(Rimini) Oltre un milione di visualizzazioni per il video realizzato dal punto più alto della città con lo straordinario omaggio del violinista Federico Mecozzi. Il video, realizzato dal Comune di Rimini, con una versione inedita dell’Inno alla Gioia dalla Nona Sinfonia di Beethoven, per dare un semplice e forte messaggio di speranza e un invito a non mollare in questi tempi difficili, è subito diventato virale sui social network raggiungendo complessivamente più di un milione di utenti web, attraverso diversi canali (Facebook, Instagram e Youtube), trovando un ottimo riscontro in termini di riproduzioni (1.345.000 in totale).

Il tempo di riproduzione medio del video è stato, nella maggior parte dei casi, pari alla metà della sua durata, motivo utile per capire quanto l’utenza si sia dimostrata interessata e coinvolta nella riproduzione. Un’ulteriore riprova sono le oltre 15.000 reazioni, che tra like, commenti e condivisioni su Facebook e Instagram, mostrano un sentiment positivo.

Il video è stato lanciato il 16 dicembre scorso, alla vigilia del giorno in cui si celebravano i 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven, attraverso una personale interpretazione della celebre corale del quarto movimento della Nona Sinfonia, eseguita dal violinista e polistrumentista Federico Mecozzi, da undici anni al fianco di Ludovico Einaudi. Una esecuzione emozionante dove in piedi, dal punto più alto della città, i musicisti, come su un palco sospeso, si affacciano sul cielo di una notte e di un’alba indefinita, sotto l’occhio di un drone che si allontana sempre di più, verso le luci della città.

Lunedì, 18 Gennaio 2021 16:26

Riccione, il bilancio della polizia locale

(Rimini) Sono state 6.584,22 le ore di servizio per i controlli relativi al contenimento dell'epidemia da Covid-19 effettuate dagli agenti della Polizia Locale di Riccione nel 2020 su tutto il territorio comunale, mentre 19635,25 le ore di servizio dedicato nelle zone di interesse che vanno da viale Ceccarini, viale Dante e viale Gramsci. I dati del resoconto annuale della Polizia Locale di Riccione nel 2020, anno segnato dalle misure restrittive per il controllo del contagio, hanno fatto registrare 140 verbali (dato complessivo per persone e esercizi commerciali) per mancato rispetto delle disposizione da DPCM.

Personale impiegato per i servizio anti Covid. Le pattuglie della Polizia Locale di Riccione hanno un servizio su 3 turni: 7-13; 13-19 e 19-01, 50 agenti, tutti impiegati a rotazione per un totale di 80 ore a testa per servizio anti Covid- 19. Altri servizi: le ore di pronto intervento sono state 15366, 11980 per infortunistica; 9403 per polizia stradale, 6183 le ore di servizio per i 4 ausiliari del traffico in servizio, due per 6 mesi e altri due per 10 mesi, nel corso del 2020.

Vigilanza e controllo sul rispetto della normativa sul commercio e sull'edilizia. Le segnalazioni per presunte violazioni pervenute al Comando della Polizia locale nel 2020 sono state 21 (37 nel 2019), di queste 100 % è stato verificato dalla Polizia. L'attività antiabusivismo ha visto registrare un calo dei sequestri di merce contraffatta, 15 nel 2020 (42 nel 2019) in linea con le restrizioni per la circolazione di persone previste dalle misure del DPCM. Sono stati 205 i controlli in materia edilizia (282 nel 2019); 19 le segnalazioni per irregolarità (43 nel 2019).

Verbali contenzioso stradale e polizia giudiziaria. I verbali notificati dalla Polizia Locale nel 2020 sono stati 24957 (21407 nel 2019), 98 gli interventi di polizia giudiziaria (119 nel 2019), 1 arresto effettuato nel 2019 due nel 2020. Viabilità ed educazione stradale: servizi di controllo tramite autovelox e telelaser sono stati 197 (317 nel 2019), 126 i sequestri di mezzi conseguenti a violazioni e reati penali (60 nel 2019); 41.911 i verbali per varie violazioni al codice della strada (dal divieto di sosta all'eccesso di velocità e passaggi con il rosso) che nel 2019 erano stati 25.583. Le violazioni accertate con il vistared sono state 2736 mentre nel 2019 erano state 4993. Con autovelox-telelaser le violazioni accertate sono state 17954 (6953 nel 2019). Incidenti stradali rilevati nel 2020 sono stati 389 mentre nel 2019 erano stati 505. Nel 2020 si è verificato 1 incidenti mortali (2 nel 2019), 7 quelli con prognosi riservata (8 nel 2019).

(Rimini) Nel mese di dicembre, si sono manifestate spesso condizioni meteorologiche che hanno favorito l'accumulo di particolato, per cui si sono registrati diversi episodi di sforamento del valore limite previsto per la media giornaliera in 3 su 4 stazioni della Rete (in particolare: 10 sforamenti a Flaminia, 7 a Parco Marecchia, 2 a Verucchio e 0 a San Leo). In genere il mese di dicembre, così come gli altri mesi autunnali e invernali, contribuisce in modo importante al numero degli sforamenti del valor medio giornaliero del PM10 dell'intero anno. Contemporaneamente all'innalzamento delle concentrazioni del PM10 si è sono registrate concentrazioni significative anche per il PM2,5.

PM 10 Media annua (40 µg/m3 ): nel 2020 non si registrano superamenti dei valori medi annui di PM10 in nessuna stazione. PM10 Valore limite giornaliero (50 µg/m3 da non superare più di 35 volte per anno civile): nel 2020 il superamento del limite giornaliero di PM10 per oltre 35 giorni si è verificato nel Comune di Rimini presso la stazione di traffico urbano con 56 giorni di superamento (Flaminia) e di fondo urbano con 46 giorni di superamento (Parco Marecchia). I rimanenti inquinanti non hanno presentato criticità. Il report mensile sintetizza, tramite grafici ed elaborazioni statistiche, i dati registrati dalle centraline nel corso dell'ultimo mese.  

La rete di rilevamento della qualità dell´aria effettua il monitoraggio degli inquinanti previsti dalla normativa vigente e presenti nell´aria delle nostre città: Particolato (PM10 e PM2.5), Biossido di Azoto, Ozono, Benzene, Monossido di carbonio e Biossido di Zolfo. La situazione della nostra provincia per ogni agente inquinante si può consultare sul Bollettino giornaliero di qualità dell´aria per la provincia di Rimini.

(Rimini) La Madonna Diotallevi, capolavoro giovanile di Raffaello, lascerà nuovamente Rimini alla volta di Berlino. Dopo 178 anni, infatti, l’opera giovanile dell’Urbinate che porta il nome del suo ultimo proprietario privato, il marchese riminese Audiface Diotallevi, era tornata a Rimini, in prestito dai Musei Statali di Berlino Gemäldegalerie, per restare in mostra al Museo della Città dal 17 ottobre 2020 fino al 10 gennaio del 2021, in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello, per poi tornare in Germania con un apparato di studi e un avanzamento delle conoscenze sul dipinto, acquisite grazie alle ricerche del prof. Giulio Zavatta, curatore della mostra.

Al momento della formalizzazione della collaborazione con l’istituzione museale berlinese, con un progetto sostenuto sin dall'inizio dall'ex assessore Masimo Pulini, non era possibile immaginare che l'emergenza sanitaria avrebbe influito notevolmente sulla possibilità di ammirare la splendida tavola del giovane Raffaello. Per questo l’Amministrazione Comunale, nelle parole dell’Assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia, auspica che l’opera possa in futuro tornare nuovamente a Rimini per consentire, a quanti lo vorranno fare, di ammirare il capolavoro.

“Il rientro della Madonna Diotallevi a Berlino – commenta l’Assessore Giampiero Piscaglia - è la conclusione di un'operazione 'virtuosa' che ha acceso l'attenzione sugli studi e sulle vicende di questo capolavoro giovanile di Raffaello. L’opera torna ai Musei Statali di Berlino con un surplus di conoscenze, sia in merito al dipinto che al proprietario della collezione, e costituisce di per sé una sorta di ambasciatrice di Rimini in Germania, confermando l'importanza della nostra città nel Rinascimento. Un progetto complesso che si è potuto realizzare solo grazie alla generosa collaborazione dei Musei Statali di Berlino. Il desiderio di guardare a un futuro ancora ricco di eventi, unito alla gratitudine per la positiva esperienza condivisa, ci inducono a lanciare "a caldo" la proposta di poter valutare insieme, una volta conclusa definitivamente l'emergenza Covid, la possibilità di far tornare la Madonna a Rimini. Un progetto di cui ci piacerebbe riparlare, speriamo, molto presto”.

In vista del rientro a Berlino della Madonna Diotallevi, il Museo della città, in collaborazione con Radio Ora, ha organizzato un appuntamento virtuale, il 22 gennaio alle ore 20,30, con Giulio Zavatta, storico dell’arte dell’Università  Ca' Foscari di Venezia, autore del recente volume sulla Madonna Diotallevi e curatore della mostra “Raffaello a Rimini. Il ritorno della Madonna Diotallevi”. L’evento sarà in onda su https://www.officinariminiarte.it/ e https://www.facebook.com/Officinariminiarte

Lunedì, 18 Gennaio 2021 16:10

Incidenti in calo sulle strade di Rimini

(Rimini) Sotto quota mille gli incidenti stradali per la prima volta negli ultimi vent'anni e mai così pochi feriti e decessi sulle nostre strade. L'effetto Covid emerge anche dall'attività di infortunistica stradale condotta nel 2020 dalla Polizia Locale, che riconsegna dati che se confrontati col passato inevitabilmente devono essere letti alla luce dell'impatto che la pandemia ha avuto sugli spostamenti. Se già il 2019 aveva registrato il numero più basso di incidenti stradali e di feriti rilevati a partire dal 2000, l'anno che si è appena chiuso ha visto verificarsi 953 incidenti sulle strade del territorio: l'anno precedente furono 1.581, circa il 40% in meno, mentre vent'anni fa ne furono registrati ben 2.585. A frenare i numeri le varie restrizioni agli spostamenti imposti dalle misure per il contenimento del contagio da Coronavirus, che soprattutto nelle fasi di esplosione della pandemia, ha comportato notevoli modifiche al volume di traffico sulle strade. Scuole chiuse, smartworking, impossibilità di uscire dai Comuni di residenza hanno avuto ripercussioni soprattutto sulla viabilità interna ai territori rispetto alla 'grande circolazione'.

Il crollo dell'incidentalità porta con sé anche un numero drasticamente inferiore di vittime. Dimezzate nel 2020 le persone che hanno perso la vita sulle strade: se nel 2019 furono 8, lo scorso anno sono state quattro. Nel 2000 il numero di incidenti con conseguenze mortali sfiorava la trentina. Anche i feriti sono dimezzati: 487 nel 2020 rispetto ai 776 nel 2019, anno che come detto già aveva fatto registrare il numero più basso di feriti dall'anno 2000.

La principale causa degli incidenti che emerge dal report della Polizia Locale resta il "controllo inadeguato del veicolo" (250), una violazione del codice della strada che racchiude una serie di disattenzioni pericolose che comportano la perdita di controllo del proprio mezzo. Tanti gli incidenti causati dal cambio non segnalato di direzione (135), mentre sono 128 i sinistri causati dal mancato rispetto della precedenza o dello stop. Raddoppia il numero di chi non rispetta la distanza di sicurezza (23 incidenti provocati contro gli 11 del 2019) mentre sono stati diciannove invece i casi in cui non è stata data la precedenza ai pedoni.

"È evidente - commenta l'assessore alla Sicurezza, Jamil Sadegholvaad- come la pandemia abbia statisticamente un effetto sui numeri, dovuto principalmente al calo della mobilità causa lockdown. E' altrettanto vero, però, che il trend ventennale a Rimini dimostra una discesa progressiva dei sinistri, dei feriti e delle vittime. A dimostrazione della validità nel periodo dei provvedimenti nazionali, penso alla patente a punti, e degli interventi locali, la messa in sicurezza delle strade a cominciare dalla realizzazione delle nuove rotatorie e dei percorsi ciclopedonali protetti. Restano alti alcuni comportamenti alla guida molto pericolosi. Penso ad esempio al passaggio con il semaforo rosso. Su questo la tecnologia aiuta e aiuterà sempre più in futuro".

Lunedì, 18 Gennaio 2021 12:49

Fiera, Ecomondo e Key energy: le nuove date

(Rimini) Il 2021 sarà denso di importanti appuntamenti internazionali per l'economia green. Tra i più importanti quelli di Italian Exhibition Group Spa, che annuncia le date di Ecomondo e Key Energy: dal 26 al 29 ottobre prossimi in Fiera a Rimini.

Dopo la Special Digital Edition del 2020 (dovuta alla pandemia) i due saloni di IEG dedicati allo sviluppo sostenibile e ai cambiamenti climatici tornano quindi in presenza per fornire alla vasta comunità del business un luogo di dialogo e confronto sui nuovi modelli di sviluppo sostenibile e sui cambiamenti climatici. Ecomondo e Key Energy oltre che collaudate piattaforme commerciali rappresentano infatti un vero e proprio think-tank, che affronta da sempre le tematiche al centro delle agende di tutti i governi, del mondo imprenditoriale, finanziario e della Pubblica amministrazione.

La ripartenza in presenza delle manifestazioni fieristiche è un segnale importante e atteso da tutta la comunità internazionale. Le fiere rappresentano infatti uno dei più potenti moltiplicatori di business, e in prospettiva, grazie al Recovery Plan da 750 miliardi di euro finanziato dall'Unione Europea, la trasformazione green sarà in cima agli impegni di tutti i governi.

Ecomondo e Key Energy che si estenderanno sui quasi 130 mila mq del quartiere fieristico riminese, sono articolate in uno specifico layout per favorire relazioni istituzionali e di business. Rifiuti e risorse, bonifica e rischio idrogeologico, bioeconomia circolare, acqua, i settori di Ecomondo. Rinnovabili, storage e generazione distribuita, efficienza e smart city quelli di Key Energy.

(Rimini) Hera informa che nella giornata di martedì 19 gennaio dalle ore 7.30 alle 18.00 verranno eseguiti dei lavori di bonifica degli allacci idrici degli edifici privati ubicati nel tratto di Via Poletti compreso tra il civico 18 e l’incrocio con via Sigismondo. Durante i lavori potranno verificarsi diminuzioni di pressione, alterazione del colore e interruzioni di fornitura dell’acqua, di cui resta comunque confermata la potabilità dal punto di vista chimico e batteriologico.

Durante l’intervento sarà chiuso il transito pedonale di via Poletti, garantendo comunque l’accesso da via Poletti o via Sigismondo alle attività ubicate lungo il tratto interessato dai lavori; per informare dell’interdizione del passaggio saranno collocati cartelli informativi ai due accessi della strada. L’azienda ricorda che in caso di urgenza (segnalazione guasti, rotture, emergenze varie) è gratuito e attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette il numero di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

(Rimini) "Sinceramente non sentivamo l’esigenza di un ritorno in grande stle dello stipendio degli amministratori delle Province". Così la Uil inizia la sua critica in merito all'indennità del presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi, ritenuta troppo alta. "Ma come il Paese attraversa una gravissima crisi, i lavoratori rischiano a centinaia di migliaia di trovarsi senza posto di lavoro, ristoratori, albergatori, commercianti, ecc…. hanno subito perdite economiche molto significative rischiando la chiusura e la rsposta è la reintriduzione della indennità per il Presidente della Provincia?". "Non parliamo di pochi spiccioli, la legge finanziaria del 2020 assimila l’indennita del Presidente della Provincia a quella del Sindaco sdel comune capoluogo,che per noi equivale a 5.726,46 euro mensili", sottolinea la segretaria della Uil, Giuseppina Morolli.
"Il Paese è stato investito, per alcuni anni dal dibattitito sulla eliminazione delle Province, per tutti erano considerate Enti inutili, superati dalla evoluzione deegli Enti Pubblici nel nostro Paese. Oggi nel periodo di massima crisi assistiamo all’ennesimo spreco di denaro pubblico; usiamo la parola spreco perché per noi della UIL di tante cose c’era bisogno nel nostro Paese, ma sicuramnete non della rinascita delle Province. Vogliamo infine ricordare che fino a qualche anno fa i Consigli Provinciale veniva eletto direttamnete dal popolo con una investitura democratica formale e sostanziale. Oggi dopo il taglio radicale delle funzioni delle Province, l’elezione del Presidente avviene con una elezione insdiretta, cioè viene nominato dai vari consiglieri comunali con meccanismi legati alla popolazione dei singoli Comuni".

"Ma come alle Province vengono ridotte drasticamente compiti e funzioni e , con un provvedimento incomprensibile viene rispistinato una corposa indennità. La UIL è totalmente contraria a questo provvedimento che ripeto giudichiamo incomprensibile, quei soldi, quelle risorse dovevano essere utilizzate per fornire servizi ai cittadini e alle imprese, soprattutto in questo momento di grande difficoltà. Questa è fonte di ulteriore preoccupazione perché la crisi che ci ha investito in questo ultimo anno ha aumentato le differenze sociali nel nostro paese e, a forza di cattivi esempi rischiamo che si sviluppino focolai di gravi tensioni sociali determinate dalle enormi difficoltà economiche in cui verasno tanti cittadini e il risorgere delle Province, la lauta e sostanziosa indennità assegnata ai loro Presidenti non può fare altro se non accentuare la perdita di credibilità e fiducia dei cittadini verso la politica".

"Uno dei principali obiettivi della legge Delrio era trasformare le province in enti di secondo grado. Renderle la sede di raccordo degli interessi dei comuni della zona. Un’istituzione snella, di supporto ai municipi. Composta direttamente dagli amministratori locali, per gestire in modo collaborativo le competenze di area vasta.
A distanza di circa 6 anni, navighiamo ancora a vista, anzi mentre ancora non si capisce il loro ruolo, qualcuno ha pensato bene con i chiari di luna che ci sono nel nostro Paese e nella nostra Provincia di dare una lauta indennità ai Presidenti, ci piacerebbe almeno confrontarci con il presidente come parti sociali sul bilancio dell’Ente Provincia e su tanti altri temi legati al nostro territorio".

Lunedì, 18 Gennaio 2021 09:47

18 gennaio

Tutti a scuola | Riminese positivo in Turchia | Il maglioncino di Silvia

(Rimini) Ieri il sindaco Andrea Gnassi, delegato Anci Turismo e Demanio, ha partecipato alla call convocata dal presidente Anci Antonio De Caro con tutti i delegati nazionali. A sul tema le esigenze dei Comuni per l’anno 2021. "Nel 2020 siamo riusciti a ‘tenere botta’ grazie ai segnali dei mesi di luglio e agosto ma attenzione perché il 2021 sarà un anno altrettanto difficile", ha esordito Gnassi. "Nel 2020 il turismo italiano è nell’ordine di minori entrate per una cifra superiore ai 25 miliardi di euro. La situazione, oggi, è questa. Il turismo è evidentemente il settore che più ha subito e sta subendo gli effetti della pandemia perché importa persone e non esporta merci, come qualsiasi altro settore industriale. E la mobilità delle persone è da un anno a questa parte limitata, se non del tutto impossibile. Segnalo che il comparto turistico anche psicologicamente è stressato, al limite. Un urto come quello dello scorso anno sarebbe complesso da reggere ancora".

Il 2021 "si prospetta difficilissimo, anche per i Comuni ad alta intensità turistica che sia nel 2020 che quest’anno dovranno fare i conti con le minori entrate per le difficoltà del settore (imposta di soggiorno, Cosap etc). Il turismo deve essere messo al centro dell’agenda di governo nazionale. Se quest’anno dovessimo registrare la tempiostica sui ristori vista nel 2020 le imprese farebbero molta fatica a tenere. I ristori, gli ammortizzatori economici e sociali per l’occupazione, per le famiglie, vanno mantenuti per l’intera durata dell’emergenza". Alcune proposte tra le altre: "estendere il 110% di credito d'imposta, attualmente previsto per abitazioni private e condomini, anche per la riqualificazione delle strutture turistico-alberghiere; definire misure speciali di contributo a fondo perduto per le strutture alberghiere il cui abbattimento totale precedesse una ricostruzione completa, in linea con la più recente e avanzata normativa antisistimica e le misure di efficientamento energetico; fare chiarezza definitiva sul tema delle concessioni marittime, vista la discrasia tra proroga al 2033 del Governo e comunicazioni del garante della concorrenza; ristori fino al termine formale dell’emergenza Covid".

Gnassi ha anche richiamato quanto accaduto nel 2020. "I Comuni chiedono oggi al Governo di essere coinvolti per tempo sul tema della riapertura. Non potrà accadere come lo scorso anno che protocolli, organizzazione, disposizioni da rispettare da parte degli enti locali e delle imprese siano comunicate una settimana prima dello start. Anci, i Comuni, le istituzioni, chiedono di nessere chiamate e di essere coinvolte proprio per il rilancio del Paese. Lo stesso deve essere per il Recovery Plan: i Comuni non possono essere relegati sullo sfondo, devono avere un ruolo da protagonisti per lo sviluppo dei territori e del Paese. E’ già stato fatto uno sforzo dal Governo in termini di risorse ma serve che il comparto turistico sia al centro di un’azione congiunta. Il Recovery Plan, per il turismo, misura orizzonti al 2024, 2025. Questo pone un tema attuale sui mercati fino ad allora: solo nazionali? Solo europei? E’ chiaro che mancheranno le risorse su cui potevamo contare prima della pandemia. Il Governo dovrebbe ipotizzare misure speciali per città e aree ad alta intensità turistica".

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