(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 186.913 casi di positività, 2.026 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.348 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 13,2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covidAlle 16 sono state vaccinate oltre 47.499 persone, il 64% delle dosi al momento disponibili: 5.371 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 775 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 422 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 616 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46 anni.

Sui 775 asintomatici436 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing39 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 22 con gli screening sierologici4 tramite i test pre-ricovero. Per 274 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi per provincia vede  Bologna con 463 casi, poi  Modena con 375 casi,  Rimini (234), Reggio Emilia (190), Ravenna (159), Ferrara (152), Piacenza (144), l’area di Cesena (127), il territorio di Forlì (87), il circondario di Imola (54) e Parma (41).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. In seguito alla verifica sui dati dei giorni passati sono stati eliminati due casi (1 a Modena e 1 a Bologna) in quanto giudicati non casi Covid-19.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.348 tamponi, per un totale di 2.669.612. A questi si aggiungono anche 380 test sierologici e 9.515 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.981 in più rispetto a ieri e salgono così a quota 121.855. Duecento le persone dichiararte oggi guarite a Rimini secondo i dati diffusi dalla Asl Romagna.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 56.848 (-35 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 53.912 (-30), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 80 nuovi decessi: 20 a Bologna (13 donne di 78,82, due di 84, 86, 89, tre di 90, 93, 95, 96, 97 anni e 7 uomini di 20, 59, 81, 84, 91, 92 e 94 anni), 17 in provincia di Forlì-Cesena (10 donne di 81,82, due di 85 anni, due di 86, 88,89,92,94 anni e 7 uomini di 63,69,79, due di 83,89,92 anni), 8 a Modena (5 donne di 84,86,88,93,94 anni e 3 uomini di 83,90,94 anni), 8 a Piacenza ( 4 donne 64,85,86,92  anni e 4 uomini di 54,76,80,83 anni), 8 a Ferrara (4 donne di 72,89,94,98 anni e  4uomini di 76,85,87,89 anni), 6 a Rimini (5 donne  di 79, due di 82,89,97 anni e 1 uomo di 89 anni), 5 a Ravenna (2 donne di 70 e 77 anni e 3 uomini di 85,91,93 anni), 5 a Reggio Emilia (2 donne di 87 e 97 anni e 3 uomini di 80,83,88), 3 a Parma (1 donna di 88 anni e 2 uomini di 67, 80 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 8.210.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 245 (5 in più rispetto a ieri), 2.691 quelli negli altri reparti Covid (-10).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 15 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 14 a Parma (-2), 16 a Reggio Emilia (-2), 53 a Modena (+2 rispetto a ieri), 50 a Bologna (invariato), 15 a Imola (+1), 27 a Ferrara (+1), 21 a Ravenna (+2), 6 a Forlì (+1), 4 a Cesena (invariato) e 24 a Rimini (+3).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.445 a Piacenza (+144 rispetto a ieri, di cui 94 sintomatici), 13.708 a Parma (+41, di cui 26 sintomatici), 25.169 a Reggio Emilia (+190, di cui 108 sintomatici), 33.394 a Modena (+375, di cui 294 sintomatici), 37.163 a Bologna (+463, di cui 262 sintomatici), 5.983 casi a Imola (+54 di cui 29 sintomatici), 10.134 a Ferrara (+152, di cui 50 sintomatici), 14.284 a Ravenna (+159, di cui 105 sintomatici), 6.661 a Forlì (+87, di cui 58 sintomatici), 7.347 a Cesena (+127, di cui 91 sintomatici) e 16.625 a Rimini (+234, di cui 134 sintomatici)

(Rimini) “Siamo davvero soddisfatti dell’intervento della Regione Emilia Romagna a favore dei comparti più colpiti dalle conseguenze economiche di questa pandemia – dice Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini e del SILB dell’Emilia Romagna -. Discoteche, pubblici esercizi, ma anche altri importanti settori come ad esempio guide turistiche e sale cinematografiche sono al centro dell’intervento regionale con un sostegno di 40 milioni di Euro, 3 dei quali destinati alle imprese di intrattenimento. Un sentito ringraziamento, dunque, all’amministrazione regionale che si è dimostrata efficace ad individuare le reali criticità e a porvi rimedio per salvaguardare il tessuto imprenditoriale del nostro territorio. Va dato atto al presidente Stefano Bonaccini e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini di avere accolto le nostre richieste, presentate come Silb-Confcommercio durante i continui e numerosi incontri che ho tenuto personalmente in questi lunghi mesi in presenza e in videoconferenza e che hanno portato ad ottenere  sostegni reali per le imprese. Non meno rilevanti le dichiarazioni fatte dagli amministratori, perché sanciscono l’importanza del ruolo delle discoteche nell’economia regionale. Certo, c’è da fare sempre di più, a cominciare da una erogazione veloce dei sostegni, senza permettere che la burocrazia possa inficiare questo sforzo economico: le imprese sono veramente allo stremo e hanno subito bisogno di liquidità. Sono sufficienti? No, ma di certo sono un primo passo".

Purtroppo "però anche le prossime settimane dovremo passarle in Zona Arancione e ancora una volta i nostri pubblici esercizi dovranno rimanere chiusi se non per l’asporto o la consegna a domicilio. Questo balletto di colori non è più affrontabile: servono date certe per le riaperture, perché l’incertezza ci sta logorando aggiungendo difficoltà a quelle che sono già in essere. I dati regionali sui contagi però non sono buoni, nonostante per tutte le feste bar e ristoranti siano stati chiusi. Evidentemente, come ha sottolineato anche il presidente Bonaccini, paghiamo a caro prezzo le cene e i festeggiamenti nelle case. La responsabilità individuale rimane un fattore fondamentale per uscire da questa pandemia ed è a questa che voglio nuovamente appellarmi. Quando la responsabilità personale viene meno, genera difficoltà a tutti, in primis ad aziende come i pubblici esercizi che devono rimanere chiuse nonostante l’adempimento di tutti i protocolli di sicurezza. Cerchiamo dunque di prenderci ognuno le nostre responsabilità in modo da uscire velocemente da questa brutta situazione senza che resti indietro nessuno. Le aziende non ce la fanno più, l’incertezza le sta logorando”.

Venerdì, 08 Gennaio 2021 18:02

Inquinamento, rinviato stop a euro 4

(Rimini) L’Emilia-Romagna cambia passo contro l’inquinamento. E introduce nuove misure antismog, rafforzate. Sempre più necessarie, dati alla mano: anche durante il lockdown della primavera 2020, grazie alla complicità di condizioni meteorologiche particolarmente critiche e sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, si sono registrati livelli di concentrazione di ozono e un numero di sforamenti delle soglie superiori agli obiettivi previsti dalle norme praticamente in tutto il territorio.

La Regione, pronta ad avviare progetti strutturali già presentati al Governo nell’ambito del piano di ricostruzione nazionale attraverso i fondi europei del Next Generation Eu – proposte avanzate insieme a Piemonte, Lombardia e Veneto per complessivi 2 miliardi di euro nell’area dell’intero Bacino Padano - prepara un piano di interventi triennale, stanziando già quest’anno 21 milioni di euro, fondi che saranno ulteriormente incrementati nel 2022 e 2023.

Anche per ottemperare a quanto previsto dalla condanna all’Italia della Corte di Giustizia Europea del novembre 2020 circa la qualità dell’aria nel nostro Paese, per ciò che riguarda appunto il Bacino padano.

Il piano della Regione si basa su tre assi prioritari di intervento: mobilitàriscaldamento, e agricoltura.

Le prime misure per ridurre l’inquinamento in Emilia-Romagna saranno adottate già la prossima settimana, con un provvedimento della Giunta regionale che resterà in vigore fino alla fine del 2021. E a seguire, entro febbraio, sarà predisposto un piano straordinario triennale per definire le nuove, ulteriori misure, accompagnate e sostenute con l’assegnazione di nuove risorse a favore di cittadini, imprese e Comuni.

Restano intanto in vigore fino al 31 dicembre 2021 le limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, mentre si sospende il blocco dei diesel Euro4 che sarebbe scattato lunedì prossimo, 11 gennaio. È quanto dispone l’ordinanza oggi alla firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo il rinvio concordato con le Regioni del Bacino Padano a causa dell’emergenza sanitaria, approvato nelle ultime ore anche dal ministro all’Ambiente, Sergio Costa.

La valutazione delle Regioni e del Ministero è stata infatti che tale blocco non sia conciliabile, nell’emergenza pandemica, con le limitazioni di capienza imposte al trasporto pubblico locale. Per questa ragione si è ritenuto al momento di disporre un rinvio, con la contestuale adozione di misure compensative sul piano ambientale al fine di non arretrare sul fronte della lotta all’inquinamento e per la qualità dell’aria.

Le nuove misure che saranno adottate in tal senso dalla Giunta regionale la prossima settimana e le prime linee del piano triennale che sarà varato a febbraio sono state illustrate oggi alla stampa dall’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo nel corso di una video-conferenza.

“Insieme ai sindaci e agli amministratori di tutti i territori- afferma Priolo- vogliamo proporre nuovi interventi e ampliare quelli esistenti per migliorare la qualità dell’aria e tutelare così la salute dei cittadini, il bene più prezioso di una comunità, come ci ha insegnato tristemente la pandemia che stiamo affrontando da un anno. Con queste prime misure e altre che stiamo elaborando, saremo in grado di abbassare l’inquinamento nella nostra regione. Per farlo abbiamo bisogno del contributo di tutti: per questo, insieme al nuovo piano triennale, attiveremo una massiccia campagna di sensibilizzazione. Solo attraverso una consapevolezza collettiva e comportamenti coerenti e rispettosi, potremo garantire alle giovani generazioni una comunità più sicura in cui studiare, lavorare e vivere”.

Cosa prevedono le nuove misure della Regione

MOBILITA’ - In primo luogo, le misure strutturali ed emergenziali per la qualità dell’aria previste dal 1^ ottobre al 31 marzo saranno prolungate di un mese, fino al 30 aprile, in virtù del prolungamento della stagione termica.

Dall’11 gennaio, inoltre, entreranno a far parte delle misure di blocco strutturali anche i veicoli euro 2 Benzina e Gpl e CH4 Euro 1. Restano viceversa sospese le limitazioni per i veicoli diesel Euro4.

È previsto il raddoppio delle domeniche ecologiche, fino a quattro al mese, a partire dal 24 gennaio (ad esclusione della domenica di Pasqua e del 26 dicembre), nei Comuni aderenti al Pair2020, domeniche in cui scatterà anche il blocco per i veicoli diesel Euro 4.

E per favorire le politiche di mobilità dei cittadini, la Regione stanzierà 250mila euro destinati ai Comuni capoluogo per l’adozione, nelle domeniche ecologiche, del biglietto unico giornaliero del trasporto pubblico locale fino ad aprile.  Altri fondi saranno invece utilizzati per la mobilità sostenibile con misure a sostegno dei percorsi casa lavoro (bike to work, bike sharing, car sharing), delle piste ciclabili (piste emergenziali, ricuciture urbane, collegamenti interni ed esterni per poli lavorativi), delle strade scolastichepercorsi sicuri casa-scuola, per l’acquisto di bici e la sostituzione dei mezzi più inquinanti della pubblica amministrazione.

Per verificare il rispetto delle misure di limitazione della circolazione, verranno rafforzati i controlli, che saranno 1.500 all’anno per il Comune di Bologna con comunicazione alla Regione delle categorie controllate; 1.200 all’anno per i Comuni superiori ai 100mila abitanti; 900 per quelli tra i 50mila e 100mila abitanti e 300 per quelli inferiori ai 50mila abitanti, sempre con comunicazione delle categorie sottoposte a controllo.

Cambia, inoltre, il meccanismo che attiva le misure emergenziali. Si baserà sulla previsione di superamento dei valori giornalieri di PM10 per tre giorni a decorrere da quelli di controllo – che aumentano da due a tre, il lunedì, il mercoledì e il venerdì - e fino al giorno di controllo successivo.

RISCALDAMENTO - Per ridurre gli inquinanti dovuti agli impianti di riscaldamento, la Regione varerà un bando per incentivare la sostituzione delle stufe - maggiore agente inquinante -, definendo una misura integrativa rispetto al bonus 110.

AGRICOLTURA - Altro capitolo importante della manovra messa a punto dalla Regione. In primo luogo, in caso di attivazione delle misure emergenziali, sarà vietato dall’11 gennaio lo spandimento dei liquami zootecnici, misura che sarà estesa su tutto il territorio regionale con l’attivazione su base provinciale. Sono escluse le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo. Inoltre, sarà vietato anche l’abbruciamento dei residui vegetali nel periodo dal 1^ ottobre al 30 aprile, con eccezione dei trattamenti fitosanitari. In tutti i casi saranno potenziati i controlli per verificare il rispetto dei divieti.

Ancora, da ottobre 2022, diventerà obbligatoria la copertura delle vasche di stoccaggio degli effluenti zootecnici, misura che sarà affiancata da risorse e incentivi attraverso appositi fondi anche del Programma di sviluppo rurale.

(Rimini) “Le discoteche non devono chiudere, questa è solo una pausa resa necessaria dalla situazione generale a causa della pandemia. E la Regione rimane, concretamente, al loro fianco”. Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, esprime la propria vicinanza ai gestori di questo comparto, storico e strategico, danneggiato dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria di questi mesi. Una vicinanza concreta, che si sostanzia con ristori per 3 milioni di euro di fondi regionali rivolti proprio ai gestori delle discoteche, da Piacenza a Rimini, per sostenerli nell’affrontare questo difficile periodo di stop delle attività, in attesa della ripartenza.

“Le discoteche dell’Emilia-Romagna- commenta l’assessore Corsini sono da sempre una peculiarità della nostra terra, e sono parte integrante della nostra economia turistica. Un vero e proprio esempio di imprenditorialità di successo, che offre lavoro e contribuisce all’economia regionale”. “Per noi è importante -chiude Corsini- che i gestori riescano a superare questo lungo e doloroso fermo delle attività, in attesa che la pandemia allenti la morsa e si possa riprendere al più presto; io sono fiducioso, voglio pensare che tra pochi mesi torneremo a far ballare l’Italia”.

I ristori destinati al comparto dell’intrattenimento fanno parte di un ‘pacchetto’ di 40 milioni di euro - annunciato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini durante la video conferenza stampa di fine anno - rivolto a diverse categorie messe in difficoltà dal Covid-19. Di questi, circa 21,8 milioni di aiuti sono per i pubblici esercizi come bar e ristoranti e i restanti 8 milioni sono destinati a taxi e servizi di noleggio con conducente, maestri di sci, palestre, piscine pubbliche e private, sale cinematografiche, guide turistiche e spettacoli viaggianti

(Rimini) Continua il trend con il segno meno per gli incarichi assegnati nel 2020 dal Comune di Rimini, che prosegue così nel percorso di riduzione della spesa di questo capitolo. L'anno che si è appena concluso vede assestarsi la spesa totale sostenuta per studi ed incarichi a 412.000 euro, contro i 429.000 euro dell'anno precedente. Rispetto a due anni fa la spesa si è praticamente dimezzata passando da 797.000 del 2018, agli attuali 412.000 del 2020. Nel 2010 la cifra per la stessa voce si aggirava su 3.152.000 milioni.

 
"Da anni abbiamo avviato – sottolinea l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini - un continuo e consistente percorso di riduzione delle spese, a partire dai tagli alle consulenze e agli incarichi non strettamente necessari. La capacità di investire di un ente in periodi economicamente delicati come quello che stiamo vivendo è strettamente legata alla capacità di saper recuperare risorse riducendo progressivamente le spese in maniera oculata. In dieci anni siamo passati da 3.152.000 milioni di euro a 412.000 mila euro, con una riduzione dell'87%. È chiaro che un risultato del genere si raggiunge anche e soprattutto valorizzando le professionalità presenti già nell'ente: è alla luce del sole come importanti progetti e iniziative del Comune di Rimini si siano realizzate e si stiano realizzando grazie ai dirigenti e ai funzionari interni".
Venerdì, 08 Gennaio 2021 17:49

Marano, migliora la qualità delle acque

(Rimini) Il mare di Riccione ha una qualità delle acque  di balneazione eccellente e da oggi anche l'acqua del Marano Sud si aggiunge alla classifica con un voto di tutto rispetto. La Regione ha classificato "buona", l'acqua di balneazione del Marano, accertando in maniera definitiva lo stato di salute del tratto che delimita il confine Nord della Perla Verde. Un risultato ottenuto grazie al risanamento generale dell'area del Marano. 

La DGR n.1741/2020 inerente la valutazione della qualità delle acque di balneazione della Regione Emilia - Romagna, infatti, al termine della stagione balneare 2020 ha deliberato la riqualificazione a "buona" dell'acqua di balneazione afferente il Marano Sud, certificando di fatto gli sforzi compiuti in questi anni dall'assessorato all'Ambiente sul tema della qualità del nostro mare. "Tale importante risultato è stato raggiunto dagli interventi degli ultimi due anni, circa la salvaguardia dell'ambienta che ha sempre rappresentato uno dei temi fondamentali dell'azione politica dell'amministrazione", ha ricordato l'assessore all'Ambiente, Lea Ermeti

Il Marano negli anni ha spesso presentato delle caratteristiche peculiari con un ecosistema particolarmente fragile ed esposto ai cambiamenti dovuti al fondale marino e allo scambio intermittente tra acque fluviali e marine. In questi due anni, l'amministrazione ha concentrato gli interventi su alcuni vettori fondamentali: acque meteoriche, controllo della vegetazione all'interno degli argini dal ponte della ferrovia al ponte di viale D'Annunzio; implementazione del sistema di consolidamento e rettifica delle sponde secondo l'ingegneria naturalistica e infine controllo del deflusso a mare e della miscelazione con le acque marine attraverso la rimozione periodica del cordone sabbioso che si forma a causa delle mareggiate e della scarsa portata del torrente Marano. 

"Oggi Riccione può finalmente vantare acque di balneazione che vanno da eccezionale a buono - ha aggiunto l'assessore Ermeti - con il balzo del Marano da "sufficiente" a "buono" abbiamo tutte le carte in regola. Sono 7 i punti di analisi per la qualità delle acque di balneazione di queste 6 sono eccellenti e una buona. Il Marano per noi è stata una scommessa e l'abbiamo vinta, non solo in termini ambientali, ma anche di riqualificazione cittadina. I progetti sono tanti, dal lungomare nuovo con il secondo stralcio del Goethe, alla riqualificazione della Reggiana. Era ovvio però che prima di tutto dovevamo ristabilire un equilibrio naturale, tra mare, fiume e terra. Un impegno che manterremo sempre". 

"Questo è un ottimo risultato e ringrazio l'ufficio Ambiente del Comune e l'amministrazione comunale per aver continuamente lavorato per migliorare un tratto di costa molto bella e interessante", dice Christian Casadei, del Cda della Cooperativa Bagnini e titolare degli stabilimenti balneari 123 e 124 al Marano. "Abbiamo iniziato qualche anno fa ad impegnarci insieme con il  Comune per risanare tutta l'area del Marano - racconta - perché non si poteva mettere a rischio la balneazione di un pezzo di costa Adriatica e perdere un patrimonio naturalistico come questo. La salvaguardia del mare è prima di tutto tutela della salute delle persone ma anche della nostra economia. Oggi la Regione conferma finalmente per il Marano una qualità "buona" delle acque di balneazione e mette al top con "eccellente" tutto il mare di Riccione. Non abbasseremo la guardia perché ogni accorgimento è importante per conservare un ecosistema davvero bello". 

Venerdì, 08 Gennaio 2021 17:48

8 gennaio

Bollettino | A scuola con timore | Incognite sul Sigep

Giovedì, 07 Gennaio 2021 19:49

Vaccini, aggiornamento in tempo reale

(Rimini) Nella giornata di oggi, alle ore 19, in Emilia-Romagna sono state vaccinate contro il Coronavirus 8.916 persone. E le aziende sanitarie, da Piacenza a Rimini, stanno proseguendo con le somministrazioni. Vaccini effettuati a donne e uomini che lavorano nella sanità regionale fra medici, infermieri e operatori e a operatrici e operatori delle CRA, oltre ai degenti delle residenze per anziani.

Salgono quindi a 40.973 le persone vaccinate in Emilia- Romagna al momento (la foto in pagina è successiva ale rilevazioni dell'ufficio stampa della Regione), il 69% delle dosi consegnate al momento. L'aggiornamento in tempo reale sul numero di vaccini fatti sul sito della Regionehttps://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Il portale dedicato è stato implementato col dato sulle somministrazioni fatte suddivise per categorie. Fra queste, i degenti della CRA, le strutture residenziali per anziani: 2.815 quelli vaccinati finora in Emilia-Romagna.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 184.889 casi di positività, 2.228 in più rispetto a ieri, su un totale di 9.629 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 23,1%: un numero in linea con gli altri giorni festivi, quando i tamponi vengono effettuati nei casi maggiormente necessari, in presenza di sintomi o situazioni nelle quali l'esito positivo è spesso atteso, e che quindi non si può considerare indicativo di una tendenza.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covidAlle 16 sono state vaccinate oltre 38.129 persone, il 64% delle dosi al momento disponibili: 6.064 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 998 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 452 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 768 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,1 anni.

Sui 998 asintomatici602 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing55 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 35 con gli screening sierologici13 tramite i test pre-ricovero. Per 293 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi per provincia vede Modena con 420 casipoi Bologna (397), Reggio Emilia (316), Ravenna (243), Rimini (199), Parma (139), Ferrara (119), l’area di Cesena (112), il circondario di Imola (103), Piacenza (99) e il territorio di Forlì (81).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.629 tamponi, per un totale di 2.654.264. A questi si aggiungono anche 55 test sierologici e 7.939 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 3.348 in più rispetto a ieri e salgono così a quota 119.874.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 56.885 (-1.184 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 53.944 (-1.224), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 64 nuovi decessi: 11 a Bologna (7 donne di 67, 84, 85, 87, 88, 89 e 91 anni e 4 uomini di 74, 77, 82 e 94 anni), 10 a Modena (6 donne di 76, 82, 83, 85, 89 e 95 anni e 4 uomini di 74, 79, 82 e 89 anni), 9 a Ravenna (5 donne di 78, 80, 84, 91 e 99 anni e 4 uomini di 82, 86, 87 e 90 anni), 9 a Rimini (7 donne di cui due di 81 anni e le altre di 79, 85, 86, 90 e 95 anni e 2 uomini di 69 e 77 anni), 8 a Piacenza (7 donne di cui due di 86 anni e le rimanenti di 75, 81, 82, 84 e 97 anni e 1 uomo di 80 anni), 6 a Ferrara (4 donne di 71, 72, 89 e 101 anni e 2 uomini di 84 e 91 anni), 6 a Reggio Emilia (6 uomini di cui due di due di 74 anni e i restanti di 73, 79, 86 e 89 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (2 donne di 78 e 95 anni e 1 uomo di 90 anni), 2 a Parma (1 donna di 76 anni e 1 uomo di 84 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 8.130.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 240 (4 in più rispetto a ieri), 2.701 quelli negli altri reparti Covid (+36).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 16 a Parma (invariato), 18 a Reggio Emilia (invariato), 51 a Modena (+3 rispetto a ieri), 50 a Bologna (+6), 14 a Imola (-2 rispetto a ieri), 26 a Ferrara (-3), 19 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (-1), 4 a Cesena (+1) e 21 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.301 a Piacenza (+99 rispetto a ieri, di cui 59 sintomatici), 13.667 a Parma (+139, di cui 90 sintomatici), 24.979 a Reggio Emilia (+316, di cui 116 sintomatici), 33.020 a Modena (+420, di cui 258 sintomatici), 36.701 a Bologna (+397, di cui 237 sintomatici), 5.929 casi a Imola (+103 di cui 48 sintomatici), 9.982 a Ferrara (+119, di cui 38 sintomatici), 14.125 a Ravenna (+243, di cui 116 sintomatici), 6.574 a Forlì (+81, di cui 66 sintomatici), 7.220 a Cesena (+112, di cui 96 sintomatici) e 16.391 a Rimini (+199, di cui 106 sintomatici).

Giovedì, 07 Gennaio 2021 14:32

Nuova illuminazione per il parco Murri

(Rimini) Fare del Parco Murri un grande ‘open space’, uno spazio vivo tra sport, eventi e convivialità: è il progetto a cui il Comune di Rimini sta lavorando in sinergia con gli operatori della zona di Bellariva, un’azione mirata su un’area verde a due passi dal mare e che vuole accompagnare l’importante processo di rigenerazione urbana che sta coinvolgendo l’intera fascia di Rimini sud. Mentre si progetta la prossima stagione, l’Amministrazione ha già portato a termine un primo importante intervento, con un potenziamento dell’illuminazione dell’intero Parco: tutti i corpi illuminanti infatti sono stati sostituiti con nuove lampade con tecnologia al led, accendendo così una nuova luce sull’area, più potente ed efficiente dal punto di vista energetico. La nuova illuminazione rappresenta un tassello fondamentale per innalzare il livello di sicurezza, nella prospettiva di riempire il Parco Murri di nuove funzioni e servizi. Il progetto che il Comune vuole mettere in campo con il coinvolgimento dei comitati turistici, degli operatori e delle associazioni attive nella zona, prevede infatti la creazione nel parco di aree attrezzate per lo sport e di campi da gioco, eventi di intrattenimento, street food, mercatini. 

“Abbiamo una serie di idee che porteremo avanti confrontandoci con chi vive e lavora nella zona – sottolineano gli assessori del Comune di Rimini Roberta Frisoni e Jamil Sadegholvaad – Anche recentemente abbiamo condotto insieme dei sopralluoghi per capire come sfruttare al meglio le potenzialità di uno degli spazi verdi più ampi di quelli attualmente presenti lungo la fascia costiera. Il primo obiettivo infatti è quello di animare il parco durante la stagione estiva, facendolo diventare un presidio per l’intera zona: stiamo lavorando per attrezzare l’area per favorire lo sport outdoor, con spazi anche a disposizione delle associazioni sportive, e per far sì che possa diventare un’arena per spettacoli e per eventi culturali. Proseguiamo con la filosofia che ha guidato le iniziative di quest’estate, anche ipotizzando la possibilità di consentire ai pubblici esercizi che si affacciano sul parco di allestire dei dehors per i clienti. Una serie di azioni integrate che si sposa con il disegno di trasformazione urbana che stiamo portando avanti nella zona sud, a partire dall’avanzamento del Parco del Mare: grazie al contributo di circa un milione di euro ottenuto attraverso il bando City Branding, sarà possibile concludere la progettazione dell’opera pubblica nei tratti da Lagomaggio a Miramare. Un processo di cambiamento radicale e profondo, che coinvolge anche la riqualificazione dei viali delle Regine, che non può prescindere inoltre dal futuro della colonia Murri: nell'ambito delle manifestazioni d'interesse, un privato si è fatto promotore del recupero della Colonia dandogli una vocazione sociale, con servizi per anziani e strutture per il tempo libero. C’è dunque tanto fermento – concludono gli assessori - per dare vita, passo dopo passo, non solo al Parco ma all’intero comparto”.

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