Giovedì, 14 Gennaio 2021 14:31

Controlli anticovid, bar sanzionato

(Rimini) Nell'ambito dei controlli quotidiani per il rispetto delle disposizioni anti-Covid, una pattuglia di agenti in borghese della polizia locale ha sanzionato il titolare di un bar sui viali delle Regine, sorpreso mentre consentiva a diversi clienti di consumare l'aperitivo all'interno del proprio locale. L'episodio si è verificato sabato scorso, giornata in cui l'Emilia Romagna rientrava già nella 'zona arancione' definita dal Governo, dunque con l'impossibilità per i bar e i ristoranti di operare, se non attraverso delivery o take away. Erano circa le 19.40 quando due vigilesse in borghese hanno notato la presenza di diverse persone nel locale: un paio di avventori si erano accomodati sul divanetto nella veranda per consumare l'aperitivo, altri stavano bevendo all'interno del bar, appoggiati ai tavolini presenti. La violazione delle disposizioni del Dpmc ha comportato per il gestore del locale una sanzione, come previsto dalla legge, di 400 euro.  

Giovedì, 14 Gennaio 2021 14:20

Contributo fiere, 150mila euro a fondo perduto

(Rimini) Pubblicato il nuovo bando della Camera di commercio della Romagna per la concessione di contributi per la partecipazione a eventi fieristici, nell'anno 2021, per sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) delle province di Forlì-Cesena e Rimini, nella penetrazione commerciale all'estero attraverso la partecipazione alle manifestazioni fieristiche. La Camera ha incrementato di 30.000 euro il fondo stanziato, per un ammontare complessivo di 150.000 euro. Le novità principali del bando 2021 riguardano le manifestazioni ammesse al contributo e le modalità di partecipazione. Oltre alle fiere organizzate in presenza all'estero, infatti, sono idonee al contributo anche le fiere in Italia, purchè con la qualifica internazionale. Inoltre, la partecipazione alle manifestazioni fieristiche può avvenire sia in presenza, sia in modalità digitale, quindi anche da remoto.

È riconosciuta la partecipazione, come espositore diretto titolare dell'area espositiva o comunque documentabile da catalogo, a una manifestazione fieristica organizzata nel 2021 (dal 1° gennaio al 31 dicembre). Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo e il contributo concedibile non può superare il 50% delle spese ammesse (al netto di IVA) con un massimale di 1.500,00 euro per partecipazioni a fiere in Italia, Repubblica di San Marino, Paesi dell'Unione Europea e fiere virtuali. Mentre, per la partecipazione a fiere extra UE è il contributo prevede un massimale di 3.000,00 euro. I contributi sono concessi in regime "de minimis" e non sono cumulabili con altri interventi pubblici relativi agli stessi costi ammissibili.

Le spese ammissibili sono differenziate in base alla modalità di partecipazione alla manifestazione fieristica. Nel caso di partecipazione in presenza riguardano l'acquisizione dei servizi, quali il noleggio e allestimento dell'area espositiva (compresi gli eventuali servizi e forniture opzionali quali energia elettrica, pulizia spazio espositivo, assicurazioni obbligatorie, ecc); il servizio di hostess e interpretariato e il trasporto di materiali e prodotti, compresa l'assicurazione. Per le fiere virtuali, sono ammesse le spese relative all'iscrizione e ai relativi servizi, consulenze in campo digital, spese per hosting, sviluppo di piattaforme digitali e produzione di contenuti digitali.

Per tutte le tipologie sono, invece, escluse le spese di viaggio e soggiorno, di trasferimento (come taxi e navette), di rappresentanza e di produzione di campionature. Sono inammissibili anche gli interessi, i mutui, i tributi, i diritti doganali, gli oneri fiscali e previdenziali di qualunque natura o genere. Le domande di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line "Contributi alle imprese", all'interno del sistema Webtelemaco di Infocamere - Servizi e-gov (Agef), a partire dalle ore 9 del 25 gennaio 2021 fino alle ore 21 del 26 marzo 2021, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento dei fondi disponibili. Non possono essere accettate altre modalità di trasmissione delle domande. Le domande saranno esaminate secondo l'ordine cronologico di arrivo delle richieste, verificando il possesso dei requisiti previsti dal bando di concessione di contributi per la partecipazione a fiere all'estero.

(Rimini) Nel corso del 2020, l’anno della pandemia da coronavirus, “anche alla Polizia Stradale di Rimini è stato chiesto di profondere il massimo degli sforzi per garantire il rispetto delle misure adottate per il contenimento della diffusione dell'epidemia correlata a Covid-19 che ha imposto una limitazione degli spostamenti sia delle persone che dei veicoli”. Lo sottolineano dal comando locale della polizia stadale pbblicando i dai relativi alle attività dell’anno appena trascorso. “Delle 2.947 pattuglie di vigilanza stradale la maggior parte di esse sono state impiegate in posti di controllo fissi dislocati lungo le principali arterie e nei caselli autostradali delle Provincia e sono state accertate e contestate10.228 violazioni alle norme sulla circolazione stradale e n.373 violazioni alle misure di contenimento ad altrettante persone con l'applicazione della sanzione amministrativa di 400 euro nella maggior parte dei casi aumentata a 533,00 € in quanto commessa a bordo di veicoli. Sono stati 242 i conducenti che si sono visti ritirare la patente di guida e 259 le carte di circolazione mentre i punti complessivamente decurtati ammontano a 15.106”.
Le limitazioni alla mobilità imposte dal lockdown dei mesi primaverili e quelle seppur più contenute dei mesi invernali, “diminuendo l'esposizione al rischio hanno sicuramente contribuito alla consistente diminuzione degli incidenti stradali. Infatti, relativamente agli interventi effettuati dalla specialità Polizia Stradale della Polizia di Stato nel territorio di competenza, durante tutto l'anno 2020 sono stati rilevati 294 eventi infortunistici, registrando una diminuzione di ben 161 incidenti rispetto all'anno precedente. L'analisi del dato infortunistico ha anche segnato un significativo decremento delle persone decedute e ferite in linea con l'andamento Nazionale”.

Distrazione alla guida, velocità non commisurata e mancata osservanza della distanza di sicurezza le cause primarie o concause principali molto spesso individuabili negli eventi infortunistici, seguiti dall'inosservanza della precedenza agli incroci e comportamenti scorretti verso gli utenti deboli della strada (pedoni — ciclisti).
Durante l'anno 2020 la consueta intensa attività di controllo sulle condizioni psicofisiche dei conducenti con l'impiego congiunto della Polizia Stradale, dei medici e del personale sanitario della Polizia di Stato per l'accertamento sull'eventuale assunzione di alcool e si sostanze stupefacenti, stante le modalità di accertamento e al fine di tutelare i conducenti sottoposti al controllo nonché gli operatori di polizia è stata limitata, evitando i consueti controlli massivi.
Nonostante la ridotta attività si è comunque sottoposto a controlli ben 10.993 conducenti dei quali 131 sono stati sanzionati per guida sotto l'influenza dell'alcool e 21 per guida in stato di alterazione psicofisica per l'assunzione di sostanze stupefacenti/psicotrope.
L'analisi complessiva delle sottoelencate violazioni evidenziano sempre un elevato numero di contestazioni per l'uso durante la guida di apparecchio telefonico e l'omesso utilizzo delle cinture di sicurezza.

Durante l'anno 2020 1'attenzione è stata rivolta particolarmente al controllo dei conducenti professionali, ritenuto uno degli obbietti strategici di Polizia Stradale per innalzare gli standard della sicurezza stradale nonché per garantire un'equa e non alterata concorrenza tra tutti gli operatori del settore.
Equipaggi formati da personale particolarmente esperto sul controllo dei dispositivi di equipaggiamento di marcia dei veicoli industriali e sul trasporto delle merci pericolose che per la loro natura sono sottoposte ad un più rigoroso regime normativo, hanno effettuato il controllo di 1.792 conducenti professionali accertando 133 manomissioni ai cronotachigrafi nella maggior parte dei casi per eludere i controlli sul rispetto dei tempi di guida e riposo, nr.28 alterazioni al sistema ad Blue (aggiornato al 7 dicembre 2020) installato sui veicoli di ultima generazione per risparmiare sui costi dell'additivo a discapito dell'ambiente e contro ogni norma sull'abbattimento degli inquinanti, nonché 50 violazioni per inosservanze alle prescrizioni imposte dal disciplinare sul trasporto delle merci classificate pericolose.
Nella quasi totalità dei casi i conducenti, oltre ad elevate sanzioni amministrative replicate per l'analogo importo anche nei confronti delle ditte proprietarie dei veicoli, si sono visti anche ritirare il documento di guida per la successiva sospensione.

Come di consueto sono state dedicate risorse all'attività di controllo di tutte le attività od esercizi che hanno stretta correlazione con la circolazione stradale (rivenditori, autodemolitori, carrozzerie, agenzie di pratiche auto, etc.). Tale attività ha permesso il controllo di 51 esercizi pubblici e la contestazione di 19 violazioni amministrative.
Durante l'attività di contrasto per la prevenzione e la repressione dei reati di specifica competenza della Squadra di Polizia Giudiziaria, nell'ambito della più ampia campagna denominata "Sosta Sicura" pianificata a livello regionale dal Compartimento Polizia Stradale di Bologna e diretta a livello provinciale dalla locale Questura, particolare attenzione è stata dedicata alle aree di servizio in ambito autostradale lungo l'A/14 con specifici servizi da parte di personale in abiti civili per contrastare i sempre attuali reati predatori e le truffe che vengono perpetrate in particolar modo nei confronti dei turisti in transito.
L'attività svolta ha permesso di indentificare 28 persone, nel maggior parte dei casi di origini campane, dedite al raggiro dei turisti mediante il gioco delle tre campanelle e alle truffe mediante la proposta della vendita a prezzi particolarmente vantaggiosi di apparecchiature elettroniche tipo Tablet o telefoni cellulari che al momento della consegna viene sostituta la custodia con una uguale contenente però materiale di esiguo valore solo per simularne il peso e con la cerniera bloccata per rendere difficoltosa l'apertura per il tempo sufficiente a potersi dileguarsi.

Tutti oltre le sanzioni amministrative per la violazione delle ordinanze comunali sul commercio sono stati allontanati dal territorio con fogli di via e divieto di ritorno emessi dal Questore di Rimini. Una vasta inchiesta che ha impegnato gli uomini della squadra di polizia giudiziaria per ricostruire esattamente la reale estensione è stata effettuata in collaborazione con i colleghi di Napoli fino a risalire e deferire un individuo residente nella provincia di Rimini che quale prestanome risultava intestatario di ben 633 veicoli molti dei quali poi ceduti in uso a gruppi criminali.
Sono proseguiti i servizi presso la locale Motorizzazione civile durante le sessioni delle prove d'esame per il conseguimento della patente di guida, ove sono stati intercettati numerosi tentativi messi in atto nella maggior parte dei casi da persone straniere, che mediante il collegamento con sofisticati dispositivi auricolari e visivi, consentono ad un suggeritore collegato da remoto di visionare il quiz e suggerire in tempo reale la risposta corretta all ' esaminato.
Sono stati ben n. 169 i veicoli sottoposti a sequestro da parte della Polizia Stradale nel corso dell'anno 2020.

Giovedì, 14 Gennaio 2021 11:55

14 gennaio

Effetto covid: morti +25% | L'allerta resta rossa | NextGeneratioEU per il Metromare

Mercoledì, 13 Gennaio 2021 18:29

Vaccini, arrivate le prime 7mila dosi di Moderna

(Rimini) Da oggi l’Emilia-Romagna può contare su un’arma in più nella lotta al Coronavirus: nel primo pomeriggio, infatti, sono state consegnate a cinque diverse Aziende sanitarie della regione le prime 7.400 dosi del vaccino sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Moderna, che nell’ultima settimana ha ricevuto il via libera di Commissione europea e Agenzia italiana per il farmaco dopo il parere favorevole dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Già in uso negli Stati Uniti, si tratta del secondo vaccino approvato in Europa dopo quello di Pfizer-Biontech, di cui l’Emilia-Romagna ha ricevuto a oggi oltre 131.000 dosi.

Le 7.400 dosi sono state inizialmente suddivise tra Parma, Modena, Bologna, Ferrara e ‘Romagna’ - sede Forlì - come sedi logistiche, verranno infatti utilizzate per fare i vaccini nelle strutture socio-assistenziali da Piacenza a Rimini. Si tratta di oltre il 15% del totale della prima fornitura arrivata in Italia, costituita complessivamente da 47.000 dosi.

“Mentre la campagna vaccinale procede a pieno ritmo, e vede l’Emilia-Romagna come la regione con il più alto numero di dosi somministrate rispetto al numero di abitanti, oggi possiamo essere felici di un ulteriore passo in avanti verso il ritorno alla normalità- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. L’arrivo delle prime dosi del secondo vaccino, quello di Moderna, è molto importante, perché più somministrazioni significa sempre più persone al sicuro, e dà alle Aziende la possibilità di programmare immediatamente il calendario delle vaccinazioni, che ricordiamo in questa prima fase sono destinate al mondo sanitario e delle strutture per anziani”.

“Voglio però ricordare ancora una volta- conclude Donini- che non è sicuramente tempo di cantare vittoria, e anche se una prima parte di popolazione, quella più a rischio come il personale sanitario e quella più fragile come gli ospiti delle strutture socioassistenziali, sarà a breve già immunizzata, è importante che tutti i cittadini continuino a rispettare fino alla fine dell’emergenza tutte le leggi e le norme di sicurezza sanitaria: è un ultimo sforzo fondamentale e necessario per sconfiggere insieme il virus”.

In questa prima fase, come da indicazioni ministeriali, la campagna di vaccinazione è dedicata a coloro che operino a qualunque titolo in ospedale, in un’ottica di ospedali Covid-free; agli operatori sanitari e sociosanitari che operino presso le strutture pubbliche e private accreditate; agli ospiti e personale delle strutture residenziali per anziani, secondo una logica strutture residenziali Covid-free: in totale si parla di circa 180mila persone, a quasi la metà delle quali è stata già somministrata laprima delle due dosi necessarie. L’andamento delle vaccinazioni in Emilia-Romagna è aggiornato in tempo reale sul sito regionale dedicato: https://salute.regione.emilia-romagna.it/tutto-sul-coronavirus/vaccino-anti-covid.

Il piano di approvvigionamento stabilito dal Commissario straordinario nazionale per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, per l’Emilia-Romagna prevede, oltre ai 130.000 vaccini Pfizer-BioNtech già consegnati e i 7.400 di Moderna di oggi, altri 43.875 vaccini, sempre Pfizer-BioNtech in arrivo tra il 18 e il 20 gennaio e altre 4.900 dosi di Moderna per la fine del mese, indicativamente tra il 25 e il 27 gennaio.

Il vaccino di Moderna

Il principio alla base del vaccino oggi in consegna è lo stesso di quello attualmente in uso: entrambi si basano infatti sull’RNA messaggero. Ci sono alcune differenze pratiche tra il vaccino di Moderna e quello Pfizer che è stato fino a questo momento somministrato.

Un flacone di Moderna permette di effettuare 10 somministrazioni, a fronte delle 6 possibili con il prodotto di Pfizer, ed è già pronto all’uso, senza richiedere quindi alcuna operazione di diluizione. Le due iniezioni devono essere effettuate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra, e per il vaccino Moderna l’età minima è 18 anni, mentre quello Pfizer arriva fino a 16. Infine, il vaccino Moderna ha una conservazione che richiede una temperatura di stoccaggio di -20 gradi, rispetto ai -70 di Pfizer.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 195.573 casi di positività, 1.178 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.833 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,4%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale che lavora nella sanità regionale e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covidAlle 15.30 sono state effettuate 90.776 vaccinazioni5.638 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le Aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 619 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 290 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 361 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 47,1 anni.

Sui 619 asintomatici364 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing48 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 17 con gli screening sierologici8 tramite i test pre-ricovero. Per 182 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 205 nuovi casi; a seguire Reggio Emilia (168), Rimini (166), Ferrara (144), Ravenna (143); poi Piacenza (86), Modena (79), Cesena (61). Quindi il territorio di Forlì (54), Parma (40) e infine Imola (32).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.833 tamponi, per un totale di 2.737.403. A questi si aggiungono anche 557 test sierologici e 7.980 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 3.324 in più rispetto a ieri di cui 248  Rimini e raggiungono quota 129.073.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 57.980 (-2.212 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 55.072 (-2.153), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 66 nuovi decessi: 6 a Piacenza (tre donne di 88, 89 e 94 anni, e tre uomini di 72, 84, 96 anni), 2 in provincia di Parma (una donna di 89 anni e un uomo di 77 anni), 3 in provincia di Reggio Emilia (tutti uomini: rispettivamente di 85, 86 e 91 anni); 11 nel modenese (5 donne – una di 84, una di 86 e tre di 88 anni – e 6 uomini: uno di 70, uno di 71, due di 79, uno di 85 e uno di 87 anni); 22 in provincia di Bologna (10 donne – una di 69, una di 78, due di 81 anni, una di 88 anni, due 90enni, una di 91, una di 93 e una di 95 anni – e 12 uomini: di 63 anni, 69, 73, 74, 77, 82, 84, 85, 90, due di 93 anni e uno di 94 anni); 3 nel ferrarese (due donne di 75 e 92 anni, e un uomo di 83 anni); 9 in provincia di Ravenna (4 donne – di 53, 75, 78 e 91 anni – e 5 uomini, rispettivamente di 56, 80, 81, 86, 90 anni); 4 a Forlì-Cesena (3 donne di 60, 88, 95 anni, e un uomo di 84 anni); 5 nel riminese (due donne rispettivamente di 89 e 93 anni e 3 uomini di 76, 88, 89 anni). Infine, si segnala il decesso di un uomo di 71 anni diagnosticato dall’Ausl di Bologna ma residente in provincia di Macerata.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.520.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 229 (-8 rispetto a ieri), 2.679 quelli negli altri reparti Covid (-51).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 15 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (+1), 17 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 48 a Modena (-4), 41 a Bologna (-6), 15 a Imola (-1), 28 a Ferrara (invariato), 15 a Ravenna (invariato), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 26 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.992 a Piacenza (+86 rispetto a ieri, di cui 29 sintomatici), 14.099 a Parma (+40, di cui 30 sintomatici), 26.330 a Reggio Emilia (+168, di cui 59 sintomatici), 34.726 Modena (+79, di cui 59 sintomatici), 38.906 a Bologna (+205, di cui 77 sintomatici), 6.227 casi a Imola (+32, di cui 10 sintomatici), 10.866 a Ferrara (+144, di cui 30 sintomatici), 14.969 a Ravenna (+143, di cui 90 sintomatici), 6.987 a Forlì (+54, di cui 41 sintomatici), 7.906 a Cesena (+61, di cui 41 sintomatici) e 17.565 a Rimini (+166, di cui 93 sintomatici)

(Rimini) “La perdurante emergenza sanitaria e le conseguenti e necessarie misure per il contenimento del contagio stanno penalizzando pesantemente e in particolare alcune attività economiche, tra cui principalmente gli alberghi che purtroppo non lavorano ormai da molto tempo”. Inizia così la lettera che i sindaci di Rimini e Ravenna, Andrea Gnassi e Michele De Pascale hanno inviato oggi ai ministeri dell’Economia, Sviluppo economico, Beni e attività culturali. A tema gli effetti sull’economia delle misure per il contenimento della pandemia. “Cresce ogni giorno di più tra gli albergatori e gli operatori dell’accoglienza lo sconforto e la preoccupazione, per questo sono necessari segnali immediati, concreti e positivi da parte del Governo, per restituire loro almeno in parte la fiducia per continuare ad investire nel futuro. Comprenderete come nei nostri territori, vocati da sempre al turismo e all’accoglienza e dove si concentrano tantissime strutture ricettive, questa esigenza sia particolarmente sentita. Ogni giorno raccogliamo la disperazione dei gestori e dei lavoratori del settore turistico, cercando di mettere in campo tutto quel sostegno che è nelle possibilità di sindaci e di un’amministrazioni locali, ma certo questo non è sufficiente”, ribadiscono i sindaci chiedendo “di estendere il 110% di credito d'imposta, attualmente previsto per abitazioni private e condomini, anche per la riqualificazione delle strutture turisticoalberghiere”. La lettera integrale in allegato.

Mercoledì, 13 Gennaio 2021 18:11

Report demografico, è effetto covid

(Rimini) I riminesi deceduti nel 2020 sono il 25,9% in più rispetto alla media/anno del quinquennio precedente. In cifre, si traduce in 1951 decessi, ovvero 401 morti in più rispetto alla media annuale di 1.550 fatta registrare dall'anagrafe riminese tra il 2015 e il 2019. Sono le prime anticipazioni del report demografico 2020, in fase di pubblicazione. "Ovviamente non si tratta di un aumento dettato solo dagli effetti della pandemia sanitaria, ma la correlazione è evidenteE, precisano dal comune di Rimini. Anche se il valore reale della letalità non si può conoscere e la stima perfetta non esiste, l'Istat ha utilizzato come parametro statistico più affidabile e omogeneo per l'Italia quello di "eccesso di mortalità".

Di cosa si tratta? l'eccesso di mortalità confronta tutte le morti, per qualsiasi causa, avvenute in una certa settimana o mese o anno con quelle che, secondo calcoli statistici, si sarebbero verificate in assenza della pandemia, in genere facendo riferimento alla media degli ultimi cinque anni. Questo dato può fornire un quadro non distorto dell'impatto della pandemia e della sua gravità.

Le nascite. Sul saldo naturale di Rimini per il 2020 contribuisce anche la tendenza in calo delle nascite, già in atto da diversi anni. Tuttavia, se prendiamo in considerazione i mesi di novembre e dicembre, ovvero quelli correlabili a livello di natalità con in primi mesi del lockdown, vi è un leggerissimo aumento rispetto al 2019 (novembre 2020: 80 nuovi nati – erano 75 nel 2019; dicembre 2020: 85 nuovi nati – erano 80 nel 2019).

Uno sguardo ai dati nazionali. L'Istat calcola che," nel periodo di osservazione dell'epidemia di Covid-19 (febbraio-novembre 2020) si stimano complessivamente in Italia circa 84 mila morti in più rispetto alla media dello stesso periodo 2015-2019". Sempre l'Istat rileva che se "si considerano i contributi per fasce di età dei decessi Covid-19 alla mortalità generale si può notare come, a livello nazionale, la mortalità Covid-19 abbia contribuito al 4% della mortalità generale nella classe di età 0-49 anni, all'8% nella classe di età 50-64 anni, all' 11% nella classe di età 65-79 anni e all'8% negli individui di ottanta anni o più".

L'aumento dei decessi della prima e seconda ondata in Emilia - Romagna. Estrapolando dati a livello regionale, l'Istat certifica che in Emilia-Romagna si è registrato un incremento di decessi pari a+69% a marzo, in corrispondenza della prima ondata e, in maniera più ridotta ma altrettanto significativa, del +34,5% a novembre, in concomitanza con la seconda ondata.

Le fasce di età. Se si considerano i contributi per fasce di età dei decessi Covid-19 alla mortalità generale si può notare come, a livello nazionale, la mortalità Covid-19 abbia contribuito al 4% della mortalità generale nella classe di età 0-49 anni, all'8% nella classe di età 50-64 anni, all' 11% nella classe di età 65-79 anni e all'8% negli individui di ottanta anni o più.

"Sono numeri che non lasciano spazio a interpretazioni – commenta Anna Montini, assessore alla statistica del Comune di Rimini –. Se pensiamo che dietro ognuno di questi numeri si nasconde una vita umana, non possiamo che provare un brivido leggendo questi dati. E sono dati che andrebbero letti soprattutto da chi, ancora oggi, minimizza, dubita, se non addirittura nega l'impatto della pandemia sulla popolazione mondiale. I numeri non mentono, il negazionismo sì. sono cifre che confermano le conseguenze del Covid-19, evidenziando la necessità e l'urgenza delle difficili, ma doverose, misure di restrizione prese a livello nazionale e locale per contrastare la pandemia sanitaria e anche in modo da non ostacolare una campagna vaccinale che deve viaggiare spedita, proprio per evitare altre morti e reti ospedaliere congestionate. Le restrizioni certo, ma anche la grande speranza legata al piano vaccinale intrapreso. Sacrifici necessari, e tante precauzioni, che siamo tutti chiamati a rispettare e ad adottare, per il bene collettivo. È solo attraverso un impegno coordinato e condiviso che potremo uscire, speriamo il prima possibile, da questa pandemia".

(Rimini) Nela settimana dal 4 al 10 gennaio in Romagna si sono verificate 3.742 positività su un totale di 33.687 tamponi, con una incidenza dunque del 11,1 per cento, sostanzialente in linea rispetto al dato della settimana precedente e con un calo in valore assoluto di circa 150 casi; l'incidenza inoltre resta al di sotto della media nazionale (slide 4, del bollettino allegato). Su questo specifico indicatore si registra, nell'ultima settimana, un calo nei territori di Forlì, Ravenna e Rimini, mentre Cesena risulta in aumento (slide 5); medesimo trend si riscontra quanto all'indicatore delle positività su popolazione residente (slide 7). La percentuale di asintomatici media romagnola è sul 40 per cento, (slide 8). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 6) entro le 48 ore si attesta sull'89 per cento, sostanzialmente in linea con la settimana scorsa. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, a fine della scorsa settimana la quota di 619 ricoveri mantiene l'azienda oltre il livello rosso del Piano ospedaliero Covid; in calo però i ricoverati nelle terapie intensive, sia in valore assoluto (44 contro 41) sia in percentuale rispetto al totale dei ricoveri: 6,8 contro 7,3 (slide 13), la percentuale dei ricoverati in terapia intensiva resta comunque inferiore a quella media regionale.

"Sebbene nel periodo di riferimento si registrino lievi cali della maggior parte degli indicatori, possiamo affermare che nelle ultime settimane i dati continuano a mantenere un andamento a dente di sega - commenta il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini -, e conseguentemente, nonostante l'inizio delle vaccinazioni, resta indispensabile mantenere altissima la guardia e rispettare le linee guida relative alle pratiche per cercare di limitare il rischio di contagio. Ormai l'abbiamo detto tante volte: i dati dei ricoveri devono calare, altrimenti rischiamo di mettere a repentaglio l'attività anti covid. E  non dobbiamo neppure sottovalutare il rischio di nuovi picchi che, sebbene in Romagna la situazione sia leggermente migliore che altrove, metterebbero a dura prova la tenuta dei servizi, in particolare quelli ospedalieri. Veniamo da quasi 11 mesi di sforzi sovrumani da parte del personale, che ringraziamo una volta di più, e di conseguenza, proprio perchè col vaccino si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel, tutti dobbiamo essere pronti a qualche sacrificio, se servirà, per uscirne il prima possibile e intanto limitare i danni".

(Rimini) Massimiliano 'Max' Sirena, velista riminese classe '71 e Sigismondo d'oro 2017, ha già vinto due Coppa America: l'ultima nel 2017 con New Zealand, l'altra nel 2010 con Bmw Oracle. Oggi, nel ruolo di skipper e team director, è alla vigilia della 36esima edizione della America's Cup che, nella notte fra giovedì 14 e venerdì 15 gennaio, lo vedrà salpare alla guida del team Luna Rossa verso Auckland 2021. Venerdì cominciano infatti le sfide della Prada Cup, il trofeo preliminare che selezionerà lo sfidante dei campioni in carica neozelandesi.

 "Max Sirena – commenta il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - è Rimini che non ha paura. Sì, perché se come dice Max, Luna Rossa è l'Italia che non ha paura. C'è molto di Rimini e di Max in questa sfida internazionale. Non so se gli ingredienti sono questi per essere punto di riferimento dell'Italia eccellente, ma Max ha dimostrato che con gavetta, fatica, lavoro, studio, applicazione, ricerca, innovazione, precisione, passione, sogno e radici si va nel mondo. Oggi Max è leader non solo di una "barca". Ma di un progetto. Un progetto che sì, lo vediamo come una barca, che farà l'America's Cup, la più prestigiosa sfida velistica al mondo. Ma che è un concentrato di lavoro, manifattura, tecnologia, e ricerca italiana. I pezzi della barca, gli scafi, i sistemi di bordo, l'elettronica, il software, la tecnologia è italiana. Ed è straordinario Max, nostro Sigismondo d'oro, quando afferma che: <<il nostro obiettivo è far capire al mondo che cosa è l'eccellenza del nostro Paese. Siamo sempre negativi su noi stessi e il nostro Paese. Invece ci sono campi in cui siamo l'eccellenza>>. Prendiamo anche questo come esempio e stimolo in questo tempo del Covid, l'esempio italiano di una vela tesa per catturare il vento e ripartire. Max, la sua passione per il mare la porta nel cognome e nella pelle. Adesso più che mai è testimone mondiale della grande passione dei riminesi per le sfide, per l'amore del mare, esempio straordinario di una passione che deve proseguire in futuro, guardando alle generazioni più giovani. Da riminesi, da italiani: "Forza Luna Rossa, Forza Max. Buon vento!".

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