Il Portico del Vasaio presenterà a Rimini, giovedì 7 novembre, alle ore 21,15, presso il teatro Tarkovskij in via Brandolino 13, “Una rivoluzione di sé. La vita come comunione” (Rizzoli), testo che raccoglie per la prima volta le lezioni inedite tenute da don Giussani nei primi anni della contestazione giovanile (1968 - 1970), contesto che investì drammaticamente la Chiesa e il movimento di CL stesso. 

La presentazione vedrà gli interventi di Onorato Grassi, professore ordinario di Storia della filosofia medievale alla LUMSA di Roma, testimone diretto delle conversazioni di Giussani in quegli anni; Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, testimonianza di un soggetto protagonista della missione e cultura cristiana, elementi decisivi della proposta di Giussani; Valerio Lessi, giornalista e scrittore, autore del libro “Una storia di popolo. I primi 50 anni di CL a Rimini” (Pazzini Editore), disponibile in anteprima il 7 novembre e nelle librerie dal 12 di novembre. 

Dal 68’ la nascita di Comunione Liberazione

Il testo, edito da Rizzoli, permette di conoscere la proposta originale di approccio al cristianesimo di don Giussani, una proposta che recentemente papa Francesco ha definito essenziale per tutta la Chiesa e che si rivela intatta, se non ancora più dirompente, al giorno d’oggi, in una società segnata dall’individualismo, da un tessuto sociale sempre più logoro, così distante dalla comunione che il sacerdote auspicava.

Negli anni incandescenti del Sessantotto, gli impetuosi venti di cambiamento che agitano la società si insinuano anche tra le fila del «movimento» di Gioventù Studentesca, che fino al 1965 è guidato da don Luigi Giussani: un migliaio di liceali e alcune centinaia di universitari se ne allontanano per aderire al Movimento Studentesco. È lo «scossone più grosso» mai subìto dall’esperienza di Gioventù Studentesca, come dirà in seguito don Giussani.

Dopo aver lasciato la guida di GS, in quegli stessi anni don Giussani frequenta con assiduità il Centro culturale Charles Péguy. Fondato nel 1964 a Milano da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari, di fatto rappresenterà la prosecuzione dell’esperienza cominciata nelle aule del Liceo Berchet e, al contempo, l’inizio di quella realtà che di lì a poco assumerà definitivamente il nome di «Comunione e Liberazione».

Questo volume raccoglie per la prima volta le trascrizioni delle lezioni tenute da don Giussani ai giovani del Centro Péguy dal 1968 al 1970. 

Saranno anni che segneranno l’inizio di quella realtà che prenderà definitivamente il nome di Comunione e Liberazione e in cui don Giussani approfondirà l’intuizione secondo cui solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l’avvento di un mondo più umano. 

Attento osservatore della società, don Giussani guarda al sommovimento politico, sociale e culturale portato dal Sessantotto cogliendo l’istanza profonda che sta alla base del fenomeno – il risveglio del desiderio di autenticità nella vita e di cambiamento nel mondo – e leggendo gli anni della contestazione giovanile come il crinale di un «cambiamento d’epoca» che si stava preparando già da tempo.

Giussani, il ‘68 e e la storia del popolo di CL a Rimini

Comunione, cultura, missione sono alcune delle parole chiave del libro “Una rivoluzione di sé", parole chiave che verranno approfondite ripercorrendo lo sviluppo del movimento di CL a Rimini, a partire dal libro “Una storia di popolo”.
Il libro, scritto da Valerio Lessi per Pazzini Editore, percorre le origini e lo sviluppo del movimento a Rimini, che si intreccia con la storia e le vicende della città, contribuendo al suo sviluppo anche, ma non solo, attraverso opere come il Meeting di Rimini, la Karis Foundation, imprese e associazioni. 

È proprio nell’estate del ‘68 che Giussani scende a Rimini, dove anche la comunità dell’allora Gioventù Studentesca viveva un momento di smarrimento. Il prete brianzolo, nel dialogo con alcuni giovani riminesi a Torello, i pochi rimasti della comunità di Rimini, diventa ancora più consapevole di alcuni fattori che diventeranno parte essenziale della sua proposta negli anni a venire, e, per gli stessi giovani, quell’incontro diventa occasione per rilanciare l’esperienza vissuta fino a quel momento.

Il libro, avvalendosi dei contributi di alcuni archivi personali e di numerose interviste ai protagonisti, racconta i primi 50 anni della storia di questo popolo che, per quanto “entità etnica sui generis” - come ebbe a chiamare la comunità dei credenti Paolo VI il 23 luglio 1975 - è incontrabile nelle piazze, nelle spiagge, nei luoghi di incontro e di lavoro di Rimini e provincia. Un libro indispensabile per capire il fenomeno CL a partire dalla sua straordinaria diffusione nella città di Rimini.

Stefano Giannini, amministratore unico di Patrimonio mobilità Rimini, Pmr, annuncia di aver "proceduto alla risoluzione del contratto di appalto integrato, quindi concernente anche la progettazione esecutiva oltre all’esecuzione delle opere, stipulato in data 12.02.2024, con la Mandataria di un R.T.I., Italiana Costruzioni Infrastrutture S.p.A., per grave inadempimento  dell’appaltatore ai sensi dell’articolo 108 commi 3 e 4 del  D.Lgs. n.50/2016 e dell’art 1453 del Codice Civile". Giannini spiega di essersi "conformato, condividendola integralmente, alla proposta del Responsabile Unico del Procedimento, ing. Roberto D’Andrea, e al parere obbligatorio emesso dal Collegio Consultivo Tecnico".

Essenzialmente le contestazioni, "non sanabili, mosse nei confronti dell’appaltatore  per violazioni delle norme sugli appalti pubblici e delle clausole contrattuali, sono: il ritardo nella trasmissione, peraltro incompleta ed irricevibile, degli elaborati del progetto esecutivo, ben oltre i termini contrattuali; la sostituzione senza autorizzazione della compagine dei progettisti e le modalità di  sottoscrizione degli elaborati in violazione del Capitolato d’appalto; i contenuti tecnici del progetto esecutivo, molto difformi dal Progetto di Fattibilità Tecnica Economica posto in gara, visto ed accettato  dall’appaltatore in quella sede; il contenuto economico del progetto esecutivo che contiene un computo estimativo di circa il 50% superiore all’importo offerto in gara dall’appaltatore,  non gestibile in alcun modo dalla Committenza  nel rispetto delle norme sugli appalti pubblici".

Lo scioglimento dei vincoli contrattuali "comporterà il risarcimento dei danni  che Pmr si è riservata di quantificare.  Il contratto è garantito da una fidejussione a prima richiesta, nei termini di legge", sottolinea Giannini. 

A questo punto, come prevede la legge, "si procederà immediatamente ad  interpellare le due ditta che hanno partecipato alla gara, secondo l’ordine di graduatoria,  per stipulare  un nuovo contratto per l’affidamento dei lavori, che si continuano a  ritenere necessari per rafforzare il trasporto pubblico a zero emissioni, come  gli appuntamenti fieristici di questi giorni dimostrano". 

Infine la rassicurazione. "Nonostante  i ritardi conseguenti a questa inadempimento dell’aggiudicatario dei lavori, Pmr è convinta di riuscire a mantenere il finanziamento statale  in ragione  della circostanza  che la risoluzione (ed il conseguente ritardo) era dovuta per rispettare le norme imperative e la par condicio fra i partecipanti alla gara".

Martedì, 05 Novembre 2024 08:35

Aeroporto, ottobre fa + 15%

Al 31 ottobre, l’incremento dei passeggeri commerciali registrato nei primi 10 mesi del 2024 è di circa +15% rispetto allo stesso periodo del 2023.
I passeggeri totali sono quasi 308 mila. Escludendo il traffico russo e ucraino, con riferimento agli “Altri mercati” e ai “primi 10 mesi dell’anno”, è il terzo risultato di tutti i tempi dell’aeroporto di Rimini. Posizione questa che si andrà a consolidare a fine anno. Lo comunica Airiminum, la società do gestione dell'aeroporto internazionale di Rimini e San Marino 'Federico Fellini'.

"Anche quest’anno si sta confermando una caratteristica dello scalo di Rimini, gli aerei volano con elevato tasso di riempimento pari a 87% (LF: load factor): nel 2023 l’aeroporto di Rimini si era collocato al terzo posto nel panorama aeroportuale italiano (88%), dopo Roma Ciampino (90%) e Trapani (92%)", sottolinea Airiminum.

Le prime 7 destinazioni sono Tirana (circa 53 mila passeggeri), Cagliari (circa 45 mila passeggeri), Palermo (circa 41 mila passeggeri), Budapest (circa 31 mila passeggeri), Kaunas (circa 31 mila passeggeri), Vienna (circa 24 mila passeggeri) e Londra (circa 23 mila passeggeri). Con riferimento alle rotte di Palermo e Cagliari il traffico incoming, ossia di passeggeri che dalla Sicilia e la Sardegna vengono a Rimini per motivi leisure o business, è rispettivamente il 47,6% e 47,2%.

Ryanair rappresenta circa il 75,6% del traffico commerciale mentre Wizzair circa il 17,6%. Kaunaus è la rotta di linea con il tasso di riempimento più alto da inizio dell’anno pari al 93,1%. Il traffico estero è pari a circa il 71,4% (primi 5 mercati esteri: Albania circa 17,6%, Ungheria circa 10,4%, Lituania circa 10,3%, Austria circa 8,0% e Regno Unito circa 7,5%), mentre il traffico dall’Italia rappresenta circa il 28,6%.

I passeggeri di ottobre sono stati quasi 31 mila con un incremento di +49% rispetto a ottobre 2023 e i 94 voli commerciali (188 movimenti) del mese hanno volato con un tasso di riempimento pari al 84,1%.

Le prime 6 destinazioni nel mese di ottobre sono state Palermo (circa 5,5 mila passeggeri), Tirana (circa 5,4 mila passeggeri), Cagliari (circa 4,6 mila passeggeri), Kaunas (circa 3,9 mila passeggeri), Vienna (circa 3,3 mila passeggeri) e Budapest (circa 3,3 mila passeggeri). Tirana è la rotta di linea con il tasso di riempimento più alto in ottobre pari al 92,0% seguita da Kaunas che registra un LF del 91,4% (in allegato una tabella completa dei dati).

L'altra sera le commissioni Finanze e Giustizia della Camera dei deputati hanno approvato il decreto “salva-infrazioni”, noto anche come decreto Fitto, con tutte le sue “disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”. Il documento è molto seguito dalle cronache anche riminesi perché riguarda il settore dei balneari e la messa a gara delle concessioni demaniali che li riguardano

Come chiesto da Bruxelles, il testo approvato non introduce modifiche sostanziali rispetto al decreto deliberato dal Consiglio dei Ministri e dà il via libera alla messa a gara delle concessioni da parte degli enti locali entro il 30 giugno 2027. Non introduce soprattutto le migliorie richieste dalle associazoni di categoria in fatto di tutele per i concessionari uscenti. 
 
Ma un abuona notizia c'è. L’unico emendamento approvato riguarda l’esclusione dall’ambito di applicazione della direttiva per le società e le associazioni sportive dilettantistiche, titolari di concessioni balneari, che svolgano le attività no-profit in via stabile e principale, e “che perseguono esclusivamente finalità sociali, ricreative e di promozione di benessere psicofisico”. Secondo la norma approvata, le associazioni e le federazioni sportive interessate devono svolgere attività “considerate non economiche in base al diritto dell’Unione europea” e sono tenute a continuare a versare il canone previsto.
 
Su proposta della Lega, inoltre, le commissioni hanno approvato anche un'altra modifica, questa di ‘carattere edilizio’. Prevede che i “manufatti amovibili” presenti sulle concessioni, fino alle nuove aggiudicazioni, potranno essere mantenuti e quindi non dovranno essere smantellati anche durante la stagione invernale.
 
Sorte diversa, come anticipato, per le proposte di modifica ipotizzate dalla maggioranza sul riconoscimento del valore aziendale ai gestori uscenti. Il decreto dunque prevede che i nuovi gestori riconoscano ai titolari uscenti un corrispettivo economico pari agli investimenti non ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni (a fronte della richiesta sostenuta dalle associazioni di categoria chiedevano di veder riconosciuto il valore aziendale, così inizialmente previsto nel provvedimento Draghi). Si ricorda che il calcolo dell’indennizzo sarà effettuato da un perito o da un collegio di periti, sulla base dei criteri che il Ministero dovrà emanare entro il 31 marzo 2025.
 
È possibile che eventuali ulteriori modifiche possano essere introdotte nel passaggio in aula, con dead line per la conversione in legge entro il 16 novembre.

Il fenomeno delle truffe telefoniche per estorcere contratti di fornitura di gas e luce è in una preoccupante escalation. Le truffe ci sono da sempre, ma mai nella memoria del Gruppo Sgr da quasi 70 anni operatore leader sul territorio, aveva raggiunto il livello attuale. Co ferma Lorenzo Pastesini, direttore commerciale di Sgr Luce e Gas. “Solo nell’ultimo mese, oltre 500 clienti ci hanno contattato per verificare la veridicità di telefonate sospette in cui vengono diffuse anche menzogne su Sgr, secondo le quali l’azienda sarebbe stata acquisita da un altro gruppo. Viene anche chiesto di confermare o rivedere pratiche contrattuali inesistenti. In realtà, SGR continua a operare come azienda indipendente ed è in forte espansione. Purtroppo, riteniamo che queste segnalazioni rappresentino solo la punta dell’iceberg dei tentativi di frode effettuati”, spiega.

“È fondamentale chiarire che Sgr Gas e Luce non contatta mai i propri clienti da numeri di telefono cellulare, ma esclusivamente dal proprio numero fisso 0541 0661. Inoltre, nessun contratto può essere stipulato tramite una semplice registrazione telefonica: ai clienti inviamo sempre una copia del contratto, che deve essere necessariamente firmata, in modo tradizionale o attraverso sistemi di verifica digitale sicuri”, precisa Pastesini.

Sgr di fronte all'intensificarsi del fenomeno ha presentato un esposto alla polizia postale e ha siglato un accordo di collaborazione con il Comando provinciale dei carabinieri. La strategia di contrasto alle truffe include anche il coinvolgimento della rete di commercianti Zeinta de borg e la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione insieme alle principali associazioni di consumatori.

“Il modus operandi dei truffatori è in continua evoluzione. Chi telefona non si limita più a tentare di vendere contratti falsi e utilizza tecniche sempre più sofisticate. Questo tipo di truffa è noto come ‘spoofing’ e consiste nel mascherare il proprio numero di telefono reale, facendone invece apparire uno falso per ottenere informazioni personali o adesioni a contratti fraudolenti", continua Pastesini. "Un metodo semplice per difendersi è provare a richiamare il numero da cui si è ricevuta la chiamata: se il numero risulta inesistente o non raggiungibile, è un chiaro segnale che si tratta di una truffa. E se il dubbio dovesse comunque persistere, invitiamo i clienti a contattare direttamente i nostri uffici per verificare l'autenticità della comunicazione”.

Con la recente fine del mercato tutelato, alcuni utenti, non avendo ancora scelto un fornitore, sono passati al regime delle ‘tutele graduali’, finendo potenzialmente nel mirino di operatori senza scrupoli. A ciò si aggiunge la pressione commerciale di fine anno, che sta stimolando pratiche sempre più aggressive, incluso il ritorno del porta a porta. “Ora c’è questo territorio nel mirino - conclude Pastesinie non mi stupirei se, in un futuro non troppo remoto, prendessero piede tecniche nuove come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per manipolare i timbri vocali e simulare adesioni telefoniche a contratti fraudolenti. Serve assolutamente alzare il livello di attenzione. Con l’inverno alle porte, è cruciale che le persone restino vigili e non cedano a pressioni o offerte poco trasparenti. SGR invita chiunque abbia dubbi o sospetti di frode a contattare immediatamente i nostri uffici”.

Mercoledì, 16 Ottobre 2024 09:16

Sigismondo d'oro al Maccolini

Ieri l'annuncio del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, attraverso uno dei suoi profili di Facebook: quest'anno l'istituto Maccolini, casa di riposo per anziani, in grado di accogliere diversi gradi di auto e non auto sufficienza, riceverà il Sigismondo d'oro, l'onorificenza civica che viene attribuita dall'amministrazione comunale ogni anno avvicinandosi al Natale.
"Durante il confronto aperto sui temi della città, organizzato dal vescovo di Rimini, Monsignor Nicolò Anselmi, in occasione della festa del patrono San Gaudenzo, ho annunciato la consegna del Sigismondo d'Oro 2024 all'Istituto Maccolini. E' il premio meritato a una Rimini magari poco conosciuta, fatta prima di tutto da persone che dedicano la loro vita agli altri", spiega il sindaco.
"Ed è quello che l'Istituto Maccolini fa ogni giorno da 124 anni: aiutare le persone più fragili, affiancare gli anziani che sono un giacimento straordinario di umanità, esperienza, amore. E lo fa allargando, potenziando, ammodernando la propria struttura, nel cuore del centro storico di Rimini. L'Istituto Maccolini è una visione di comunità che da oltre 100 anni si fa concretezza nell'aiuto quotidiano. Una bella storia di Rimini, che ha molte di queste storie, e che per questo credo meriti di essere onorata attraverso il conferimento del Sigismondo d'Oro".
Giovedì, 03 Ottobre 2024 08:51

Ieg, presentato il nuovo calendario

Con l’edizione 2024 di TECNA, che si è conclusa venerdì scorso con 330 espositori e visitatori da oltre 100 Paesi, ha preso il via la “Stagione delle Fiere” 2024-2025 di Italian Exhibition Group (IEG) per quanto concerne il calendario espositivo su Rimini.
“Si è appena chiusa la stagione balneare - ha detto il presidente di IEG, Maurizio Ermeti nel corso della conferenza stampa odierna di presentazione del calendario fieristico su Rimini - e la città ha, di fatto, già aperto una nuova stagione turistica, quella delle fiere e dei congressi. Anche se per noi può sembrare normale, perché ormai ci abbiamo fatto l'abitudine, non è affatto usuale che una destinazione balneare possa permettersi di "non chiudere mai". Parliamo di fiere, congressi, eventi sportivi che tengono accesi i riflettori su Rimini grazie a IEG, ma anche alla lungimiranza strategica e al coinvolgimento delle amministrazioni locali e degli stakeholder”.

IEG, tra Rimini, Vicenza, Arezzo, altre location italiane e una quindicina tra sedi e location estere, organizza e ospita 53 manifestazioni fieristiche all’anno, eventi capaci di raggiungere, solo nell’area riminese, un totale di quasi 2 milioni di presenze.
“In quest’ottica – ha spiegato l’AD di IEG, Corrado Peraboni - si inserisce a pieno titolo la presentazione del calendario fieristico 2024-2025 di Rimini, da settembre a inizio giugno, in cui non mancano novità e start up. Le fiere a Rimini sono 20, di cui 17 organizzate direttamente e 3 ospitate, a cui si aggiungono 103 congressi ed eventi sportivi e culturali come il Meeting per l’Amicizia tra i Popoli”.
Calendario fieristico alla mano, detto di Tecna, una fiera storica, già la prossima settimana si parte con una delle manifestazioni di punta: TTG – INOUT. “Per l’edizione di quest’anno, dal 9 all’11 ottobre, parliamo di oltre 2.700 espositori distribuiti in 28 padiglioni (due in più rispetto allo scorso anno), 1.000 buyer da 75 Paesi e 55 start-up. A seguire la prima novità: dal 19 al 21 ottobre IBL-INNOVATION BEAUTY LAB, debutto della fiera per il mondo della bellezza e dell’estetica”.

Dal 5 all’8 novembre sarà la volta di ECOMONDO (dal 5 all’8 novembre), leader in Europa e nel bacino del Mediterraneo per la circular economy. Sono attesi 1500 brand espositori, 900 tra buyer e delegazioni industriali e istituzionali dai Paesi dell’Area balcanica, dell’Africa subsahariana, del Nord Africa, del Medio Oriente e dell’America Latina, il tutto su 160mila metri quadrati espositivi.  “Con una novità – ha aggiunto Maurizio Ermeti – Ecomondo terrà infatti a battesimo anche i due nuovi padiglioni per oltre 8mila metri quadrati in più di superficie espositiva. Realizzati a tempo di record, in meno di quattro mesi, offriranno una risposta immediata alle esigenze di spazio delle nostre manifestazioni in rapida crescita”, dopo Ecomondo, infatti, i nuovi padiglioni saranno occupati già nel gennaio ‘25 con SIGEP.
A chiudere il 2024 delle grandi fiere, dal 19 al 21 novembre sarà IBE (Intermobility and Bus Expo) che due anni fa richiamò in fiera 120 brand espositori, mentre il 2025 si aprirà con SIGEP WORLD (dal 18 al 22 gennaio), l’evento di riferimento per l’intera community del Foodservice, attirando da tutto il mondo professionisti internazionali nei settori Gelato, Pastry&Chocolate, Coffee, Bakery e Pizza. Sigep World 2025 occuperà l’intera Fiera e punterà a superare i numeri del 2024 quando a Rimini arrivarono 180mila visitatori, il 18% dall’estero, e 1200 espositori. Una curiosità: Sigep 2024 è la Fiera che ha richiamato in Fiera e a Rimini il maggior numero di giornalisti: 660 accreditati, il 25% stranieri.

Dal 7 al 9 febbraio - ha annunciato poi Corrado Peraboni - spazio a un’altra novità assoluta per Rimini: PESCARE SHOW , il Salone della pesca sportiva, nautica da diporto e outdoor che esordirà accogliendo sportivi e appassionati tra novità di mercato, eventi esperienziali, business e networking. La scelta di portare Pescare Show a Rimini è legata alla volontà di interagire in maniera forte con le realtà del territorio che verranno coinvolte in una rassegna che dalla Fiera si allargherà all’area del porto e del Club Nautico con esperienze sul campo: si punta a 90 espositori e ad un pubblico di circa 14mila visitatori”. Sempre in febbraio, dal 16 al 18, tornano BEER & FOOD ATTRACTION, appuntamento leader per l’eating-out e la 7ª BBTech Expo, dedicata alle tecnologie per il Beverage. Dal 17 al 19 febbraio, ENADA PRIMAVERA, la manifestazione dedicata all’industria del gaming e dell’amusement. Dal 5 al 7 marzo sarà invece la volta di KEY – The Energy Transition Expo, l’evento dedicato alla transizione e all’efficienza energetica, capace di numeri importanti e di una forte spinta verso l’internazionalizzazione. “I numeri – ha aggiunto Peraboni - dicono tutto: nel 2023 si sono registrate 53mila presenze, il 14% estere, 837 brand espositori su 78.500 metri quadrati che quest’anno saliranno a 90mila su 20 padiglioni. E qui si inserisce un’altra novità: IEG e Hannover Fairs International GmbH, la filiale italiana di Deutsche Messe, hanno siglato un accordo di collaborazione per l’organizzazione congiunta, in contemporanea con KEY, di un nuovo salone, HYPE -HYDROGEN POWER EXPO supported by Hydrogen & Fuel Cells”.

E ci avviamo al finale, con la primavera che verrà aperta da un’altra storica fiera, molto connessa col territorio, MIR Live Entertainment Expo (dal 23 al 25 marzo). In maggio Rimini ospiterà MACFRUT, manifestazione leader nazionale e fra le principali in Europa nel settore agroalimentare (che quest’anno si terrà dal 6 all’8 maggio) e a seguire EXPODENTAL (dal 15 al 17 maggio). Gran finale dal 29 maggio al 1° giugno con RIMINIWELLNESS e la sua prorompente energia: 300 espositori ad occupare l’intero quartiere fieristico, 115mila visitatori che abbracceranno anche il territorio, 440 giornalisti accreditati (dati 2023). “Prima di chiudere la stagione ha precisato l’AD di IEG – vorrei evidenziare un’ultima novità. Abbiamo infatti acquisito una nuova manifestazione biennale che entrerà nel calendario 2026: VENDITALIA, la principale manifestazione del settore della distribuzione automatica in Europa”. Venditalia, che fino a quest’anno si è svolta a Milano, ha registrato nel 2024 un’area espositiva di 32mila metri quadrati e 24mila visitatori, il 31% dei quali stranieri.

Di pari passo con la stagione fieristica è entrata nel vivo anche la stagione dei congressi. E quando si parla di congressuale si intendono gli eventi ospitati al Palacongressi di Rimini ma anche i grandi appuntamenti sportivi e congressuali organizzati nei padiglioni della Fiera come i Campionati del mondo di pattinaggio artistico dello scorso settembre e prima Sport Dance e i Campionati europei di ginnastica ritmica. Da oggi a dicembre 2024 sono in calendario 19 fra congressi ed eventi e molti altri nella prossima primavera. “Tutti i progetti in corso e i numeri elencati – ha spiegato il presidente Ermeti – oltre a presentare una società in salute, che negli ultimi 12 mesi ha avuto un rafforzamento del valore del titolo azionario del 107%, hanno un forte riverbero sull’economia di Rimini e dell’intera Riviera. Oggi una grande parte della filiera turistica non “chiude” più a settembre. Grazie al fatto che, per spiegarci, solo quest’anno da gennaio a maggio, Rimini ha registrato 1.389.000 presenze, di cui 452.368 straniere”.

A conclusione della conferenza stampa Carlo Costa, chief corporate officer di IEG ha richiamato l’attenzione sul determinante interscambio con il territorio riminese e approfondito le performance del titolo di Italian Exhibition Group: “ Il territorio provinciale ci sostenne in modo importante quando la fiera aprì il suo capitale ai privati e noi siamo orgogliosi di aver ricambiato la fiducia ricevuta impiegando le risorse per lo sviluppo della società in primis, ma anche ricompensando gli azionisti attraverso la distribuzione di importanti dividendi – quasi 60 milioni in totale – e consegnando loro, grazie all’approdo in Borsa, un titolo monetizzabile che dal giorno di quotazione è cresciuto del 58,8% e nell’ultimo anno del 108% [quotazione di ieri]E lo scambio virtuoso prosegue, il territorio è al lavoro per dotare la Fiera di Rimini della fermata del Metromare e inoltre permane il sostegno delle Categorie verso il Palacongressi con il sistema di royalities riconosciute per le presenze portate dall’attività congressuale, un unicum a livello globale”.

Mercoledì, 02 Ottobre 2024 09:28

Decreto spiagge, Rimini scrive all'Anci

Nelle scorse ore l’Amministrazione Comunale di Rimini ha trasmesso ad Anci un documento che raccoglie alcune proposte di emendamento al decreto legge del 16 settembre scorso che ha introdotto “disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime”, propedeutiche al superamento della procedura di infrazione comunitaria. Gli emendamenti poggiano su alcune priorità condivise con l’Associazione dei Comuni, su tutte la necessità di destinare una quota dei canoni demaniali agli enti concedenti.

"La richiesta nasce da una constatazione: ad oggi gli enti locali che gestiscono le concessioni demaniali marittime sono chiamate unicamente a sostenere oneri in quanto il canone è incassato per conto dello Stato. La quota che dovrebbe invece restare sul territorio servirebbe a portare avanti i progetti di riqualificazione e rigenerazione per contribuire alla valorizzazione del Demanio e contestualmente potenziare ancora di più l'attrattività dell'offerta turistica complessiva. L’attività di gestione delle concessione (su delega della Regione che ha la competenza in materia) implica per i Comuni farsi carico attraverso proprio personale di responsabilità gestionali e contabili, oltre ai costi connessi alla gestione e ai ricorsi giudiziari, che sono molteplici essendo materia complessa anche alla luce di questa stratificazione di competenze. Un ruolo da tramite per lo Stato che implica onéri a cui però non corrisponde alcun ristorno. Anche il nuovo decreto legge - che chiama ulteriormente in causa gli enti concedenti che giocano un ruolo operativo fondamentale nell’introduzione della nuova disciplina - non prende in considerazione il ruolo fattivo e il carico in capo agli enti locali: è infatti specificato che il concessionario che dovesse subentrare a quello attuale sarà chiamato a corrispondere interamente allo Stato anche l’eventuale maggiore importo offerto in sede di gara. Ancora una volta dunque si tratta di entrate ad esclusivo beneficio dello Stato. Da qui nasce la richiesta dei Comuni affinché nel decreto sia previsto che una parte del canone demaniale sia concessa agli enti concedenti che curano le procedure di affidamento. Sono state poi avanzate dall’Amministrazioni altre osservazioni puntuali, sia operative sia orientate a garantire la qualità dell’offerta balneare in questa delicata fase di passaggio di riassegnazione delle concessioni".

Assessora al Demanio Roberta Frisoni: “Gli enti locali sono in prima linea in questa riforma ed è necessario che lo Stato tenga in considerazione lo sforzo a cui saranno chiamati ancor più nei prossimi mesi. L’emendamento vuole proprio portare alla luce la necessità di far sì che gli enti locali possano avere a disposizione le risorse necessarie oltre che per adempiere a tutte le complesse procedure richieste dal percorso di evidenza pubblica, anche per dare corso a ciò che avverrà dopo i bandi, accompagnando cioè gli interventi che auspichiamo si attiveranno per migliorare la fruibilità, la messa in sicurezza e l’accessibilità degli arenili”.

Ufficializzati ieri mattina gli eletti nel nuovo consiglio provinciale. L’Ufficio elettorale ha quindi proceduto alla proclamazione dei dodici eletti con voto ponderato nel corso delle elezioni di domenica. La lista Civica e Democratica ha confermato sette consiglieri, la lista Buon Governo in Provincia cinque.

Questa è la composizione del nuovo Consiglio provinciale, sempre presieduto dal presidente Jamil Sadegholvaad (che resta in carica fino al 2026 come i nuovi eletti):

Lista 1: Lista Civica e Democratica

1. Piccioni Fabrizio, sindaco di Misano Adriatico

2. Borghesi Ottavia, consigliere comunale di Novafeltria

3. Foronchi Franca, sindaca di Cattolica

4. Zamagni Giuliano, consigliere comunale di Rimini

5. De Leonardis Daniela, consigliere comunale di Rimini

6. Guaitoli Manuela, consigliere comunale di Rimini

7. Di Natale Barbara, consigliere comunale di Rimini

Lista 2: Buon Governo in Provincia

1. Mauro Flavio, consigliere comunale di Cattolica

2. Bindi Leonardo, sindaco di San Leo

3. Campisi Stefano, consigliere comunale di Bellaria Igea Marina

4. Pontis Veronica, consigliere comunale di Misano Adriatico

5. Murano Brunori Stefano Antonio Giovanni Maria, consigliere comunale di Rimini

Quasi un milione mezzo di tifosi sulle strade nei tre giorni di corsa, un indotto economico sul territorio di 124,3 milioni di euro, con una ricaduta di 24 euro per ogni euro investito dalla Regione: 5,1 milioni con un contributo della Città Metropolitana di Bologna, i Comuni di Rimini, Cesenatico e Piacenza.

È l'Effetto Tour de France sull'Emilia-Romagna, certificato da una ricerca realizzata dallo Studio SG Plus in collaborazione con l'Università degli Studi di Parma e che è stata presentata oggi al Grand Hotel di Rimini. Un appuntamento voluto dalla Regione per fare il punto sul turismo sportivo in Emilia-Romagna con amministratori ed esperti partendo da un evento come la Grande Boucle. Coordinati dal capo della segreteria politica della Presidenza della Regione Giammaria Manghi, i lavori sono stati aperti dalla Presidente facente funzioni Irene Priolo e dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Tra gli interventi anche quello del presidente di Apt Davide Cassani.

"Quest'anno il Tour de France, la terza manifestazione sportiva più seguita al mondo, ha preso il via per la prima volta nella sua storia dall'Italia. E l'Emilia-Romagna è stata protagonista – ha sottolineato la presidente Priolo -, coronando con un evento senza precedenti l'impegno a rendere la nostra Regione la vera Sport Valley italiana. Questi numeri certificano come la partenza del Tour sia stata un'occasione di visibilità e di promozione eccezionale per tutte le eccellenze del nostro territorio, che hanno fatto il giro del mondo: quando abbiamo iniziato a lavorare per portare la Grand Depart in Italia sembrava molto difficile riuscirci, oggi possiamo dire di avere centrato in pieno l'obiettivo".

L'impatto economico immediato

Più di 1,4 milioni di persone hanno seguito in presenza le tre tappe dal 29 giugno al 1^ luglio tra Rimini, Cesenatico, Bologna e Piacenza. Di questi, quasi il 95% sono italiani (oltre il 31% da fuori regione) e il 5% stranieri (con un 1% da Usa e Canada), per un valore complessivo di 56,5 milioni di euro, considerando la spese per l'ospitalità, cui vanno aggiunte quelle extra (attività di tipo ricreativo, trasporti e altro) per 42 milioni di euro.

Secondo un'indagine che ha coinvolto i principali tour operator e bikehotel dell'Emilia-Romagna, si è trattato per il 30% di nuovi clienti che hanno partecipato a più tappe e che per il 60% hanno soggiornato esclusivamente in Emilia-Romagna.

Importanti anche i numeri della macchina organizzativa: oltre 4mila persone, considerando i 176 ciclisti in gara, uno staff di 840 persone a supporto degli atleti, 1.991 persone di Aso, l'ente organizzatore del Tour, oltre mille persone tra giornalisti, Forze dell'Ordine e personale per garantire il corretto svolgimento della manifestazione. Il tutto per un indotto sul territorio di 4,3 milioni di euro.

Il valore economico immediato generato dalla partenza del Tour de France considera anche gli investimenti sostenuti dagli Enti locali per l'adeguamento infrastrutturale e per le attività di comunicazione e di promozione pari a 1,5 milioni di euro. Infine, è stato calcolato anche il gettito fiscale generato dall'evento (Iva e imposta di soggiorno): 20 milioni di euro.

La ricaduta nel tempo

Altissima l'audience televisiva con 150 milioni di spettatori in Europa per 185 milioni di ore viste in diretta per "Le Grand Départ", a cui si è aggiunta un'analoga visibilità sui social: 13,7 milioni di fan, 1,5 milioni di impressions e 14 milioni di interazioni durante le tappe italiane. Un'esposizione mediatica in grado di generare un valore differito nel tempo, che la ricerca ha stimato in via prudenziale, sulla base di statistiche esistenti in letteratura e di ricerche analoghe, in 124 milioni di euro per quanto riguarda gli effetti della visibilità televisiva (l'8% degli italiani e il 4% degli stranieri che hanno visto il Tour visiteranno l'Emilia-Romagna) e in 31,7 milioni di euro considerando la visibilità social (1,75% degli italiani e 0,75% degli stranieri).

Cifre a cui vanno aggiunti i 20,5 milioni derivanti dall'attrattività dell'evento in sé, considerando una rilevazione sulla base di questionari dalla quale risulta che il 15,6% degli spettatori italiani e il 46,6% di quelli stranieri hanno dichiarato una propensione molto forte a tornare in Emilia-Romagna. Può infine essere calcolato in 0,6 milioni l'indotto differito nel tempo derivante dagli eventi collaterali al Tour, mantenendo le medesime percentuali dei questionari, con il 15,6% degli italiani e il 46,6% degli stranieri che ritorneranno in regione.

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