(Rimini) Il 2020, sul quale ha ovviamente pesato la pandemia mondiale, e il 2021, ormai alle porte, che segnerà l'inizio della ripresa.  L'economia emiliano-romagnola fa i conti quest'anno con una profonda caduta della produzione, ma vede la possibile inversione di tendenza nei prossimi mesi. E' quanto si ricava da "Economia in Emilia-Romagna. Analisi congiunturale e prospettive", analisi realizzata in collaborazione da Unioncamere Regione, con le stime di Prometeia, e presentata oggi on line.

Le stime sull'anno in corso trovano intanto conferma: gli effetti delle misure per la gestione della crisi sanitaria sul sistema economico, a partire dai mesi di lockdown, determineranno una contrazione del Pil regionale di poco superiore al 9%, dopo i cinque anni precedenti, che avevano visto l'Emilia-Romagna ai vertici per crescita, sviluppo e occupazione. Nel 2021 la ripresa dovrebbe essere apprezzabile – la forbice delle stime fatte negli ultimi mesi va dal +7,1% previsto ad ottobre al più recente +4-5% - anche se dovrà scontare gli effetti della pandemia almeno sulla prima parte dell'anno. In ogni caso, servirà ancora tempo per recuperare quanto perso nel corso del 2020.

Le forze di lavoro si ridurranno nel 2020 (-1,4 %) e nel 2021 la crescita compenserà parzialmente la perdita subita (+0,9 %). Le misure di salvaguardia adottate hanno aiutato: l'occupazione nel 2020 si ridurrà del 2,1% e nel 2021 la ripresa sarà minima (+0,2 %). Il sostegno all'occupazione conterrà nel tempo e nel livello gli effetti negativi della pandemia sul tasso di disoccupazione, che nel 2020 salirà al 6,2 % e nel 2021 dovrebbe giungere sino al 6,9%.

Va considerato che nella scorsa legislatura si era passati dal 9% di inizio 2015 al 5,5% cinque anni dopo. Resta un tasso di attività positivo: il peso delle persone con più di 15 anni che lavorano, sulla popolazione complessiva della medesima fascia d'età, nei primi nove mesi del 2020 ha raggiunto il 73,1%.

"Sapevamo che i numeri del 2020 avrebbero attestato le difficoltà di un anno che entrerà nei libri di storia- ha dichiarato l'assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Colla– ma, anche grazie ai vaccini, il 2021 segnerà l'inizio della ripresa. L'Emilia-Romagna ha già indicato la strada nel Patto per il lavoro e per il clima, con una strategia condivisa che punterà su green economy, digitale e saperi per creare lavoro di qualità. In questa direzione dal prossimo anno inizieremo a impiegare i fondi europei, in attesa del Next Generation EU. Ci aspetta la grande sfida della transizione e come Regione siamo pronti ad accompagnare il nostro tessuto economico e i lavoratori in questa impresa, impegnativa ma indispensabile, per un futuro migliore. Questa regione ha un ecosistema di imprese e competenze che lavorerà da subito per recuperare tutti i dati negativi sociali ed economici del 2020". 

"I dati contenuti nell'Analisi scontano le conseguenze della pandemia da COVID19 – ha commentato Alberto Zambianchi, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna- Siamo in una situazione fuori da tutti gli schemi, di pesante e diffusa crisi economica, in un contesto generale di recessione internazionale, che, nel nostro Paese, impatta con più forza e rende più deboli le prospettive di ripresa. Per fronteggiare la gravità del momento, abbiamo piena consapevolezza che le risposte non possono essere date singolarmente, ma raccordando e mettendo in rete il sistema delle istituzioni, condividendo obiettivi e suddividendo per compiti e funzioni le azioni e gli interventi. Di fronte a questa situazione, per molti versi drammatica, qualsiasi cosa si possa pensare di fare per contribuire a migliorarla, è necessario farla insieme. Come Sistema Camerale proseguiamo così ancora con maggiore forza la collaborazione con la Regione per condividere esperienze, competenze, know how e anche risorse".

Scenario economico 2020. La produzione industriale regionale tra gennaio e settembre 2020 è caduta del 12,2% rispetto all'analogo periodo del 2019. Il fatturato ha perso l'11,9% e gli ordinativi sono scesi del 10,5%. L'accesso ai mercati esteri meno duramente colpiti nella prima fase della pandemia ha permesso di limitare le perdite, tanto che il fatturato estero si è ridotto del 7,6% e gli ordini esteri sono risultati inferiori del 6% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Per il settore delle costruzioni, che arrivava da cinque anni di espansione, anche se non privi di incertezze, la riduzione del volume d'affari a prezzi correnti nei primi nove mesi dell'anno è stata netta (-8%).

dati congiunturali evidenziano la profonda recessione nel settore del commercio, che amplifica alcuni processi di cambiamento già in atto. Nei primi nove mesi del 2020 le vendite a prezzi correnti per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna hanno subito una pesante caduta (-7,9%), rispetto all'analogo periodo del 2019.

Inevitabilmente penalizzata l'industria turistica regionale, che viveva una continua espansione, e per effetto della pandemia ha subito una contrazione degli arrivi di oltre il 44% e del 36,6% delle presenze.

Per quel che riguarda il credito, secondo i dati della Banca d'Italia aggiornati al mese di settembre i prestiti bancari sono aumentati negli ultimi dodici mesi del 3,1%. A crescere sono gli impieghi verso le imprese, 4,3%, mentre quelli erogati alle famiglie hanno registrato un incremento dell'1,4 %. In sensibile aumento anche i depositi di imprese e famiglie consumatrici, +10,5%. In calo il tasso di deterioramento del credito, mentre risulta in aumento il tasso di ingresso delle nuove sofferenze.

Nei primi nove mesi del 2020 le esportazioni dell'Emilia-Romagna sono state pari a 44,2 miliardi di euro, a fronte dei 49,4 miliardi dello stesso periodo dell'anno passato, per una riduzione del 10,6 %, una percentuale comunque inferiore alle aspettative dei primi mesi dell'anno e inferiore alla contrazione registrata a livello nazionale (-12,5 %). In termini comparativi, l'Emilia-Romagna continua a mantenere la seconda posizione tra le maggiori regioni esportatrici del Paese alle spalle della sola Lombardia che possiede, però, un peso demografico doppio e che ha fatto registrare, invece, una contrazione superiore alla media nazionale (-13,4%).

L'immagine che ci viene restituita dall'indagine Istat sulle forze di lavoro risente fortemente del blocco legislativo dei licenziamenti entrato in vigore a seguito dell'emergenza pandemica da CoVid e che ne attenua fortemente gli effetti sull'occupazione.

Tra gennaio e settembre l'occupazione dell'Emilia-Romagna è mediamente ammontata a circa 1.993.000 persone, vale a dire oltre 37mila occupati in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, con una contrazione dell'1,8 %. Il tasso disoccupazione, che misura l'incidenza delle persone in cerca di occupazione sul totale delle forze di lavoro (cioè di coloro che hanno un lavoro o lo cercano attivamente), nei primi nove mesi del 2020 è stato mediamente pari al 5,6 %, in leggero aumento rispetto al 5,4 % dello stesso periodo dell'anno passato. Il tasso di attività, che misura il peso delle persone con 15 anni e oltre lavorano sulla popolazione complessiva della medesima fascia d'età, nei primi nove mesi del 2020 ha raggiunto il 73,1%.

Lunedì, 21 Dicembre 2020 15:21

Miramare, presepe vivente su Icaro Tv

(Rimini) In viaggio con gli Angeli verso Betlemme È questo il titolo della XVIII edizione del Presepe Vivente a Miramare che "si svolgerà in forma ‘speciale’ come “speciale” quest’anno sarà per tutti il Natale", spiega il comitato organizzatore. "Sono necessariamente cambiate le forme, ma la verità del Natale e la bellezza dell’esperienza, proprio dentro questo impedimento, sono emerse ancora di più nella loro essenzialità".

Così in questo periodo di Avvento "le scuole di Miramare hanno voluto farsi accompagnare dai sette angeli dei mosaici che, nella basilica della Natività di Betlemme, guidano i pellegrini verso il luogo della Nascita. Uno alla volta sei angeli hanno raccontato in questi giorni il cammino della Salvezza attraverso brevi video pubblicati sul sito del Presepe Vivente di Miramare all’indirizzo www.presepemiramare.it, invitando gli alunni a reinterpretare ciò che ascoltavano e vedevano con i loro mezzi espressivi". E quando la sera del 23 dicembre, in diretta dalla chiesa di Miramare, il settimo angelo aprirà l’ultima porta, quella che porterà tutti a contemplare la nascita di Gesù Bambino, "lo farà accompagnato da tutti gli angeli di Betlemme che lo hanno preceduto e che racconteranno la storia della Salvezza attraverso il lavoro dei bambini,raccogliendosi in adorazione davanti alla Natività".

Ma soprattutto verrà anche quest’anno riproposta in presenza, "nella sua assoluta essenzialità, la meraviglia che è al cuore del Natale: il Mistero che viene e bussa alla nostra porta. A noi la decisione di lasciare aperto anche solo uno spiraglio della nostra porta, cedendo alla curiosità e all’ammirazione di quel richiamo angelico, per poter scoprire cosa accade quando si nasce di nuovo”. I bambini con le loro famiglie, e chiunque vorrà, mercoledì 23 dicembre alle ore 20:35 potranno seguire la diretta dell’evento in diretta su Icaro Tv (canale 91) o in live streaming sul canale YouTube del Presepe Vivente di Miramare https://youtu.be/F3iLA7li1Ik

Lunedì, 21 Dicembre 2020 12:16

Presepe sulle barche alla darsena

(Rimini) Dopo il successo della scorsa edizione e nonostante le limitazioni del 2020, gli imprenditori, il comitato e le associazioni di San Giuliano Mare di Rimini si sono messi assieme per realizzare per la seconda volta un'iniziativa in memoria di Tete Venturini, al quale sarà dedicata una targa commemorativa. "Per questo Natale non ci potranno essere occasioni di assembramento ma un momento di raccoglimento e preghiera non può mancare con il Presepe sulle barche in Darsena", sottolineano gli organizzatori (Barafonda, Marina di Rimini Jet Riders, Sangiuliamo, Sub Rimini Gian Neri, Marina di Rimini Resort d'Elite, Zeinta di Borg, Ass. Vele al terzo, Elettroscossa, Volontari soccorso in mare di Rimini e i sommozzatori della Guardia di Finanza – ROAN).

"Una piccola magica atmosfera – infatti - sarà creata con una cornice natalizia all'inizio del Molo G della Darsena: dal 22 dicembre al 6 gennaio 2020 sarà possibile visitare questa seconda edizione di "Presepe in Darsena" un vero e proprio presepe galleggiante allestito sulle barche storiche di Vele al Terzo Rimini. L'inaugurazione dell'evento avverrà martedì 22 dicembre alle ore 17.30 con accensione delle luminarie con benedizione del Presepe da parte di Don Mario della parrocchia di San Giuseppe al Porto".

 

(Rimini) “Buone notizie arrivano dal Ministero dell’Ambiente che ha stanziato 20 milioni da destinare a progetti sperimentali per la realizzazione o l’implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi ibridi o elettrici. Un provvedimento che riguarda anche il Comune di Rimini”, così in una nota il senatore Marco Croatti del MoVimento 5 Stelle. “Le risorse saranno disponibili per gli scuolabus delle scuole dell’infanzia ed elementari comunali e statali. Una misura importante che va nella direzione di una promozione continua e organica della mobilità sostenibile, con particolare attenzione a mezzi a basso impatto per la qualità dell’aria, soprattutto per i trasporti frequenti tra i quali, appunto, quelli tra casa e scuola” spiega Croatti. 

“Inoltre nel Comune di Rimini potranno essere finanziati progetti di promozione di trasporto scolastico sostenibile (fino a 5.000 euro), realizzare punti di ricarica con colonnine elettriche (fino a 10.000 euro), acquistare nuove pensiline per gli scuolabus (fino a 50.000 euro), monitorare i benefici ambientali (fino a 10.000 euro). Potranno partecipare alla ripartizione dei fondi i Comuni con una popolazione superiore ai 50mila abitanti e che sono interessati da procedure di infrazione comunitaria che abbiano violato i parametri sulla qualità dell’aria, tra questi appunto il Comune di Rimini. Un provvedimento che non solo consentirà di risparmiare ma che, rinnovando il parco mezzi più inquinanti, renderà le nostre città più pulite e sostenibili”, conclude Croatti.

(Rimini) Tre anni fa la direzione regionale dell’Agenzia del demanio ha trasferito al Comune di Rimini la piena proprietà di aree e fabbricati del compendio immobiliare denominato “aree Marina Centro”, meglio conosciuto come “Triangolone” Boscovich, Colombo, Tintori, Fellini. 

L’atto, ricorda l’ex assessore al demanio Roberto Biagini, conteneva una clausola. “Trascorsi tre anni dal presente trasferimento, qualora all’esito di apposito monitoraggio effettuato dall’Agenzia del demanio, risultasse che il Comune di Rimini non utilizzi il compendio oggetto del presente provvedimento, lo stesso rientrerà nella proprietà dello Stato nella situazione in cui si trova, senza che il Comune possa pretendere dallo Stato alcunché a qualsiasi ragione o titolo”, scriveva nero su bianco il demanio. L’atto, ricorda Biagini, porta la data del 17 marzo 2017. 

Da qui l’iniziativa di Biagini di chiedere “di prendere visione e di estrarre copia” del “verbale di monitoraggio effettuato dall’ Agenzia del Demanio”, visto “che sono ampiamente trascorsi i tre anni dal predetto trasferimento, o dell’eventuale proroga concesse a tal fine”.

Lunedì, 21 Dicembre 2020 11:11

Gdf, sequestrate 828 stufe difettose

(Rimini) In prossimità delle festività natalizie i finanzieri di Rimini hanno intensificato i controlli a tutela dei consumatori per prevenire la vendita di prodotti pericolosi o non conformi alle normative sul commercio. L’attenzione è stata incentrata su alcune stufe al quarzo di origine cinese ritenute pericolose per un alto rischio di shock elettrico. Delle oltre 12.000 prodotte e vendute da una società con sede in Provincia di Rimini, 828 sono già state sequestrate dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, mentre le altre, distribuite in oltre 150 città, sono oggetto di rintraccio a cura dei Reparti del Corpo competenti per ogni sede. 

L’attività è scaturita da una segnalazione/notifica inserita dall’Autorità di Vigilanza del mercato Ungherese (oltre 400 stufe erano state vendute in altri paesi europei e quasi 200 in paesi extra Unione Europea) nella piattaforma telematica comunitaria denominata “GRAS-RAPEX”. In particolare il sistema di allerta comunitario, in uso a tutte le Autorità nazionali degli Stati membri, è attivabile in conseguenza dell’avvenuta commercializzazione di un prodotto pericoloso con rischio per il consumatore finale nel mercato europeo. 

In particolare lo Stato membro, una volta accertata (mediante prove di laboratorio) la pericolosità di un prodotto (giocattoli, prodotti elettrici, dispositivi di protezione individuale, utensili, etc.) e il  “rischio grave” per la salute e la sicurezza dei consumatori, procede, mediante l’inserimento di una “notifica” sulla richiamata piattaforma, a segnalare alla Commissione UE il rinvenimento del prodotto pericoloso e ad allertare gli altri paesi membri ove risulta essere stato commercializzato; inoltre pone in essere le previste misure di tutela del consumatore, ossia l’emissione di un provvedimento di ritiro, richiamo (se già venduto) e/o divieto di commercializzazione sul mercato nazionale. 

Nel contesto delle attività di cui al protocollo d’intesa stipulato tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Guardia di Finanza, tra le quali  rientra anche quella relativa alla sicurezza prodotti e vigilanza del mercato, il Nucleo Speciale Beni e Servizi del Corpo con sede in Roma, in quanto accreditato a livello nazionale ad operare nella piattaforma GRAS-RAPEX, ha estrapolato ed elaborato il contenuto delle informazioni dal punto di vista tecnico-normativo fornite dallo stato Ungherese, attivando, nel merito, per gli approfondimenti investigativi, il Nucleo PEF di Rimini. In relazione a quanto segnalato i finanzieri, attivatisi immediatamente per gli accertamenti preliminari, hanno effettuato un riscontro mirato nei confronti della società con sede in questa provincia, rinvenendo e sequestrando amministrativamente, per violazione all’art. 14, comma 5°, del D. Lgs. 86/2016, le “stufe al quarzo” in argomento, che, a seguito di test di laboratorio, erano risultate pericolose e con rischio “rischio alto” per il consumatore finale in caso di utilizzo (del tipo “ustioni - shock elettrico”). Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno consentito di ricostruire l’intera filiera commerciale, ossia, la distribuzione/vendita di ulteriori 11.000 pezzi a diversi negozi, dislocati in tutta la penisola, in circa 150 città, per i quali, atteso la pericolosità, si è proceduto ad attivare i reparti del Corpo territorialmente competenti per il completamento del sequestro del prodotto.

Nel corso dell’intervento in relazione al ruolo svolto dalla società riminese nella catena commerciale, in qualità di “fabbricante” italiano del prodotto, e agli obblighi previsti dal D.Lgs.86/2016, si è proceduto a contestare la prevista sanzione amministrativa dell’importo minimo da euro 10.000 e massimo di euro 60.000, la cui quantificazione finale sarà ricalcolata per competenza dalla locale Camera di Commercio.

Lunedì, 21 Dicembre 2020 11:01

21 dicembre

San Marino cambia le regole | Corsa ai regali | Trasparenza per la fiera

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 155.593 casi di positività, 1.751 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.661 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell'15%.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 892 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 385 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 556 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,1 anni.

Sui 892 asintomatici532 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing61 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 16 con gli screening sierologici8 tramite i test pre-ricovero. Per 275 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 261 nuovi casi, Bologna (346), Reggio Emilia (235), Rimini (169), Ravenna (147), Parma (93), Piacenza (80), Ferrara (169). Poi Cesena (129), Imola (84) e Forlì (38).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 11.661 tamponi, per un totale di 2.423.947. A questi si aggiungono anche 1.059 test sierologici e 1.868 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.722 in più rispetto a ieri, di cui 90 a Rimini, e raggiungono quota 87.594.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 60.916 (-31 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.8634 (-59), quasi il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 60 nuovi decessi: 8 a Piacenza (5 donne, rispettivamente di 92, 83, 90, 78 e 94 anni e 3 uomini di 83, 88 e 77 anni), 3 in provincia di Parma (si tratta di un uomo di 84 anni e due donne di 98 e 89); 6 in provincia di Reggio Emilia (si tratta di tre uomini di 67, 68, e 95 anni e tre donne di 94, 91 e 80); 5 nel modenese (una donna di 64 e quattro uomini, rispettivamente di 72, 80, 89 e 63 anni); 26 in provincia di Bologna (12 donne di 89, 93, 80, 85, 90, 96, 89, 90, 80, 97 e 93 anni e 14 uomini rispettivamente di 73, 71, 88, 86, 88, 93, 69, 98, 90, 95, 83, 91 e 95 anni). I rimanenti tre uomini, nell’imolese, e sono rispettivamente due uomini di 79 e 92 anni e una donna di 93 anni); 2 nel ferrarese (2 uomini di 77 e 69 anni); 7 in provincia di Ravenna (3 donne di 89, 90 e 77 anni e 4 uomini, rispettivamente di 84, 71, 84 e 76 anni); 1 a Forlì-Cesena (e precisamente una donna di 89 anni); 2 nel riminese (un uomo di 60 anni e una donna di 85 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.083.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 201 (-5 rispetto a ieri), 2.852 quelli negli altri reparti Covid (+33).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 19 a Reggio Emilia (-2), 36 a Modena (-2), 52 a Bologna (-4), 7 a Imola (+2), 16 a Ferrara (+1), 17 a Ravenna (-1), 3 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 14.348 a Piacenza (+80 rispetto a ieri, di cui 34 sintomatici), 12.282 a Parma (+93, di cui 60 sintomatici), 21.761 a Reggio Emilia (+235, di cui 101 sintomatici), 28.452 Modena (+261, di cui 174 sintomatici), 30.699 a Bologna (+346, di cui 169 sintomatici), 4.947 casi a Imola (+84, di cui 25 sintomatici), 7.979 a Ferrara (+169, di cui 33 sintomatici), 11.174 a Ravenna (+147, di cui 62 sintomatici), 5.439 a Forlì (+38, di cui 27 sintomatici), 5.240 a Cesena (+129, di cui 81 sintomatici) e 13.272 a Rimini (+169, di cui 93 sintomatici).

(Rimini) La giunta comunale ha vietato l’affissione di 100 manifesti della associazione Pro Vita & Famiglia, che sensibilizzavano le donne contro l’uso della pillola abortiva RU486. Nonostante l’art. 21 della Costituzione tuteli la libertà di espressione con ogni mezzo. Per il consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi "è legittima l’espressione della visione culturale pro-vita, che considera il concepito come una persona a tutti gli effetti e l’aborto come la soppressione di una vita umana, non privo di conseguenze per la salute della donna. In verità, è stata censurata ideologicamente una campagna di comunicazione sociale, promossa per la tutela del diritto fondamentale alla vita (art. 2 Cost.) e del diritto alla salute (art. 32 Cost.), dinnanzi all’aborto farmacologico con la pillola RU486. Si vogliono mettere a tacere i rischi collaterali per la salute delle donne, dovuti alla somministrazione della pillola RU486, noti nella letteratura scientifica".
L’affissione di questi manifesti, "oltre al diritto alla manifestazione del pensiero, è finalizzata a suscitare la riflessione critica, senza ledere diritti e libertà personali previsti dalla Legge. La legge 194/78 consente l’aborto nel nostro paese, ma non vieta la libertà di criticarlo, tant’è che prevede per gli stessi medici, la possibilità di fare obiezione di coscienza. Per queste ragioni, con l’interrogazione consigliare al Sindaco di ieri sera, ho chiesto che la Giunta Comunale rispetti la libertà di espressione del pensiero con ogni mezzo, come sancito dalla Costituzione. Non è ammissibile censurare e vietare per ragioni ideologiche-politiche, l’affissione di manifesti dell’Associazione Pro-Vita e Famiglia contro l’uso della pillola abortiva RU486".
Considerato, fra l’altro, "che gli aborti in Italia sono circa 90.000 ogni anno, e che si potrebbero ridurre, con politiche di aiuto economico e adozioni. La Giunta Comunale, invece di praticare la censura, a fronte del calo delle nascite nel nostro Comune, 300 in meno nel 2019, nonostante l’aumento della popolazione di 10.000 abitanti negli ultimi 10 anni, sostenga le mamme, le famiglie, con bonus bebè, asili gratis, sgravi fiscali, incentivi per i figli e facilitazioni nei luoghi di lavori. Tali politiche sono necessarie per contrastare l’anemia demografica e garantire il futuro del nostro popolo e della nostra identità".

(Rimini) La visita del ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Tecnopolo di Bologna viene colta da Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa, quale occasione istituzionale per richiamare con forza l'attenzione del governo sulla vicenda di Patrick Zaki, il giovane studente dell'ateneo bolognese ingiustamente incarcerato in Egitto ormai diventato simbolo dei diritti umani negati. Di seguito il testo integrale della lettera.

On. Ministro Di Maio,

siamo particolarmente lieti della Sua visita al Tecnopolo di Bologna CNR, una struttura che, in quanto vocata alla promozione dell'innovazione tecnologica dei sistemi industriali consolidati e emergenti, renderà la Regione Emilia-Romagna ancora più competitiva a livello internazionale. Siamo fermamente convinti che la Rete dei 10 Tecnopoli della Regione, oltre che volano di sviluppo tecnologico e scientifico, sia la dimostrazione di come il lavoro in sinergia tra il Governo e la Regione rappresenti un elemento necessario e insostituibile quando ci sono in campo idee e progettualità così ambiziose per il futuro delle nostre comunità, specie in questo momento in cui la pandemia mette a dura prova anche il sistema economico e sociale.

In qualità di Presidente dell'Assemblea legislativa, l'occasione mi è - quindi - particolarmente gradita per darLe il nostro benvenuto in Emilia-Romagna e, allo stesso tempo, per rappresentarLe una situazione a cui tengo molto.

Come sappiamo, anche alla luce delle ultime notizie, il giovane studioso Patrick Zaki, che proprio all'università di Bologna conduceva i suoi studi con estrema passione e diligenza, sta scontando nel carcere egiziano di Tora una detenzione ingiusta, crudele e irrazionale da dieci mesi.

La recente lettera che ha inviato alla sua famiglia e che è stata resa pubblicamente nota è straziante, così com'è straziante pensare che dopo quasi un anno di incomprensibile prigionia ancora non sia cambiato nulla rispetto alla fase iniziale, con un'insopportabile procrastinazione della sua custodia cautelare che procede ormai a cadenza fissa, senza che si riesca nemmeno a intravedere la luce della scarcerazione.

Ogni volta che il Tribunale del Cairo si pronuncia, le nostre speranze vengano puntualmente disattese, con un rinvio continuo che inizia ad assumere le forme di una farsa.

Sapere che un giovane ragazzo sia rinchiuso in cella perché militante dei diritti umani è inammissibile, sia nei suoi confronti, della sua famiglia e più in generale di chi gli vuole bene, sia nei confronti di tutte e tutti i prigionieri di coscienza come lui.

L'Europa ha tra i suoi principi fondativi la piena integrazione del rispetto dei diritti umani e, dunque, auspichiamo che questa triste vicenda si possa risolvere secondo giustizia e libertà, la cui affermazione e garanzia sono la più alta aspirazione della gente comune, così come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti umani.

Come Assemblea legislativa, ci siamo attivati da subito per inviare dei segnali istituzionali in tal senso e cercare di apportare, per quanto possibile, un nostro contributo, attraverso più azioni finalizzate a mantenere alta l'attenzione su Patrick Zaki e condividere insieme la speranza della sua liberazione.

In virtù del ruolo che ricopro, avevo inviato una lettera all'Ambasciatore italiano in Egitto per avere notizie circa lo stato di salute fisico e psicologico del ragazzo e per esortarne la sua liberazione.

Di recente, in collaborazione con la Giunta regionale, abbiamo affisso all'ingresso della sede dell'Assemblea un "ritratto di parole" che ritrae il volto del giovane ricercatore, in modo tale da rinnovare ulteriormente, insieme alle altre Istituzioni che hanno convintamente aderito a questa iniziativa di solidarietà, un messaggio di giustizia sociale e la nostra vicinanza a Patrick e alla sua famiglia.

Dobbiamo assolutamente insistere perché possa tornare alla sua vita e tra i banchi dell'Ateneo bolognese, e per questo dobbiamo mettere in campo ogni sforzo possibile per chiedere, con maggiore incisività e pressione, la giustizia che tutti aspettiamo.

I diritti umani sono inalienabili e non possono essere messi a repentaglio da regimi che calpestano la dignità e la libertà delle persone, in violazione di qualsiasi principio democratico.

Servono azioni forti e coraggiose da parte dello Stato italiano che prevedano anche un ripensamento dei rapporti istituzionali e commerciali con l'Egitto, compreso il ritiro dell'Ambasciatore italiano in Egitto.

Noi, come Assemblea legislativa, ci siamo e siamo pronti ad aiutare come Istituzione e come comunità, in attesa di rivedere Zaki al più presto. Qui, in Emilia-Romagna, è a casa.

Emma Petitti, Presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

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