Martedì, 12 Gennaio 2021 17:01

Sadegholvaad: riapriamo i ristoranti

(Rimini) “Da quasi un anno ormai facciamo i conti con i numeri del Covid. Contagi, indici rt, posti in terapia intensiva. Da qualche settimana alla drammatica cifra delle persone che ci hanno lasciato si è aggiunto il conto delle donne e degli uomini coinvolti nella campagna di vaccinazione, la chiave di volta in questa guerra contro il virus, unica possibilità per una reale ripartenza. C’è però un altro numero, grave quanto quello legato alla crisi sanitaria, che va arginato: è il dato delle attività, dei pubblici esercizi, delle imprese, che rischiano di non superare questo gelido inverno". Così l'assessore alle atticità produttive del comune di Rimini. "Inutile nascondersi dietro un dito: ogni azione necessaria a contenere i contagi e l’espandersi della pandemia va adottata senza esitazione, ma lungo la strada che ci porterà a debellare il virus rischiamo di lasciare troppe ‘vittime’ tra saracinesche abbassate e vetrine spente. E mentre a Roma si ventilano crisi, rimpasti e giochi di incastri, imprese e lavoratori attendono risposte, cioè ristori. In questa direzione la Regione Emilia Romagna farà ancora una volta la sua parte: il 20 gennaio inizia “l’operazione ristori” che consentirà di assegnare circa 40 milioni di euro alle attività del territorio regionale costrette a chiusure e sospensioni dovute alle restrizioni anti-Covid".

Anche il comune di Rimini farà la sua parte " con una serie di azioni mirate a sostegno alle imprese, tra esenzioni e agevolazioni tributarie (ad esempio la riduzione Tari e l’esenzione Cosap) e il progetto Rimini open space, rinnovato anche per il 2021. L’ ”operazione ristori” partirà dai bar e dai ristoranti, una categoria di attività che soprattutto nel nostro territorio rappresenta una fetta importante del nostro tessuto imprenditoriale e sulla quale si regge un’intera filiera, che passa dai produttori agricoli ai distributori. Categoria che vive mesi di incertezze, tra chiusure decise senza preavviso e continue modifiche ai provvedimenti, l’ultima quella ipotizzata di vietare ai bar l’asporto dopo le 18 per contrastare la cosiddetta ‘movida’. Un intervento che per colpa di pochi rischierebbe di peggiorare la situazione già compromessa dei tantissimi esercizi che hanno sempre operato nel rispetto delle regole", sottolinea l'assessore.

La situazione sanitaria "non consente di allentare la presa, ma al rigore delle norme serve accompagnare anche una rapidità da parte del governo nel garantire liquidità alle imprese e non da ultimo dare una visione di prospettiva. L’auspicio è che già da inizio primavera bar, ristoranti possano tornare ad essere pienamente operativi, ma se le condizioni sanitarie non lo consentiranno e dovessero essere necessarie ancora restrizioni, credo doveroso organizzarsi affinché si possa dare una prospettiva alle attività e far sì che possano lavorare con gli orari canonici, se fosse necessario anche con capienza ridotta, consentendo così di poter programmare e organizzarsi. Non sarebbe la panacea di tutti mali, né basterebbe a risollevare il comparto, ma sarebbe una boccata d’ossigeno e soprattutto un segnale per un ritorno alla cosiddetta normalità di cui non vediamo l’ora di riappropriarci. In questo senso a Rimini ci sarebbe anche un’opportunità in più grazie al progetto “Rimini open space” che ha introdotto la possibilità per le attività di ampliare gratuitamente i propri spazi esterni destinati ai clienti. Riaprire le porte di bar e ristoranti in primavera sarebbe un messaggio concreto di speranza e fiducia, la risposta di un Paese che non attende”.

Martedì, 12 Gennaio 2021 16:58

Ibla, da Riccione ad Amici

(Rimini) "Riccione si conferma una pista di lancio per nuovi talenti. I complimenti del sindaco Renata Tosi e i miei ad Ibla, la nuova allieva di Amici su Canale 5. Ibla la scorsa estate ha trionfato a Radio Deejay, vincendo il premio speciale del trofeo indetto per i giovani talenti sul palco in piazzale Roma. Un orgoglio per la città che le ha portato fortuna". Così l'assessore al Turismo, Stefano Caldari. "La manifestazione di Dj a Riccione si sta affermando sempre di più, tanto da diventare una nuova Castrocaro. Investire sui nuovi talenti musicali è investire sul futuro, e noi al futuro guardiamo sempre perché Riccione, la città e il suo brand sono sinonimo di nuovo, di gioventù, di tendenza e di scoperta e di orizzonti che premiamo. Noi, Riccione e Dj On Stage sono l'ottimismo nel futuro, nel sapere dei nostri ragazzi che ci porta a superare anche i brutti momenti. La scorsa estate per noi, così come per gli organizzatori di Dj, avere ancora un palco in piazzale Roma, fare intrattenimento applicando tutte le regole della sicurezza prevista. Noi abbiamo dimostrato che si può fare, si può vincere, si può andare avanti nelle vita, lavorare e stare bene. Questi sono gli esempi che vogliamo per i nostri figli, sono il valore aggiunto di Riccione, terra dove non si invecchia mai. Ibla vai facciamo il tifo per te". 

(Rimini) La guardia di finanza di Rimini e l'Inps hanno accertato che una persona residente a Rimini, pur risultando disoccupata e pur percependo il reddito di cittadinanza, tra il 2017 e il 2020, avrebbe conseguito vincite nei giochi online per oltre 2 milioni di euro. Dalle investigazioni è emerso che il beneficiario del sussidio statale è titolare di diversi conti gioco utilizzati assiduamente sia per giocare che per scommettere (poker, giochi da tavolo, scommesse sportive, tombola e bingo). Le considerevoli somme vinte sono state scoperte dai finanzieri analizzando proprio questi conti senza però trovarne traccia nella dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell'Isee, che ha permesso così all’incallito giocatore di incassare il reddito di cittadinanza per circa 15mila euro.

L’uomo è stato segnalato perciò sia alla Procura della Repubblica di Rimini, per aver indebitamente percepito erogazioni a danno dello Stato, che all’Inps, per il blocco dell’erogazione e conseguente recupero dell’indebito incassato.E’ bene ricordare, altresì, che è fatto divieto di utilizzo del Reddito di cittadinanza per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità e la conseguente perdita dei requisiti si verifica anche nel caso di acquisizione del possesso di somme o valori superiori a 6mila euro, a seguito di donazione, successione o vincite, che vanno comunicate dal beneficiario all’INPS entro quindici giorni dall’acquisizione.

Martedì, 12 Gennaio 2021 09:53

12 gennaio

La protesta degli zaini | Zona rossa, forse no | Mosse per le amministrative

(Rimini) Venerdì 8 gennaio si sono riuniti i consiglieri delle liste civiche che hanno sostenuto la candidatura a Sindaco di Andrea Gnassi (Daniela De Leonardis, Mirco Muratori ed Enzo Zamagni per Patto Civico; Kristian Gianfreda di Rimini Attiva, Luca Pasini di Rimini Futura, unitamente al consigliere Andrea Bellucci, anch'egli espressione di una lista civica, che commenta: "E’ necessaria oggi più che mai, una visione chiara e concreta della nostra città, soprattutto in un periodo di grandi cambiamenti come questo. Avremo bisogno di un’amministrazione che porti avanti il lavoro fin qui intrapreso con una fortissima vocazione all’innovazione continua, al turismo, all’ambiente e alla cultura. E’ innegabile quanto in meglio sia cambiata la nostra città negli ultimi anni".

Insieme hanno concordato un documento d'intenti che definisce i principi sulla cui base partecipare alla costruzione dei programmi e alla scelta di un candidato che possa dare continuità e sviluppo all'attività di governo di una città che ha raggiunto in questi anni risultati importanti ed evidenti che "sotto gli occhi" di tutti i cittadini. Il documento allegato è l'esito di un coordinamento permanente tra le liste civiche che l'hanno sottoscritto ed è aperto alla partecipazione di altre esperienze civiche presenti nella città, che rappresentano un patrimonio essenziale di cittadinanza attiva, più che mai necessario alla costruzione di un'alleanza che metta lo sviluppo di Rimini al centro di qualsiasi progetto elettorale

In questa prospettiva, si è scelto di individuare nel consigliere Kristian Gianfreda il coordinatore e portavoce della rete delle liste civiche che hanno sostenuto la candidatura a Sindaco di Andrea Gnassi, che ha dichiarato "Le civiche sono una parte fondamentale del governo di questa città e rappresentano mondi vitali della nostra società. In questi anni di amministrazione abbiamo imparato a lavorare insieme, nel rispetto, nella correttezza e nella trasparenza. Le differenze tra noi sono diventate spunto di confronto costruttivo e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Da qui in avanti se tutte le parti che compongono Rimini remeranno nella stessa direzione allora usciremo alla grande da questa crisi. Dobbiamo avanzare con unità e in continuità, non è tempo di rotture, è il tempo della responsabilità, andiamo avanti senza lasciare indietro nessuno".

(Rimini) Questo pomeriggio è stato sottoscritto, tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Morciano e la Società Commercianti Indipendenti Associati di Forlì, l'Accordo di programma per la riqualificazione del comparto comprendente il pastificio Ghigi.

Obiettivo dell'accordo è la realizzazione del Programma di Riqualificazione Urbana (PRU) del comparto Ghigi, al fine di rafforzare sotto il profilo commerciale e dei servizi il polo urbano di Morciano nell'ambito della Valconca, in coerenza con gli indirizzi del PTCP, riqualificando nello stesso tempo una zona compromessa dalla presenza dell'insediamento industriale.

"Con questo accordo – dichiarano il presidente della Provincia Riziero Santi e il sindaco di Morciano Giorgio Ciotti - si conclude l'iter di revisione di un ambito urbano del Comune di Morciano oggetto di analisi e approfondimento ormai ventennale. Il Comune di Morciano si conferma luogo vocato ai servizi, anche di carattere sociale e culturale, dell'intera Valconca. La nuova opera pubblica che sorgerà in via Roma a seguito della demolizione della vecchia scuola media, ovvero un centro culturale polivalente con annessa la nuova biblioteca, completa e potenzia l'offerta culturale e formativa nei confronti dei nostri giovani e delle generazioni a venire. Oggi più che mai un'opera che si pone quale riferimento di speranza per la costruzione di un nuovo e rinnovato futuro."

Il Programma di Riqualificazione prevede la ristrutturazione urbanistica del pastificio, del mulino e del mangimificio (anche la loro demolizione e ricostruzione) e la realizzazione di spazi pubblici e privati, la realizzazione di un parcheggio pubblico su due piani completamente interrati sull'area destinata a parcheggio privato della Ghigi in via Roma, la sistemazione di piazza Risorgimento, con la creazione del capolinea degli autobus, e delle vie circostanti il complesso Ghigi, la trasformazione dell'attuale centro culturale polivalente di via Pascoli (biblioteca comunale, già ex scuola elementare) per ospitare la sede di nuovi servizi comunali e delle associazioni locali, gli interventi di adeguamento dell'Auditorium adiacente al padiglione fieristico e la realizzazione di un nuovo centro culturale polivalente/biblioteca.

Lunedì, 11 Gennaio 2021 18:29

Bar "penalizzati", l'affondo della Regione

(Rimini) L’azione di contrasto al virus è assolutamente prioritaria, soprattutto di fronte al possibile aumento del contagio nel Paese ipotizzato dagli esperti. Ma occorre fare attenzione a prendere decisioni che rischiano solo di penalizzare attività che si possono svolgere in sicurezza e categorie economiche ormai al limite. Mi riferisco alla possibilità di fermare alle 18 l’attività di asporto da parte dei bar, di cui si parla in merito al nuovo Dpcm cui lavora il Governo: la gran parte di questi esercenti gestisce i locali in maniera più che corretta e la maggioranza di loro non può pagare colpe di pochi, che ancora oggi permettono o addirittura favoriscono assembramenti fuori dai locali stessi. Su questo, anzi, chiediamo con forza che si facciano controlli massicci fuori da bar e locali dove si creano tali situazioni”. 

Così l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini, che prosegue: “Ricordo poi che il codice Ateco dei bar è lo stesso delle pizzerie e di altre attività analoghe, che ovviamente dovrebbero abbassare la serranda a quell’ora, cosa difficilmente spiegabile alla luce dei protocolli di sicurezza che permette loro di operare con tutte la garanzie necessarie”.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 192.832 casi di positività, 1.942 in più rispetto a ieri, su un totale di 9.632 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 20,1%: un dato in linea con gli altri giorni seguenti ai festivi, quando i tamponi vengono effettuati nei casi maggiormente necessari, in presenza di sintomi o situazioni nelle quali l’esito positivo è spesso atteso, e che quindi non si può considerare indicativo di una tendenza.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

Alle 16 sono state effettuate 73.660 vaccinazioni; 5.905 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le Aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata, fino a sera.

Prosegue intanto l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati 822 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi, 424 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 546 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,8 anni.

Sugli 822 asintomatici407 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing47 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 45 con gli screening sierologici11 tramite i test pre-ricovero. Per 312 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi per provincia vede Modena con 469 casi, poi Bologna con 402; seguono Rimini con 173 casi, Reggio Emilia (168), Ferrara (146), Parma (135), Cesena (132), Ravenna (129). Poi Forlì (88), il circondario di Imola (56) e Piacenza (44).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. In seguito alla verifica sui dati dei giorni passati sono stati eliminati due casi (1 a Bologna e 1 a Forlì) in quanto giudicati non Covid-19.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.632 tamponi, per un totale di 2.704.917. A questi si aggiungono anche 49 test sierologici e 7.013 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 316 in più rispetto a ieri (40 nel riminese) e salgono così a quota 122.963.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 61.466 (+1.560 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.487 (+1.523), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 66 nuovi decessi: 12 a Bologna (di cui 5 donne – rispettivamente  di 81, 82, 83 anni e 2 di 86 – e 7 uomini: 63, 68, 69, 72, 84, 92 e 95 anni); 10 a Ravenna (di cui 6 donne – rispettivamente di 73, 78, 86, 88, 89, 98 anni –  e 4 uomini, di 64, 67, 82, 85 anni); 10 a Ferrara (di cui 5 donne – rispettivamente di 73, 85, 88, 90, 93 anni – , e 5 uomini, di 67, 78, 80, 81, 94 anni); 9 nel modenese (di cui 3 donne di 91, 93 e 96 anni, e 6 uomini: 2 di 74 anni, uno di 81, 2 di 88, uno di 91 anni); 6 a Reggio Emilia (3 donne di 80, 86 e 97 anni, e 3 uomini di 45, 64 e 79 anni); 6 in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 79 e 92 anni, e 4 donne: una di 86 anni, deceduta però a Ravenna, una di 90, una di 93 e una di 96 anni, quest’ultima deceduta a Rimini); 4 nel riminese (2 donne di 90 e 91 anni, e 2 uomini di 76 e 90 anni);5 a Piacenza (2 donne di 84 e 88 anni e 3 uomini di 72, 74 e 82 anni);2 a Parma (entrambi uomini, rispettivamente di 86 e 93 anni). Due decessi sono di cittadini residenti al di fuori dell’Emilia-Romagna: un 80enne di Falconara Marittima (Ancona) deceduto a Bologna e un 75enne di Marradi (Firenze), deceduto a Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 8.403.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 238 (uno in più rispetto a ieri), 2.741 quelli negli altri reparti Covid (+36).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 13 a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (invariato), 53 a Modena (-1), 48 a Bologna (+3 rispetto a ieri), 16 a Imola (invariato), 27 a Ferrara (invariato), 14 a Ravenna (-3), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+2) e 25 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.775 a Piacenza (+44 rispetto a ieri, di cui 36 sintomatici), 14.021 a Parma (+135, di cui 104 sintomatici), 25.922 a Reggio Emilia (+168, di cui 75 sintomatici), 34.444 a Modena (+469, di cui 348 sintomatici), 38.366 a Bologna (+402, di cui 185 sintomatici), 6.164 casi a Imola (+56, di cui 25 sintomatici), 10.594 a Ferrara (+146, di cui 50 sintomatici), 14.748 a Ravenna (+129, di cui 51 sintomatici), 6.879 a Forlì (+88, di cui 52 sintomatici), 7.748 a Cesena (+132, di cui 103 sintomatici) e 17.171 a Rimini (+173, di cui 91 sintomatici). /CV

Lunedì, 11 Gennaio 2021 14:46

Economia, crollo e mutazioni del commercio

(Rimini) Nel terzo trimestre 2020 la tendenza negativa delle vendite contiene la diminuzione (-2,4 per cento). La pandemia ha accentuato i processi di cambiamento che caratterizzano da anni il settore del commercio. Tra le tipologie, la flessione ha interessato soprattutto il dettaglio specializzato non alimentare; la perdita è più contenuta per quello alimentare, mentre iper, super e grandi magazzini confermano l'aumento delle vendite. L'andamento negativo è più pesante per la piccola e per la media distribuzione, mentre la tendenza quasi si annulla per le attività con 20 o più addetti. La pressione sulla base imprenditoriale si è ridotta (-2,4 per cento).

 Le limitazioni alle attività imposte dalle misure anti-Covid 19, e l'emergenza che cambia il colore alle giornate del calendario, creano per tutti i settori economici e in particolare per le imprese del commercio un clima di incertezza di cui non si riescono a definire i limiti temporali. Una possibile boccata di ossigeno, specie per il comparto non alimentare, potrà arrivare dall'apertura della stagione dei saldi dal 30 gennaio 2021, anticipata dalla rimozione del divieto alle vendite promozionali: un'occasione per incassare liquidità, fondamentale per la sopravvivenza delle aziende e per fornire occasioni di acquisto ai consumatori. In attesa dell'evolversi della situazione legata alla crisi pandemica, è interessante guardare gli ultimi dati disponibili dell'indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna e relativa al periodo luglio-settembre, in cui un allentamento delle misure restrittive ha interrotto la precedente fase di pesante ripiegamento.

L'andamento complessivo. Le vendite a prezzi correnti hanno subito una flessione del 2,4 nel terzo trimestre del 2020 rispetto all'analogo periodo del 2019 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna. Anche il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite si alleggerisce e risale da -31,0 a -2,1 punti. In attesa dei dati sul quarto trimestre appena concluso, si rileva che le previsioni di vendita a fine settembre degli operatori relative a questo periodo erano positive, anche se le più basse dal 2012. L'epidemia di coronavirus ha accentuato decisamente i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio, con effetti immediati sui risultati economici.

 Le tipologie del dettaglio: bene iper, super e grandi magazzini. Le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte solo dell'1,1 per cento. Il dettaglio specializzato non alimentare ha subito invece una perdita più ampia (-4,5 per cento). Al contrario, iper, super e grandi magazzini hanno nuovamente beneficiato della situazione, ottenendo un nuovo aumento delle vendite (+3,4 per cento).

 La dimensione delle imprese: grande regge. I dati mostrano una correlazione positiva dell'andamento delle vendite con la dimensione aziendale, con un effetto soglia. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, ha accusato un calo sensibile (-3,9 per cento). Anche le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una caduta delle vendite di analoga ampiezza (-4,1 per cento), non sperimentata tra il 2014 e il 2019. La tendenza delle vendite risulta invece solo lievemente negativa per le imprese di maggiore dimensione, con almeno 20 addetti (-0,1 per cento).

Il registro delle imprese. La pressione sulla base imprenditoriale si è di nuovo lievemente ridotta. Le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.821 al 30 settembre 2020. Rispetto ad un anno prima la loro consistenza è diminuita del 2,4 per cento (-1.055 unità). La tendenza negativa a livello nazionale è risultata ancora una volta più contenuta (-1,7 per cento). L'andamento negativo è dato da una più veloce diminuzione delle società di persone (-3,9 per cento, -357 unità) e da una più ampia riduzione delle ditte individuali (-816 unità, -2,7 per cento). Le prime risentono dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina un incremento assai meno ampio delle società di capitale (+2,5 per cento, +119 unità).

 

(Rimini) "Il Paese, tutte le città d'Italia, Rimini dobbiamo prendere questi zaini sulle spalle, insieme a voi - scuole, studenti, famiglie e insegnanti – per ridare centralità ai giovani e alla scuola, non con vuoti slogan, ma con interventi e una pianificazione dalle quali nessuno possa chiamarsi fuori. Zaini vuoti che, in questa giornata simbolicamente dedicata al contrasto della "pandemia educativa", vogliamo tornare a riempire non solo di contenuti, ma anche di relazione educativa, socialità e condivisione dei saperi". E' il commento dell'amministrazione comunale di Rimini, a margine della manifestazione promossa dai genitori deglinstudenti qusta mattina in piazza Cavour a Rimini.

"La scuola è oggi una emergenza nazionale; la settimana che si è appena conclusa ha visto il rinvio del ritorno in classe per gli studenti delle scuole superiori. Una scelta che ha coinvolto il Governo, certamente, ma anche le Regioni e, a caduta, gli Enti locali. Alla Ministra Azzolina diciamo subito che in noi troverà sempre una sponda per dare centralità all'istruzione, ma ora è arrivato il momento di rientrare in classe, per tutti, senza ulteriori rinvii. Abbassiamo le polemiche e lavoriamo tutti insieme per il solo, grande obbiettivo, il ritorno in classe di tutti i nostri giovani. Giovani peraltro privati da mesi anche dell'attività sportiva. ll ruolo sociale dello sport – nelle scuole, nelle palestre, all'aria aperta - è stato da sempre un nostro impegno amministrativo. Con la pandemia, che ha inevitabilmente cambiato abitudini e sovvertito organizzazioni, sta emergendo ancora più potente la voglia e l'esigenza di fare sport, che è anche educazione e socializzazione".
"Pensiamo, e siamo consapevoli, che non si possa più derubricare la questione di una riapertura, sostenibile, di tutte le scuole. E' il sistema Paese che si deve porre il tema perché, lo ripetiamo, quello della scuola sta diventando, anzi lo è già, una emergenza nazionale; dal governo alle regioni, dalla scuola agli enti locali, dagli insegnanti alle famiglie, fino i nostri giovani. C'è una intera generazione da salvare dal degrado educativo, relazionale, sociale e culturale. Non esiste un "recovery found" per le emozioni perse, per quelle relazioni, educative e sociali, di cui stiamo privando i nostri giovani".

"È allora giusto fare tutto il possibile per ridare spazio ai nostri giovani, tenendo aperte le scuole che già lo sono e limitare al minimo indispensabile le chiusure e la didattica a distanza, per tutte le altre. Come fare tutto il possibile? Con un passo avanti, senza esclusione di alcuno. La ragione ci dice che si può: più mezzi per i trasporti, più investimenti in edilizia scolastica ma allo stesso modo più flessibilità da parte delle scuole stesse organizzando la propria attività intorno alle regole di quella che continua a essere una pandemia che fa morti e intasa ospedali e rete sanitaria. Una proposta da prendere in considerazione con realismo potrebbe essere quella di iniziare, almeno per cominciare e da subito, con il 50% in presenza. Così come introdurre protocolli che diano garanzie in tempi rapidi per la vaccinazione degli insegnanti e del personale scolastico".

"Il nostro è un vero e proprio appello che, con umiltà ma anche grande determinazione, lanciamo al Paese, consapevoli che Rimini, nel suo piccolo, dalla scorsa primavera, sta facendo il suo dovere. Abbiamo riaperto le scuole dell'infanzia e i nidi nella piena adempienze delle norme sanitarie. Siamo stati i primi, a giugno, a far tornare in attività educativa i nostri piccoli nei centri estivi, laddove molte realtà locali avevano rinunciato. Nonostante le disposizioni normative che si susseguivano di settimana in settimana, abbiamo lavorato duro e incessantemente per tutta l'estate, completando più di 250 cantieri ed una scuola completamente nuova, la Montessori, per essere pronti, e aperti, il primo giorno di scuola. Abbiamo reso possibile, laddove la nostra responsabilità è diretta (educativa, nei nidi e scuole per l'infanzia, di edilizia scolastica, nelle primarie) l'inizio e il proseguimento delle attività scolastiche in presenza".

"Nell'affrontare una pandemia mai vista, che inghiotte non solo l'Italia, ma il mondo intero, è ovviamente necessaria fermezza, il massimo scrupolo e grande equilibrio. Oggi però ci sentiamo di dire che, a fronte di un contesto inedito, c'è anche bisogno di creatività e coraggio. Quello che abbiamo davanti non è più il mondo di un anno fa, e per affrontare i problemi che abbiamo di fronte, dobbiamo saper offrire soluzioni inedite. Doppi turni, presenze alternate, ma anche luoghi diversi in cui potersi incontrare, se le classi non sono più adatte. Si può partire anche a piccoli passi, magari con sistemi di presenza alternati, con una percentuale di ore in classe ed una in dad ma, fermi, non è più possibile restare. E non possiamo rinviare ogni due settimane l'apertura anche parziale delle classi. Se vogliamo ripartire dobbiamo farlo puntando sulle intelligenze e sulla conoscenza. Ci vuole senso di responsabilità, coraggio e la consapevolezza che, con la scuola, ci giochiamo il futuro non solo di una generazione e dei nostri giovani, ma quello di tutta la nazione. Gli zaini che raccogliamo oggi nelle piazze d'Italia sono pieni di presente e soprattutto di futuro. Non lasciamoli lì a prendere vento e pioggia".

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