Con 27 voti favorevoli e due astenuti il Consiglio Comunale ha approvato martedì sera schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi. Si dà quindi ufficialmente il via libera ad un percorso che consentirà già a brevissimo, il cantiere sarà allestito già lunedì, di procedere con la demolizione dell’immobile di via Ugo Bassi, da anni in stato di abbandono e degrado, e parallelamente avviare la rigenerazione di un quadrante urbano centrale, sia per il suo posizionamento sia per le funzioni che vi gravitano attorno e per la sua elevata frequentazione.

"Se c'è una lezione che scaturisce da questa storia è che spesso fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce e che il confronto, anche se duro, può condurre a una sintesi se è chiaro l'obiettivo finale. Da parte mia, dell'Amministrazione comunale ho sempre cercato il risultato migliore per Rimini, magari in silenzio e senza proclami, e stante le condizioni, credo che con il patto che affrontiamo oggi siamo andati molti vicini alla meta. Ribadisco, al termine di una vicenda che si conclude con un lieto fine, che da parte mia difenderò sempre la comunità da tutti gli attacchi di chi, si chiami Stato o si chiami altro, usa inefficienza e degrado contro la comunità per ottenere qualcosa", ha commentato nel suo intervento il sindaco Jamil Sadegholvaad.

"È un momento storico per Rimini. Apprendiamo con grande soddisfazione gli esiti del Consiglio Comunale di ieri sera che ha approvato l’accordo pubblico - privato, praticamente all’unanimità. Un segnale di grande sensibilità politica a beneficio della città. Con piacere ringraziamo il Sindaco, a cui riconosciamo il merito maggiore di quest’operazione, ma anche l’Assessora Frisoni, l’Ingegnere Piacquadio e tutti gli uffici comunali per il lavoro che hanno svolto con tantissima professionalità. Un grazie anche a tutti i professionisti che ci affiancato nel percorso che ha portato all’accordo. L’incontro di questa mattina dinanzi l’ex Questura con il Sindaco e l’Assessora Frisoni di fatto ha sancito l’inizio di un progetto di rigenerazione di quel comparto che inizierà lunedì 8 luglio prossimo. Come ha detto il Sindaco: “una vittoria della città”, commentano Piero Aicardi, Amministratore Unico di Ariminum Sviluppo Immobiliare, e Marco Da Dalto, responsabile progetto RiminiLife.

A stretto giro di posta arrivano le precisazioni dell' amministrazione  e la lettera di risposta del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad in merito alla presa di posizione del coordinamento dei comitati civici riminesi dopo l'incontro dei giorni scorsi. In particolare, "in relazione all'incontro svoltosi lo scorso 26 giugno con il Coordinamento dei Comitati, si precisa congiuntamente essere del tutto falsa l'affermazione, riportata in una nota stampa firmata dallo stesso Coordinamento, circa una presunta delusione dell'amministrazione comunale per essere stati 'lasciati soli e senza soluzioni' dall’ordine degli Ingegneri sul problema della viabilità nel centro storico. La realtà dei fatti è tutt'altra: durante l'incontro è stato spiegato come un tema così complesso non si risolve tirando una riga sulla mappa a unire due sponde del Marecchia con un ponte che sfonderebbe nel mezzo il quartiere residenziale dell'INA Casa. Per questo ci si è confrontati anche con il presidente dell'Ordine degli Ingegneri, che per competenza e esperienza è naturalmente l'organo più efficiente e capace di proporre soluzioni e ipotesi di lavoro. Pur ribadendo la complessità della cosa, è stato detto a chiare lettere al Coordinamento dei Comitati che l'amministrazione comunale è aperta e massimamente disponibile a erogare anche incarichi esterni a tutti i livelli al fine di individuare la strada migliore e più efficace per centrare l'obiettivo individuato. Quindi nessuna delusione, nessuna critica all'Ordine degli Ingegneri, così come riportato facendo opera di assoluta distorsione nella nota stampa citata".
 
il sindaco ha anche scritto una lettera di risposta ai comitati, che riportiamo dis eguito
 

"Carissimi portavoce del Coordinamento,
vi ringrazio per la Vostra partecipazione e il Vostro contributo di idee, al tavolo di confronto con l'amministrazione comunale di Rimini, organizzato per mercoledì 26 giugno. Un incontro finalmente sincero e franco e quindi, proprio per questo, dal mio punto di vista, chiarificatore.
Ribadisco con la presente quanto scaturito durante l'appuntamento.
Da parte di questa amministrazione comunale vi è stata, vi è e vi sarà ancora la massima disponibilità alla verifica puntuale circa le questioni da Voi sollevate, allo stesso modo in cui questo accade e accadrà per tutti i cittadini di Rimini. Se, agende alla mano, sono molte decine gli incontri svolti con voi e con la cittadinanza da parte mia e degli assessori che compongono la Giunta comunale rispetto ai singoli problemi portati al tavolo, è pacifico come ciò non debba approdare ad una posizione privilegiata nei confronti di tutte le altre istanze della comunità. Citando un grande narratore, nessuno deve sentirsi 'più uguale degli altri'. Tutte le volte che si riterrà opportuna o necessaria l'analisi comune e sul campo con questa amministrazione rispetto alle tematiche della città, ciò non mancherà, né con Voi né con tutti gli altri 151 mila riminesi. E tale confronto avverrà con me, e/o con la Giunta e con tutte le competenze indispensabili alla valutazione e alla risoluzione delle questioni sollevate, senza dunque alcuna delega rappresentativa esclusiva da parte dell'amministrazione. Come vi ho spiegato, una cosa sono i problemi della città e un'altra i tentativi di perseguire obiettivi individuali e politici che, seppur legittimi, non possono essere confusi con il tema più grande e importante della rappresentatività civica. Che non è prerogativa solitaria di alcuno. Per questo, come vi ho spiegato, questa amministrazione intende percorrere da subito a Rimini l’inedita esperienza dei Forum urbani Territoriali, favorendo così il rapporto e il coordinamento tra l’amministrazione locale e i diversi attori di un territorio (Reti di quartiere, singoli cittadini, ma anche associazioni, gruppi informali, comitati, partiti politici, ecc..). I Forum urbani Territoriali ospiteranno assemblee deliberative attive che possono a maggioranza assumere decisioni rispetto alla vita delle aree territoriali di riferimento. I Forum saranno aperti a tutte e tutti, volendo essere sul fronte prioritario della partecipazione qualcosa di più ampio e di migliore rispetto all’architettura dei vecchi e sorpassati Quartieri, in cui si replicavano su scala inferiore tutti i vizi e le virtù della politica. La storia degli ultimi 20 anni dimostra come forze partecipative al di fuori dai canali tradizionali della politica non siano più esperienze marginali o secondarie, anzi. A questo vuole dare concretezza e risposta il Forum Urbano Territoriale.
Tengo quindi a sottolineare ancora una volta uno degli argomenti più delicati, emersi durante la discussione di mercoledì 26 giugno: l'obbligo cioè, da parte di qualunque governo a qualsiasi livello istituzionale, della sintesi tra istanze differenti. Amministrare non è la somma di richieste individuali o di gruppi circoscritti, magari in contraddizione tra loro. E' qualcosa di molto differente del sì a tutto e a tutti: il necessario ascolto deve approdare alla fine a una scelta nel nome del bene comune che potrebbe essere inconciliabile con le singole istanze.
In poche parole è la fatica del governare, che genera sicuramente anche critiche, indispensabili in ogni caso alla dialettica di una città. E' una fatica che non ha età o tempo. Durante l'incontro, ho ricordato, a titolo di esempio, come a dare parere favorevole al piano particolareggiato di Rivabella, che oggi viene contestato, sia stato a fine anni Novanta l'ex Quartiere 5, presieduto da Marco Gobbi, oggi portavoce del Coordinamento dei Comitati. Perché allora si scelse l'edificazione per quell'area, piuttosto che la previsione di un parco? Perché in quel momento si decise un carico urbanistico doppio (12.500 mq di case) rispetto all'approdo attuale (7mila mq)? Perchè venne prevista una strada a tagliare in due l'area alberata? Sono tutte domande lecite a cui sarebbe facile rispondere evocando l'incoerenza o la strumentalità degli attori ma credo più corretto citare appunto la fatica del governare. Che è fatta di scelte difficili o difficili da capire; scelte che magari si rivelano del tutto sbagliate a distanza di tempo ma sono poi queste scelte e questi eventuali errori a decretare il giudizio dei cittadini nei confronti della politica attraverso la più alta e concreta forma democratica di partecipazione: il voto.
Scusate se mi sono dilungato nel riepilogare le fasi salienti del nostro confronto. Nel ringraziarvi ancora una volta del vostro apporto, sono anche io a confermare la nostra piena disponibilità a proseguire il dialogo sui problemi posti, allo stesso modo e alla stessa maniera che ciò avverrà con tutte le forze civiche, politiche, economiche, sociali, culturali di Rimini intera. Anche con i nuovi Forum urbani Territoriali e soprattutto senza fare figli e figliastri.

Con stima.

Jamil Sadegholvaad"

Il coordinamento dei comitati civici di Rimini manifesta delusione dopo l'incontro con il sindaco Jamil Sadegholvaad, convocato per chiedere la reintroduzione dei Quartieri come forme di partrcipazione alla vita amministrativa della città. L'incontro si è tenuto il 26 giugno presso Palazzo Garampi, presenti anche gli Assessori Mattia Morolli e Juri Magrini.
"L'incontro ha immediatamente messo in luce tensioni profonde che caratterizzano la gestione della città, evidenziando una netta divergenza di visioni sulla partecipazione civica e sulle modalità di gestione amministrativa", spiagani i rappresentati di Comitato Residenti Rione Clodio, Viserbapuntoeacapo, per l’ambiente di Rivabella, No alla variante SS16, Borgo Marina, Borgo San Giuliano, Associazione Quartiere 5, Ex – Questura e Quartiere Padulli – Covignano.

"Il Coordinamento dei comitati, nato per ridurre la distanza tra amministrazione e cittadini e per cercare insieme all’amministrazione soluzioni alle problematiche cruciali che toccano la nostra città come la viabilità, la salvaguardia del verde, il decoro urbano e la sicurezza, ha espresso la necessità di una partecipazione più diretta alle decisioni amministrative proponendo alla Giunta azioni concrete come il reinserimento dei Quartieri quali luoghi di incontro e ponte tra le esigenze dei cittadini e le politiche amministrative. In particolare, ha proposto l'istituzione di un referente in Giunta dedicato al coordinamento con i Comitati, e la programmazione di incontri con scadenze predeterminate per discutere tematiche specifiche, esprimendo la volontà di attivare una maggior presenza del Sindaco e della Giunta nei diversi territori per ascoltare direttamente i cittadini", spiegano. 

"Con grande disappunto del Coordinamento, le risposte del Sindaco, talvolta espresse con toni di irascibilità inaspettata, hanno evidenziato un divario significativo di vedute manifestando il proprio rifiuto a cambiare le attuali modalità di comunicazione con i cittadini. Sui quartieri, alzando i toni della discussione, il Sindaco ha risposto con veemenza che mai sotto la sua amministrazione verranno realizzati e che l’amministrazione metterà a disposizione dei cittadini i "forum urbani" gestiti da facilitatori, che rimangono comunque figure esterne alle realtà del territorio rispetto ai quartieri. Ai quartieri pertanto viene preferita la formula degli incontri informativi in cui le decisioni arrivano ai cittadini come comunicazioni di servizio e dove le decisioni risultano già prese e non negoziabili".

In aggiunta, "il Sindaco fa sapere che già interagisce con diverse categorie e associazioni presenti in città, affermando di conoscere personalmente i problemi dei quartieri meglio del Coordinamento e dei singoli Comitati. Peccato però che alla domanda precisa sul come pensa di risolvere il problema della viabilità in centro storico abbia risposto che non sa come fare! Dichiara di essere stato lasciato solo e senza soluzioni anche dall’ordine degli Ingegneri a cui si è rivolto. Quando si è fatto notare che il verde di Rivabella si trova su un reticolo ad alto rischio idrogeologico che svolge un’importante funzione di drenaggio pluviale, ha risposto che Rimini ha lavorato tanto sul sistema fognario – vero - ma l'integrazione tra fognature efficienti e aree lasciate a verde può garantire una efficace gestione delle acque piovane considerando i catastrofici fenomeni alluvionali a cui stiamo purtroppo assistendo".

Infatti, "non ha dato risposte ai gravi fatti riportati dal comitato Padulli – Covignano riguardanti incendi di abitazioni e il fallimento di tante cooperative edili che hanno lasciato senza casa molti cittadini perdendo i risparmi di una vita. Nessuna risposta sul problema viabilità, piste ciclabili e pedonali non adeguate ed insufficienti per disabili e anziani. Nessuna risposta sui parchi privi di alberi e di qualsiasi attributo che li possa definire tali. Alla domanda sul perché il progetto del ponte/tunnel alternativo al ponte di Tiberio, presente nel programma esibito in campagna elettorale, sia sparito restando di fatto solo una promessa, ha asserito con chiarezza che il ponte/tunnel alternativo non verrà più realizzato per cui la disastrosa viabilità
riminese è condannata a rimanere tale a tempo indefinito. Una delle motivazioni che ha addotto sul fatto che non si può fare è che “Rimini è stata urbanizzata in modo inverosimile”, ce ne eravamo accorti anche noi. Il problema è che le decisioni in materia di urbanizzazione sono deputate proprio al Comune, per cui troviamo curiosa questa affermazione. È anche per queste ragioni che i Comitatisono sorti per evidenziare errori di pianificazione sia in materia di viabilità che di urbanizzazione".

Sul tema Variante Statale 16 "si continua a dichiarare che il Comune ha già proposto alcune modifiche atte a ridurne le conseguenze sul territorio, sostenendo che il rinnovo del VIA e quindi la decisione finale sulla realizzazione del progetto spetta esclusivamente al governo, lasciando intendere che ciò che è possibile fare per ridurne l'enorme impatto ambientale riconosciuto universalmente (anche da Bignami stesso), sia stato già fatto. Ci teniamo a evidenziare per l'ennesima volta come le modifiche siano marginali e come il progetto rimanga sostanzialmente fermo a ormai 20 anni fa. Da un’amministrazione che si professa ogniqualvolta, attentissima al verde ed alle tematiche ambientali e che accusa i predecessori per le modalità di urbanizzazione selvaggia adottate, ci piacerebbe vedere più dedizione e attivismo, nel sostenere la necessità di modifiche reali e concrete".

Il Coordinamento dei Comitati quindi, "esprime profonda delusione per il rifiuto dell'Amministrazione di prendere in considerazione le richieste presentate con validi argomenti, e per la mancanza di riconoscimento della loro rappresentatività. Sebbene rappresentino un significativo numero di cittadini, il Coordinamento dei Comitati è stato ignorato e sminuito, considerato inferiore rispetto alla legittimazione elettorale che, ovviamente, il Sindaco possiede. Si ritiene opportuno ricordare a questa Amministrazione che il Sindaco dovrebbe incarnare l'unità e
la rappresentanza di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro preferenze elettorali. Essere Sindaco significa essere il punto di riferimento per l'intera comunità, operare per il bene comune e ascoltare tutte le voci, anche quelle discordanti e non far calare sui cittadini decisioni prese dall’alto e non condivise. Invece, con le sue parole, il sindaco ha dimostrato un atteggiamento divisivo, allontanandosi da quei principi fondamentali che dovrebbero guidare chi ricopre una carica pubblica".

Pertanto, "nonostante le difficoltà incontrate, il Coordinamento dei Comitati continuerà la sua azione di supporto ai cittadini nel sollevare le problematiche emergenti e nel proporre soluzioni concrete per migliorare la comunicazione e rafforzare la partecipazione democratica nella vita pubblica di Rimini".

Venerdì, 28 Giugno 2024 08:56

Ex colonia Enel, ok alla variante

L’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato nella tarda mattinata di oggi la variante cartografica al Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) relativa all’ex colonia Enel di Marebello. Un atto, proposto nel nuovo piano dell’arenile del Comune di Rimini adottato dal Consiglio Comunale lo scorso 13 giugno, che consentirà all’Amministrazione Comunale di poter procedere all’acquisizione dell'edificio e quindi poter avviare il percorso di recupero e riqualificazione di un’area di importante valenza turistica, cerniera tra il Parco del Mare e la spiaggia.
Obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di trasformare un luogo costruito negli anni Cinquanta ma in stato di abbandono già dagli anni Ottanta e a rischio degrado in uno spazio pubblico con verde e servizi, integrato con l’opera pubblica del Parco del Mare che da settembre vedrà l’avvio dei lavori proprio nel tratto in corrispondenza della ex colonia, tra via Siracusa e via Latina (tratto 7).
Con il via libera della Regione alla rimozione del vincolo, ora l’Amministrazione può proseguire nel percorso già ipotizzato e che prevede di avviare la procedura di esproprio dell’immobile in autunno subito dopo l’approvazione del piano dell’arenile e dunque partire con l’intervento di riqualificazione nel 2025.
 
“Con il superamento del vincolo sull’ex colonia Enel abbiamo ufficialmente e finalmente l’opportunità nell’arco si auspica di pochi mesi, di mettere mano ad una ferita della marina riminese - commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad – A differenza di alcune colonie di valore storico, nel caso dell’ex Enel siamo al cospetto di un immobile privo di interesse architettonico e storico e che negli ultimi decenni è stato oggetto di abbandono e fonte di disagi, come più volte lamentato nel tempo dai residenti e dagli operatori della zona, con conseguenze sulla vivibilità e anche sull’immagine turistica. Oggi, grazie anche all’impegno del Consiglio Comunale e alla collaborazione fattiva della Regione Emilia-Romagna e dell’Assemblea Legislativa che oggi chiude il suo mandato, siamo nelle condizioni di cambiare il destino di quell’area: l’idea è quella di arrivare già nei prossimi mesi alla rimozione dell’immobile e procedere parallelamente alla progettazione di uno spazio riqualificato di collegamento alla spiaggia, con funzioni ad uso pubblico, con verde attrezzato, servizi, armonizzato con il Parco del Mare in corso di completamento e in linea con quanto disegnato nel nuovo piano dell’arenile comunale. Un tassello in più per una rigenerazione complessiva che tra riqualificazione urbana, risanamento idraulico, nuove infrastrutture e funzioni nel prossimo biennio vedrà importanti investimenti per tutta l’area di Rimini sud“.
 
Dalla storica ferita dell’ex Questura all’opportunità di realizzare un nuovo quartiere riqualificato, con funzioni, servizi, aree pubbliche, in una zona centrale e strategica della città. Una prospettiva oggi più concreta grazie allo schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi. Una proposta presentata questa mattina in III commissione consigliare, che ha espresso parere favorevole (nessun voto contrario, tre consiglieri astenuti) ad un accordo che potrebbe consentire di dare una svolta decisiva ad una vicenda che si protrae ormai da 25 anni, frutto di intensi mesi di lavoro e confronto tra l’Amministrazione Comunale e la società privata proprietaria dell’area.
 
La proposta, che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale già la prossima settimana, si basa infatti su una importante revisione del precedente progetto presentato da Asi nell’ambito della richiesta di partecipazione all’accordo di programma per la riqualificazione dell’area. In particolare l’accordo presenta un ridimensionamento e un bilanciamento delle funzioni previste (commerciale, residenziale, aree pubbliche per verde, parcheggi e viabilità) e l’armonizzazione del progetto dell’area ex questura con gli altri iter urbanistici e di riqualificazione urbana che interessano il comparto: il Programma integrato di edilizia residenziale sociale (PIERS), la riqualificazione dello stadio Romeo Neri, la realizzazione della Cittadella della sicurezza all’ex Caserma Giulio Cesare, nella prospettiva di andare a ridisegnare l’intero quartiere attraverso una visione di insieme.
 
“Con questa proposta di accordo siamo vicini a sanare una ferita che la città si porta dietro da almeno 25 anni – commenta l’assessora Roberta Frisoni - da quando cioè, nel 1999, fu sottoscritta la convenzione tra Comune e la società Dama, allora titolare dell’area, per la realizzazione di quella che sarebbe dovuta diventare la nuova questura riminese. Stiamo letteralmente parlando di un’altra epoca storica, del secolo scorso: nel mentre è successo di tutto. E tante scelte sono state compiute sopra la testa dell’Amministrazione e dunque dei cittadini, che ne hanno poi subito le conseguenze. È stato da subito un percorso in salita: l’attesa della sigla di un accordo tra Dama e Ministero sempre annunciato e altrettante volte ritardato, i ripetuti solleciti da parte del Comune, l’avvio dei contenziosi verso la società per l’inadempimento al contratto, fino ad arrivare al fallimento della Dama che ha reso se possibile ancora tutto più complicato. E nel frattempo la vergogna della questura è cresciuta di pari passo al degrado dell’area e alla legittima stanchezza dei cittadini, non solo dei residenti". 
 
"Con l’acquisizione all’asta dell’immobile da parte di Asi tre anni fa si è aperto un nuovo capitolo della storia, anche questo complesso - prosegue Frisoni - che si è nutrito anche di scambi accesi tra le parti. Oggi però siamo nelle condizioni di essere arrivati ad una sintesi che crediamo tenga insieme in maniera equilibrata le esigenze del privato con il perseguimento dell’interesse pubblico. Per noi interesse pubblico è far sì che quel quartiere possa essere sempre più vivibile, servito, accessibile e arrivare prioritariamente all’abbattimento del ‘mostro’ dell’ex questura. Siamo giunti con una dialettica serrata ad un accordo che prevede una sensibile riduzione delle superfici, l’impegno della società alla demolizione immediata dell’immobile e alla cessione al Comune di importanti dotazioni pubbliche per verde, parcheggi, viabilità. Nel complesso possiamo dire di aver avviato un percorso che ci porterà alla riqualificazione dell’intero quartiere, anticipando di fatto il Pug così come fatto con il piano dell’arenile, arrivando alla definizione di un progetto che tiene insieme in maniera armonica Ers, stadio Romeo Neri e cittadella della sicurezza”.
 
L’intervento si articolerà in due fasi: il primo stralcio prevede la integrale demolizione dell’ex questura e successivamente la realizzazione dell’intervento pubblico consistente negli alloggi previsti nel PIERS e  della realizzazione della medio-piccola struttura di vendita. La seconda fase prevede invece la realizzazione del secondo intervento privato (residenziale ed una piccola quota di esercizi commerciali di vicinato e pubblici esercizi). La demolizione dell’ex questura avverrò immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo.
 

E’ stata depositata presso gli uffici comunali di Rimini e sarà discussa mercoledì in Commissione Urbanistica la proposta di delibera per lo schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area dell’ex questura di via Ugo Bassi.

La proposta contiene una revisione , che palazzo Garampo definisce "importante", del precedente progetto presentato da Asi nell’ambito della richiesta di partecipazione all’accordo di programma per la riqualificazione dell’area. 

Il primo progetto presentato da ASI prevedeva funzioni per un totale di 26.865 mq che comprendeva 13.865 mq residenziale e  6.500 mq commercio destinato ad una media struttura di vendita e pubblici esercizi. Con delibera di giunta comunale del 28/02/2023 si dava atto che in relazione alla proposta formulata da ASI non sussisteva un interesse pubblico rilevante a tal punto da promuovere un accordo di programma specifico in variante alla strumentazione urbanistica. Lo strumento dell’accordo di programma prevede infatti che, anche a fronte del coinvolgimento dei privati, sia l’Amministrazione promotrice a valutare il rilevante interesse pubblico della proposta, che rappresenta elemento imprescindibile dell’accordo.

Dopo mesi di botta e risposta tra le parti, ultimamente a muso duro, si è giunti alla condivisione di una nuova proposta che rivede le superfici precedentemente previste per la struttura di vendita e il residenziale privato. La nuova proposta inoltre si incardina sugli iter urbanistici e di riqualificazione urbana che ricadono nel comparto, a partire dal Programma integrato di edilizia residenziale sociale (PIERS) per la realizzazione nell’area di un complesso abitativo di edilizia sociale e popolare.

L’accordo attuale oggetto della proposta prevede: 4.940 mq di commercio e piccola quota di pubblici esercizi e servizi accessori (rispetto ai 6.500 mq precedenti), con la realizzazione di parcheggi auto interrati e parcheggi a raso per bici e moto. La struttura avrà una superficie di vendita massima di 1.500 mq. Prevede inoltre,  8.200 mq di residenziale e una piccola quota di servizi accessori. Le dotazioni pubbliche, in totale 31.113 mq , prevedono 22.051 mq parcheggi pubblici, verde attrezzato e nuova viabilità, 9.062 mq per area per lo sviluppo del progetto ERS.

Attualmente le aree pubbliche sono pari a 13.535 mq comprensive di verde viabilità e parcheggi. Si andrà quindi a più che raddoppiare le dotazioni pubbliche (oltre 17mila mq in più).

Le previsioni del Masterplan potranno subire aggiustamenti nelle fasi di attuazione dell’Accordo (permesso di costruire convenzionato in deroga e accordo di programma), tranne che per le dimensioni e le quantità relative alla struttura di vendita, che sono invece definite in maniera vincolante nell’accordo.

L’intervento si articolerà in due fasi: stralcio 1 con l'integrale demolizione dell’ex questura e successivamente la realizzazione a) dell’intervento pubblico consistente negli alloggi previsti nel PIERS b) dell’intervento privato consistente nella realizzazione della medio-piccola struttura di vendita; stralcio 2 con la realizzazione del secondo intervento privato (residenziale ed una piccola quota di esercizi commerciali di vicinato e pubblici esercizi). 

Con l’accordo ASI si impegna a procedere alla demolizione dell’ex questura immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo art. 11, demolizione che si dovrà concludere prima del rilascio del permesso di costruire convenzionato in deroga per la struttura commerciale. ASI inoltre si impegna a cedere gratuitamente le aree occorrenti alla realizzazione del PIERS e a sostenere i costi di riprogettazione degli interventi ERS-ERP. Infine rinuncerà ai contenziosi attivati nei confronti dell’Amministrazione Comunale. L’Amministrazione Comunale si impegna invece a rispettare un timing nel rilascio delle diverse autorizzazioni e permessi richiesti, in modo da garantire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del procedimento.

Il commento del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad:

“Fino a pochi mesi fa pochi avrebbero immaginato di poterci ritrovare a fine giugno a discutere di una proposta di accordo con Asi e quindi della possibilità di arrivare già quest’estate all'inizio delle opere di demolizione dell’ex questura. Eppure se oggi ci troviamo a compiere questo primo passo del percorso è perché si è riusciti a trovare d’intesa con il privato un punto di accordo senza prescindere dal principio che orienta l’azione dell’Amministrazione e cioè il perseguimento dell’interesse pubblico; nello specifico si è cercato, e a mio parere trovato, un equilibrio delle funzioni da sviluppare in un quadrante della città centrale che rispetta i legittimi interessi della società privata ma che allo stesso tempo tutela e valorizza la vivibilità e l’accessibilità di un quadrante di città interessato da importanti e attesi progetti di riqualificazione tra la trasformazione dell’ex Caserma Giulio Cesare in Cittadella della sicurezza e lo stadio Romeo Neri.  
Finalmente il Consiglio Comunale avrà la possibilità di discutere, di esprimersi e decidere su elementi concreti. E’ solo l’inizio di un percorso articolato sotto il profilo urbanistico, ma credo di poter dire che siamo davvero vicini ad un punto di svolta per sbloccare l’impasse, avviare la demolizione della questura già nelle prossime settimane e superare finalmente uno storico buco nero della città, dando una risposta concreta ai residenti della zona ma in generale a tutti i riminesi che da più di 20 anni chiedono giustamente di trovare una soluzione a quella vergogna”.
 
Il commento di Piero Aicardi, Amministratore Unico di Ariminum Sviluppo Immobiliare

“Il raggiungimento dell’accordo anticipato dal Sindaco, prossimo alla discussione in commissione, raccoglie il nostro gradimento.

Riteniamo doveroso dargli merito per aver difeso con tenacia una visione globale di rigenerazione e salvaguardia dell’interesse pubblico di tutto il quadrante che coinvolge anche la caserma Giulio Cesare e lo stadio. Il punto di incontro è sempre un punto di compromesso, ma necessario per restituire a quel comparto un alto livello di qualità urbana”.

Il connemtno di Marco Da Dalto, responsabile progetto RiminiLife

“Il principio su cui si basa il progetto di rigenerazione aderisce alla campagna Race to Zero promossa dall’ONU, volta al contenimento delle emissioni di anidride carbonica.

I quasi 100.000 mc di edifici esistenti non finiranno in discarica per poi avviarne lo smaltimento con la conseguente produzione di nuovi inerti per la realizzazione delle opere pubbliche. Sono processi che avrebbero influito negativamente sulle emissioni di Co2.

Quanto abbatteremo sarà invece in gran parte recuperato - circa 50.000 tonnellate dei materiali che costituiscono l’ex Questura - e attraverso un processo di frantumazione certificata ed eseguita sul posto, sarà poi riutilizzato per l’esecuzione delle opere pubbliche del progetto.

Il disegno urbano sarà caratterizzato da un enorme parco e da un nuovo boulevard, che accoglierà nelle parti periferiche i nuovi edifici, fungendo da tappeto che metterà in relazione lo stadio con la via Ugo Bassi. Un programma di sviluppo che riattiverà la vitalità del quartiere, favorirà l’integrazione e garantirà un buon livello di sorveglianza naturale urbana.

Una connotazione ulteriormente virtuosa alla rigenerazione contenuta nelle linee guida che il Sindaco ha fatto emergere sin dai primi incontri di queste ultime settimane e a cui abbiamo aderito con convinzione”.

Il conto alla rovescia è già iniziato da mesi, ora parte la volata verso l’appuntamento con la storia. Mancano 10 giorni alla data tanto attesa dell’arrivo della prima tappa del Tour de France e Rimini è pronta ad accogliere la più importante competizione ciclistica, il terzo evento sportivo più seguito al mondo, dopo Olimpiadi e Campionati del Mondo di calcio. Per la prima volta nella sua ultracentenaria storia, quest’anno il Tour de France partirà dall’Italia con tre tappe emiliano-romagnole: Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino per oltre 600 chilometri di percorso.

L’arrivo a Rimini è atteso sabato 29 giugno e per garantire la sicurezza dei corridori e dei tifosi, già a partire dalla giornata del 26 giugno ci saranno le prime modifiche alla viabilità, che si estenderanno nei giorni successivi con divieti temporanei di sosta e di circolazione che riguarderanno in particolare le vie che saranno percorse dalla carovana gialla e dalla gara, nonché le strade e i parcheggi che ospiteranno la carovana pubblicitaria e il villaggio del Tour.

Le modifiche coinvolgono anche le linee di trasporto pubblico locale e le operazioni di raccolta dei rifiuti da parte di Hera. Ferma restando la chiusura, già a partire dal 28 giugno, dell’ultimo km di percorso (sul Lungomare Di Vittorio) per poter allestire l’arrivo, il restante percorso di gara sarà chiuso a partire dalle ore 14,00 di sabato 29 giugno, con conseguente sospensione della circolazione per tutti i veicoli (ad eccezione dei mezzi d'emergenza). il comune di Rimini ha creato un canale speciale con tutte le informazioni utili https://www.comune.rimini.it/tour-de-france-2024.

 

Il percorso in città

Dopo 206 km e 3.800 metri di dislivello, la prima tappa del Tour de France arriverà da Firenze (ore 12,00) a Rimini (intorno alle 17,30), percorrendo le panoramiche strade dell’Appennino tosco-emiliano, fino ad arrivare sulla spiaggia dell’Adriatico. La competizione sportiva sarà preceduta come di consueto dalla carovana pubblicitaria, formata da circa un centinaio di veicoli, che partirà da Firenze alle 10,10 e arriverà a Rimini intorno alle ore 16.

La gara entrerà nella provincia di Rimini, transitando per la Repubblica di San Marino, dalla frontiera di Dogana dove, percorrendo tutta la SS 72, giungerà alla nuova rotatoria tra la Strada consolare di RSM e la Statale 16. Per l’occasione, il casello autostradale di Rimini-Sud sarà chiuso, in uscita, a partire dalle ore 14 di sabato 29 giugno mentre, in entrata, resterà aperto ad eccezione del lasso di tempo fra le ore 15,30 e il passaggio della gara, quando verranno chiuse le vie di accesso e pertanto il casello autostradale non sarà accessibile.

La carovana sportiva percorrerà la SS 16 in direzione sud fino alla rotatoria delle Befane dove entrerà nel centro abitato di Rimini e percorrerà il viale Settembrini in direzione mare. Il percorso proseguirà su via Chiabrera fino alla rotatoria con viale Regina Elena, per poi proseguire su quest’ultima via fino a piazzale Gondar dove raggiungerà il Lungomare Tintori in direzione nord fino ad attraversare la linea del traguardo (posta in corrispondenza della via Lagomaggio, all’altezza del bagno 72). Per garantire la completa fruizione dell’accesso al pronto soccorso, la via Settembrini (che, nelle due corsie in direzione mare, sarà parte del percorso di gara) rimarrà percorribile su una sola corsia in direzione del pronto soccorso, dal quale sarà anche garantita l’uscita, sempre su una sola corsia, in direzione monte.

 

Le aree soggette a modifiche alla viabilità

I divieti di sosta e di circolazione riguarderanno in particolare le vie che saranno percorse dalla carovana gialla e dalla gara, nonché le strade e i parcheggi che ospiteranno i mezzi della carovana e il villaggio del Tour. Previste modifiche anche per il trasporto pubblico. L’invito generale è quello di muoversi a piedi o in bici il 29 giugno nelle aree della città maggiormente coinvolte nell’evento, per entrare nello spirito del Tour e non correre il rischio di essere coinvolti nei probabili rallentamenti alla viabilità.

Negli ultimi 3 km del percorso (ovvero, dalla rotatoria Flaminia/Settembrini all’arrivo), sarà installata una transennatura continua su entrambi i lati del percorso, al di fuori della quale i tifosi potranno vedere sfrecciare i campioni del ciclismo internazionale.

A partire dal 26 giugno, il parcheggio di via Chiabrera non sarà più fruibile in quanto riservato ai mezzi tecnici dell’organizzazione. Per consentire l’arrivo e il posizionamento dei tir, sempre il 26 giugno, dalle ore 19,00 alle ore 01,00, sarà chiusa la via Chiabrera, solamente nella direzione monte-mare.

Dal 26 al 29 giugno, sarà chiuso il Lungomare Di Vittorio, nel tratto da via La città delle donne a via Intervista, per consentire l’allestimento delle strutture dedicate all’arrivo. La restante parte di Lungomare fino a piazzale Benedetto Croce sarà chiusa dalle ore 20,00 di venerdì 28 giugno alle ore 22,00 di sabato 29 giugno. Stante la chiusura del Lungomare Di Vittorio, sarà istituito il doppio senso di circolazione su viale Regina Elena, nel tratto tra piazzale Gondar e piazzale Benedetto Croce.

Piazzale Fellini, area dedicata alla sosta dei mezzi della carovana pubblicitaria, sarà chiuso al traffico sabato 29 giugno, dalle ore 10,00 alle ore 18,00.

Il mercato settimanale di Bellariva (attualmente spostato sul Lungomare Di Vittorio) giovedì 27 giugno non verrà effettuato per consentire gli allestimenti.

Nello specifico la chiusura delle strade con posizionamento dei divieti di sosta e interdizione alla circolazione (ad esclusione dei servizi di emergenza) riguarda:

-mercoledì 26/06/2024: chiusura al traffico di Via Gabriello Chiabrera (2 corsie lato Riccione), dalle ore 19:00 alle ore 1:00;

-da mercoledì 26/06 ore 12:00 a sabato 29/06 ore 22:00 il parcheggio Chiabrera non sarà più fruibile in quanto riservato ai mezzi tecnici dell’organizzazione

-da mercoledì 26/06 ore 18:00 a sabato 29/06 ore 22:00: chiusura del Lungomare Giuseppe Di Vittorio, tratto tra Via La Città delle Donne e Via Intervista;

-da venerdì 28 giugno alle ore 20:00 fino alle ore 22:00 di sabato 29 giugno chiuso (intero viale): Lungomare Giuseppe di Vittorio;

-sabato 29/06: chiusura viale Regina Elena (da via Firenze a piazzale Gondar), viale Firenze, via Chiabrera, dalle ore 04:00 limitatamente al tempo necessario al posizionamento della transennatura del percorso di gara; la successiva chiusura definitiva sarà dalle ore 14:00;

-dal 29/06 ore 05.00 al 30/06 ore 12.00 chiusura via Block Notes di un Regista;

-dal 29/06 ore 05.00 al 30/06 ore 12.00 chiusura via Minguzzi (tra via Porto Palos e via Caprara);

-dal 29/06 ore 05.00 al 30/06 ore 12.00 chiusura primi due blocchi del parcheggio Medaglie d’Oro.

-sabato 29/06: chiusura rotonda del Grand Hotel Rimini, dalle ore 10:00 alle ore 18:00

-sabato 29/06: chiusura viale Beccadelli, dalle ore 10:00 alle ore 18:00

Le aree non disponibili in quanto riservate all’organizzazione e alle squadre sono:

  • P.le Fellini
  • P.le Medagle D'Oro
  • V.le Minguzzi
  • Via Ginger e Fred 
  • Via Block Notes di un Regista

Attraversamenti del percorso

Negli ultimi 2 km del percorso, essendo zona abitata e ad alta presenza turistica, saranno istituiti 3 varchi nella transennatura (in quest’ultimo tratto, come detto, continua) che verranno presidiati dal personale dell’organizzazione per consentire il transito dei pedoni. Questi varchi saranno chiusi 15 minuti prima del passaggio della Carovana, poi successivamente riaperti e successivamente nuovamente chiusi 15 minuti prima del passaggio della gara. I varchi sono posti:

- Viale Firenze, 10 m prima di Viale Regina Elena (ovvero 1,3 km prima dell'arrivo)

- Piazzale Gondar (850 m prima dell'arrivo)

- Lungomare Giuseppe Di Vittorio, nei pressi di Via La Voce della Luna. L’organizzazione garantirà questo punto di attraversamento circa 315 m prima dell'arrivo.

Al fine di consentire l’attraversamento della Superstrada di San Marino che sarà parte del percorso di gara, sono stati previsti due punti di attraversamento presidiati dagli operatori di polizia:

-intersezione SS 72/via Amola/via Montevecchio;

-intersezione SS 72/via La Pastora/SP 49.

Percorsi alternativi

DIREZIONE NORD, per chi percorre la SS 16 (via Flaminia), provenendo da Riccione

Sulla via Flaminia, alla rotatoria dei Vigili del Fuoco, sarà istituita una deviazione su via Varisco dove, attraverso il percorso via Macanno-via Acquabona, si potrà raggiungere la via Coriano. Percorrendola in direzione di Rimini, si raggiungerà via Rodriguez dove, attraverso il sottopasso, si potrà bypassare il percorso di gara e, una volta rientrati sulla SS 16 ci si potrà dirigere in direzione nord.

Per l’occasione, grazie alla disponibilità della Direzione del Gros, saranno mantenuti aperti gli accessi con la possibilità di utilizzare anche i percorsi interni per raggiungere la via Coriano.

DIREZIONE SUD, per chi proviene da SS9/SS16

Alla rotatoria con via della Fiera/via della Grotta Rossa, dirigersi verso via della Fiera dove, percorrendo via Flaminia in direzione sud, si raggiunge il sottopasso di via Rodriguez per bypassare il percorso di gara e riprendere, in senso inverso, il percorso di cui sopra (via Coriano-via Acquabona/via Macanno (oppure GROS)-via Varisco-Rotatoria VVF-SS16.

DIREZIONE NORD, per chi percorre viale Regina Margherita con direzione Marina Centro.

Il traffico veicolare sarà deviato su viale Portofino e viale Siracusa per consentire di raggiungere, tramite la via Rosmini, la SS 16.

DIREZIONE SUD, per chi proviene da Marina Centro

Per coloro che provengono da Marina Centro e hanno esigenza di dirigersi in direzione sud, potranno svoltare su viale Tripoli in direzione monte, su via Alessandro Manzoni (per poi raggiungere, tramite il sottopasso presente, il viale Pascoli in direzione monte) nonché, finché l’affluenza di pubblico lo consentirà, viale Firenze e via Chiabrera fino alla rotatoria “Rita Levi Montalcini” dove saranno indirizzati su viale Settembrini in direzione di via G.M. Giuliani e via Fada.

In ogni caso, i mezzi di maggiori dimensioni, stante le limitate dimensioni del sottopasso di via Manzoni, dovranno utilizzare quest’ultimo percorso.

DIREZIONE SAN MARINO, per chi proviene da nord

La Superstrada di San Marino sarà comunque percorribile nella sola direzione mare-monte.

Ulteriore percorso alternativo suggerito è quello per via Covignano e via Santa Cristina.

DIREZIONE SAN MARINO, per chi proviene da sud

Si consiglia di utilizzare la via Santa Maria in Cerreto, tenendo comunque presente che la Superstrada di San Marino (da Rimini fino al confine con Dogana) è percorso di gara.

 

Informazioni utili

Il percorso di gara sarà chiuso a partire dalle ore 14,00 di sabato 29 giugno.

Considerate le dimensioni dell’evento e la notevole affluenza di pubblico, la Polizia locale suggerisce, ove possibile, di anticipare eventuali partenze e spostamenti nella mattinata di sabato 29 giugno, essendo prevedibile che durante l’intero pomeriggio, anche per l’arrivo di un elevato numero di spettatori, potranno registrarsi maggiori criticità sulla viabilità.

Inoltre, per gli spostamenti sud-nord e nord-sud, nella giornata di sabato 29 giugno è altamente consigliato utilizzare la tratta autostradale Rimini Nord-Riccione.

Sul canale speciale sul sito del Comune di Rimini https://www.comune.rimini.it/tour-de-france-2024 si possono trovare le informazioni utili, la mappa navigabile del percorso del tour e dei percorsi alternativi, foto e video.

Il presidio della Polizia Locale

Il dispositivo messo in campo dalla Polizia locale di Rimini per l’arrivo del Tour de France prevede l’impiego di circa un centinaio di agenti e di 10 ufficiali coordinatori. A questi, si aggiungeranno i rinforzi (circa una ventina) provenienti dai Comandi di Ravenna, Bellaria-Igea Marina e Santarcangelo, attivati già dagli scorsi mesi.

Al personale di polizia, si affiancheranno poi alcune decine di volontari delle associazioni di protezione civile.

Il personale in servizio sarà suddiviso su più turni e sarà impiegato nelle 80 postazioni fisse che delimiteranno l’area interdetta alla circolazione e la viabilità alternativa.

Per le necessità che dovessero verificarsi in concomitanza dell’evento, sono state previste anche sei pattuglie di motociclisti che fronteggeranno eventuali criticità sopravvenute.

Mercoledì, 19 Giugno 2024 08:17

Dl coesione, fuori l'emendamento balneari

Rimini, 19 giu.2024 - Oggi alle 9 in commissione Bilancio al Senato va in esame il decreto coesione. I lavori prevedono il voto su alcuni emendamenti. Nel mucchio ce n'è uno che chiede l'assunzione di nuovi segretari comunali, ma ci sono anche quelli sullo stop al redditometro, richiesto da Forza Italia e sui balneari richiesto dalla Lega. Questi ultimi due però potrebbero essere accantonati. Domani, il decreto dovrebbe approdare in aula al Senato ma c'è già chi parla di uno slittamento a martedì prossimo.
 

L'emendamento sui balneari, tra quelli in forse, chiedeva al governo di proseguire nel lavoro della mappatura delle spiagge. Un lavoro su cui l'Europa si è già espressa rilevando una  "scarsità delle risorsa" e ribadendo la necessità di mettere all'asta le concessioni relative ai tratti demaniali. L'emendamento della Lega, inoltre, chiedeva che gli indennizzi ai concessionari uscenti siano a carico di quelli subentranti e il diritto di prelazione per i titolari uscenti che lo desiderano. Un'operazione simile, il Carroccio, la sta tentando anche con il decreto agricoltura.  L'alternativa, per la Lega, nel caso l'emendamento rimanesse indietro, è trasformarlo in ordine del giorno.

 L'obiettivo è "impegnare il governo ad adottare una mappatura, definire un processo di riordino del settore, garantendo un ritorno economico e tutelando le attività di impresa, anche attraverso il riconoscimento di un indennizzo parametrato al valore aziendale e di un sistema di prelazione", spiega il senatore Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega a Palazzo Madama, «per ». Il senatore ha ribadito, poi, che «la nostra proposta non è stata una forzatura, ma una richiesta di intervento urgente al governo, coerente con le istanze di un settore importante per il Paese, riconoscendo il lavoro effettuato dal tavolo tecnico istituito presso la presidenza del Consiglio». 
Martedì, 18 Giugno 2024 09:26

Turismo, il sorpasso

I dati dell'imposta di soggiorno raccolta dal Comune di Rimini nei primi cinque mesi del 2024 mostrano una crescita delle presenze turistiche sia rispetto al 2023, del 15 per cento,  sia rispetto al 2019, anche se solo dell'1 per cento. Sono numeri che diffonde oggi l'amministrazione comunale. a fare da traino, ovviamente, gli eventi fieristici di punta, dal Sigep a Rimini Wellness. Se si va a guardare nello specifico l'imposta di soggiorno, si registra + 13 per cento rispetto al 2023 per il bimestre gennaio/febbraio, + 4 per cento nel bimestre marzo/aprile (causa Pasqua caduta prima e in periodo dunque più freddo) e un mese di maggio che chiude con + 34 per cento rispetto allo scorso anno (quando il mese turistico fu drammaticamente spezzato in due dall'alluvione).

Nel dettaglio si tratta del miglior mese di maggio per pernottamenti nel Comune di Rimini degli ultimi 10 anni: 2024: 436.112 pernottamenti (dato Comune di Rimini/imposta di soggiorno); 2023: 325.610; 2022: 377.879; 2021: 152.593; 2020: 43.081; 2019: 393.816; 2018: 415.845; 2017: 358.671; 2016: 362.168; 2015: 433.391; 2014: 386.433; 2013: 432.336.

"I numeri stanno confermando le impressioni visive che abbiamo avuto in questi mesi e in queste settimane: sono in crescita tutti i settori, dalle fiere ai congressi, al turismo culturale e delle gite scolastiche a quello degli escursionisti. Al di là dei singoli eventi, si sta imponendo la formula di una città bella e rinnovata nelle sue partyi più turistiche: il centro con gli spazi culturali e il mare con il parco del mare. Adesso rimbocchiamoci le maniche perché con l'estate comincia la nostra stagione tradizionale. Pensiamo solo che tra pochi giorni arriva il Tour de France e quindi la Notte Rosa. Forza e viva Rimini", commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad.

Venerdì, 14 Giugno 2024 09:12

Botte in parlamento, il racconto di Gnassi

“Non ho preso parte ad alcuna rissa e da quando sono entrato in Parlamento non ho mai partecipato a forme ‘colorate’ di protesta, ho sempre mantenuto un certo distacco da queste cose, ma c’è un limite. Evocare in aula la Decima Mas non è accettabile e quando lo hanno fatto mi sono avvicinato al presidente Fontana dicendogli ripetutamente (e non proprio sottovoce, lo ammetto) "Adesso intervieni! Difendi la Repubblica, difendi il Parlamento” e al deputato leghista che stava negando il suo gesto fascista ho ripetuto "Rifallo se hai coraggio, non nasconderti, coniglio” mimando il gesto delle orecchie da coniglio. Tutto era nato perché durante il dibattito sul provvedimento dell’Autonomia differenziata, abbiamo esposto in aula la bandiera tricolore, un gesto pacifico e simbolico per sottolineare la necessità di difendere l’unità del Paese, che il progetto di legge della Lega rischia di compromettere definitivamente”. Così il deputato dem Andrea Gnassi all’indomani delle scaramucce di martedì in Parlamento e dopo essere stato ascoltato nella giornata di oggi dal presidente Fontana in audizione insieme ai colleghi del Pd Amendola, Stumpo, Scotto e Stefanazzi per ricostruire l’accaduto.

Gnassi, che si dice “fiero di aver difeso la nostra Costituzione” specifica quindi: “Sono stato convocato dal Presidente Fontana, al quale ho ricostruito quanto avvenuto e al quale ho ribadito che senza la nostra reazione si sarebbe potuto urlare ed evocare fascismo e Decima Mas. Vedremo se saranno presi provvedimenti. Il Governo che legittimamente ha vinto governi, faccia le sue battaglie e proposte anche su autonomia e premierato, noi faremo le nostre. Tuttavia, una cosa è chiara: alla Camera non ci possono essere reiterate evocazioni fasciste di chi uccideva persino civili incidendo sui cadaveri la X. C’e stata un’aggressione squadrista a tutti gli effetti. La nostra reazione può anche essere sembrata dura, ma non è accettabile che alcuni metodi, che pensavamo esserci lasciati alle spalle, ritornino con tanta violenza nelle sedi democratiche. Penso che a cento anni dall’assassinio di Matteotti, sdoganare il fascismo squadrista che uccideva italiani e partigiani, incidendo sui cadaveri la X, è inaccettabile. Le botte in Parlamento a chi protesta sono un gesto squadrista. Una pagina ignobile, che mi chiedo quale esempio possa lasciare ai giovani che l'hanno vista. Capisco che ne può venire fuori dal Parlamento un’immagine brutta, ma non si può, questa volta no, dire la colpa è di tutti. Non si può lasciare che accada ancora”.

In una nota, il gruppo Pd della Camera comunica inoltre che “nessun deputato del Partito Democratico è stato coinvolto nelle aggressioni”, né “è stato convocato dall'Ufficio di Presidenza della Camera riguardo all'aggressione al deputato Donno da parte di alcuni deputati della maggioranza”

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