding che accompagna i diversi progetti e la moltitudine di azioni legate all'ambito della promozione sociale e welfare. L'azione specifica e programmata legata al nuovo brand si collega a quella che possiamo definire 'humans from Rimini' (Gente di Rimini). Una serie di ritratti, una collezione di storie riminesi prese dentro e fuori i progetti sociali, che rappresentano un'idea di società che gli interventi e le politiche del comune vogliono raggiungere. Ci sono storie - spesso ai bordi del racconto mediatico - che riscattano pagine e pagine di cronaca poco edificante, queste persone e queste storie possono essere raccontate, ritratte, prese ad esempio e come riferimento.

Storie da raccogliere e diffondere sui canali social istituzionali del Comune di Rimini, attraverso uno storytelling multilivello (clip video, copy, ritratti/racconti fotografici) in grado di raccontare come attraverso le proprie difficoltà, le proprie aspirazioni, la propria vita quotidiana, ognuno di noi, a partire da coloro più ai magini, si senta e debba essere parte di un grande progetto di comunità, la nostra. Affianca questa doppia direttrice una serie programmata di azioni, eventi e publiche relazioni dove il "sociale" esce dai suoi canonici binari per "invadere" altri campi per esempio quello del turismo, quello della cultura, sport, scuola o quello dei lavori pubblici/mobilità con la tematica dell'accessibilità, per favorire quei meccanismi virtuosi e buone pratiche che portano al consolidamento e rafforzamento del tessuto sociale.

 

 

 

 

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