Lunedì, 01 Febbraio 2021 09:20

1 febbraio

Vaccini agli ultra80 | Stagione, Federalberghi pronta | Spina e Zilli con Meloni?

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 216.065 casi di positività, 1.320 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.361 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,7%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate e, quindi, il numero totale delle persone vaccinate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 175.621 dosi, di cui 6.701 oggi; sul totale, 45.393 sono seconde dosi, cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 561 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 397 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 579 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,4 anni.

Sui 561 asintomatici346 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing48 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 22 con gli screening sierologici12 tramite i test pre-ricovero. Per 133 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 272 nuovi casi; poi Modena (233), Reggio Emilia (164), Rimini (130); seguono Ferrara (102), Parma (101), il territorio di Cesena (82), Ravenna (80), l’area di Forlì (58), infine Piacenza (49) e il circondario di Imola (49).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.448 tamponi molecolari, per un totale di 2.963.932. A questi si aggiungono anche 135 test sierologici e 8.913 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.447 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 159.293.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 47.345 (-192 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 44.964 (-122), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 65 nuovi decessi: 20 a Bologna (11 uomini di 70, 73, 79, 81, 82, 84, 87, 88, 90, 91 e 95 anni e 9 donne di cui due di 69 anni, due di 85 e le restanti di 72, 79, 82, 83 e 87 anni), 12 in provincia di Forlì-Cesena (8 uomini di 51, 54, 63, 84, 86, 89, 95 e 98 anni e 4 donne di 84, 86, 87 e 91 anni), 9 a Reggio Emilia (6 donne di cui due di 87 anni e le restanti di 76, 81, 86 e 92 anni e tre uomini di 82, 88 e 90 anni), 7 a Ravenna (4 donne di 80, 82, 92 e 95 anni e 3 donne di 80, 90 e 95 anni), 6 a Ferrara (5 donne di cui due di 89 anni e le altre di 86, 90 e 92 anni e 1 uomo di 91 anni), 5 a Modena (3 uomini di cui due di 86 anni e uno di 81 anni e 2 donne di 90 e 92 anni), 4 a Piacenza (2 donne di 77 e 94 anni e 2 uomini di 88 e 91 anni), 2 a Parma (2 uomini di 67 e 72 anni). Non si registrano decessi in provincia di Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.427.

In seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni passati è stato eliminato 1 decesso dalla provincia di Reggio Emilia, in quanto deceduto non a causa del Covid.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 209 (stabili rispetto a ieri), 2.172 quelli negli altri reparti Covid (-70).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 19 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 43 a Modena (invariato), 41 a Bologna (+2 rispetto a ieri), 14 a Imola (invariato), 26 a Ferrara (+1), 9 a Ravenna (-1), 2 a Forlì (+1), 2 a Cesena (-1) e 23 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.260 a Piacenza (+49 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 15.188 a Parma (+101, di cui 63 sintomatici), 28.747 a Reggio Emilia (+164, di cui 72 sintomatici), 38.111 a Modena (+233, di cui 163 sintomatici), 42.704 a Bologna (+272, di cui 162 sintomatici), 6.837 casi a Imola (+49, di cui 29 sintomatici), 12.496 a Ferrara (+102, di cui 22 sintomatici), 16.427 a Ravenna (+80, di cui 46 sintomatici), 8.109 a Forlì (+58, di cui 36 sintomatici), 9.203 a Cesena (+82, di cui 60 sintomatici) e 19.983 a Rimini (+130, di cui 73 sintomatici).

(Rimini) "Ho letto con attenzione il comunicato dei consiglieri comunali uscenti che fanno riferimento alle liste civiche elette nel 2016 oltre ad altre sigle di forze politiche. In sostanza chiedono al Pd di unirsi a loro per discutere di programmi e di una soluzione unitaria per la candidatura a sindaco. Tutto bene. E' sempre positivo quando vi è impegno ed attivismo da parte della politica", precisa in principio Alberto Vanni Lazzari, segretario Dd città di Rimini. "Tuttavia - prosegue - faccio notare che il partito Democratico ha attivato un suo percorso per un programma da mettere a disposizione della coalizione. Nei prossimi giorni il programma sarà concluso e si avrà una base di discussione vera e non soltanto riferita ad un generico giudizio sul lavoro della precedente amministrazione che tra l'altro condividiamo".

Sul piano politico "la proposta avanzata mi pare parziale con il rischio di chiudere la porta ad altre forze politiche per noi fondamentali per la coalizione di centrosinistra. Mi riferisco in primo luogo alla coalizione che sta governando in Italia e che vede la presenza di una lista come Liberi Uguali che sul piano locale significa Emilia Romagna Coraggiosa e al movimento 5Stelle. Ritengo sarebbe un errore politico grave non lavorare per un centrosinistra che guardi ad un campo largo. Questo vale anche per il civismo. Benissimo i consiglieri comunali uscenti ma apriamo anche a nuove forze ed esperienze che in questi anni si sono consolidate nella società riminese ed impegnate durante la pandemia. Nei prossimi giorni il Pd aprirà questo confronto per arrivare ad un programma condiviso ed una coalizione ampia. Il mio impegno è anche per una soluzione unitaria per il candidato a sindaco sapendo che in campo vi sono già candidature che non possono essere superate con tatticismi, ma solo in modo chiaro e trasparente nel rispetto delle sensibilità politiche di tutti".

 

(Rimini) "In qualità di eletti e rappresentanti delle liste civiche, attualmente al governo della città, ed in qualità di rappresentanti territoriali di partiti che condividono il percorso riformatore dell'attuale amministrazione comunale abbiamo istituito un tavolo di confronto per il futuro di Rimini". Lo comunicano oggi tutta una serie di realtà legate all'attivismo politico locale, liste civiche, partiti extra consiliari, tendenzialmente di centro sinistra dalla Rete delle liste civiche (che ha in sé Patto Civico Capogruppo Mirco Muratori, Rimini Attiva Capogruppo Kristian Gianfreda, Rimini Futura Capogruppo Luca Pasini, Ex Obiettivo Civico Gruppo misto Consigliere Andrea Bellucci) ai Verdi  con il consigliere federale nazionale Cerquetti Claudio, passando per Italia Viva  con i coordinatori provinciali Giorgia Bellucci e Gianluca Fabbrani, il Partito Socialista Italiano con il segretario provinciale Francesco Bragagni, Più Europa con il coordinatore cittadino William Ottaviano.

"In questo momento di grande fatica in cui ogni componente della società è in crisi o rischia di esserlo, riteniamo sia fondamentale che chi rappresenta le istituzioni eviti le contrapposizioni,  scegliendo attraverso il dialogo e il confronto un percorso unitario, un orizzonte comune che metta al primo posto il bene della nostra comunità", spiegano. "Questo tavolo ha l'obiettivo di stimolare, costruire quel percorso. Qui si troveranno le diverse anime della città che si contrappongono alla forze sovraniste e populiste. Uno spazio di confronto democratico ed orizzontale che crediamo debba continuare ad operare anche dopo le elezioni."

Partendo dalla definizione dei principi comuni della coalizione "possiamo arrivare insieme all'indicazione della figura del candidato sindaco. Al tavolo della coalizione, aperto a tutte le forze che si contrappongono alle destre, invitiamo la rappresentanza ufficiale del Partito democratico convinti che con un confronto trasparente, aperto e costruttivo si possa trovare una sintesi politica, un percorso unitario per offrire il meglio per i cittadini che rappresentiamo e per i valori che diciamo di rispettare.

 

(Rimini) Domani saranno otto mesi dalla chiusura in via sperimentale al traffico del Ponte di Tiberio. Era il 30 maggio scorso infatti quando, dopo il test del periodo natalizio, l'Amministrazione procedeva con la provvisoria pedonalizzazione del bimillenario ponte: "una fase transitoria che dati i buoni risultati è stata prima prolungata prima fino alla fine dell'anno e poi ancora fino alla prossima estate, dando modo all'Amministrazione di testare le soluzioni di viabilità più idonee da adottare quando la pedonalizzazione sarà definitiva. In queste settimane infatti sta proseguendo il monitoraggio dei flussi di circolazione, anche in prospettiva di una crescita del volume di traffico legata ad un allentamento delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria", spiegano dal comune.   

La pedonalizzazione del Ponte di Tiberio, che "resta uno degli obiettivi strategici del Piano urbano della mobilità sostenibile e del Psc, viaggia in parallelo alla riorganizzazione della mobilità lungo via Bastioni Settentrionali e via Circonvallazione Occidentale, al centro di un progetto il cui cantiere sarà avviato in primavera. Tre principalmente le azioni previste su questo asse a cerniera del centro storico, orientate a fluidificare la circolazione: l'istituzione del senso unico di marcia in direzione mare-monte lungo via Circonvallazione Occidentale, nel tratto da via Olivieri verso Piazza Malatesta; il prolungamento del percorso ciclopedonale che costeggia il parcheggio dell'area ex Sartini, che andrà a collegarsi al ponte di Tiberio e al percorso già esistente lungo la via Bastioni e che prosegue verso il mare; infine la riorganizzazione degli stalli per auto sempre lungo la via Circonvallazione Occidentale, con la creazione di nuovi posti possibile grazie all'istituzione del senso unico di marcia. Tra aprile e maggio è previsto l'avvio delle opere, che consentirà inoltre di concludere la fase temporanea relativa alla viabilità di accesso delle auto nel corso d'Augusto e via Ducale".   

"Una riorganizzazione che accompagnerà la pedonalizzazione definitiva del Ponte di Tiberio e che rientra nell'intervento strutturale sulla mobilità del quadrante urbano tra Statale e le due sponde del Marecchia fino al mare – commenta l'assessore alla Mobilità Roberta Frisoni – allo scopo di raggiungere uno degli obiettivi contenuti nel Pums e cioè alleggerire la mobilità veicolare privata delle auto nei pressi del centro storico allontanando il traffico di attraversamento. La riorganizzazione che interesserà via Bastioni Settentrionali e via Circonvallazione Occidentale va in questa direzione, nell'ottica di una città circolare, con una viabilità più fluida, organica e sostenibile". 

Venerdì, 29 Gennaio 2021 13:05

29 gennaio

Sadegholvaad si è candidato | Covid, ammalarsi sul lavoro | Il giallo dei biglietti

(Rimini) Stamani si è svolta l’Assemblea dei Soci di Start Romagna, nel corso della quale è stato presentato il Piano Industriale 2021/2024, che riprende quanto approvato nel Piano 2020/2023 tenendo conto delle evoluzioni, determinate in particolare dall’emergenza sanitaria. Vista la nota del comune di Riccione l’azienda ritiene di dover precisare che "l’Assemblea dei Soci, per le indeterminatezze economiche, legate in particolare alla previsione dei ricavi dovuta all’incertezza sui titoli di viaggio venduti, ha rinviato l’approvazione esprimendo comunque un giudizio positivo (voto contrario di Riccione e Bellaria) sulle azioni attuabili per l’equilibrio economico, in particolare sulla riduzione dei costi di gestione del servizio, azioni già attuate a partire dal 2020".

Quanto alle critiche avanzate da Riccione "si precisa che la società ha evidenziato che i mancati ricavi derivanti da titoli di viaggio, nel caso non dovessero trovare ristoro nelle compensazioni del Governo, potrebbero portare ad azioni correttive da valutare insieme ai soci. Nel piano ne sono state indicate otto, fra le quali l’eventuale revisione tariffaria o l’incremento dei corrispettivi, ma anche la rimodulazione dei servizi e la riduzione degli investimenti. Si tratta di ipotesi che l’azienda ha ritenuto doveroso evidenziare ai soci, ma che al momento non hanno alcuna efficacia attuativa".

Per quanto riguarda il progetto ‘Grande’ che la Regione ha reso operativo dallo scorso mese di settembre, un progetto importante finalizzato a sensibilizzare sin dalla giovane età all’utilizzo del trasporto pubblico attraverso la gratuità dell’abbonamento scolastico per Ragazzi Under 14, "contrariamente a quanto scritto dal Comune di Riccione il servizio è già stato liquidato alla società dalla Regione. L’azienda è disponibile a fornire al Comune di Riccione, con la massima trasparenza, tutti i chiarimenti necessari su aspetti che, in un’Assemblea svolta in videoconferenza, potrebbero essere sfuggiti".

(Rimini) “Chi sostiene che stamani, nell’Assemblea di Start Romagna, si sia votato l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico localedice una cosa non vera. Falsa". E' il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi,a  intervenire in serata per smentire una nota inviata dal Comune di Riccione. "Questa mattina si è votato il piano industriale di Start Romagna, gestore del servizio di trasporto pubblico locale. Un’ipotesi di gestiore inserita nel piano industriale non è un aumento. Le tariffe sono decise in sede istituzionale ed è un argomento che non abbiamo nemmeno affrontato e che non è all’ordine del giorno.”

 

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 214.754 casi di positività, 1.265 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.181 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%.

In merito alla mappa dei contagi pubblicata oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), già resa nota nei giorni scorsi, si ribadisce che l'Emilia-Romagna è ben al di sotto della soglia indicata dall'Europa stessa di 500 casi di positività ogni 100mila abitanti oltre la quale si viene indicate come zone ‘rosso scuro’ – nella nostra regione è stata di 205 su 100mila abitanti nella settimana dal 18 al 24 gennaio - e che le colorazioni indicate non comportano alcuna conseguenza pratica, né nuove restrizioni da dover rispettare per chi dall'Emilia-Romagna si debba spostare in un Paese europeo, fermo restando il pieno rispetto delle precauzioni già in vigore.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate e, quindi, il numero totale delle persone vaccinate.

Alle ore 16.30 sono state somministrate complessivamente 160.311 dosi, di cui 7.695 oggi; sul totale, 34.513 sono seconde dosi, cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 517 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 373 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 642 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,9 anni.

Sui 517 asintomatici374 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing58 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 con gli screening sierologici8 tramite i test pre-ricovero. Per 68 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 261 nuovi casi; poi Reggio Emilia (194), Modena (169), Rimini (164); seguono Ferrara (90), Forlì (89), Cesena (77), Ravenna (66), Parma (60) e Piacenza (57), infine Imola (38).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19.798 tamponi molecolari, per un totale di 2.949.484. A questi si aggiungono anche 326 test sierologici e 9.383 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.774in più rispetto a ieri di cui 271 a Rimini e raggiungono quota157.852.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 47.539 (-565 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 45.088 (-526), il 94,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 56 nuovi decessi: 3 a Piacenza (due donne di 86 e 94 anni, e un uomo di 85); 4 in provincia di Parma (due donne di 85 anni e due uomini, rispettivamente di 70 e 71 anni); 10 a Reggio Emilia (cinque donne - di 77, 88, 90, 92 e 94 anni – e cinque uomini - di 43, 79, 83, 88 e 92 anni); 11 nella provincia di Modena (sette donne – una di 76, due di 85, una di 86, una di 88, una di 89 e una di 97 anni – e quattro uomini: uno di 68, due di 74, e uno di 84 anni); 5 in provincia di Bologna (due donne di 90 e 98 anni, e tre uomini di 79, 85 e 93 anni); 5 nel ferrarese (quattro donne: una di 87, una di 94, due di 97 anni, e un solo uomo di 78 anni); 9 in provincia di Ravenna (cinque donne: una di 58 anni, una di 78 anni, una di 83 e due 90enni; quattro uomini rispettivamente di 78, 82, 83 e 85 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 75 e 91 anni, e due uomini di 73 e 87 anni ); 5 nel riminese (due donne di 51 e 67 anni, e tre uomini di 53, 72 e 85 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.363.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 209 (-1 rispetto a ieri), 2.242 quelli negli altri reparti Covid (-38).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (-1), 15 a Parma (-1), 19 a Reggio Emilia (+1), 43 a Modena (+1), 39 a Bologna (-2), 14 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 25 a Ferrara (-1), 10 a Ravenna (-1), 1 a Forlì (+1), 3 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:18.211 a Piacenza (+57 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 15.087 a Parma (+60, di cui 36 sintomatici), 28.583 a Reggio Emilia (+194, di cui 82 sintomatici), 37.885 a Modena (+169, di cui 108 sintomatici), 42.434 a Bologna (+261, di cui 184 sintomatici), 6.788 casi a Imola (+38, di cui 19 sintomatici), 12.394 a Ferrara (+90, di cui 32 sintomatici), 16.347 a Ravenna (+66, di cui 37 sintomatici), 8.051 a Forlì (+89, di cui 54 sintomatici), 9.121 a Cesena (+77, di cui 63 sintomatici) e 19.853 a Rimini (+164, di cui 100 sintomatici).

Giovedì, 28 Gennaio 2021 16:02

Piscaglia e la nuova sfida culturale di Rimini

(Rimini) Il riconoscimento del Tempio Malatestiano patrimonio dell’Unesco, e la possibile candidatura di Rimini quale capitale della Cultura per il 2024, "sono percorsi sfidanti, oltre che dal punto di vista puramente organizzativo, soprattutto perché ci consentono di avere ancor più consapevolezza della strada compiuta dalla città nella direzione di togliersi le vesti di località solo balneare e di presentarsi all’Europa e al mondo con polo storico, artistico, culturale con lo sguardo proiettato in avanti. Perché se forse fino a non poco tempo fa pensare a Rimini che si avvia a grandi passi anche verso la dimensione di città d’arte poteva apparire un’eresia, oggi siamo nelle condizioni di poterci proporre senza esitazioni come un territorio capace di far leva su un patrimonio culturale di una valenza tale da essergli riconosciuta a livello internazionale", rileva la'ssessore alla cultura Giampiero Piscaglia. 

"Non è scontato riuscire a raggiungere quest’obiettivo, ma non era neppure scontato avere le carte in regola per provarci. Rispetto al progetto per il riconoscimento del Tempio e delle terre malatestiane come patrimonio dell’Unesco, l’Amministrazione sta lavorando alla costituzione di un comitato scientifico a sostegno della candidatura. Il Tempio Malatestiano, gioiello opera del genio di Leon Battista Alberti, rappresenta la massima rappresentazione della magnificenza malatestiana, l’opera più grandiosa voluta da Sigismondo e può essere il simbolo di quelle terre malatestiane che rendono unico il nostro territorio. Un percorso di riconoscimento che viaggerà in parallelo a quello per proporre Rimini come capitale italiana della cultura, che prevede la partecipazione ad un bando ministeriale, che fisserà i tempi per la presentazione della manifestazione di interesse e le linee guida per il conferimento del titolo. Una giuria definirà la short list di dieci città finaliste ammesse a partecipare alla fase finale della procedura, che avverrà attraverso audizioni pubbliche".  

Dopo Mantova, Pistoia, Palermo, Parma, capitale della cultura 2020 ma prorogata al 2021 per la pandemia e il conferimento in via straordinaria a Bergamo e Brescia per il 2023, pochi giorni fa è stata ufficializzata la scelta di Procida per il 2022. "Un’assegnazione, quella di Procida in particolare - così come quella di Chiari, in provincia di Brescia, di ‘capitale italiana del libro’ - che dà il senso di cosa si cerchi in una 'capitale' della cultura: non solo naturalmente parametri come la ricchezza di monumenti, la dotazione di spazi, di sale, ma anche la capacità dei territori di valorizzare la propria storia e di saperla reinterpretare per proporla al mondo. E sul saper ricostruirsi e reinventarsi, Rimini ha definito la sua identità da sempre. Il valore che pochi luoghi come Rimini possono vantare è dato dalle sue tante bellezze storiche, archeologiche, artistiche e paesaggistiche, ma soprattutto dalla sua capacità di fare leva sulle proprie risorse identitarie per costruire una nuova storia, dove il passato e il futuro, la tradizione e l'innovazione, la dimensione immateriale e i nuovi luoghi fisici della cultura, dialogano in una sintesi che la nostra Città ha dimostrato di poter proporre con diversi risultati. Un percorso tuttora aperto e destinato ad andare avanti". 

La cultura "è un collante vitale per la vita della comunità, ma solo a condizione che i saperi e le conoscenze sappiano sempre tradursi in cura del pensiero e della creatività, e mantenere un costante dialogo fra il passato e il futuro. Essere cittadini significa essere responsabili verso sé e gli altri, significa prendersi cura dell’ambiente e delle istituzioni. La cultura poi deve sapersi tradurre in azione politica e amministrativa. Dobbiamo attrezzarci, in questo tempo in cui siamo spettatori di una rivoluzione sociale, per capire il presente e costruire il futuro. Per questo abbiamo bisogno di pensieri lunghi che mettano insieme i saperi, creino connessioni, fra il notum che è nei nostri monumenti, nelle nostre storie e inventare quanto di novum ci viene richiesto. Vale a dire, confrontare e coniugare la lezione e l’esperienza che abbiamo maturato fino a qui con la domanda di futuro per gli anni a venire.” 

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