Davide Frisoni, artista riminese, ex consigliere comunale, è il canddiato riminese di Forza Italia alle prossime elezioni regionali. Lo ha deciso ieri il coordinamento provinciale, che si è riunito ieri per "esaminare la situazione politica locale in previsione della imminente campagna elettorale", spiega il coordinatore provinciale Antonio Barboni. Nel corso dell'incontro, Barboni ha "illustrato la strategia politica dettata dal presidente tajani e riferito sugli aspetti tecnici degli accordi che saranno eventualmente presi con liste civiche".

Dopo aver preso atto della disponibilità di Frisoni, responsabile provinciale del dipartimento cultura e vicecoordinatore comunale di Rimini del partito, il coordinamento ha accettato la candidatura con "un caloroso applauso", riferisce Barboni. Ora la canddiatura "sarà trasmessa al coordinatore regionale Rosaria Tassinari per la validazione definitiva".

Venerdì, 19 Luglio 2024 08:42

Darsena, diportisti in crescita a Rimini

Con un tasso medio di occupazione dei posti barca del 90% avuto nel 2023 e al momento già all’85% nel 2024, oltre che grazie alla presenza di un 30% di turisti nautici stranieri, previsto in crescita nel 2024, il Marina di Rimini conferma che l’Italia è oggi una meta perfetta per il turismo nautico. E con il Marina tutta la destinazione Rimini si consolida meta nautica oltre che balneare tout court: come racconta anche il nuovo percorso strategico- ‘Discover the city you don't expect’ - che esprime l’idea di una Rimini che fa stare sempre bene e che con i suoi luoghi unici accoglie ogni tipo di ospite. Che sempre di più,anche della sua imbarcazione, sbarca in una città sul mare che è una destinazione turistica 365 giorni l’anno. Un posto nel quale si sta sempre bene.

Il trend di crescita del turismo nautico a Rimini fa il paio con la tendenza nazionale, già attiva dal post pandemia e sempre più interessante. Secondo i dati del Monitor di Ttg Travel Experience ad esempio, già nel 2023 le prenotazioni di vacanze in barca erano salite del +130% rispetto al 2022, mentre la spesa media degli italiani nel comparto aveva registrato un +53%, facendo della nautica una risorsa indispensabile per l'economia turistica nazionale. Secondo poi uno studio del mensile Il Giornale della Vela nel 2023 la spesa dei turisti nautici in Italia ha raggiunto i 3 miliardi di euro.

In questo contesto nazionale in crescita, il Marina di Rimini per l’anno 2024 prevede anche un aumento dei diportisti stanziali annuali che dovrebbero arrivare al 70% del totale con +2% sul 2023. Rimane stabile anche il numero di transiti giornalieri di imbarcazioni da diporto nei posti barca riminesi: per il 60% si tratta di turisti nautici provenienti dall’Italia e per il 40% dall’estero, con Germania, Austria e Regno Unito tra i più presenti. A questi numeri molto interessanti poi si aggiungono quelli delle House Boat: il Marina di Rimini offre anche un vacanza a bordo di 12 case galleggianti ormeggiate in mare e dotate di tutti i comfort, dall’aria condizionata a un’ampia terrazza. Tanto è vero che i numeri parlano di un aumento del giro d’affari, nel 2024 sul 2023, del +5,5% per il periodo dal 1° gennaio al 15 luglio. Ancora migliori le previsioni per il ‘secondo semestre’ che vedono presenze in crescita del +5,75% e ricavi del +22% rispetto ai dati del 2023.

Il soggiorno nelle House Boat ha successo perché rientra nel filone del turismo esperienziale che oggi ha grande presa sul mercato italiano delle vacanze, soprattutto sui turisti alto spendenti. Come conferma il Monitor infatti, il settore luxury in Italia rappresenta il 25% dell’indotto del turismo seppur a fronte di un 2% come presenze. E nelle nuove generazioni si stanno affacciando due categorie sul mercato: i ‘luxury seekers’, ovvero chi è disposto a spendere in esperienze per il benessere, ed i ‘wellness worshippers’, cioè chi mette al primo posto le esperienze a contatto con la natura. Entrambi sono legati da una particolare attenzione all’ambiente, e a fronte di proposte di qualità sono disposti a spendere anche il 50% in più. Tra le novità che proprio la fiera del turismo Ttg Travel Experience, che si svolge a Rimini dal 9 al 11 ottobre, avrà in cartellone ci sarà un focus sul turismo nautico che coinvolgerà diverse categorie di prodotto travel sul mare.

Senza dimenticare che la storia d’amore tra la nautica e Rimini è lunga e fatta di passione, tradizione e tecnologia. Tanto è vero che è riminese doc Max Sirena, l’uomo che ha tenuto milioni di Italiani incollati alla tv portando in finale alla American s’ Cup il team Luna Rossa Prada Pirelli e che sarà tra i protagonisti della prossima sfida nella stessa coppa tra un mese. Riminese proprio come Cino Ricci, altro mito della nautica italiana che fu protagonista, sempre all’America’s Cup negli anni Ottanta, con l’iconica barca Azzurra. Non solo: Rimini è protagonista nella nautica anche dal punto di vista ‘industriale’ insieme al distretto nautico romagnolo che oggi è, con le province di Pesaro-Urbino e Ancona, sulla vetta della cantieristica navale. A testimoniarlo sono i numeri: 645 milioni di euro di fatturato annuo e 23 imprese attive, che impiegano 1.500 addetti, fanno della Romagna il secondo polo italiano. E la Provincia di Rimini è protagonista in questo contesto, con 523 milioni di euro di fatturato (di cui 300 milioni di export) e 1.272 impiegati.

Rimini resta insomma una destinazione col mare al centro, soprattutto nei mesi estivi. Lo racconta la campagna di promozione #riminigoodvibes che VisitRimini ha lanciato a marzo 2024 grazie a un format video di grande impatto, girati nei luoghi simbolo della destinazione. È un nuovo percorso strategico e creativo che esprime l’idea di una Rimini che fa stare sempre bene e che con i suoi luoghi unici accoglie ogni tipo di ospite: chi ama la storia, chi vuole vivere a contatto col mare e con la natura, chi cerca gli eventi e le manifestazioni internazionali.

Il 40% dei residenti nella provincia di Rimini impiega meno di 15 minuti per raggiungere un punto vendita alimentare dalla propria abitazione, collocando il territorio nella metà alta della classifica delle città maggiormente servite. A stilare la graduatoria che misura per la prima volta l’accessibilità dei servizi in termini di vicinanza fisica, e che 'premia' soprattutto i territori del Sud Italia rispetto a quelli del Nord dalle dinamiche più metropolitane, è il Sole 24 Ore che nell’edizione odierna pubblica l’indice realizzato nell’ambito del progetto Urban Pulse 15 del Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne. La provincia di Rimini è la seconda emiliano-romagnola  solo dopo Bologna (32esima), confermandosi nella media nazionale che si attesta appunto sul 40%.
Una percentuale che ovviamente sale se ci si concentra sul solo capoluogo e dunque sull’indice urbano: per quanto riguarda Rimini, il 47,9% dei residenti può raggiungere un punto vendita del piccolo commercio al dettaglio (panifici, macellerie, pescherie, fruttivendoli, e così via) in meno di 15 minuti, con 16,2 punti vendita ogni 10 kmq. Per la grande distribuzione organizzata (che comprende oltre a iper, supermercati e discount anche i minimarket) la percentuale è del 48,6%.

AIRiminum 2014, la società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Rimini e San Marino, comunica che al 30 giugno, l’incremento dei passeggeri commerciali registrato nei primi 6 mesi del 2024 è di circa +23% rispetto allo stesso periodo del 2023.

I passeggeri totali sono quasi 130 mila con un tasso di riempimento complessivo da inizio anno pari al 84%.

Tirana e Cagliari (operativi anche nella stagione invernale) sono le “top destination” rispettivamente con quasi 28.759 passeggeri e 22.132 mila passeggeri, seguite da Palermo (17.570 passeggeri) e Budapest (14.363 passeggeri).

Ryanair rappresenta circa il 73% del traffico commerciale mentre Wizzair circa il 23%.
Il traffico estero è pari a circa il 68,5% (primi 4 mercati esteri: Albania con il 23%, Ungheria con circa il 12%,

Lituania con il 10% e Repubblica Ceca con il 7%), mentre il traffico dall’Italia rappresenta circa il 31,5%.

I passeggeri di giugno sono stati più di 44 mila con un incremento di +6% rispetto a giugno 2023 e i 130 voli del mese hanno volato con un tasso di riempimento pari al 90%. Palermo è stata la top destination domestica con 6.047 passeggeri e Londra la top destination estera con 5.001 passeggeri; Kaunas con 4.483 passeggeri è la rotta di linea con il tasso di riempimento più alto pari a circa 96,1% (in allegato una tabella completa dei dati).

Con 27 voti favorevoli e due astenuti il Consiglio Comunale ha approvato martedì sera schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi. Si dà quindi ufficialmente il via libera ad un percorso che consentirà già a brevissimo, il cantiere sarà allestito già lunedì, di procedere con la demolizione dell’immobile di via Ugo Bassi, da anni in stato di abbandono e degrado, e parallelamente avviare la rigenerazione di un quadrante urbano centrale, sia per il suo posizionamento sia per le funzioni che vi gravitano attorno e per la sua elevata frequentazione.

"Se c'è una lezione che scaturisce da questa storia è che spesso fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce e che il confronto, anche se duro, può condurre a una sintesi se è chiaro l'obiettivo finale. Da parte mia, dell'Amministrazione comunale ho sempre cercato il risultato migliore per Rimini, magari in silenzio e senza proclami, e stante le condizioni, credo che con il patto che affrontiamo oggi siamo andati molti vicini alla meta. Ribadisco, al termine di una vicenda che si conclude con un lieto fine, che da parte mia difenderò sempre la comunità da tutti gli attacchi di chi, si chiami Stato o si chiami altro, usa inefficienza e degrado contro la comunità per ottenere qualcosa", ha commentato nel suo intervento il sindaco Jamil Sadegholvaad.

"È un momento storico per Rimini. Apprendiamo con grande soddisfazione gli esiti del Consiglio Comunale di ieri sera che ha approvato l’accordo pubblico - privato, praticamente all’unanimità. Un segnale di grande sensibilità politica a beneficio della città. Con piacere ringraziamo il Sindaco, a cui riconosciamo il merito maggiore di quest’operazione, ma anche l’Assessora Frisoni, l’Ingegnere Piacquadio e tutti gli uffici comunali per il lavoro che hanno svolto con tantissima professionalità. Un grazie anche a tutti i professionisti che ci affiancato nel percorso che ha portato all’accordo. L’incontro di questa mattina dinanzi l’ex Questura con il Sindaco e l’Assessora Frisoni di fatto ha sancito l’inizio di un progetto di rigenerazione di quel comparto che inizierà lunedì 8 luglio prossimo. Come ha detto il Sindaco: “una vittoria della città”, commentano Piero Aicardi, Amministratore Unico di Ariminum Sviluppo Immobiliare, e Marco Da Dalto, responsabile progetto RiminiLife.

A stretto giro di posta arrivano le precisazioni dell' amministrazione  e la lettera di risposta del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad in merito alla presa di posizione del coordinamento dei comitati civici riminesi dopo l'incontro dei giorni scorsi. In particolare, "in relazione all'incontro svoltosi lo scorso 26 giugno con il Coordinamento dei Comitati, si precisa congiuntamente essere del tutto falsa l'affermazione, riportata in una nota stampa firmata dallo stesso Coordinamento, circa una presunta delusione dell'amministrazione comunale per essere stati 'lasciati soli e senza soluzioni' dall’ordine degli Ingegneri sul problema della viabilità nel centro storico. La realtà dei fatti è tutt'altra: durante l'incontro è stato spiegato come un tema così complesso non si risolve tirando una riga sulla mappa a unire due sponde del Marecchia con un ponte che sfonderebbe nel mezzo il quartiere residenziale dell'INA Casa. Per questo ci si è confrontati anche con il presidente dell'Ordine degli Ingegneri, che per competenza e esperienza è naturalmente l'organo più efficiente e capace di proporre soluzioni e ipotesi di lavoro. Pur ribadendo la complessità della cosa, è stato detto a chiare lettere al Coordinamento dei Comitati che l'amministrazione comunale è aperta e massimamente disponibile a erogare anche incarichi esterni a tutti i livelli al fine di individuare la strada migliore e più efficace per centrare l'obiettivo individuato. Quindi nessuna delusione, nessuna critica all'Ordine degli Ingegneri, così come riportato facendo opera di assoluta distorsione nella nota stampa citata".
 
il sindaco ha anche scritto una lettera di risposta ai comitati, che riportiamo dis eguito
 

"Carissimi portavoce del Coordinamento,
vi ringrazio per la Vostra partecipazione e il Vostro contributo di idee, al tavolo di confronto con l'amministrazione comunale di Rimini, organizzato per mercoledì 26 giugno. Un incontro finalmente sincero e franco e quindi, proprio per questo, dal mio punto di vista, chiarificatore.
Ribadisco con la presente quanto scaturito durante l'appuntamento.
Da parte di questa amministrazione comunale vi è stata, vi è e vi sarà ancora la massima disponibilità alla verifica puntuale circa le questioni da Voi sollevate, allo stesso modo in cui questo accade e accadrà per tutti i cittadini di Rimini. Se, agende alla mano, sono molte decine gli incontri svolti con voi e con la cittadinanza da parte mia e degli assessori che compongono la Giunta comunale rispetto ai singoli problemi portati al tavolo, è pacifico come ciò non debba approdare ad una posizione privilegiata nei confronti di tutte le altre istanze della comunità. Citando un grande narratore, nessuno deve sentirsi 'più uguale degli altri'. Tutte le volte che si riterrà opportuna o necessaria l'analisi comune e sul campo con questa amministrazione rispetto alle tematiche della città, ciò non mancherà, né con Voi né con tutti gli altri 151 mila riminesi. E tale confronto avverrà con me, e/o con la Giunta e con tutte le competenze indispensabili alla valutazione e alla risoluzione delle questioni sollevate, senza dunque alcuna delega rappresentativa esclusiva da parte dell'amministrazione. Come vi ho spiegato, una cosa sono i problemi della città e un'altra i tentativi di perseguire obiettivi individuali e politici che, seppur legittimi, non possono essere confusi con il tema più grande e importante della rappresentatività civica. Che non è prerogativa solitaria di alcuno. Per questo, come vi ho spiegato, questa amministrazione intende percorrere da subito a Rimini l’inedita esperienza dei Forum urbani Territoriali, favorendo così il rapporto e il coordinamento tra l’amministrazione locale e i diversi attori di un territorio (Reti di quartiere, singoli cittadini, ma anche associazioni, gruppi informali, comitati, partiti politici, ecc..). I Forum urbani Territoriali ospiteranno assemblee deliberative attive che possono a maggioranza assumere decisioni rispetto alla vita delle aree territoriali di riferimento. I Forum saranno aperti a tutte e tutti, volendo essere sul fronte prioritario della partecipazione qualcosa di più ampio e di migliore rispetto all’architettura dei vecchi e sorpassati Quartieri, in cui si replicavano su scala inferiore tutti i vizi e le virtù della politica. La storia degli ultimi 20 anni dimostra come forze partecipative al di fuori dai canali tradizionali della politica non siano più esperienze marginali o secondarie, anzi. A questo vuole dare concretezza e risposta il Forum Urbano Territoriale.
Tengo quindi a sottolineare ancora una volta uno degli argomenti più delicati, emersi durante la discussione di mercoledì 26 giugno: l'obbligo cioè, da parte di qualunque governo a qualsiasi livello istituzionale, della sintesi tra istanze differenti. Amministrare non è la somma di richieste individuali o di gruppi circoscritti, magari in contraddizione tra loro. E' qualcosa di molto differente del sì a tutto e a tutti: il necessario ascolto deve approdare alla fine a una scelta nel nome del bene comune che potrebbe essere inconciliabile con le singole istanze.
In poche parole è la fatica del governare, che genera sicuramente anche critiche, indispensabili in ogni caso alla dialettica di una città. E' una fatica che non ha età o tempo. Durante l'incontro, ho ricordato, a titolo di esempio, come a dare parere favorevole al piano particolareggiato di Rivabella, che oggi viene contestato, sia stato a fine anni Novanta l'ex Quartiere 5, presieduto da Marco Gobbi, oggi portavoce del Coordinamento dei Comitati. Perché allora si scelse l'edificazione per quell'area, piuttosto che la previsione di un parco? Perché in quel momento si decise un carico urbanistico doppio (12.500 mq di case) rispetto all'approdo attuale (7mila mq)? Perchè venne prevista una strada a tagliare in due l'area alberata? Sono tutte domande lecite a cui sarebbe facile rispondere evocando l'incoerenza o la strumentalità degli attori ma credo più corretto citare appunto la fatica del governare. Che è fatta di scelte difficili o difficili da capire; scelte che magari si rivelano del tutto sbagliate a distanza di tempo ma sono poi queste scelte e questi eventuali errori a decretare il giudizio dei cittadini nei confronti della politica attraverso la più alta e concreta forma democratica di partecipazione: il voto.
Scusate se mi sono dilungato nel riepilogare le fasi salienti del nostro confronto. Nel ringraziarvi ancora una volta del vostro apporto, sono anche io a confermare la nostra piena disponibilità a proseguire il dialogo sui problemi posti, allo stesso modo e alla stessa maniera che ciò avverrà con tutte le forze civiche, politiche, economiche, sociali, culturali di Rimini intera. Anche con i nuovi Forum urbani Territoriali e soprattutto senza fare figli e figliastri.

Con stima.

Jamil Sadegholvaad"

Il coordinamento dei comitati civici di Rimini manifesta delusione dopo l'incontro con il sindaco Jamil Sadegholvaad, convocato per chiedere la reintroduzione dei Quartieri come forme di partrcipazione alla vita amministrativa della città. L'incontro si è tenuto il 26 giugno presso Palazzo Garampi, presenti anche gli Assessori Mattia Morolli e Juri Magrini.
"L'incontro ha immediatamente messo in luce tensioni profonde che caratterizzano la gestione della città, evidenziando una netta divergenza di visioni sulla partecipazione civica e sulle modalità di gestione amministrativa", spiagani i rappresentati di Comitato Residenti Rione Clodio, Viserbapuntoeacapo, per l’ambiente di Rivabella, No alla variante SS16, Borgo Marina, Borgo San Giuliano, Associazione Quartiere 5, Ex – Questura e Quartiere Padulli – Covignano.

"Il Coordinamento dei comitati, nato per ridurre la distanza tra amministrazione e cittadini e per cercare insieme all’amministrazione soluzioni alle problematiche cruciali che toccano la nostra città come la viabilità, la salvaguardia del verde, il decoro urbano e la sicurezza, ha espresso la necessità di una partecipazione più diretta alle decisioni amministrative proponendo alla Giunta azioni concrete come il reinserimento dei Quartieri quali luoghi di incontro e ponte tra le esigenze dei cittadini e le politiche amministrative. In particolare, ha proposto l'istituzione di un referente in Giunta dedicato al coordinamento con i Comitati, e la programmazione di incontri con scadenze predeterminate per discutere tematiche specifiche, esprimendo la volontà di attivare una maggior presenza del Sindaco e della Giunta nei diversi territori per ascoltare direttamente i cittadini", spiegano. 

"Con grande disappunto del Coordinamento, le risposte del Sindaco, talvolta espresse con toni di irascibilità inaspettata, hanno evidenziato un divario significativo di vedute manifestando il proprio rifiuto a cambiare le attuali modalità di comunicazione con i cittadini. Sui quartieri, alzando i toni della discussione, il Sindaco ha risposto con veemenza che mai sotto la sua amministrazione verranno realizzati e che l’amministrazione metterà a disposizione dei cittadini i "forum urbani" gestiti da facilitatori, che rimangono comunque figure esterne alle realtà del territorio rispetto ai quartieri. Ai quartieri pertanto viene preferita la formula degli incontri informativi in cui le decisioni arrivano ai cittadini come comunicazioni di servizio e dove le decisioni risultano già prese e non negoziabili".

In aggiunta, "il Sindaco fa sapere che già interagisce con diverse categorie e associazioni presenti in città, affermando di conoscere personalmente i problemi dei quartieri meglio del Coordinamento e dei singoli Comitati. Peccato però che alla domanda precisa sul come pensa di risolvere il problema della viabilità in centro storico abbia risposto che non sa come fare! Dichiara di essere stato lasciato solo e senza soluzioni anche dall’ordine degli Ingegneri a cui si è rivolto. Quando si è fatto notare che il verde di Rivabella si trova su un reticolo ad alto rischio idrogeologico che svolge un’importante funzione di drenaggio pluviale, ha risposto che Rimini ha lavorato tanto sul sistema fognario – vero - ma l'integrazione tra fognature efficienti e aree lasciate a verde può garantire una efficace gestione delle acque piovane considerando i catastrofici fenomeni alluvionali a cui stiamo purtroppo assistendo".

Infatti, "non ha dato risposte ai gravi fatti riportati dal comitato Padulli – Covignano riguardanti incendi di abitazioni e il fallimento di tante cooperative edili che hanno lasciato senza casa molti cittadini perdendo i risparmi di una vita. Nessuna risposta sul problema viabilità, piste ciclabili e pedonali non adeguate ed insufficienti per disabili e anziani. Nessuna risposta sui parchi privi di alberi e di qualsiasi attributo che li possa definire tali. Alla domanda sul perché il progetto del ponte/tunnel alternativo al ponte di Tiberio, presente nel programma esibito in campagna elettorale, sia sparito restando di fatto solo una promessa, ha asserito con chiarezza che il ponte/tunnel alternativo non verrà più realizzato per cui la disastrosa viabilità
riminese è condannata a rimanere tale a tempo indefinito. Una delle motivazioni che ha addotto sul fatto che non si può fare è che “Rimini è stata urbanizzata in modo inverosimile”, ce ne eravamo accorti anche noi. Il problema è che le decisioni in materia di urbanizzazione sono deputate proprio al Comune, per cui troviamo curiosa questa affermazione. È anche per queste ragioni che i Comitatisono sorti per evidenziare errori di pianificazione sia in materia di viabilità che di urbanizzazione".

Sul tema Variante Statale 16 "si continua a dichiarare che il Comune ha già proposto alcune modifiche atte a ridurne le conseguenze sul territorio, sostenendo che il rinnovo del VIA e quindi la decisione finale sulla realizzazione del progetto spetta esclusivamente al governo, lasciando intendere che ciò che è possibile fare per ridurne l'enorme impatto ambientale riconosciuto universalmente (anche da Bignami stesso), sia stato già fatto. Ci teniamo a evidenziare per l'ennesima volta come le modifiche siano marginali e come il progetto rimanga sostanzialmente fermo a ormai 20 anni fa. Da un’amministrazione che si professa ogniqualvolta, attentissima al verde ed alle tematiche ambientali e che accusa i predecessori per le modalità di urbanizzazione selvaggia adottate, ci piacerebbe vedere più dedizione e attivismo, nel sostenere la necessità di modifiche reali e concrete".

Il Coordinamento dei Comitati quindi, "esprime profonda delusione per il rifiuto dell'Amministrazione di prendere in considerazione le richieste presentate con validi argomenti, e per la mancanza di riconoscimento della loro rappresentatività. Sebbene rappresentino un significativo numero di cittadini, il Coordinamento dei Comitati è stato ignorato e sminuito, considerato inferiore rispetto alla legittimazione elettorale che, ovviamente, il Sindaco possiede. Si ritiene opportuno ricordare a questa Amministrazione che il Sindaco dovrebbe incarnare l'unità e
la rappresentanza di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro preferenze elettorali. Essere Sindaco significa essere il punto di riferimento per l'intera comunità, operare per il bene comune e ascoltare tutte le voci, anche quelle discordanti e non far calare sui cittadini decisioni prese dall’alto e non condivise. Invece, con le sue parole, il sindaco ha dimostrato un atteggiamento divisivo, allontanandosi da quei principi fondamentali che dovrebbero guidare chi ricopre una carica pubblica".

Pertanto, "nonostante le difficoltà incontrate, il Coordinamento dei Comitati continuerà la sua azione di supporto ai cittadini nel sollevare le problematiche emergenti e nel proporre soluzioni concrete per migliorare la comunicazione e rafforzare la partecipazione democratica nella vita pubblica di Rimini".

Venerdì, 28 Giugno 2024 08:56

Ex colonia Enel, ok alla variante

L’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato nella tarda mattinata di oggi la variante cartografica al Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) relativa all’ex colonia Enel di Marebello. Un atto, proposto nel nuovo piano dell’arenile del Comune di Rimini adottato dal Consiglio Comunale lo scorso 13 giugno, che consentirà all’Amministrazione Comunale di poter procedere all’acquisizione dell'edificio e quindi poter avviare il percorso di recupero e riqualificazione di un’area di importante valenza turistica, cerniera tra il Parco del Mare e la spiaggia.
Obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di trasformare un luogo costruito negli anni Cinquanta ma in stato di abbandono già dagli anni Ottanta e a rischio degrado in uno spazio pubblico con verde e servizi, integrato con l’opera pubblica del Parco del Mare che da settembre vedrà l’avvio dei lavori proprio nel tratto in corrispondenza della ex colonia, tra via Siracusa e via Latina (tratto 7).
Con il via libera della Regione alla rimozione del vincolo, ora l’Amministrazione può proseguire nel percorso già ipotizzato e che prevede di avviare la procedura di esproprio dell’immobile in autunno subito dopo l’approvazione del piano dell’arenile e dunque partire con l’intervento di riqualificazione nel 2025.
 
“Con il superamento del vincolo sull’ex colonia Enel abbiamo ufficialmente e finalmente l’opportunità nell’arco si auspica di pochi mesi, di mettere mano ad una ferita della marina riminese - commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad – A differenza di alcune colonie di valore storico, nel caso dell’ex Enel siamo al cospetto di un immobile privo di interesse architettonico e storico e che negli ultimi decenni è stato oggetto di abbandono e fonte di disagi, come più volte lamentato nel tempo dai residenti e dagli operatori della zona, con conseguenze sulla vivibilità e anche sull’immagine turistica. Oggi, grazie anche all’impegno del Consiglio Comunale e alla collaborazione fattiva della Regione Emilia-Romagna e dell’Assemblea Legislativa che oggi chiude il suo mandato, siamo nelle condizioni di cambiare il destino di quell’area: l’idea è quella di arrivare già nei prossimi mesi alla rimozione dell’immobile e procedere parallelamente alla progettazione di uno spazio riqualificato di collegamento alla spiaggia, con funzioni ad uso pubblico, con verde attrezzato, servizi, armonizzato con il Parco del Mare in corso di completamento e in linea con quanto disegnato nel nuovo piano dell’arenile comunale. Un tassello in più per una rigenerazione complessiva che tra riqualificazione urbana, risanamento idraulico, nuove infrastrutture e funzioni nel prossimo biennio vedrà importanti investimenti per tutta l’area di Rimini sud“.
 
Dalla storica ferita dell’ex Questura all’opportunità di realizzare un nuovo quartiere riqualificato, con funzioni, servizi, aree pubbliche, in una zona centrale e strategica della città. Una prospettiva oggi più concreta grazie allo schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi. Una proposta presentata questa mattina in III commissione consigliare, che ha espresso parere favorevole (nessun voto contrario, tre consiglieri astenuti) ad un accordo che potrebbe consentire di dare una svolta decisiva ad una vicenda che si protrae ormai da 25 anni, frutto di intensi mesi di lavoro e confronto tra l’Amministrazione Comunale e la società privata proprietaria dell’area.
 
La proposta, che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale già la prossima settimana, si basa infatti su una importante revisione del precedente progetto presentato da Asi nell’ambito della richiesta di partecipazione all’accordo di programma per la riqualificazione dell’area. In particolare l’accordo presenta un ridimensionamento e un bilanciamento delle funzioni previste (commerciale, residenziale, aree pubbliche per verde, parcheggi e viabilità) e l’armonizzazione del progetto dell’area ex questura con gli altri iter urbanistici e di riqualificazione urbana che interessano il comparto: il Programma integrato di edilizia residenziale sociale (PIERS), la riqualificazione dello stadio Romeo Neri, la realizzazione della Cittadella della sicurezza all’ex Caserma Giulio Cesare, nella prospettiva di andare a ridisegnare l’intero quartiere attraverso una visione di insieme.
 
“Con questa proposta di accordo siamo vicini a sanare una ferita che la città si porta dietro da almeno 25 anni – commenta l’assessora Roberta Frisoni - da quando cioè, nel 1999, fu sottoscritta la convenzione tra Comune e la società Dama, allora titolare dell’area, per la realizzazione di quella che sarebbe dovuta diventare la nuova questura riminese. Stiamo letteralmente parlando di un’altra epoca storica, del secolo scorso: nel mentre è successo di tutto. E tante scelte sono state compiute sopra la testa dell’Amministrazione e dunque dei cittadini, che ne hanno poi subito le conseguenze. È stato da subito un percorso in salita: l’attesa della sigla di un accordo tra Dama e Ministero sempre annunciato e altrettante volte ritardato, i ripetuti solleciti da parte del Comune, l’avvio dei contenziosi verso la società per l’inadempimento al contratto, fino ad arrivare al fallimento della Dama che ha reso se possibile ancora tutto più complicato. E nel frattempo la vergogna della questura è cresciuta di pari passo al degrado dell’area e alla legittima stanchezza dei cittadini, non solo dei residenti". 
 
"Con l’acquisizione all’asta dell’immobile da parte di Asi tre anni fa si è aperto un nuovo capitolo della storia, anche questo complesso - prosegue Frisoni - che si è nutrito anche di scambi accesi tra le parti. Oggi però siamo nelle condizioni di essere arrivati ad una sintesi che crediamo tenga insieme in maniera equilibrata le esigenze del privato con il perseguimento dell’interesse pubblico. Per noi interesse pubblico è far sì che quel quartiere possa essere sempre più vivibile, servito, accessibile e arrivare prioritariamente all’abbattimento del ‘mostro’ dell’ex questura. Siamo giunti con una dialettica serrata ad un accordo che prevede una sensibile riduzione delle superfici, l’impegno della società alla demolizione immediata dell’immobile e alla cessione al Comune di importanti dotazioni pubbliche per verde, parcheggi, viabilità. Nel complesso possiamo dire di aver avviato un percorso che ci porterà alla riqualificazione dell’intero quartiere, anticipando di fatto il Pug così come fatto con il piano dell’arenile, arrivando alla definizione di un progetto che tiene insieme in maniera armonica Ers, stadio Romeo Neri e cittadella della sicurezza”.
 
L’intervento si articolerà in due fasi: il primo stralcio prevede la integrale demolizione dell’ex questura e successivamente la realizzazione dell’intervento pubblico consistente negli alloggi previsti nel PIERS e  della realizzazione della medio-piccola struttura di vendita. La seconda fase prevede invece la realizzazione del secondo intervento privato (residenziale ed una piccola quota di esercizi commerciali di vicinato e pubblici esercizi). La demolizione dell’ex questura avverrò immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo.
 

E’ stata depositata presso gli uffici comunali di Rimini e sarà discussa mercoledì in Commissione Urbanistica la proposta di delibera per lo schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi.

La proposta contiene una revisione , che palazzo Garampo definisce "importante", del precedente progetto presentato da Asi nell’ambito della richiesta di partecipazione all’accordo di programma per la riqualificazione dell’area. 

Il primo progetto presentato da ASI prevedeva funzioni per un totale di 26.865 mq che comprendeva 13.865 mq residenziale e  6.500 mq commercio destinato ad una media struttura di vendita e pubblici esercizi. Con delibera di giunta comunale del 28/02/2023 si dava atto che in relazione alla proposta formulata da ASI non sussisteva un interesse pubblico rilevante a tal punto da promuovere un accordo di programma specifico in variante alla strumentazione urbanistica. Lo strumento dell’accordo di programma prevede infatti che, anche a fronte del coinvolgimento dei privati, sia l’Amministrazione promotrice a valutare il rilevante interesse pubblico della proposta, che rappresenta elemento imprescindibile dell’accordo.

Dopo mesi di botta e risposta tra le parti, ultimamente a muso duro, si è giunti alla condivisione di una nuova proposta che rivede le superfici precedentemente previste per la struttura di vendita e il residenziale privato. La nuova proposta inoltre si incardina sugli iter urbanistici e di riqualificazione urbana che ricadono nel comparto, a partire dal Programma integrato di edilizia residenziale sociale (PIERS) per la realizzazione nell’area di un complesso abitativo di edilizia sociale e popolare.

L’accordo attuale oggetto della proposta prevede: 4.940 mq di commercio e piccola quota di pubblici esercizi e servizi accessori (rispetto ai 6.500 mq precedenti), con la realizzazione di parcheggi auto interrati e parcheggi a raso per bici e moto. La struttura avrà una superficie di vendita massima di 1.500 mq. Prevede inoltre,  8.200 mq di residenziale e una piccola quota di servizi accessori. Le dotazioni pubbliche, in totale 31.113 mq , prevedono 22.051 mq parcheggi pubblici, verde attrezzato e nuova viabilità, 9.062 mq per area per lo sviluppo del progetto ERS.

Attualmente le aree pubbliche sono pari a 13.535 mq comprensive di verde viabilità e parcheggi. Si andrà quindi a più che raddoppiare le dotazioni pubbliche (oltre 17mila mq in più).

Le previsioni del Masterplan potranno subire aggiustamenti nelle fasi di attuazione dell’Accordo (permesso di costruire convenzionato in deroga e accordo di programma), tranne che per le dimensioni e le quantità relative alla struttura di vendita, che sono invece definite in maniera vincolante nell’accordo.

L’intervento si articolerà in due fasi: stralcio 1 con l'integrale demolizione dell’ex questura e successivamente la realizzazione a) dell’intervento pubblico consistente negli alloggi previsti nel PIERS b) dell’intervento privato consistente nella realizzazione della medio-piccola struttura di vendita; stralcio 2 con la realizzazione del secondo intervento privato (residenziale ed una piccola quota di esercizi commerciali di vicinato e pubblici esercizi). 

Con l’accordo ASI si impegna a procedere alla demolizione dell’ex questura immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo art. 11, demolizione che si dovrà concludere prima del rilascio del permesso di costruire convenzionato in deroga per la struttura commerciale. ASI inoltre si impegna a cedere gratuitamente le aree occorrenti alla realizzazione del PIERS e a sostenere i costi di riprogettazione degli interventi ERS-ERP. Infine rinuncerà ai contenziosi attivati nei confronti dell’Amministrazione Comunale. L’Amministrazione Comunale si impegna invece a rispettare un timing nel rilascio delle diverse autorizzazioni e permessi richiesti, in modo da garantire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del procedimento.

Il commento del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad:

“Fino a pochi mesi fa pochi avrebbero immaginato di poterci ritrovare a fine giugno a discutere di una proposta di accordo con Asi e quindi della possibilità di arrivare già quest’estate all'inizio delle opere di demolizione dell’ex questura. Eppure se oggi ci troviamo a compiere questo primo passo del percorso è perché si è riusciti a trovare d’intesa con il privato un punto di accordo senza prescindere dal principio che orienta l’azione dell’Amministrazione e cioè il perseguimento dell’interesse pubblico; nello specifico si è cercato, e a mio parere trovato, un equilibrio delle funzioni da sviluppare in un quadrante della città centrale che rispetta i legittimi interessi della società privata ma che allo stesso tempo tutela e valorizza la vivibilità e l’accessibilità di un quadrante di città interessato da importanti e attesi progetti di riqualificazione tra la trasformazione dell’ex Caserma Giulio Cesare in Cittadella della sicurezza e lo stadio Romeo Neri.  
Finalmente il Consiglio Comunale avrà la possibilità di discutere, di esprimersi e decidere su elementi concreti. E’ solo l’inizio di un percorso articolato sotto il profilo urbanistico, ma credo di poter dire che siamo davvero vicini ad un punto di svolta per sbloccare l’impasse, avviare la demolizione della questura già nelle prossime settimane e superare finalmente uno storico buco nero della città, dando una risposta concreta ai residenti della zona ma in generale a tutti i riminesi che da più di 20 anni chiedono giustamente di trovare una soluzione a quella vergogna”.
 
Il commento di Piero Aicardi, Amministratore Unico di Ariminum Sviluppo Immobiliare

“Il raggiungimento dell’accordo anticipato dal Sindaco, prossimo alla discussione in commissione, raccoglie il nostro gradimento.

Riteniamo doveroso dargli merito per aver difeso con tenacia una visione globale di rigenerazione e salvaguardia dell’interesse pubblico di tutto il quadrante che coinvolge anche la caserma Giulio Cesare e lo stadio. Il punto di incontro è sempre un punto di compromesso, ma necessario per restituire a quel comparto un alto livello di qualità urbana”.

Il connemtno di Marco Da Dalto, responsabile progetto RiminiLife

“Il principio su cui si basa il progetto di rigenerazione aderisce alla campagna Race to Zero promossa dall’ONU, volta al contenimento delle emissioni di anidride carbonica.

I quasi 100.000 mc di edifici esistenti non finiranno in discarica per poi avviarne lo smaltimento con la conseguente produzione di nuovi inerti per la realizzazione delle opere pubbliche. Sono processi che avrebbero influito negativamente sulle emissioni di Co2.

Quanto abbatteremo sarà invece in gran parte recuperato - circa 50.000 tonnellate dei materiali che costituiscono l’ex Questura - e attraverso un processo di frantumazione certificata ed eseguita sul posto, sarà poi riutilizzato per l’esecuzione delle opere pubbliche del progetto.

Il disegno urbano sarà caratterizzato da un enorme parco e da un nuovo boulevard, che accoglierà nelle parti periferiche i nuovi edifici, fungendo da tappeto che metterà in relazione lo stadio con la via Ugo Bassi. Un programma di sviluppo che riattiverà la vitalità del quartiere, favorirà l’integrazione e garantirà un buon livello di sorveglianza naturale urbana.

Una connotazione ulteriormente virtuosa alla rigenerazione contenuta nelle linee guida che il Sindaco ha fatto emergere sin dai primi incontri di queste ultime settimane e a cui abbiamo aderito con convinzione”.

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