Covid nelle scuole: chiude la media Alighieri
(Rimini) Su proposta dell'Asl Romagna, e in accordo con la dirigenza scolastica, il sindaco Andrea Gnassi ha disposto per ragioni di sanità pubblica la sospensione delle attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” dell’Istituto comprensivo Alighieri, con decorrenza da oggi 5 novembre e fino al 14 novembre 2020. Nella scuola si sono verificati 9 casi positivi tra studenti e personale, e di conseguenza gran parte del personale risultava in quarantena in quanto contatto.
Montescudo-Montecolombo, l’amministrazione: “scuole sotto controllo”
(Rimini) “Si invita la cittadinanza, in attesa delle prossime misure che il Governo intenderà adottare per contenere il contagio, a guardare con fiducia alla Scuola, che è e resta, oltre al luogo della formazione e della didattica, anche un’importante occasione di relazione e socializzazione: tutti elementi che, insieme alla didattica, concorrono alla crescita dei nostri giovani”. Lo sottolinea oggi il comune di Montescudo Montecolombo a seguito di casi di positività riscontrati nelle sccuole.
“Al fine di fronteggiare l’evoluzione negativa e dilagante del contagio da Covid-19, che sta investendo l’intero territorio nazionale con carattere particolarmente diffusivo, sia l’Istituto Comprensivo di Coriano, al quale fanno capo i plessi scolastici operanti sul territorio, che l’Amministrazione comunale hanno messo in atto ogni possibile iniziativa ed osservato scrupolosamente gli specifici protocolli imposti dal Governo in materia”, rende noto l’amministrazione comunale. Nello specifico, “su disposizione della Dirigente Scolastica, è stata prontamente attuata la sospensione delle attività didattiche per le sezioni B delle Scuole dell’infanzia Bambi e Pinocchio, che riprenderanno regolarmente la loro attività questa settimana, in ragione del successivo esito negativo dei tamponi effettuati dal servizio competente dell’ASL”, annuncia il comune.
Inoltre, “lo scorso 29 ottobre l’Asl di Rimini ha effettuato un sopralluogo presso la Scuola Primaria in loc. Croce, ove ha potuto accertare il pieno ed ottimale rispetto dei protocolli adottati in materia di distanziamento, sia in aula che nelle parti comune e nelle aree esterne, corretto indosso della mascherina anche in posizione statica, presenza di soluzione igienizzante idroalcolica in ogni porzione dell’edificio, controllo attento degli accessi ai servizi igienici, con particolare attenzione alla promiscuità fra bambini di classi diverse. E’ opportuno ricordare che tali misure sono adottate in ogni plesso del territorio. Il plesso è stato inoltre interamente sanificato”.
L’amministrazione comunale “sta inoltre finanziando interventi quotidiani di sanificazione degli scuolabus, in linea con le linee guida emanate a settembre in materia di trasporto scolastico e con il fine primario di proteggere i nostri bambini e ragazzi dal contagio dilagante. Oltre a ciò, anche i volontari addetti ai servizi scolastici, nelle mense, sui pulmini e nei plessi per la vigilanza pre – post scuola, sono stati sottoposti agli opportuni controlli”.
5 novembre
Zona gialla | Positivi al Maccolini | Svaligiato Fenzl
L'appello di Sadegholvaad: quest'anno compriamo i regali nei negozi
(Rimini) "Mai come quest'anno pensate due volte prima di acquistare on line su Amazon piuttosto che su altre piattaforme di acquisto sul web". L'appello, su Facebook, lo lancia Jamil Sadegholvaad, assessore al commercio del comune di Rimini. "Ogni piccolo commerciante, artigiano o esercente sta lottando per tenere aperta la propria attività. Dietro a ogni attività "fisica" che si affaccia sulle strade delle nostra città ci sono persone in carne e ossa, famiglie, riminesi come noi. Dietro a ogni attività c'è un pezzo di città che viene tenuta viva da una serranda alzata ogni mattina da un piccolo esercente".
"Rimini non diventi rossa nelle prossime settimane", il monito di Gnassi
(Rimini) Il sindaco di Rimini andrea Gnassi interviene sul nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri. "Ancora una volta, forse ancora più che a marzo, è il momento della responsabilità. Individuale e delle istituzioni. C’è una pandemia sanitaria mondiale. In forte espansione. C’è una situazione economica e lavorativa in forte crisi, soprattutto per alcuni settori. La disperazione, la preoccupazione diffusa, persino la rabbia per le misure prese, possono essere comprese. Ma non portano né alla sconfitta del virus né al risollevarsi delle attività economiche colpite", scrive.
"E’ il momento in cui ognuno di noi deve fare il massimo per tentare di far sì che l’Emilia Romagna, la Romagna, la nostra provincia non diventino, secondo i parametri del CTS e del governo, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane zona rossa. La classificazione attuale dei nostri territori non significa e non deve essere vissuta con rilassatezza. Significa semplicemente che per ora siamo in condizioni più gestibili rispetto ad altri territori. Sono stati fatti e si fanno molti tamponi. E’ forte l’attività di rintracciamento delle persone entrate in contatto con il virus. Il fatto di aver rintracciato molti asintomatici, di avere un’ospedalizzazione che ha consentito anche le attività ordinarie è importante. Ma non è conquista per sempre. La verità è che da domani l’onda d’urto può essere un’altra e più forte. Non essere per ora zona rossa non è il ‘libera tutti’, ma è un’opportunità: abbiamo il compito di far sì che quei numeri e quegli indici dell’Istituto superiore della sanità a cui siamo aggrappati, restino tali da poter permettere alle nostre comunità di evitare ulteriori restrizioni. Se il quadro cambia non si esiterà a prendere i provvedimenti necessari e più restrittivi".
"A seconda che si trovino al governo o all’opposizione, del Governo centrale o di un Comune, le forze politiche tutte, quelle sociali ed economiche, anziché indicare colpe o fare proclami, devono evitare come ha detto il Presidente Mattarella ‘protagonismi, partigianerie, egoismi’. La verità è che tutti ci auguravamo o speravamo o credevamo questa estate e subito dopo, che il più fosse fatto. Ma non è così. Al di là di tutte le misure diverse prese nel mondo, dalle attività più o meno chiuse, dalle scuole, dai trasporti e così via, nel mondo il virus dilaga ovunque".
"Ognuno deve fare come non mai la propria parte, a partire dalle misure basilari: distanziamento delle persone, igienizzazione delle mani, mascherina sempre. Dobbiamo proteggere figli, padri, nipoti e nonni. Tutti, nessuno escluso. Dobbiamo evitare il più possibile gli spostamenti non necessari. Non dimentichiamo, gli eroi ci sono. E sono i medici, gli infermieri, il personale sanitario a cui va ancora una volta, e più forte, il mio, il nostro ringraziamento. Ma non possono essere soli. E soli non possono essere lasciati anche i lavoratori e le attività economiche. Se è il momento della responsabilità di ognuno di noi, ed è anche e soprattutto il momento della responsabilità per le massime istituzioni del Paese. Come Comuni, come Comune di Rimini, ci metteremo faccia, tenacia, risorse e provvedimenti. Chiediamo al governo la certezza, ascoltando territori e opposizione, chiediamo che si intraprenda una linea e non si cambi repentinamente direzione. Oggi c’è un quadro nazionale e criteri per interventi zona per zona. Si tenga la barra su questo indirizzo".
"In questo senso con l’ultimo Dpcm si è fatto un passo avanti, definendo un sistema che ha degli automatismi attraverso i quali l’intensità delle restrizioni è parametrata al livello di contagiosità del virus e alla capacità del sistema sanitario del territorio di rispondere all’emergenza e alle necessità della popolazione".
"E con la stessa precisione e determinatezza è indispensabile che i provvedimenti a sostegno delle categorie maggiormente colpite non restino sulla carta, da oggi pare importante per ristori e indennizzi per le attività chiuse, ma si traducano velocemente in aiuti concreti. Ai sacrifici chiesti ai cittadini devono corrispondere ristori immediati che non restino impigliati nelle maglie della burocrazia. Come presidente di Anci Emilia Romagna sono costantemente in dialogo con i colleghi e con il presidente Decaro affinché lo Stato dia seguito agli impegni presi nel dl Ristori, sollecitando anche nuove misure di intervento nei prossimi provvedimenti economici allo studio da parte del Governo in queste ore” . Alle risorse della Regione Emilia Romagna si aggiunge l’intervento che faremo su TARI, COSAP e “Open Space” per tutto il 2021”.
Nuovo dpcm, misure meno pesanti nella Rimini “gialla”
(Rimini) Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato la notte tra il 3 e il 4 novembre 2020 un nuovo decreto (i testi negli allegati) contenente le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il documento è stato pubblicato il 4 novembre in Gazzetta ufficiale ed è stato affiancato nella serata del 4 novembre dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, per definire le aree di applicazione delle diverse norme, attive dalla mezzanotte di oggi e fino al 3 dicembre. Rimini è stata inserita nell’area gialla.
Le misure restrittive previste sono: coprifuoco dalle 22 di sera alle 5 del mattino (si potrà uscire solo per comprovati motivi di necessità); chiusura dei centri commerciali nei festivi e prefestivi (eccetto farmacie, parafarmacie, generi aimentari, tabacchi ed edicole interne); chiusi musei e mostre; nelle scuole superiori didattica in presenza solo per studenti disabili o per l’uso dei laboratori; didattica in presenza nelle scuole medie, elementari e dell’infanzia; chiuse le università eccetto i laboratori e le attività dedicate alle matricole; riduzione del 50% dei trasporti pubblici, eccetto il trasporto scolastico; chiuse sale guochi, sale scommesse, bingo, slot anche nei bar e nelle tabaccherie; bar chiusi dalle 18 con possibilità di asporto fino alle 22.
Aggiornamento coronavirus: +135 positivi, +2 in terapia intensiva, +15 guarigioni
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 62.914 casi di positività, 1.758 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.401 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 9,5%. Dei nuovi contagiati, sono 898 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente, tra i nuovi positivi 244 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 321 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,2 anni. Su 898 asintomatici, 379 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 71 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 per screening sierologico, 21 con i test pre-ricovero. Per 424 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 550 nuovi casi, Bologna (294), poi Reggio Emilia (276), Rimini (135), Piacenza (107), Ravenna (104), Parma (100), Ferrara (80), Cesena (47), Forlì (37) e Imola con 28 casi di positività.
I tamponi effettuati sono stati 18.401, per un totale di 1.654.130. A questi si aggiungono anche 2.558 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 29.974 (1.628 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 28.259 (+1.530 rispetto a ieri), quasi il 94 % dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 12 nuovi decessi: 3 in provincia di Modena (una donna di 87 anni e due uomini, entrambi di 89 anni), 2 in provincia di Parma (un uomo di 86 anni e una donna di 87), 3 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 88 e 91 anni e un uomo di 72 anni), 2 in provincia di Ferrara (due donne, rispettivamente di 96 e 73 anni) e 2 nel territorio di Cesena (una donna di 97 anni e un uomo di 86). Non si registrano decessi nelle province di Bologna, Piacenza, Imola, Ravenna, Forlì e Rimini. Dall’inizio dell’epidemia i morti complessivi in Emilia-Romagna sono 4.699.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 161 (+8 rispetto a ieri), 1.554 quelli in altri reparti Covid (+90). Sul territorio, le 161 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 8 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 17 a Parma (+3 rispetto a ieri), 12 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 29 a Modena (numero invariato rispetto a ieri), 58 a Bologna (+3), 4 a Imola (invariato rispetto a ieri), 8 a Ferrara (invariato), 7 a Ravenna (+1 rispetto a ieri), 3 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 1 a Cesena (-1 rispetto a ieri) e 14 a Rimini (+2 rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite salgono a 28.241, +118 rispetto a ieri, di cui 15 a Rimini.
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 7.560 a Piacenza (+107 rispetto a ieri, di cui 27 sintomatici), 6.197 a Parma (+100 di cui 57 sintomatici), 9.787 a Reggio Emilia (+276, di cui 193 sintomatici), 9.840 a Modena (+550, di cui 303 sintomatici), 12.176 a Bologna (+294, di cui 84 sintomatici), 1.189 casi a Imola (+28, di cui 19 sintomatici), 2.975 a Ferrara (+80, di cui 20 sintomatici), 3.471 a Ravenna (+104, di cui 19 sintomatici), 2.643 a Forlì (+37, di cui 21 sintomatici), 2.002 a Cesena (+47, di cui 37 sintomatici) e 5.074 a Rimini (+135, di cui 80 sintomatici).
Truffe agli anziani, il progetto del comune di Rimini
(Rimini) E' stato approvato ieri dalla Giunta Comunale il progetto denominato "Prevenzione e Contrasto delle Truffe agli Anziani", un'azione che mette in campo misure di prossimità adeguate a fornire alle persone anziane consiglio, supporto ed aiuto nell'ipotesi o comunque nell'immediatezza del rischio di truffa. Un rischio - a danno di persone anziane - che viene intentato o compiuto con l'utilizzo di diversi accorgimenti come anche telefonate di presunte fughe di gas, di acqua o cedimenti strutturali - soprattutto verso chi vive una condizione isolamento relazionale e sociale.
Diverse sono le azioni previste dal progetto, che contemporaneamente agiscono su più fronti: dalla promozione di una campagna comunicativa che punta a informare sul rischio delle truffe sulle modalità più appropriate per scongiurarle; all'adozione di misure di prossimità adeguate a fornire alle persone anziane consiglio ed aiuto nella immediatezza del rischio di truffa; fino agli interventi di supporto legale e psicologico forniti successivamente al verificarsi della truffa che sia andata a compimento oppure solo tentata. Il progetto, che verrà realizzato con il coinvolgimento attivo di soggetti del terzo settore, avrà un costo di 32 mila euro, interamente finanziato con un contributo del Ministro dell'Interno, attraverso il "Fondo per la prevenzione ed il contrasto delle truffe agli anziani.
"E' un progetto davvero importante - sottolinea Gloria Lisi Vicesindaco del Comune di Rimini - per il quale sarà possibile prevenire truffe e aiutare gli anziani soli, che già vivono condizioni difficili e spesso sono vittime di raggiri. Un progetto che punta a proteggere proprio chi vive in una condizione di progressivo isolamento relazionale e sociale verso i quali è più facile il concepimento e l'esecuzione di tali reati. Parliamo di stratagemmi sempre più raffinati, che ricorrono fino anche a travisamenti di difficile smascheramento, sulle emergenze domestiche, sfruttando la naturale preoccupazione degli anziani che sono, in questo senso, la fascia più debole della popolazione. Le azioni messe in campo andranno, dal percorso di prevenzione informativo, fino ad una consulenza per il supporto legale e psicologico. Un progetto che realizzeremo grazie alla Prefettura, che ci da la possibilità di accedere al contributo."
Evasione fiscale, sequestro da 1,6 milioni a cooperativa logistica
(Rimini) La guardia di finanza di Rimini ha dato esecuzione nel periodo compreso tra il 16 ottobre e 2 novembre scorso ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca per un importo complessivo pari a oltre 1,6 milioni di euro emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi, nei confronti di un soggetto rappresentante di una società cooperativa, cessata alla fine del 2019, con sede operativa nel riminese, operante nel settore del trasporto merci e magazzinaggio, con 166 dipendenti e circa 4 milioni di euro di volume d’affari.
La misura cautelare reale è stata disposta a seguito degli accertamenti svolti dai finanzieri riminesi sulla base degli atti di una denuncia dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Rimini scaturita dal controllo automatizzato delle dichiarazioni che aveva evidenziato, per gli anni d’imposta 2016 e 2017, l’omesso versamento di iva. per oltre 1.600.000 euro. Il citato provvedimento è stato eseguito dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Rimini che hanno apposto i sigilli su beni mobili, quote societarie e disponibilità finanziarie intestati e/o riconducibili all’indagato rappresentante legale, A.G. di anni 42, residente a Rimini, in modo da porre concreto argine al danno erariale accertato a tutela del bilancio pubblico.
Gli esiti dell’attività costituiscono un’ulteriore concreta testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Procura della Repubblica di Rimini in stretta sinergia con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini e l’Agenzia delle Entrate, per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale con particolare riferimento all’evasione da riscossione.
Terzo settore, sostegno regionale per le spese affrontate durante l'emergenza
(Rimini) Coprire i costi dei progetti realizzati nei mesi di maggiore criticità per la diffusione del Coronavirus e fronteggiare le spese legate all’emergenza sanitaria: dai canoni di affitto e utenze, ai costi per la sanificazione dei locali e acquisto dei dispositivi di protezione individuali per gli operatori, a quelli per il personale, ai rimborsi spese ai volontari.Serviranno a soddisfare queste esigenze i contributi per gli Enti del Terzo settore, oltre 3 milioni di euro, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, che andranno a finanziare le 675 richieste presentate nel bando indetto lo scorso luglio e ritenute ammissibili. Il contributo medio riconosciuto è di 4.709 euro.
La Giunta regionale ha infatti approvato la graduatoria, decidendo di aggiungere ulteriori 716mila euro alla cifra iniziale di 2,5 milioni, portando così le risorse complessive a 3.178.934 euro. Una scelta fatta per far fronte all’alto numero di richieste pervenute e in considerazione del fatto che il Terzo Settore è particolarmente colpito dalle nuove misure restrittive disposte per contenere la seconda ondata di contagi da Covid-19. Le risorse provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali, in base all'accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna per favorire la realizzazione di interventi particolarmente innovativi da parte del Terzo settore; una realtà che in Emilia-Romagna comprende 3.086 organizzazioni di volontariato e 4.283 associazioni di promozione sociale.
"Siamo molto soddisfatti dell’esito del bando, che vede una risposta superiore alle aspettative- dichiara la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein-. Con questo intervento, rafforzato ulteriormente dal punto di vista delle risorse, possiamo far fronte all’alto numero di richieste di enti e associazioni del Terzo settore, sostenendoli in questo momento difficile e consentendo loro di proseguire le attività in forma diversa, anche per salvaguardare il lavoro di tante persone che operano in questi enti. A maggior ragione dopo le nuove restrizioni nazionali che hanno previsto la chiusura dei centri sociali e culturali, hanno bisogno di sostegno e la Regione Emilia-Romagna è stata e sarà al loro fianco, per questo abbiamo stanziato ulteriori risorse per coprire tutte le richieste”.
“Il mondo dell'associazionismo di promozione sociale e di volontariato- conclude la vicepresidente- rappresenta un tessuto fondamentale della nostra società, che ha contribuito e contribuisce fattivamente alla gestione dell’emergenza sanitaria e al sostegno di chi ha più bisogno e su cui sarà imprescindibile contare anche in questa seconda ondata della pandemia, ma anche nella successiva ricostruzione”.
Il bando prevedeva per gli Enti del Terzo settore la possibilità di ottenere contributi per coprire le spese sostenute dall’8 marzo al 31 agosto 2020 relativamente alla realizzazione di specifici interventi di risposta ai bisogni fondamentali e alle esigenze straordinarie della popolazione durante in lockdown; alla gestione degli immobili (canoni di affitto, utenze, pulizie e piccole manutenzioni ordinarie strettamente necessarie allo svolgimento delle attività); costi di igienizzazione degli ambienti; acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e per l’attuazione di misure di contrasto alla diffusione del Covid-19; acquisto di beni e attrezzature entro il valore unitario massimo di 516 euro; acquisizione di beni di consumo e servizi; costi di personale e rimborsi spese ai volontari, esclusivamente riferite alle attività legate all’emergenza sanitaria. I contributi concessi per ciascun progetto andavano da un minimo di 3mila euro a un massimo di 5mila per le spese più consistenti.
Esito del bando. Delle 675 richieste di contributo finanziate, 351 sono state presentate da associazioni di promozione sociale iscritte nello specifico registro regionale; 234 da organizzazioni di volontariato, anch’esse iscritte nel registro regionale e 90 provengono da associazioni di promozione sociale con sede in Emilia-Romagna, non iscritte nel registro regionale ma iscritte da almeno un anno nel registro nazionale in qualità di enti affiliati.
Le risorse concesse, per provincia. L’intero pacchetto di risorse (3.178.934)saranno così distribuite a livello territoriale:aBologna andranno 758.442 euro; Modena 533.969 euro; Ferrara 379.192 euro; Parma 364.935 euro; Reggio-Emilia 350.546 euro; Ravenna 296.294 euro; Forlì-Cesena 229.601euro; Piacenza 135.135 euroe a Rimini 130.815 euro.