Verucchio, via libera ai termocappotti
(Rimini) Una modifica al Regolamento Urbano Edilizio (R.U.E.) per consentire la realizzazione di termocappotti anche su spazi pubblici o a uso pubblico, una variazione al bilancio da 302.000 euro con cui far fronte al caro bollette e creare un fondo per i temuti ulteriori rincari e una nuova convenzione per il servizio associato di segreteria con il Comune di Sarsina: sono stati questi i temi forti del consiglio comunale di martedì sera a Verucchio.
A illustrare nel dettaglio gli aspetti tecnici della modifica e integrazione al regolamento del R.U.E. con cui si rende ora possibile la realizzazione di termocappotti anche in adiacenza di spazi pubblici o a uso pubblico è stato l’assessore Andrea Cardinali, prima che la sindaca Stefania Sabba ribadisse lo spirito della delibera: “Sono molto contenta che questo atto per cui ringrazio del gran lavoro svolto gli uffici e la consigliera Lara Gobbi che ha dato un grosso contributo abbia avuto l’unanimità perché non si parla solo di interventi edilizi in sé, ma di efficientamento energetico, transizione ecologica, tutela dell’ambiente: si va infatti a dare la possibilità di creare termocappotti prima non consentiti e lo si fa per aiutare la popolazione a far fronte agli incrementi di spesa per le bollette domestiche e delle attività con azioni ad ampio raggio quando sono nelle nostre possibilità normative ed economiche”.
E’ stato quindi l’assessore al bilancio Roberto Sandon a entrare nel merito delle variazioni da sottoporre all’assise, incentrando l’attenzione su una piuttosto corposa: “La più importante è quella da 302.000 euro da avanzo libero che destiniamo ad azioni con cui far fronte ai maggiori costi delle bollette: 150.000 vengono stanziati per pagare i vari conguagli, altri 150.000 per la creazione di un fondo che vada a coprire gli incrementi previsti e nel caso non ci fossero rientreranno ovviamente nell’avanzo libero. Infine, 2100 euro sono andati per finanziare incrementi delle utenze degli impianti sportivi”.
A chiudere il consiglio, l’approvazione della nuova convenzione per il servizio segreteria. E’ infatti scaduta la convenzione biennale con il Comune di Poggio Torriana e se ne è firmata una nuova a scadenza annuale con il Comune di Sarsina: la segretaria Ilaria Favero sarà in servizio per 21 delle 36 ore settimanali a Verucchio e per 15 (due giorni settimanali) a Sarsina, che si farà carico di coprire il 41% del costo del sevizio.
Misano, sisma: nessun danno a scuole e uffici comunali
(Rimini) A seguito delle forti scosse di terremoto di questa mattina, che si sono avvertite distintamente sulla costa romagnola, i tecnici della protezione civile, insieme al sindaco Fabrizio Piccioni, si sono recati in tutti i plessi scolastici e negli uffici comunali per verificare la presenza di eventuali danni o criticità. Il sopralluogo non ha evidenziato problematiche di alcun tipo e le scuole di ogni ordine e grado, dal nido fino alle medie, hanno potuto svolgere regolarmente le proprie attività. Non sono giunte segnalazioni di danni a cose o persone nemmeno da parte dei cittadini.
Il sopralluogo nelle scuole è stata l'occasione per incontrare bambini e insegnanti e per ricordare le norme di comportamento in caso di calamità naturali. A tal proposito, è utile ricordare che, durante un terremoto, se ci si trova in luoghi al chiuso è bene ripararsi sotto un tavolo, una trave o nel vano di una porta; non bisogna precipitarsi verso le scale o utilizzare l'ascensore. Se ci si trova in auto, evitare di sostare in prossimità di ponti o terreni franosi. All'aperto consigliato allontanarsi da costruzioni, linee elettriche, impianti industriali e, più in generale, qualunque fonte di pericolo.
Eolico, il comune di Rimini ha inviato le sue osservazioni
(Rimini) Il Comune di Rimini ha inviato al Ministero della transizione ecologica il proprio parere in merito al progetto elaborato dalla ditta Energia Wind 2020 per la realizzazione della centrale eolica al largo della costa tra Rimini e Cattolica. Scadevano oggi infatti i termini per la presentazione al Mite delle osservazioni e dei contributi, a seguito della pubblicazione il 10 ottobre scorso della procedura di VIA (valutazione impatto ambientale).
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto eolico offshore della potenza complessiva di 330 MW, prodotta da 51 aerogeneratori di 6,5MW di potenza ciascuno, di altezza massima dal medio mare compresa in un range di 210-202 metri e con diametro del rotore di 180 metri e la realizzazione di una stazione elettrica su piattaforma marina collegata agli aerogeneratori con cavi sottomarini interrati. La distanza minima degli aerogeneratori dalla costa è variabile tra 6 miglia (11,2 km) e 9,5 miglia (17,6 km) a seconda delle alternative progettuali proposte (layout A e B). Dalla stazione elettrica un cavo sottomarino raggiunge terra e si congiunge al cavo terrestre interrato per raggiungere la stazione utente.
In qualità di ente direttamente interessato dalle opere in questione, sia per la collocazione delle pale eoliche nello specchio acqueo davanti alla propria costa, sia per la collocazione di tutte le opere connesse da realizzare a terra, il Comune di Rimini ha evidenziato al MITE una serie di integrazioni e di chiarimenti rispetto alle alternative progettuali proposte, suddivisi per i diversi ambiti. Tra i principali: l'impatto paesaggistico, i punti di approdo a terra, l'impatto sulla pesca, la fine vita dell'impianto, le opere e gli interventi compensativi previsti per il territorio interessato dal progetto.
Aspetti paesaggistici. "Per quanto riguarda il layout A, l'Ufficio per il paesaggio del Comune di Rimini ha espresso parere nettamente contrario. Le ipotesi formulate nella nuova versione del progetto (layout B, C e D) con distanza minima dalla costa di 9,5 miglia e fino alle 18 miglia), introdotte dopo le osservazioni formulate dal Comune di Rimini nel 2020 nell'ambito del Procedimento di Concessione Demaniale, sono migliorative del progetto precedentemente presentato, tuttavia non accolgono pienamente la richiesta di allontanare il più possibile le pale eoliche dalla costa. Il Comune di Rimini ha chiesto quindi di prevedere un ulteriore allontanamento dalla linea di costa, riducendo del tutto l'impatto visivo. Nel caso in cui si proceda seguendo queste indicazioni, per quanto riguarda la disposizione degli archi su cui verrebbero disposte le turbine eoliche, il layout B è quello preferito".
Per le opere a terra che interessano il comune di Rimini, si chiede di "prevedere il collegamento con la centrale elettrica di Terna totalmente tramite cavo interrato al fine di limitare ulteriormente l'impatto visivo, evitando il collegamento in modalità aerea, considerato il contesto ad alta vocazione paesaggistica e agricola dell'area".
Pesca. "Pur essendo decisamente inferiore rispetto a quanto precedentemente proposto da Energia Wind 2020 nel layout A, anche nel layout B una parte dell'area occupata rimane interna alle acque territoriali, limitando le possibilità di pesca della marineria. L'Amministrazione chiede quindi di prevedere una maggiore profondità (almeno 2 metri) di interramento del cavo dell'elettrodotto in mare nel tratto prossimo alla costa, per evitare interferenze con le attività di pesca delle vongole".
Compensazioni. Nel parere inviato al MITE si sottolinea come quanto proposto da Energia Wind 2020 in termini di interventi compensativi risulti "ampiamente insufficiente rispetto alla portata dell'operazione sia in relazione alla dimensione economica, sia in relazione al reale impatto sul territorio del Comune di Rimini", l'unico ad essere interessato anche da opere a terra. L'Amministrazione quindi ribadisce come sia prioritario "individuare azioni compensative concrete che incidano realmente sul contesto socio-economico e ambientale del Comune e del territorio interessato, rivolte principalmente alla riduzione dei consumi energetici da fonti non rinnovabili, mettendo a disposizione della comunità locale parte dell'energia prodotta dall'impianto, e al contenimento dei costi degli approvvigionamenti energetici", ad esempio attraverso la creazione di comunità energetiche rinnovabili, con l'installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici. Queste azioni dovranno principalmente essere indirizzate verso utenze pubbliche (ospedali, scuole, impianti di pubblica illuminazione, strutture sportive, sistemi di trasporto pubblico etc.) e utenze a basso reddito.
Questura, inaugurata la sede di piazzale Bornaccini
(Rimini) Alle 11 di questa mattina il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ha presieduto la cerimonia di inaugurazione della sede della Questura di Riminidi piazzale Bornaccini. Nel corso della cerimonia, a cui ha partecipato anche il prefetto Clara Vaccaro,hanno preso la parola il questore, signora Rosanna Lavezzaro, che ha fatto gli onori di casa illustrando l’iter che ha portato al trasferimento della Questura presso una sede più consona e facilmente raggiungibile dai cittadini, il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, che ha riconosciuto il salto di qualità fatto dalla Questura che si colloca in una sede più funzionale rispetto al passato, ed il Capo della Polizia che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’inaugurazione della Questura, ulteriore tappa di un percorso di valorizzazione della presenza sul territorio della Polizia di Stato, che testimonia la costante attenzione per le esigenze di sicurezza dei cittadini.
Il Prefetto Giannini ha, in particolare, ricordato che "bisogna dedicare alle categorie più fragili, esortando sia le persone anziane che quelle più giovani, i ragazzi e le loro famiglie, a rivolgersi con fiducia, in caso di bisogno, a chi indossa la divisa, tenendo sempre presente il ruolo svolto dalla Polizia di Stato in difesa delle istituzioni democratiche ed a tutela della loro libertà.Subito dopo, il Vescovo della Diocesi di Rimini, Monsignor Francesco Lambiasi, accompagnato dal Cappellano della Polizia di Stato, Padre Paolo Carlin, ha benedetto la struttura".
Dopo aver reso gli onori ai Caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona di alloro davanti alla lapide commemorativa posta all’ingresso della Questura, il Capo della Polizia ha tagliato il nastro inaugurale, sorretto dai piccoli Alice ed Alessandro, nipoti del Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Antonio Mosca, vittima del dovere, deceduto il 29 luglio 1989, a seguito delle ferite riportate per mano degli appartenenti della cosiddetta “banda della uno bianca”. La cerimonia è terminata con una breve visita degli Uffici della Questura da parte del Capo della Polizia, accompagnato dalle le più alte autorità presenti.
Il trasferimento degli uffici della sede della Questura, "un edificio di 7 piani con una superficie di oltre 5000 metri quadrati, molto luminoso e con una concezione più moderna dello spazio, è stato completato nel dicembre del 2020, ma, per ragioni legate all’emergenza pandemica, non si è potuta, fino alla data odierna, svolgere una ufficiale cerimonia di inaugurazione".
Rimini è divenuta Provincia nel 1992 e, da quel momento, "il DNA della città si è modificato, acquisendo competenze e responsabilità sempre maggiori. Analogamente è accaduto per l’allora Commissariato di Pubblica Sicurezza che si è trovato, nel tempo, a far fronte a gravose responsabilità ed ulteriori compiti, che hanno reso, progressivamente, la sede di Corso d’Augusto e le altre articolazioni di via Bonsi e via Toscanelli insufficienti ed inadatte alla nuova realtà della Questura, che conta oggi un organico di oltre 300 unità.
I nuovi sportelli aperti al pubblico dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Amministrativa, la nuova Sala Operativa ed i laboratori della Polizia scientifica, così come gli ambienti di lavoro più confortevoli per i lavoratori e l’utenza, hanno permesso di aumentare il rendimento e di ottimizzare le risorse, ma, soprattutto, di concentrare in un’unica sede tutte le diverse articolazioni della Questura. Sono indubbi i vantaggi ottenuti sin’ora con questo trasferimento che ha ridisegnato un’operatività più efficiente e più vicina alle esigenze del cittadino".
9 novembre
Terremoto | Apre Ecomondo | Stelle Michelin
Terremoto al largo di Pesaro, percepito anche a Rimini
Una scossa di magnitudo 5.7 è stata registrata questa mattina, verso le 7,07 circa al largo della costra tra Pesaro e Fano. Insieme alla seconda di 4.0, è stata percepota nitidamente anche nel riminese. Risveglo all'insegna della paura soprattutto nei piani più alti dei palazzi.
Il comune di Morciano, attraverso la sua pagina Facebook, ha riferito di essere "già all'opera per verificare scuole ed edifici pubblici. Allo stato non si segnalano danni".
Le scuole di Rimini saranno regolarmente aperte. "A seguito della scossa di terremoto registrata questa mattina con epicentro sulla costa pesarese e chiaramente avvertita anche nel riminese, l’Amministrazione ha subito disposto i controlli tecnici previsti per questa fattispecie di avvenimento su tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale. I controlli, ad opera dei tecnici comunali e di Anthea, proseguiranno per tutta la giornata. Le scuole saranno regolarmente aperte", spiega l'amministrazione attraverso i suoi canali social.
A causa della scossa la linea ferroviaria Ancona-Rimini è stata sospesa e molti treni registrano ritardi.
Riccione, arrivano i campioni del nuoto
(Rimini) Tutto pronto allo Stadio del Nuoto di Riccione per il Campionato Italiano Assoluto Invernale “Frecciarossa” FIN che si disputa in vasca corta. Lo staff della Polisportiva Riccione è ancora una volta protagonista delle gare nazionali di nuoto più attese, organizzate con la massima professionalità e con la piena fiducia della Federazione Italiana Nuoto, che ha fatto dell’impianto natatorio della Perla Verde la sua seconda casa.
Nelle corsie dell’impianto di Riccione i campioni Azzurri si giocheranno l’accesso ai Mondiali di Melbourne, in Australia, dal 13 al 18 dicembre prossimi. Obiettivo: battere i tempi limite fissati dalla Federazione Italiana Nuoto. Insieme ai big, anche tantissimi altri atleti: per la precisione 458 (239 maschi e 219 femmine) saranno quelli che prenderanno parte alle gare in programma giovedì 10 e venerdì 11 novembre. Saranno 117 invece le società presenti, con ben 1.049 presenze gara. Numeri di assoluto rilievo, anche senza le staffette. L’impianto natatorio rimarrà chiuso al pubblico da mercoledì 9 a venerdì 11 novembre e riaprirà regolarmente sabato 12.
Rimini e San Marino studiano un piano strategico comune
(Rimini) Ha preso avvio formale l'intesa istituzionale tra Rimini e la Repubblica di San Marino per l'elaborazione di un piano strategico condiviso che, per la prima volta nella storia delle relazioni di contiguità territoriale tra la più antica Repubblica del mondo e la città di Rimini, stabilirà una serie articolata di progetti sinergici e di collaborazioni.
Questa mattina si è insediato ufficialmente il Comitato Promotore istituzionale, ovvero il tavolo di lavoro dell'organo di governance politico preposto all'attuazione dell'Intesa, dando così il via formale e operativo all'accordo senza precedenti tra Rimini e la Repubblica di San Marino siglato nel luglio scorso.
Nella sede del Comune di Rimini, alla presenza del Sindaco Jamil Sadegholvaad, dell'Assessore allo sport e patrimonio Moreno Maresi, del capo di gabinetto Riccardo Fabbri, del Segretario generale del Comune di Rimini Diodora Valerino e della delegazione dei Segretari di Stato della Repubblica di San Marino composta dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, per la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni, Luca Beccari, il Segretario di Stato per la Sanità, la Sicurezza Sociale, l'Innovazione Tecnologica e gli Affari Politici Roberto Ciavatta, il Segretario di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, lo Sport e i Rapporti con l'AASS Teodoro Lonfernini, il Segretario di Stato per l'Istruzione e la Cultura, l'Università e la Ricerca Scientifica, le Politiche Giovanili, Andrea Belluzzi, il Segretario di Stato per l'Industria, l'Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica, la Semplificazione Normativa, Fabio Righi, si è dato il via ai lavori del tavolo che darà attuazione alla pianificazione e che è costituito da otto membri politici - in rappresentanza paritetica della Repubblica di San Marino e del Comune di Rimini – competenti per materia, a seconda dei temi trattati.
L'insediamento del tavolo di lavoro è stato anche l'occasione per fare il punto sui temi prioritari da trattare negli ambiti di concertazione per impostare il percorso della pianificazione strategica: dagli obiettivi da sviluppare nel medio-lungo termine, come quelli legati alle politiche infrastrutturali e sanitarie, alla riqualificazione ambientale ed energetica, a quelli da sviluppare nel breve-medio periodo come quelli legati ai temi dello sport e degli eventi sportivi, che già da tempo vedono le realtà di Rimini e della Repubblica di San Marino fare "squadra", o quelli legati al turismo e agli effetti del caro energia che hanno un forte impatto sul territorio, soprattutto per le imprese e le attività economiche.
Oggi parte dunque ufficialmente quel percorso di sviluppo all'insegna di una fase nuova e in un'ottica sostenibile che vedrà come prossimo step l'avvio dei lavori dei board tecnici e dei focus group costituiti da tecnici competenti sui vari temi trattati che si riuniranno periodicamente per ciascun ambito tematico in grado di avere un impatto di livello interterritoriale e intersettoriale: da infrastrutture, trasporti e logistica, a transizione ecologica, cultura, sviluppo economico, turismo, sport e benessere.
Sanità: buco in bilancio per la Regione
(Rimini) Dai bilanci preventivi 2022 delle Ausl emiliano romagnole "emerge un buco di 838.004.875 euro. Le Ausl hanno incrementato del 4-500% il proprio indebitamento rispetto alle previsioni dell’anno scorso. Dati alla mano ho chiesto alla Giunta che chiarisca per i cittadini qual è il piano di rientro o se il fantasma del commissariamento che aleggia sulla sanità diventerà realtà". Lo rende noto la consigliera regionale di Forrza Italia, Valentina Castaldini.
"Quando si parla di buco di bilancio c’è sempre scalpore, è inevitabile, ma oggi durante l’Assemblea Legislativa mi sono voluta soffermare sui numeri di questo clamore perché i dati sono i miei interlocutori principali e perché evidentemente qualcosa a tirare le somme non torna, oppure torna ma che allora la Giunta Bonaccini ci spieghi cosa sta accadendo. Perché? Facile, la mia preoccupazione è che i servizi eccellenti, di cui ci siamo sempre giustamente fatti vanto, vengano erogati senza disservizi, ritardi o nella peggiore delle ipotesi annullamenti degli stessi. La cura delle persone e dei propri bisogni deve restare il faro della nostra politica. Al di là dei conti con la calcolatrice, che oggi non ci lasciano tranquilli", ribadisce Castaldini.
"Se nel 2021 i bilanci preventivi delle Ausl emiliano romagnole erano in negativo di 319 milioni di euro, oggi il buco di bilancio è di 838.004.875 euro. Le Ausl da Piacenza a Rimini hanno deliberato i bilanci preventivi a fine ottobre, quindi, con dieci mesi di prestazioni già erogate e con aziende sanitarie che hanno incrementato del 4-500% il proprio indebitamento rispetto alle previsioni dell’anno precedente. Quello che ho portato oggi in consiglio non è l’indignazione a spot, perché i numeri fanno sempre saltare sulle sedie, ma quello che le Ausl hanno dichiarato. Dati alla mano che ho narrato, anzi li ho semplicemente riportati come tali".
Castaldini si dichiara "davvero preoccupata per la tenuta del sistema, ci sono voci sempre più insistenti di un possibile commissariamento, circolano nelle corsie degli ospedali, nei corridoi di questa Giunta, e anche a Roma. Se nel 2021 il bilancio preventivo in rosso è stato, a fatica, portato in pareggio nella fase del bilancio consuntivo con fondi straordinari statali e pay-back farmaceutico. Cosa accade adesso? Oggi ho chiesto semplicemente che la Giunta ci metta al corrente del piano di rientro, che sicuramente il Governo precedente aveva già richiesto, o se arriverà il commissariamento, perché è giusto che vengano tutelati i bisogni dei cittadini".
Eolico, la contrarietà di Italia Nostra
(Rimini) Questa mattina la sezione riminese di Italia Nostra ha inviato formalmente le proprie osservazioni al Ministero della Transizione Ecologica contrarie alla realizzazione del progetto per centrale eolica offshore "Rimini" antistante la costa tra Rimini (RN) e Cattolica (RN), attualmente in fase di Valutazione di Impatto Ambientale.
"Una conferma dell'orientamento che - ha detto la Presidente Alessia Gattei - la nostra associazione, prima tra le tante, ha avuto fin dal maggio del 2020 quando prese avvio l'esame della richiesta avanzata dalla società Energia Wind 2020 srl e che ora, dopo l'esame dell'imponente documentazione a corredo, ci sentiamo di confermare pienamente. Tante e diverse le motivazioni che dopo la lettura della Relazione Paesaggistica e dei rispettivi allegati ci spingono alla contrarietà ad un progetto che andrebbe in modo irreparabile a stravolgere il nostro territorio e il nostro paesaggio. Un bene che, vogliamo ribadirlo con forza, non è "un accessorio" della qualità della vita delle persone, ma è la sua stessa essenza per una vita migliore, un valore così irrinunciabile da essere tutelato dall'articolo 9 della nostra Carta costituzionale che lo pone tra le fondamenta della nostra collettività."
"In considerazione di quanto riportato sopra, emerge che la completa non visibilità di un impianto eolico con fondazione fissa costituito da turbine di sempre maggiore dimensione, risulta una condizione non realizzabile nei nostri mari", non lo dice Italia Nostra, spiega l'associazione, "ma gli stessi estensori della Relazione paesaggistica quando a pag. 139 concludono la propria analisi sull'impatto visivo dell'impianto. Del resto basta guardare le mappe per accorgersi che le piattaforme oggi esistenti e perfettamente visibili dalla riva saranno alla stessa distanza dalla costa dei primi aerogeneratori, con la differenza che questi ultimi saranno sette volte più alti e in numero ben maggiore".
Per Italia nostra "è indubbio che la realizzazione di 51 aerogeneratori di 6,45 MW di potenza ciascuno con un'altezza massima dal medio mare compresa in un range di 210/220 m che arriva a 300 conteggiando l'altezza di 90 m. di ciascuna pala, posti a una distanza minima dalla costa varia da 6 Mn (11,2 km) a 9,5 Mn (17,6 km) a seconda delle alternative proposte, è un ecomostro che sarà visibile da terra, e non solo dal litorale. La domanda conseguente è solo una: può convivere una località turistica che fa del rapporto con l'ambiente il proprio assioma con un impianto industriale? Potrà continuare Rimini, che nel comparto turismo è dopo Bolzano la prima provincia in Italia per Pil turistico pro capite calcolato in oltre 3,5 miliardi di euro due terzi dei quali di valore diretto e un terzo sull'indotto, continuare a mantenere nei confronti dei propri competitor nazionali ed esteri la propria posizione d'assoluta eccellenza?".
La risposta per Italia nostra "è NO! e deve essere chiaro che chi si assumerà la responsabilità, anche solo di non contrastare, la realizzazione di questo ecomostro, avrà anche la responsabilità di quegli effetti conseguenti verso le generazioni presenti e future ma anche di mettere in discussione la visione che da ormai due secoli guida la nostra collettività, ovvero l'amore per la natura e per il mare che dal 1843 fu il principio ispiratore della nascita del turismo balneare. Un benessere materiale e spirituale come quello che ancora la spiaggia riminese sa offrire in ogni stagione legando natura e uomo e che la brutale presenza di 51 aerogeneratori alti fino a 300 metri snaturerebbero per sempre".
"Siamo sicuri che queste promesse contenute nel progetto – non ultime quelle relative agli investimenti stratosferici - saranno attentamente sottoposte a verifica nel momento di decidere della concessione del nostro mare a favore di privati. Italia Nostra rimane fortemente contraria per le ragioni espresse alla sua realizzazione e chiede di negare la concessione richiesta per l'impatto negativo che avrà attraverso la compromissione del paesaggio e della sua attrattività su tutta l'economia del territorio".