Aggiornamento coronavirus: 176 nuovi positivi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 226.926 casi di positività, 1.382 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.215 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’8,5%, dato che risente del minor numero di tamponi fatti nei fine settimana, e in gran parte su casi per i quali la positività è attesa, e comunque inferiore a quello registrato domenica scorsa (9,4%).
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, per poi proseguire con gli ultraottantenni assistiti a domicilio: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.
Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 256.917 dosi, di cui 3.203 oggi; sul totale, 115.781 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Si ricorda che, alla luce delle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech previste in Emilia-Romagna per questa settimana, anche per i prossimi giorni proseguiranno in via prioritaria i richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 604 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 455 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 671sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,1 anni.
Sui 604 asintomatici, 369 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 70 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 24 con gli screening sierologici, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 135 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 249 nuovi casi e Bologna con 244; poi Rimini (176), Reggio Emilia (124), Ravenna (108) e Ferrara (93), a seguire Imola (91), Piacenza (88) e Parma (88). Quindi le province di Cesena (71) e Forlì (50).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.977 tamponi molecolari, per un totale di 3.080.571. A questi si aggiungono anche 32 test sierologici e 6.238 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 743 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 173.828.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 43.261 (+614 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 41.130 (-622), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 25 nuovi decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 93 anni); 6 in provincia di Parma (tre donne di 83, 88 e 93 anni e tre uomini di 70, 87 e 94 anni); 4 a Reggio Emilia (due donne di 77 e 87 anni e due uomini di 81 e 89 anni); 4 nella provincia di Modena (quattro uomini di 66, 84, 85 e 86 anni); nessun decesso in provincia di Bologna; 4 nel ferrarese (un uomo di 63 anni e tre donne di 57,83 e 89 anni); 3 in provincia di Ravenna (due donne di 70 e 91 anni e un uomo di 88 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 91, 94 e 95 anni); nessun decesso nel riminese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.837.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 181 (-2 rispetto a ieri), 1.950 quelli negli altri reparti Covid (-6).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (-1), 10 a Parma (-1), 17 a Reggio Emilia (+1), 35 a Modena (invariato rispetto a ieri), 42 a Bologna (+1),13 a Imola (+1), 24 a Ferrara (- 1), 3 a Ravenna (-1), 2 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (- 1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.847 a Piacenza (+88 rispetto a ieri, di cui 49 sintomatici), 15.802 a Parma (+88, di cui 57 sintomatici), 29.967 a Reggio Emilia (+124, di cui 79 sintomatici), 39.838 a Modena (+249, di cui 140 sintomatici), 44.902 a Bologna (+244, di cui 147 sintomatici), 7.369 casi a Imola (+91, di cui 43 sintomatici), 13.269 a Ferrara (+93, di cui 25 sintomatici), 17.078 a Ravenna (+108, di cui 55 sintomatici), 8.616 a Forlì (+50, di cui 41 sintomatici), 9.897 a Cesena (+71, di cui 55 sintomatici) e 21.341 a Rimini (+176, di cui 87 sintomatici).
6 febbraio
Tutti vaccinati entro giugno? | Export -20% | Sonia, l’assassino confessa
Manifesti funebri per matrimonio gay, condannato Ottaviani
(Rimini) Avevano affisso manifesti funebri coi nomi dei primi due uomini che si univano civilmente a Cesena, Manuel e Marco. Ora Mirco Ottaviani, riminese attivista di Forza Nuova, “è stato condannato per diffamazione aggravata dal Tribunale di Forlì al pagamento di 1000 euro di multa”.
Lo annuncia l’associazione Arcigay Rimini, che aveva presentato un esposto contro i manifesti e il finto funerale davanti al comune di Cesena. “Ottaviani è stato anche condannato al pagamento di 1.500 euro di danni alla parte civile Arcigay Rimini e al pagamento delle spese legali all'avvocato Christian Guidi del foro di Rimini che per conto di Arcigay Rimini ha curato la costituzione di parte civile. Questi soldi saranno usati per campagne di sensibilizzazione e per finanziare il prossimo Summer Pride”, precisa l’associazione.
Week end, allerta anti baby gang
(Rimini) Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione, di vigilanza e sanzionatoria delle Forze di polizia fortemente impegnate sul fronte del contrasto al diffondersi della pandemia da Covid 19. La prefettura rende noto il dato relativo al quadrimestre ottobre 2020 – gennaio 2021: 55.651 persone controllate; 468 persone sanzionate; 5.048 esercizi controllati; 15 esercizi sanzionati.
“Numeri che indicano un’attività costante e che non ammettono pausa neppure in fascia di “zona gialla”, come in questa fase, proprio per non abbassare la guardia in presenza di un virus che si diffonde in modo subdolo e che ancora richiede di indossare correttamente idonea mascherina e di non formare assembramenti nelle circostanze relazionali, oltre a consigliare un frequente lavaggio o sanificazione delle mani, importanti veicoli di diffusione del contagio”, sottolineano dalla prefettura.
La situazione è stata approfondita oggi nella riunione di coordinamento delle Forze di polizia presieduta dal Prefetto, nel corso della quale “sono stati esaminati anche i recenti episodi verificatisi nel centro storico con aggressioni e danneggiamenti di cui si sono resi protagonisti gruppi di ragazzi”. Incontro in cui “non solo è stata rinnovata l’attenzione di cui si è detto, ma è stato determinato il potenziamento dei dispositivi di controllo, soprattutto nel fine settimana, per l’attuazione di misure più stringenti, anche mediante l’impiego di pattuglie appiedate destinate, in particolare, ad un’azione di contrasto alla formazione di assembramenti”. L’invito alla cittadinanza “attenta ed attiva”, è anche quello di “segnalare tempestivamente ai numeri di emergenza delle Forze di polizia, fatti o comportamenti illegittimi o anomali, per i quali si renderebbe necessario uno specifico intervento”.
Piano vaccini, le critiche della Lega
(Rimini) “La luce in fondo al tunnel? Sinceramente dalle dichiarazioni un po’ surreali rilasciate oggi in conferenza stampa dal presidente Stefano Bonaccini non sembra sia così. Bonaccini pronuncia infatti una sequela di ipotesi e di verbi al condizionale (se le dosi ci fossero saremmo in grado di vaccinare 45.000 persone al giorno, se nel giro di alcune settimane si saranno vaccinate mezzo milione di persone allora i rischi diminuiranno) ma non dà certezze, né un piano vaccinale concreto che tocchi davvero tutte le categorie, in modo omogeneo e con scadenze temporali precise”.
Questo il commento del parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, dopo la conferenza stampa del presidente dell’Emilia-Romagna sulla campagna vaccinale.
“Alla faccia delle roboanti dichiarazioni del 17 dicembre scorso, quando Bonaccini annunciò la ‘fase finale della lotta al Coronavirus’ con la Regione ‘già pronta” a dare il via a una campagna vaccinale ‘imponente’. Evidentemente la Regione non era pronta allora, come non lo sembra oggi. Stupisce poi il silenzio di Bonaccini sulle eventuali responsabilità dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte dell’ex Governo Conte bis, della UE o di altri soggetti. Eppure, se mancano i vaccini, qualcuno dovrà spiegarne i motivi. Ricordo, infatti, le sparate sull’avvio simbolico del ‘’vaccine day’ il 27 dicembre scorso (‘alle 14 partita la vaccinazione in Emilia-Romagna’) che avrebbe dovuto aprire la marcia trionfale del piano vaccinale nazionale e regionale. Ma anche su questo Bonaccini stende un velo di oblio. In realtà, vediamo solo il solito fumo e la scarsa chiarezza soprattutto sulle date e su chi sarà effettivamente vaccinato prioritariamente (se i vaccini ci saranno). A 40 giorni dal fatidico ‘vaccine day’, in Emilia-Romagna il ciclo vaccinale completo sarebbe stato somministrato solo a poco più di 100.000 persone su quasi 4 milioni e mezzo di abitanti. Non certo un numero eclatante per una Regione che si vanta del proprio modello sanitario come di un’eccellenza assoluta. Invece di fare paragoni astrusi con altri sistemi sanitari regionali, invitiamo Bonaccini a far funzionare quello dell’Emilia-Romagna e a indire conferenze stampa quando siano chiariti tempi, giorni, categorie, numeri concreti, che possano essere misurati in modo inoppugnabile”.
Aggiornamento coronavirus: 176 positivi, 7 decessi, 120 guarigioni
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 224.164 casi di positività, 1.364 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.354 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, per poi proseguire con gli ultraottantenni assistiti a domicilio: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Alle ore 16 sono state somministrate complessivamente 244.019 dosi, di cui 6.736 oggi; sul totale, 106.961 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Si ricorda che, alla luce delle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech previste in Emilia-Romagna per questa settimana, anche per i prossimi giorni proseguiranno in via prioritaria i richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 503 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 407 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 558 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7 anni.
Sui 503 asintomatici, 341 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 32 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 con gli screening sierologici, 5 tramite i test pre-ricovero. Per 118 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 283 nuovi casi e Modena con 261; poi Rimini (176) e Reggio Emilia (159), a seguire Ravenna (86), Parma (80), Cesena (70). Quindi le province di Imola e Ferrara (67), Forlì (64), e Piacenza (51).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.271 tamponi molecolari, per un totale di 3.055.578. A questi si aggiungono anche 227 test sierologici e 12.083 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.979 in più rispetto a ieri di cui 120 a Rimini e raggiungono quota 171.260.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 43.136 (-669 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.964 (-607), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 54 nuovi decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 82 anni); 2 in provincia di Parma (una donna di 98 anni e un uomo di 76 anni); 4 a Reggio Emilia (una donna di 95 anni e tre uomini di 66, 82, 87 anni); 5 nella provincia di Modena (una donna di 83 anni e 4 uomini, rispettivamente di 73, 85, 92 e 94 anni); 12 in provincia di Bologna (6 donne di 85, 87, 88, 89 e 97anni, e una bambina di 12 anni deceduta all’Ospedale Sant’Orsola ma residente a Imola, affetta da molteplici e gravi patologie congenite; e 6 uomini- di 66, 70, 75, 86, 93 e 96 anni); 8 nel ferrarese (7 donne – una di 78, una di 79, una di 83, due di 84, una di 87 e una di 94 anni – e un uomo di 85 anni); 7 in provincia di Ravenna (tre donne – di 72, 81, e 97 anni – e 4 uomini, rispettivamente di: 68, 69, 87 e 88 anni); 5 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 82 e 93 anni; tre uomini di 81, 85 e 89 anni); 7 nel riminese (una donna di 96 anni e 6 uomini: di 62, 71, 79, 80, 82 e 86 anni).
Infine, si segnala il decesso di un uomo di 49 anni diagnosticato dall’Ausl di Piacenza ma residente in provincia di Lodi, un uomo di 70 annidiagnosticato dall’Ausl di Cesena ma residente in provincia di Pesaro-Urbino, e un 80ennediagnosticato dall’Ausl di Rimini ma residente in Svizzera.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.768.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 182 (-6 rispetto a ieri), 1.990 quelli negli altri reparti Covid (-56).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (+1), 12 a Parma (numero stabile rispetto a ieri), 15 a Reggio Emilia (invariato), 38 a Modena (+2), 36 a Bologna (-3),12 a Imola (-1), 25 a Ferrara (-2), 5 a Ravenna (-2), 2 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (-1) e 18 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.686 a Piacenza (+51 rispetto a ieri, di cui 37 sintomatici), 15.653 a Parma (+80, di cui 55 sintomatici), 29.721 a Reggio Emilia (+159, di cui 96 sintomatici), 39.408 a Modena (+261, di cui 182 sintomatici), 44.316 a Bologna (+283, di cui 185 sintomatici), 7.197 casi a Imola (+67, di cui 39 sintomatici), 13.072 a Ferrara (+67, di cui 18 sintomatici), 16.886 a Ravenna (+86, di cui 56 sintomatici), 8.510 a Forlì (+64, di cui 53 sintomatici), 9.740 a Cesena (+70, di cui 56 sintomatici) e 20.975 a Rimini (+176, di cui 84 sintomatici).
Riccione, una strategia per la stagione turistica
(Rimini) Sono state presentate questa mattina le linee strategiche e programmatiche per la promozione turistica 2021 dall'assessore al Turismo e allo Sport, Stefano Caldari, l'assessore al Bilancio, Luigi Santi e dal coordinatore di Turismo, Cultura e Sport, Simone Bruscia alle associazioni di categoria. "Stiamo lavorando e progettato eventi che ci porteranno dall'inizio della bella stagione fino al prossimo Natale, tenendo ben presente il momento storico che stiamo vivendo, quindi in linea con i protocolli sanitari - ha detto Caldari - ma sempre presentando la nostra città in maniera positiva, ottimista e dinamica. L'obiettivo che non verrà mai meno è quello di arrivare al mostro pubblico e ai nostri cittadini con attività e manifestazioni che valorizzino il brand Riccione, le realtà culturali e le istanze presenti sul territorio, garantendo un'offerta culturale e di intrattenimento ampia e di qualità. Ci saranno delle importante riconferme e delle iniziative nuove ed interessanti. Ma soprattutto l'amministrazione comunale di Riccione crede che, quest'anno più che mai, potremo regalarci un'estate in sicurezza, in cui lavorare tutti insieme, senza farci trascinare giù dal pessimismo cosmico che vuole un'Italia ferma, senza orizzonte e senza speranza. Noi nell'apertura della stagione ci crediamo ed è per questo che abbiamo voluto il tradizionale incontro con gli operatori economici del territorio, partner importanti con i quali realizzare e creare l'estate 2021 e tutto il calendario che ci porterà agli eventi del Natale".
"Ci saranno eventi sportivi e culturali, eventi che raccolgono il senso di comunità come la Madonna del Mare, ma anche eventi di sistema con e per la nostra Romagna. E ci saranno cerimonie che guardano già agli anni futuri - ha anticipato Caldari -. Tanti in particolare gli eventi di sistema come ad esempio in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, in coincidenza con le celebrazioni previste a Ravenna che coinvolgeranno numerose città del nostro territorio, e che avrà un importante appuntamento ciclistico Giro di Romagna per Dante Alighieri ( 22-25 aprile), Riccione sede della prima tappa del Giro, prevista il 22 aprile. Poi per la prima volta avremo gli Italian Roller Games (13 giugno-4 luglio) che raggruppa in una sede unica la città di Riccione i campionati italiani di tutte le discipline di pattinaggio e dello skateboarding. Le manifestazioni sportive sono tantissime a iniziare dalla nostra RRW Ride Riccione Week (2-6 giugno). E ancora la cultura con una mostra fotografica internazionale a Villa Mussolini. Fiore all'occhiello e grande orgoglio sarà l'evento per l'inaugurazione del Nuovo Spazio Tondelli. Non trascuriamo la tradizione con il ballo liscio ma anche con la danza sportiva tutti i weekend di marzo e il 9 e 10 aprile al Playhall dove si terranno anche i Campionati italiani di Karate dal 30 aprile-2 maggio. E sono confermati gli eventi in spiaggia come il Beach Line Festival e il Festival del Sole. Ovviamente non mancheranno i nostri capisaldi come le Albe in Controluce e Deejay On Stage".
Molti gli interventi da parte delle associazioni presenti tra cui quello di Andrea Fratesi (coop Bagnini) che ha puntualizzato sulla "Notte Rosa, manifestazione - ha detto - sarebbe meglio non venisse programmata in agosto come l'anno scorso, mese di norma più affollato". Caldari ha risposto confermando l'intenzione della Regione di programmare la Notte Rosa nel weekend del 6-7-8 agosto.
Bruno Bianchini (Federalberghi) ha espresso l'interesse della categoria ad un confronto con l'amministrazione sul restyling già programmato dal Comune del sito Riccione.it
Alfredo Rastelli di Confcommercio Riccione ha chiesto la replica del progetto dell'amministrazione comunale sul suolo pubblico (Riccione Square) a partire da Pasqua. Mauro Bianchi del consorzio Intrattenimento ha invece annunciato che i pubblici esercizi che offrono intrattenimento serale si stanno organizzando per pianificare la stagione.
Daniela Angelini per Cna e Fabrizio Vagnini Confesercenti hanno portato all'attenzione dell'amministrazione la necessità di supporto alle attività in un periodo di difficoltà post Covid.
Piano vaccinale: Regione pronta a somministrare 45mila dosi al giorno
(Rimini) Fino a 45mila dosi di vaccino al giorno, oltre 1,3 milioni al mese, col dispiegamento possibile quotidiano di 75 team e oltre 1.000 operatori in oltre 70 punti vaccinali da Piacenza a Rimini. È quanto il sistema sanitario regionale può garantire in presenza delle dosi di vaccino necessarie. Un ritmo di somministrazioni che permetterebbe di immunizzare tutti gli emiliano-romagnoli entro l'estate. Con la priorità, una volta terminata l’attuale fase 1, che viene estesa anche alle forze dell’ordine, data alle fasce di popolazione più esposte al Covid: anziani, persone con più di 60 anni, quelle con patologie croniche, a rischio di malattie gravi o morte, disabili, insegnanti e personale scolastico ad alta priorità.
E’ l’organizzazione messa a punto nel Programma di attuazione del piano vaccinale nazionale contro il Coronavirus della Regione Emilia-Romagna, definito, anche sulla base delle indicazioni ministeriali e della gestione commissariale, con l’individuazione di tempi, luoghi, modalità organizzative di somministrazione del vaccino, fasce di popolazione. Quello della Regione è un programma flessibile, strutturato su quattro scenari diversi, perché basato sulla quantità di vaccini consegnati settimanalmente dalle case farmaceutiche (Pfizer Biontech, Moderna, AstraZeneca e J&J), ma che prevede da subito una struttura organizzativa in grado di fare appunto 45mila dosi al giorno.
Una macchina complessa, con un’organizzazione pensata nel dettaglio e un cronoprogramma preciso messo a punto conle Aziende sanitarie e Ospedaliere del territorio, illustrata ai presidenti dei Gruppi consiliari in Assemblea legislativa, ai sindacati di categoria e, nel pomeriggio di oggi, ai firmatari del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima. A presentare il programma sono stati oggi in videoconferenza stampa dalla Regione il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
“In Emilia-Romagna - affermano il presidente Bonaccini e l’assessore Donini - siamo pronti a garantire la vaccinazione di tutta la popolazione entro l’estate, se potremo contare sulle dosi necessarie. Già in questa prima fase della campagna, nella nostra regione si registra il più alto numero di vaccinati in rapporto alla popolazione, ma vogliamo essere messi nelle condizioni di fare molto di più, per garantire al massimo la salute delle persone, soprattutto quelle più fragili, e arrivare a frenare il contagio in maniera definitiva. La macchina organizzativa che abbiamo messo a punto con questo piano ci permette di somministrare già adesso fino a un milione e 300mila vaccini al mese, 45mila al giorno: basta, quindi, con i tagli nelle forniture, che anzi dovranno aumentare, e di tanto. Stiamo parlando della più vasta e importante operazione di salute pubblica che sia mai stata fatta e, insieme, dobbiamo completarla velocemente e con efficacia. Ricordiamo a tutti che la vaccinazione è l’unica strada per uscire dalla pandemia e che il Paese, così come l’Europa, non possono più permettersi ritardi sulla tabella di marcia”.
“Importante- aggiungono-, nell’ambito del programma di vaccinazione regionale, potrà essere l’apporto dei Medici di medicina generale. Apporto che sarà definito sulla base dell’accordo nazionale che è in fase di chiusura in questi giorni. Li ringraziamo per la disponibilità che hanno manifestato, che si tradurrà non solo in un supporto concreto per la vaccinazione - che andrà organizzata presso i loro ambulatori o nei centri vaccinali delle Ausl, sulla base dei vaccini disponibili e delle loro caratteristiche di conservazione - ma anche nell'individuazione dei pazienti fragili e con maggiori difficoltà a raggiungere i luoghi di vaccinazione”.
Le fasi del programma regionale. Il piano vaccinale fissato a livello nazionale prevede diverse fasi di attuazione, con interessamento graduale della popolazione in riferimento a priorità di età, patologia e attività essenziale per la collettività.
Su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, sta proseguendo la prima fase, avviata a livello europeo e italiano lo scorso 27 dicembre con il Vaccine Day e protratta oltre i tempi previsti a causa dei problemi di consegna delle dosi da parte delle Aziende produttrici. È riservata a: operatori sanitari/sociosanitari sia pubblici che privati accreditati, operatori sanitari libero professionisti, compresi i componenti delle organizzazioni territoriali (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta); residenti e personale dei presidi residenziali per anziani; volontari/dipendenti delle associazioni che svolgono attività di emergenza; personale tecnico-amministrativo in presenza nei presidi sociosanitari, farmacisti, odontoiatri e, successivamente, gli operatori libero professionisti. Inoltre, grazie alla disponibilità di dosi di vaccino AstraZeneca, è stato possibile inserire nella prima fase di vaccinazioni anche le forze dell’ordine.
Ultimate le vaccinazioni su questo target di popolazione - ad oggi sono state vaccinate 132.913 persone e di queste 89.364 hanno già completato il ciclo vaccinale con due dosi, per un totale di 222.277 vaccini somministrati - si procederà, tra fine febbraio e inizio marzo, con tutti i cittadini dagli 80 anni in su, che in regione sono 368.300: potranno iniziare a prenotarsi da lunedì 15 febbraio. Intanto, in questi giorni è già partita la vaccinazione a casa alle persone ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi se di età uguale o superiore agli 80 anni. La Regione ha già chiesto al Governo di inserire in questa fascia prioritaria anche le persone con disabilità al 100% non autosufficienti, in particolare quelli con patologie per le quali il Covid rappresenta un rischio di salute grave, ed è sul tavolo la proposta di includere anche i caregiver.
Il Piano nazionale vaccini del 12 dicembre scorso, presentato in Parlamento dal ministro Roberto Speranza, è in fase di revisione, soprattutto per quanto riguarda le priorità delle categorie a rischio, alla luce della disponibilità, seppur ridotta rispetto al dichiarato, del vaccino di AstraZeneca e alle indicazioni d’uso quest’ultimo vaccino (fascia di età). La programmazione delle fasi successive, quindi, è passibile di ulteriori modifiche.
La seconda fase è basata su criteri anagrafici e di priorità: comprende infatti, oltre alle persone over 80 non vaccinate in precedenza, quelle in fascia d’età tra i 60 e i 79 anni (partendo dai 70-79enni a scendere), che in Emilia-Romagna sono quasi 1 milione (998 mila). E ancora: persone con comorbidità severa, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età; gruppi sociodemografici a rischio significativamente più elevato di malattia grave o morte, personale scolastico, docente e non docente, “ad alta priorità”. Nel caso in cui i disabili al 100% non vengano inseriti a livello nazionale in fase 1, in Emilia-Romagna saranno vaccinati in questa fase, assieme a tutte le persone con disabilità in condizioni patologiche a maggior rischio di sviluppare quadri gravi. A questo proposito, si è in attesa di indicazioni ministeriali dell’elenco delle patologie croniche da considerare a rischio.
La terza fase sarà rivolta a: insegnati e personale scolastico rimanente, lavoratori di servizi essenziali, carceri e luoghi di comunità. Infine, persone con comorbidità moderata di ogni età.
La quarta fase vedrà la campagna vaccinale estesa alla popolazione rimanente (dai 16 anni- come avviene ovunque secondo le indicazioni scientifiche - ai 59 anni).
Solo sulla base delle forniture attuali, a marzo saranno comunque già immunizzate oltre 500mila persone (per un milione di dosi somministrate) ed entro giugno tutte le persone e categorie a rischio. L’auspicio è ovviamente quello che possano essere disponibili molte più dosi, per accelerare con il programma vaccinale.
Come prenotare la vaccinazione. Tutti i cittadini dagli 80 anni in su riceveranno la prossima settima a casa una lettera a firma del presidente Stefano Bonaccini in cui saranno spiegate le modalità di prenotazione. Per loro, a partire da lunedì 15 febbraio, saranno molteplici i canali possibili per effettuare la prenotazione: Cup, Farmacie Cup, prenotazione telefonica, Fascicolo sanitario elettronico, Portale regionale Salute.
Per tutte le altre categorie, la possibilità di prenotazione sarà attivata progressivamente, sulla base del piano vaccinale. Infine, per le altre categorie in questa prima fase, viene mantenuta l’attuale modalità di prenotazione. La prenotazione avviene senza prescrizione del medico curante
Liberate Patrick Zaki, comune Rimini aderisce a iniziative
(Rimini) Il Comune di Rimini aderisce alle iniziative organizzate dall'Università di Bologna e da Amnesty International insieme a studenti, docenti, cittadini e sindaci di diverse città, per condividere i tanti appelli e i messaggi provenienti da tutto il paese: voci unanimi che chiedono fortemente giustizia e libertà per lo studente egiziano Patrick Zaki.
5 febbraio
Variante inglese | Confusione Pd | Offerta perValentini