Bidello positivo alla scuola Casadei: caos per ritardo dell’edito dei test rapidi
(Rimini) “Sabato scorso si è avuta la notizia che un bidello della scuola elementare Flavia Casadei era risultato positivo al Covid”. Lo rende noto il consigliere comunale di Rinascita civica Mario Erbetta. “A quel punto il dirigente scolastico in coordinamento con Asl Romagna decideva di chiudere la scuola per la sanificazione e di fare un test veloce a tutti i bambini e agli insegnanti e agli Ata della scuola e lo comunicava domenica mattina tale provvedimento at tutti i genitori degli alunni”, continua il racconto di Erbetta che parla addirittura di “genitori inferociti”.
Perché? “Per due giorni la scuola è stata chiusa per sanificazione (lunedì e martedì). Ieri mattina dalle 8,30 alle 12,30 sono stati fatti tutti i tamponi veloci sia ai bambini che ai dipendenti scolastici. I risultati dovevano arrivare entro 6 ore in modo che oggi i bambini potevano andare a scuola in tutta sicurezza”, spiega Erbetta. “Invece, proprio per il marasma che vi è al laboratorio di Pievesestina e a protocolli troppo lenti come avevo già denunciato, i risultati alle famiglie e ai dipendenti della scuola non sono arrivati”. Si parlerebbe quindi di seicento famiglie che alle sette di questa mattina non sapevano cosa fare con i propri figli.
Alle “proteste dei genitori” che chiedevano se mandare o meno i loro figli a scuola “è stato risposto di mandarli pure anche se non avevano ancora ricevuto l'esito perché queste erano state le indicazioni dell'Asl Romagna. Non solo, ma da quanto trapelato, le maestre e il personale Ata pur non avendo ricevuto l'esito sono state invitate a tornare in servizio, anche se sembra che a tale invito quasi la totalità del personale non ha aderito. A questo punto c'è da domandarsi con che criterio sanifico una scuola, spendendo soldi pubblici, e poi per poterla riaprire in fretta e furia provo a far rientrare il personale senza sapere se i lavoratori hanno contratto il Covid o no, per non attendere i risultati dei tamponi. Ma ancor più non si capisce perché in tali casi non vi sia un protocollo Asl di priorità che possa comunicare i risultati in poche ore in modo da poter riorganizzare meglio e in sicurezza il ritorno a scuola”.
Ospedale Infermi, interventi effettuati in video conferenza durante congresso mondiale
(Rimini) Ribalta internazionale per la Chirurgia romagnola e riminese. Due interventi per neoplasie effettuati all'Ospedale Infermi di Rimini, dal dottor Gianluca Garulli (direttore dell'unità operativa di Chirurgia generale) e dalla sua equipe, sono stati trasmessi in videoconferenza durante il XXXI Congresso mondiale di Chirurgia dell'Apparato digerente. Una delle prime esperienze di questo tipo ed il video è stato il più visto della sessione collezionando oltre 60mila visualizzazioni. "Il congresso è stato di altissimo livello – commenta il dottor Garulli – con relazioni e trasmissione di interventi molto importanti. I nostri, che consistevano in una gastrectomia totale effettuata in laparoscopia ecoguidata, e in una gastrectomia subtotale con la medesima tecnica, per asportare due tumori, sono stati i più seguiti della sessione. Questo per noi è motivo di grande orgoglio dal punto di vista della practice clinica, ma vuol rappresentare anche un segnale di speranza in questo momento così difficile a causa dell'infezione da covid 19. Gli interventi in urgenza non si sono mai interrotti neanche durante la prima ondata – racconta ancora il primario della chirurgia riminese –, inoltre, in questa seconda ondata, a Rimini così come in tutta la Romagna, siamo riusciti ad organizzarci meglio e lasciare quasi inalterata l'attività chirurgica. E anche a fare interventi di alto valore clinico come questi, che denotano una crescita incessante della chirurgia dell'Ausl Romagna".
Digital divide, il comune distribuisce 500 pc a famiglie e scuole
(Rimini) Ridurre il digital divide, a scuola e in classe. Un obbiettivo ambizioso a cui il Comune di Rimini ha iniziato a lavorare già nel corso della prima pandemia e che sta tuttora proseguendo. Il binario è doppio, da una parte abbiamo consegnato alle famiglie più in difficoltà circa 500 tra pc, tablet e connessioni (gli ultimi proprio lunedì) e, dall’altro, abbiamo dato un importante contributo alla dotazione tecnologica degli istituti scolastici. L’ultima novità è il felice esito di una richiesta inviata dall’assessorato ai servizi educativi del Comune alla Regione Emilia-Romagna, per poter entrare in un programma di distribuzione di pc e materiale informatico rigenerato. Saranno così 50 i pc in arrivo per le scuole riminesi nelle prossime settimane. Una volta assemblato il materiale saranno ridistribuiti alle scuole che ne hanno bisogno, a partire dalla Borgese e dalla Ronci, vittime del recente furto..
“Abbiamo già contatto – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini - le direttrici didattiche di Borgese e Ronci. Grazi ai finanziamenti già ottenuti dal governo sulla dotazione informatica, saranno loro ad anticipare l’acquisto dei pc rubati. Grazie al nuovo arrivo di 50 pc saremo poi noi a sostituire i loro, che potranno così riutilizzarli per potenziare la didattica integrata con le famiglie. L’obbiettivo generale è quello di permettere a tutti, a prescindere dalle loro condizioni economiche, di poter seguire i programmi didattici online, a contrasto del digital divide. Una consapevolezza nata durante l’eccezionalità del lockdown, con la didattica a distanza, ma che oggi è diventata ormai bagaglio comune a scuole e famiglie. L’obbiettivo immediato era invece quello di dare una risposta immediata alle scuole colpite dal recente, ignobile, furto subito. Grazie ai nostri uffici, alle direttrici scolastiche e alle famiglie con cui stiamo collaborando per questo importante passaggio che non è solo tecnologico ma anche didattico, sociale e culturale”.
26 novembre
Tamponi rapidi | Il bollettino settimanale | La colletta alimentare c'è
Nell'emergenza covid, torna la colletta alimentare
(Rimini) “Cambia la forma, non la sostanza” della 24esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: quest’anno, dal 21 novembre all’8 dicembre, saranno disponibili presso le casse dei supermercati italiani delle “gift card” da due, cinque e dieci euro. Sono oltre cinquanta, ad oggi, i supermercati che hanno aderito all'iniziativa a Rimini e provincia (l'elenco in allegato). Al termine della Colletta, il valore complessivo di tutte le card sarà convertito in prodotti alimentari non deperibili come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, pesce e carne in scatola e altri prodotti utili. Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco Alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8mila strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2.100.000 persone.
Le Card prendono quindi il posto degli scatoloni e diventano i nuovi “contenitori” della spesa. Una spesa che quest’anno non può più essere donata fisicamente, per ragioni di sicurezza sanitaria. Per le stesse evidenti ragioni di sicurezza non ci potranno essere nei supermercati i consueti gruppi di volontari entusiasti (145 mila fino allo scorso anno), che saranno presenti in numero ridotto solo il 28 novembre, compatibilmente con le norme vigenti nelle singole regioni.
La storica iniziativa del Banco Alimentare, oltre a essere per la prima volta “dematerializzata”, non si esaurirà in una sola giornata, ma per 18 giorni (dal 21 novembre all’8 dicembre) le card saranno in distribuzione nei punti vendita che aderiranno alla Colletta e potranno essere acquistate on line sul sito www.mygiftcard.it, dove sono già disponibili. Sarà inoltre possibile partecipare alla Colletta Alimentare facendo una spesa online sul sito www.amazon.it dal 1 al 10 dicembre e su www.esselungaacasa.it dal 21 novembre al 10 dicembre.
“Il bisogno alimentare cresce di pari passo con il crescere della crisi sanitaria che, ogni giorno di più, si manifesta come crisi sociale ed economica, - afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. - Banco Alimentare ha reagito in questi mesi cercando di incrementare lo sforzo organizzativo messo in campo. Purtroppo col passare del tempo cresce anche il timore, lo smarrimento e per molti il rischio di rinchiudersi in sé stessi. ‘Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere – ci ha ricordato Papa Francesco. – E la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori.’ Per questo proponiamo a tutti, anche quest’anno, in una situazione via via sempre più incerta, la possibilità di “scegliere”: scegliere per un gesto di solidarietà. Chiediamo perciò a tutti, la testimonianza che un gesto semplicissimo di carità, può contribuire a non far vincere l’individualismo, preoccupazione espressa recentemente anche dal Presidente Mattarella: ‘riemerge il virus dell’egoismo, dei singoli e degli Stati, ed è pericoloso quanto gli effetti del Coronavirus”.
Negli ultimi 5 anni, con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, sono state raccolte 41.628 tonnellate di cibo equivalenti a 83.256.082 pasti per persone bisognose. Per consultare i punti vendita aderenti visita il sito www.collettaalimentare.it. La campagna di comunicazione a supporto della Colletta integra mezzi tradizionali al digital. Lo SPOT di lancio ha come testimonial Claudio Marchisio ed è stata relizzata da Mate. Per il web sono state realizzate delle video Pillole con la partecipazione di Paolo Cevoli. La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2020 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, all’Associazione Nazionale Bersaglieri, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali e altre associazioni caritative.
Riccione, torna il mercato del venerdì: paga il sindaco (ma solo questa settimana)
(Rimini) Il sindaco di Riccione, Renata Tosi e l'assessore alle Attività Produttive, Elena Raffaelli, si assumeranno direttamente e con propri fondi, i costi della sicurezza per garantire lo svolgimento del mercato settimanale, di venerdì 27 novembre, a Riccione. La decisione al termine della video riunione con le associazioni di categoria, questo pomeriggio alle 14. I costi da coprire sono relativi a 16 volontari o steward individuati dalle associazioni di categoria che avranno il compito di vigilare sugli accessi interdetti all'area del mercato. Ai 16 volontari saranno affiancati da altri 16 operatori di polizia locale e protezione civile, che all'interno dell'area di vendita, quindi girando tra i banchi, vigileranno sull'applicazione delle norme per il contenimento dell'epidemia. La decisione del sindaco Tosi e dell'assessore Raffaelli, di sostenere i costi della vigilanza, è stata dettata dalla necessità di agevolare lo svolgimento del mercato, dal momento che le associazioni di categoria si sono dette contrarie sia a sottoscrivere un contratto con i volontari (che avrebbe comportato al massimo un costo ripartito tra i 280 banchi di 3 euro), sia a sottoscrivere una richiesta al Comune per l'invio di un eventuale bollettino di pagamento di un'agenzia di vigilanza specializzata, anticipato dall'Ente, e poi recuperata e ripartita tra gli ambulanti. "E' stato un modo per aiutare gli ambulanti - ha detto il sindaco - avremmo potuto rinviare o spostare o ridurre l'area del mercato. Diciamo che a questo punto lo intendiamo una sorta di ristoro Tosi-Raffaelli agli ambulanti, chissà che altri amministratori locali non pensino di fare lo stesso con un gesto, piccolo ma significativo nei confronti dei loro cittadini". Raffaelli ha sottolineato "che la sicurezza che il Comune garantisce di 16 uomini riveste già un costo per le casse del Comune. A questo punto abbiamo deciso con il sindaco di fare la nostra parte... per così dire in soldoni".
Ristorazione, c’è tempo fino al 15 dicembre per la richiesta di ristori
(Rimini) Fondo per la filiera della ristorazione, è arrivata la proroga dei termini richiesta da Fipe-Confcommercio: le domande si potranno inoltrare entro il 15 dicembre. “Proprio qualche ora fa è arrivata la conferma della proroga del termine di presentazione delle domande del bonus Fondo per la filiera della ristorazione previsto dal decreto legge Agosto – spiega il direttore di Confcommercio della provincia di Rimini, Andrea Castiglioni - che si sposta dunque dal 28 novembre al 15 dicembre per ottenere un contributo a fondo perduto fino ad una massimo di 10.000 euro per l’acquisto di prodotti provenienti da filiera nazionale integrale da parte delle imprese del mondo dell’Ho.re.ca, tra cui ristoranti, pizzerie, alberghi, che abbiano subìto un calo di fatturato di almeno il 25% nei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente".
Un’altra misura contenuta nello stesso Decreto che sta riscuotendo grande interesse tra le categorie economiche, "è il “Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici”. In questo caso la scadenza per la presentazione della domanda è fissata al prossimo 14 gennaio e i potenziali beneficiari sono le attività localizzate nelle zone A o equipollenti del Comune di Rimini, con l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di giugno 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrispondente mese del 2019. Il contributo è erogato in percentuale alla perdita registrata con un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per gli altri soggetti". Castiglioni sottolinea inoltre "come sia importante che le aziende che possono beneficiare del bonus ristorazione e che operano nel centro storico di Rimini, valutino con attenzione a quale contributo accedere in quanto le due misure non sono cumulabili”.
Aggiornamento coronavirus: +272 positivi, + 6 decessi, + 2 in ti, + 124 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 112.700 casi di positività, 2.130 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.498 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti scende ulteriormente: oggi è dell’11,5%, rispetto al 12,7% di ieri. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.110 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 388 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 520 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,7 anni. Sui 1.110 asintomatici, 464 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 151 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 19 con gli screening sierologici, 19 tramite i test pre-ricovero. Per 457 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 327 nuovi casi; seguono Rimini (272, esiti di tamponi effettuati in più giorni e rimasti in coda), Modena (250), Piacenza (222), Reggio Emilia (219), Parma (201). Poi Ravenna (180), Ferrara (163), Imola (107), Cesena (106) e Forlì, con 83 casi.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 18.498 tamponi, per un totale di 2.040.254. A questi si aggiungono anche 1.714 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 72.526 (1.183 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.514 (+1.137 rispetto a ieri), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 54 nuovi decessi: 3 in provincia di Piacenza (un uomo di 83 anni e due donne, di 79 e 90 anni), uno nel parmense (un uomo di 96 anni), 13 a Modena (6 donne - 1 di 76 anni, 2 di 85 anni, 1 di 88, 1 di 90 anni e 1 di 94 anni - e 7 uomini, rispettivamente di 62, 64, 72, 82, 83, 84, 88 anni), 25 in quella di Bologna (7 donne - rispettivamente di 75, 92, 93, 94, 96, 97, 100 anni - e 18 uomini, rispettivamente di 61, 63, 71, 73, 77, 80, 83 anni; 3 di 84 anni; 1 di 86, 87, 88, 90, 91, 93, 96, 98 anni), dove si è verificato anche il decesso di una donna di 98 anni residente in Sicilia. Due decessi sono nel ferrarese (un uomo di 70 anni e una donna di 77), 3 nel ravennate (una donna di 79 anni e due uomini di 70 e 84 anni); 6 in provincia di Rimini (rispettivamente 2 donne di 78 e 85 anni, 4 uomini di 78, 80, 87 e 97 anni). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.493.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 249 (+6 rispetto a ieri), 2.763 quelli in altri reparti Covid (+40). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:12 a Piacenza (dato invariato rispetto a ieri), 12 a Parma (invariato), 32 a Reggio Emilia (+2), 63 a Modena (-1), 57 a Bologna (invariato), 6 a Imola (+1), 20 a Ferrara (+2),14 a Ravenna (+2), 4 a Forlì (-2), 1 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini (+2).
Le persone complessivamente guarite salgono a 34.681 (+893 rispetto a ieri, di cui 124 a Rimini).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 11.832 a Piacenza (+222 rispetto a ieri, di cui 51 sintomatici), 9.671 a Parma (+201, di cui 149 sintomatici), 16.296 a Reggio Emilia (+219, di cui 149 sintomatici), 20.428 a Modena (+250, di cui 158 sintomatici), 21.991 a Bologna (+327, di cui 113 sintomatici), 2.971 casi a Imola (+107, di cui 39 sintomatici), 5.527 a Ferrara (+163, di cui 28 sintomatici), 7.105 a Ravenna (+180, di cui 61 sintomatici), 4.199 a Forlì (+83, di cui 66 sintomatici), 3.541 a Cesena (+106, di cui 82 sintomatici) e 9.139 a Rimini (+272, di cui 124 sintomatici).
Via Islanda, Renzi: chiudiamo il campo, ma rispettiamo le graduatorie ert
(Rimini) Domani in consiglio comunale a Rimini si parlerà della chiusura del campo nomadi di via Islanda e delle iniziative che l'amministrazione ha nel corso degli ultimi due anni ipotizzato per arrivarci. Dalle microaree progettare nel 2018, al trasferimento dei nomadi in appartamenti dell'Acer, venuta fuori nelle ultime settimane. "Dinnanzi alle proteste ovunque dei cittadini, preoccupati per la sicurezza e il degrado delle aree vicino alle loro case, l’amministrazione avrebbe cambiato idea e chiesto all’Acer la sistemazione dei nuclei sinti negli appartamenti dell’edilizia residenziale pubblica per favorire la loro integrazione", ricorda il consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi per ribadire che "l’accesso all’erp è determinato da un regolamento che definisce la graduatoria in base ai requisiti della residenza, del reddito, delle condizioni familiari".
Nella aggiornata graduatoria erp, "con una disponibilità di circa 50 alloggi annui, sono iscritte 1.803 famiglie, affitto mensile di circa 80 euro, mentre la graduatoria degli alloggi a “Canone Calmierato“ conta 413 nuclei famigliari, con un affitto di circa 300 euro mensili", rende noto Renzi che conuna mozione chiede di revocare la delibera di giunta comunale che individuava le cinque microaree per l’insediamento dei sei nuclei famigliari sinti, "per fare chiarezza e rassicurare i cittadini coinvolti". E anche "pnche per evitare la spesa pubblica prevista per la suddetta operazione di 400.000 euro (per l’acquisto di 12 casette-2 per nucleo famigliare- e l’urbanizzazione delle aree con luce, acqua, gas, recinzioni, ecc.)". Renzi chiede inoltre di "rispettare il regolamento per l’accesso all’edilizia popolare, la graduatoria in base ai requisiti, come per le altre famiglie riminesi in difficoltà. Il ricorso agli alloggi di emergenza abitativa, reperibili dai privati, ad un canone medio di 500 euro mensili, deve essere solo straordinario e momentaneo".
Attualmente, "gli occupanti del campo di via Islanda sono circa 45 persone: 5 nuclei Sinti per 25 persone e 6 nuclei di romeni per 17 persone famigliari non tutti residenti a Rimini. La soluzione abitativa potrà essere praticabile e compatibile, solo se i nomadi rispettano le regole della convivenza, lavorano, pagano le tasse, mandano i figli a scuola. Senza dubbio il campo nomadi abusivo e degradato di via Islanda va chiuso, rappresenta il fallimento del permissivismo, dell’assistenzialismo, da parte delle amministrazioni comunali, con spese per acqua, luce, rifiuti, assistenti sociali, sostenute per decenni, e della irresponsabilità dei nomadi".
Vaccino anticovid, 170mila le prime dosi per l'Emilia Romagna
(Rimini) Saranno circa 170mila, in Emilia-Romagna, gli operatori sanitari e gli ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali ad essere vaccinati contro il Covid-19. La fornitura che il ministero della Salute ha previsto per il territorio regionale - sulla base della stima di quantitativo necessario indicata da viale Aldo Moro - sarà dunque utilizzata per le categorie più esposte e più fragili, come ha stabilito lo stesso ministero: in particolare 90mila operatori sanitari e 80mila ospiti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (come, ad esempio, Centri residenziali/semiresidenziali e Centri diurni per anziani e disabili, Case famiglia), tra le realtà più duramente colpite dall’epidemia.
Già definiti e trasmessi al ministero, come annunciato, i centri di stoccaggio del vaccino su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini - individuati venerdì scorso d’intesa tra assessorato alle Politiche per la salute e Aziende sanitarie e ospedaliere - e anche le strutture sanitarie che somministreranno le prime dosi, il cui arrivo è previsto nei prossimi mesi. “Ci siamo mossi in tempi rapidi- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- per dare risposta al ministero sia sul fabbisogno di dosi stimato in Emilia-Romagna per la prima fascia di popolazione da vaccinare, sia sull’individuazione dei luoghi idonei alla conservazione e allo stoccaggio del vaccino. Quando a livello nazionale inizierà la distribuzione, saremo pronti a procedere con le vaccinazioni. Per quanto riguarda- aggiunge Donini- ulteriori dosi e coperture per una fascia più ampia di cittadini, sarà naturalmente il ministero a decidere e la nostra Regione si farà trovare pronta