Sanità, nelle residenze per anziani arriva la radiologia portatile
(Rimini) Ancora passi avanti nella prevenzione dell'infezione da covid 19 e per limitarne la diffusione, con un'"arma" in più. Già da mesi le Usa (cioè le "squadre" di medici ed infermieri che si recano a casa degli utenti per la diagnosi, il successivo monitoraggio, e al bisogno per l'effettuazione nasofaringeo ai pazienti covid) effettuano anche, in collaborazione con l'unità operativa di Radiologia, ecografie polmonari a domicilio ai pazienti, in particolare a quelli ospiti delle residenze per anziani, al fine di rendere ancor più rapide le diagnosi ma anche di limitare gli spostamenti di pazienti più fragili come possono essere gli anziani.
Ora a questo approccio già molto avanzato si aggiunge un ulteriore tassello sempre per i pazienti delle residenze anziani. Infatti, grazie all'acquisizione di un'apposita apparecchiatura radiografica portatile e trasportabile in automobile, i tecnici della Radiologia potranno eseguire, nelle residenze per anziani, anche l'esame della radiografia del torace, molto importante per valutare lo stato di evoluzione della patologia. Esame che poi viene letto e valutato in "telemedicina" dai medici radiologi.
"Questa importante novità - commenta il dottor Enrico Cavagna, direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini dell'Ausl Romagna - consentirà di effettuare diagnosi di covid a domicilio, cioè ancor più rapidamente, ed evitando a pazienti fragili, di spostarsi, limitandone i disagi ed accrescendo la sicurezza anche rispetto al rischio contagio da covid. Se i risultati saranno positivi anche questa innovazione sarà attivata in tutta l'Ausl Romagna".
Un grosso aiuto anche per gli operatori delle residenze per anziani, ed ovviamente una diminuzione del rischio di trasmissione di malattia, purtroppo insito nello spostamento di pazienti. Il servizio è già attivo da alcuni giorni.
26 gennaio
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Pericolo zona rossa, la Regione minimizza
(Rimini) “Si sta parlando di un’ipotesi. E comunque, l’Emilia-Romagna, con i dati attuali, non correrebbe certo il rischio di entrare a livello europeo in zona rosso scuro, ammesso che l’ennesima sfumatura cromatica possa essere il miglior modo per contrastare l’epidemia. A oggi, infatti, il numero cumulativo di positivi ogni 100mila abitanti, sia nel corso della settimana tra il 18 e il 24 gennaio, sia nelle due precedenti - cioè tra il 4 e il 17 gennaio - ha fatto registrare cifre più basse della soglia di 500 indicata in questa proposta dell’Unione europea”.
Lo precisa la Regione con l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, dopo la diffusione di notizie di agenzia secondo cui - dalla nuova mappa del contagio in Ue realizzata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) - l’Italia sarebbe tra i Paesi con zone, appunto, a rischio rosso scuro: Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia-Giulia.
Dati alla mano, infatti, i casi di positività in regione si mantengono sotto quella soglia, sia considerando l’incidenza dell’ultima settimana (18-24 gennaio), quando sul territorio il rapporto è stato di 205 positivi su 100mila abitanti, sia quella relativa alle 2 settimane precedenti (4-17 gennaio), che hanno fatto registrare 486 positivi su 100mila abitanti.
“L’attenzione da parte della nostra Sanità pubblica e delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali è sempre al massimo livello, perché il virus continua a circolare- aggiunge Donini-. Allo stato attuale, però, si registra un decremento dei casi e dei ricoveri in ragione delle misure di contenimento adottate per le festività natalizie a livello nazionale e regionale. Peraltro, l’emergere di nuovi casi di positività nella popolazione molto spesso è riconducile ad un’intensa attività di screening epidemiologici, di contact tracing e di protocolli di prevenzione e sicurezza nella scuola e nei luoghi di lavoro, che la nostra Regione porta avanti con convinzione. Noi continuiamo a cercare i positivi anche fra gli asintomatici come misura di prevenzione, e ne troviamo ogni giorno, proprio per contrastare la diffusione del virus. Non farlo- chiude l’assessore-, e quindi registrare poi un numero inferiore di positivi, vorrebbe dire solo favorire il contagio, non il contrario”
Aggiornamento coronavirus: 104 positivi, 3 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 211.606 casi di positività, 1.164 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.436 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’11%, dato che risente del minor numero di tamponi che vengono fatti la domenica, nella maggioranza dei casi su persone con sintomi e quindi con maggiori possibilità di esito positivo. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Alle 16 sono state somministrate complessivamente 134mila dosi. Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 561 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 309 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 477 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,6 anni. Sui 561 asintomatici, 370 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 28 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 con gli screening sierologici, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 142 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 274 nuovi casi, Modena con 200, poi Ravenna (107), Rimini (104), Reggio Emilia (102), Ferrara (92) e Cesena (83); a seguire Imola (61), Parma (52) e le province di Forlì (49) e Piacenza (40). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.629 tamponi molecolari, per un totale di 2.901.428. A questi si aggiungono anche 38 test sierologici e 1.807 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.156in più rispetto a ieri e raggiungono quota 151.122. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 51.289 (-68 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 48.645 (-110), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 76 nuovi decessi: 5 a Piacenza (due donne, di 88 e di 92 anni e tre uomini, di 82, 91 e 92 anni); 5 in provincia di Parma (tre donne di 83, 85, 87 anni, e due uomini di 85 e 91 anni); 8 nella provincia di Reggio Emilia (tutti uomini: due di 80 anni, uno di 84 anni, due di 85 anni, uno di 86 anni, uno di 87 anni e un 90enne); 9 nella provincia di Modena (tre donne - di 72, 82 e 93 anni - e 6 uomini, rispettivamente di 64, 77, 83, 86, 87 e 91 anni); 20 in provincia di Bologna (13 donne - di 74, 75, 81, 86, 87 anni, quattro di 89, una di 93, una di 94, una di 96 e una di 98 anni - e 7 uomini, rispettivamente di 77, 78, 79, 84, 86, 94 e 95 anni); 11 nel ferrarese (4 donne - di 81, 90, 93 e 94 anni - e 7 uomini di 67, 80, 81, 82, 85, 91 e 95 anni); 10 in provincia di Ravenna (4 donne - di 62, 84, 88 e 89 anni; 6 uomini di 78, 82, 84, 85, 93, 94 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 91 e 92 anni; due uomini di 69 e 78 anni); 3 nel riminese (due donne di 38 e 88 anni, e un uomo di 77). Infine, si segnala il decesso di un uomo di 76 anni diagnosticato dall’Ausl di Rimini ma residente in provincia di Pesaro-Urbino. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.195.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 222 (+3 rispetto a ieri), 2. 422 quelli negli altri reparti Covid (+39). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 19 a Piacenza (+1), 15 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 20 a Reggio Emilia (invariato), 44 a Modena (-2), 44 a Bologna (+7), 15 a Imola (+1), 25 a Ferrara (-1), 11 a Ravenna (-2), 1 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (-1) e 24 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 17.987 a Piacenza (+40 rispetto a ieri, di cui 27 sintomatici), 14.919 a Parma (+52, di cui 28 sintomatici), 28.162 a Reggio Emilia (+102, di cui 28 sintomatici), 37.558 a Modena (+200, di cui 125 sintomatici), 41.855 a Bologna (+274, di cui 136 sintomatici), 6.673 casi a Imola (+61, di cui 28 sintomatici), 12.101 a Ferrara (+92, di cui 31 sintomatici), 16.139 a Ravenna (+107, di cui 32 sintomatici), 7.845 a Forlì (+49, di cui 37 sintomatici), 8.915 a Cesena (+83, di cui 61 sintomatici) e 19.452 a Rimini (+104, di cui 70 sintomatici).
Reddito di cittadinanza, a Rimini domande in crescita del 20%
(Rimini) In un interessante approfondimento nazionale, l'edizione odierna del Sole24Ore, pubblica una analisi sull'aumento delle richieste di Isee avvenuto nel 2020. Di cosa si tratta?L'Isee (ovvero l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è l'indicatore che fotografa la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo famigliare - ed usato sempre più spesso come filtro per accedere a tariffe agevolate, sussidi e bonus di varia natura. Il suo incremento, dunque, potrebbe essere riconducibile ad una aumento nella domanda di sussidi e bonus da parte della popolazione, come conseguenza della pandemia sanitaria. Nelle statistiche pubblicate dal quotidiano l'Emilia Romagna, con un aumento del 16% (+516.719 sul 2019) di richieste di Isee si colloca sopra la media nazionale, che si assesta intorno al 13,9%.
Quali possibili conseguenze riminesi possono ricadere dal dato nazionale? Non esistono correlate dirette, ma l'individuazione delle dinamiche di alcuni indicatori "sensibili" possono esserci utili. Tra queste, in particolare, il reddito di cittadinanza e le domande per rimborso e riduzione della Tari. In entrambi i casi è obbligatorio produrre e presentare il proprio Isee. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza (e le pensioni di cittadinanza), si passa dai circa 2.500/2.600 percettori "riminesi" (abitanti nel distretto socio sanitario di Rimini nord, dunque comprensivo delle comunità della Valmarecchia e di Bellaria – Igea Marina) rilevati nell'ottobre 2020, ai 3.257 attuali. Un incremento di circa il 20%. Stesso aumento percentuale rilevato nella presentazione delle domande per ricevere il rimborso o la riduzione degli importi della Tari. Se,fino al 2020, la media era di circa 1.200 domande, alla chiusura del bando 2021, nel novembre 2020, le domande sono salite a 1483, con un incremento rispetto agli anni precedenti di circa il 20%.
"Gli indicatori riminesi – spiega l'Amministrazione comunale di Rimini –sembrano confermare il trend nazionale individuato sul Sole 24Ore. Rimini ha risposto come sappiamo ai primi mesi di emergenza, attraverso una solidarietà diffusa, l'intensificazione dei servizi territoriali e misure ad hoc come buoni spesa. Quelli che stanno cominciando ad emergere sono invece i primi segnali di quello che, con ogni probabilità, sarà un effetto sul medio lungo termine della pandemia. Effetti più strutturali che dovremo affrontare nella consapevolezza che nulla, quindi nemmeno i servizi pubblici, potrà essere come prima. La sfida da raccogliere è ovviamente, prima di tutto, nazionale. A livello locale, oltre i servizi di emergenza, stiamo lavorando ad un approccio al welfare più inclusivo e trasversale, che sappia leggere i disagi del quotidiano e non solo le grandi povertà".
Bonus centri storici: 213 contributi in arrivo a Rimini
(Rimini) Sono più di 35 mila in totale i bonus assegnati alle 29 città italiane dal Decreto di agosto, che prevedeva un contributo per le attività colpite dalla riduzione dei turisti nei centri storici. Una misura di sostegno all'economia per le città a vocazione turistica che a Rimini ha fatto arrivare un totale di 213 contributi differenti ad altrettante attività commerciali del centro storico, che sono state maggiormente colpite dal calo delle presenze dettate dall'emergenza sanitaria. L'elenco, pubblicato oggi sul "Sole 24 Ore", che vede ai premi posti città come Roma, Napoli, Milano, Venezia e Firenze, riporta anche una mappa degli aiuti erogati con i decreti 'Ristori' e 'Rilancio', che per la Regione Emilia-Romagna corrispondono a 880 milioni di euro per un totale di oltre 300 mila pagamenti differenti.
Pandemia e consumi, Federconsumatori chiede provvedimenti
(Rimini) L’indice dei prezzi al consumo del comune di Rimini nel mese di dicembre 2020( dati Istat ) registra una variazione del meno 0,3 % rispetto al stesso mese dell’anno precedente, e di un più 0,2 % rispetto al mese edi novembre, praticamente ad inflazione zero. L’offerta commerciale di beni e servizi a seguito delle restrizioni ci consegna un calo dei consumi del territorio del 38,9 % ( dicembre 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). "Gli inevitabili provedimenti per contenere la pandemia hanno stanno determinado una drastica riduzione dei consumi in particolare per alcuni settori, le forme di sostegno, bonus e agevolazioni e ammortizzatori sociali hanno in parte calmeriato questa situazione, ma la riduzione di redditto combinata alle misure di restrizioni covid-19 fanno precipare la capacità di consumo. Rimini già prima della crisi pandemica (al netto dell’evasione ) registrava i redditi più bassi della regione e un gap sociale che con la pandemia si è ulteriormente ampliato ( i pochi che hanno tanto ed i tanti che hanno poco ) e tale andamento rivela come, in questa fase delicata e critica anche sul piano dei consumi, sia indispensabile operare scelte coraggiose, all’insegna del rilancio dell’occupazione, degli investimenti per lo sviluppo, ma soprattutto attraverso l’avvio urgente di misure destinate all’eliminazione di disparità e disuguaglianze. E’ evidente che occorrono provvedimenti di rilancio di ampio respiro e di carattere strutturale, per restituire al Paese ed in particolare all'economia del nostro territorio crescita e sviluppo", sottolinea il presidente di Federconsumatori Graziano Urbinati.
Nella nostra provincia "nei prossimi mesi si andrà al rinnovo di diverse amministrazioni a partire dal comune capoluogo ciò deve essere l’occasione per inaugurare una strategia, condivisa , coerente, che individui le grandi priorità economiche per lo sviluppo, che recuperi il rapporto tra sviluppo, ambiente e dimensione sociale ed equa distruzione della ricchezza. C’è bisogno di una nuova e rinnovata capacità di consumo sostenibile, green, che per potervi accedere necessita di reddito , capacità di spesa da parte di tutti per essere in grado di indirizzare un nuovo sviluppo su coordinate nuove , di maggiore redistribuzione di reddito, di qualità dell’offerta di servizi e turistica, di un minor sfruttamento, di una maggiore remunerazione della forza lavoro. La pandemia ci consegna uno scenario nuovo e chiede un cambio di passo. La cresicta sostenibile richiede investimenti e qualità degli stessi, la transizione ecologica e sostenibile, non è più rinviabile e essa rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio. A partire dalle risorse Europee che saranno disponibili anche localmente, occorre evitare forme di distribuzione a “ pioggia” , che nel vuoto di progettualità si inseriscano appettiti inutili e poco chiari".
Bellaria, i residenti a quota 19.558
(Rimini) Qualche piccola variazione, ma trend degli ultimi anni sostanzialmente confermati: questa l’istantanea offerta dai Servizi Anagrafici Comunali con riferimento alla popolazione registrata al 31 dicembre 2020. Residenti a Bellaria Igea Marina che tornano a crescere lievemente, con il totale che passa dai 19.558 del 2019 a 19.580, distribuiti in 8.303 nuclei famigliari complessivi. Confermata la “storica” prevalenza della componente rosa, con 10.046 femmine residenti contro 9.534 maschi; 122 i nuovi nati, mentre i decessi sono stati 227: nel 2019 erano stati rispettivamente 115 e 174. Anche nell’ultimo rapporto, positivo il saldo tra le 445 pratiche di immigrazione e le 369 pratiche di cancellazione (emigrazione in altri comuni, omessa dichiarazione di dimora abituale o irreperibilita’); 368, invece, le pratiche di trasferimenti all’interno del territorio comunale. Da segnalare, inoltre, che sono 74 gli ex residenti di Bellaria Igea Marina che nell’arco del 2020 si sono trasferiti fuori dai confini nazionali ed iscritti all’A.I.R.E. – Anagrafe Italiani Residenti all’Estero.
Parco del mare, Gnassi: abbiamo rischiato di perdere 2 milioni. I prossimi cantieri
(Rimini) “Due mesi fa abbiamo vinto la causa con i privati che volevano realizzare seicento appartamenti dalle parti di piazzale Fellini e un grattacielo in piazzale Kennedy”. Lo ha comunicato oggi il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, alla presentazione dei prossimi proggetti in procinto di partire per il Parco del mare. “Ci avevano chiesto due milioni, che avremmo dovuto versare se avessimo perso la causa”. In soldoni, la scelta di cambiare strada e optare per un piano per la salvaguardia della balneazione ottimizzato e più sostenibile (sotto diversi punti di vista), già nel corso della prima amministrazione Gnassi, è stata un rischio. “Quelle scelte sono precise, hanno dei costi (anche personali). Io penso che fare questo per il bene della città sia un bel segnale, e devi essere anche disposto a rischiare”.
I cantieri del Parco del mare intanto proseguono. I tratti Tintori e Spadazzi sono in via di completamento e già in primavera è prevista l’aggiudicazione delle opere del lungomare Murri. Da nord a sud sono 17 chilometri in tutto, da trasformare, anche con l’aiuto dei privati. Dal comune segnalano una ventina di manifestazione dìinteresse ricevute, in totale, suddivise tra i tratti 1,2,3,8, con una prevalenza d’interesse per i primi tre tratti, vale a dire indicativamente tra piazzale Fellini e piazzale Benedetto Croce.
“Prosegue la raccolta di manifestazioni di interessi dei privati, che andranno a completare l’opera pubblica” ha sottolineato l’assessore alla Gestione del territorio Roberta Frisoni. “C’è fermento da parte di singoli, società, operatori, un’attenzione che si è tradotta in un ampio ventaglio di proposte progettuali soprattutto nei tratti 2 e 3 che sono al vaglio dell’Amministrazione. È la dimostrazione del valore di un progetto di rigenerazione radicale che con il completamento dei primi due stralci e l’avvio dei nuovi due tratti offrirà una nuova opportunità per i riminesi e i turisti di vivere il lungomare”.
Lo stato dell’arte. Sono partiti in questi giorni per concludersi entro la fine di maggio i lavori di completamento dei primi due tratti del Parco del Mare, la testa e la coda del Lungomare sud, ovvero il tratto 1 (Lungomare Tintori) e il tratto 8 (Lungomare Spadazzi). “Lavori che prevedono il completamento delle pavimentazioni, degli arredi urbani e degli spazi a verde, intervenendo sulla fascia a monte, tra il lungomare e gli alberghi. Per il tratto 1 si prevede la realizzazione della pavimentazione in gres colorato sulla quale saranno ritagliate le aree a verde, le ‘sardine’: oltre 250 mq dove la valorizzazione del verde esistente (in linea con le indicazioni della Soprintendenza) sarà arricchita dalla piantumazione di un centinaio di nuove alberature. Nel ridisegno della passeggiata sarà prevista la realizazione di un percorso ciclabile separato e un percorso carrabile per il transito carrabile sud-nord, accessibile ai mezzi di soccorso e raccolta rifiuti e agli utenti autorizzati”.
Per il tratto del lungomare Spadazzi, “gli interventi prevedono l’integrazione della pavimentazione in legno (dal bagno 141 al 145) a conclusione della passeggiata iniziata con il primo stralcio delle opere e l’integrazione degli spazi a verde, che ammonta a circa 3mila metri quadrati, tra aiuole al confine con la spiaggia e le ‘sardine’. Anche in questo caso sarà realizzata la pavimentazione in gres colorato e le sardine funzionali con pavimentazione in legno, oltre ad un percorso ciclabile separato e ad una nuova illuminazione”.
Parallelamente al completamento dei primi due tratti e all’avvio delle opere dei tratti 2 e 3 del lungomare sud, “procedono spediti i lavori anche sul fronte del Parco del Mare nord – aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – L’intervento procede a stralci e tutti i stralci stanno avanzando come da programma, sia per la fascia a mare sia per l’importante riorganizzazione viaria a monte. Stiamo pedalando per riconsegnare nei tempi un waterfront straordinario”. Si parla, in pratica, del progetto che interessa i tratti 2 e 3 del Parco del Mare e cioè il lungomare Murri da piazzale Kennedy a piazza Marvelli (dallo stabilimento 29 al 40) e da piazza Marvelli a via Toby Dammit, in prossimità di piazzale Benedetto Croce (dal bagno 42 al 55). Oltre un chilometro di waterfront che in continuità con l’opera pubblica in corso nei primi due tratti, sarà trasformato grazie alla passeggiata in legno, pavimentazione in gres colorato, un percorso ciclabile a doppio senso, le ‘sardine’ funzionali con pavimentazione in legno e circa 8mila metri quadrati di aree verdi, distribuite al confine con la spiaggia, tra la passeggiata in legno e l’area pavimentata e al confine più a monte ‘lato alberghi’. Nel tratto tra piazzale Kennedy e piazzale Marvelli è inoltre ipotizzata la realizzazione di un nuovo playground, uno spazio dedicato al basket che si integrerà l’offerta di strutture per lo sport che già vede il campo da paddle nell'area dell’Ex Waldorf. Dopo l’approvazione da parte della Giunta del progetto esecutivo, ora si procederà con la gara per l’aggiudicazione dei lavori, prevista in primavera. L’opera prevede un investimento complessivo di 8,3 milioni, cofinanziati da Ministero dell’ambiente e Regione Emilia Romagna.
Il Parco del mare sarà caratterizzato da palestre a cielo aperto e aree giochi per i più piccoli. “Saranno 8 le isole dedicate al wellness e alla salute previste nei primi quattro tratti del Parco del Mare (tre nel tratto 1, due nel tratto 2, una nel tratto 3 e infine due nel tratto 8), che avranno diverse dimensioni e caratteristiche per rispondere a differenti esigenze. Tre isole di queste sei isole saranno ‘funzionali’, contraddistinte cioè dalla presenza di attrezzature adatte alle esigenze di un'ampia fascia di utenza di sportivi, dal livello base al livello medio. Le altre sono “calisthenics” cioè dotate di attrezzature adatte anche ad una fascia di sportivi più allenati. A regime si prevede che saranno a disposizione almeno 17 palestre a cielo aperto lungo i 16 chilometri di costa”.
A ispirare i luoghi per i più piccoli sarà l’immaginario delle filastrocche di Gianni Rodari. In via di realizzazione, quindi, “una “foresta del mare”, che unisca l’elemento naturale alla poesia, e che sarà uno degli elementi caratterizzanti le sei aree ludiche dei tratti 1, 2, 3 e 8. I progetti, che saranno definiti dalla Giunta nelle prossime settimane, saranno ispirati a esperienze di importanti città internazionali, con spazi e attrezzature dedicate alle diverse fasce d’età e accessibili a tutti. Sul lungomare Tintori sarà allestita una grande area verde di circa 1.880 mq. nel tratto 8 saranno due aree gioco, una vicina al mare di circa 30 metri quadrati e una più grande (100 mq) in via Oliveti. Nel progetto del tratto 2 e 3 sono previste altre tre aree giochi, distribuite lungo un chilometro”.
Fame di parcheggi. Dal comune segnalano, infine, che “si concluderanno a fine di febbraio, i lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio a servizio del Lungomare Spadazzi: 46 posti auto in uno spazio di 1.300 mq all’incrocio tra il Lungomare e Via Latina”. Così si spera di andare a “rispondere alla domanda di parcheggi a servizio del Lungomare Spadazzi, che sarà pedonalizzato e liberato dalle auto”. Per la prossima estate “sarà inoltre a disposizione un nuovo parcheggio temporaneo in piazzale Marvelli, che prevede 112 posti auto, novanta posti in più di quelli presenti attualmente nell’area. Si tratta di una soluzione che consentirà di accompagnare questa fase di interventi, che sarà completata da una riorganizzazione anche della sosta delle vie interne. Sono inoltre al vaglio soluzioni sempre di carattere temporaneo a servizio della zona di piazzale Boscovich”. Nell’ottica dell’amministrazione, “l’estate 2021 servirà anche per testare nuovi servizi di mobilità complementari al trasporto pubblico e al Metromare, a partire dai servizi di sharing. Oltre ai monopattini, partirà la sperimentazione del servizio di noleggio degli scooter e di bici elettrici, saranno introdotti servizi a chiamata per collegare la zona mare con i parcheggi scambiatori e navette di collegamento con la stazione ferroviaria”.
25 gennaio
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