Corpolò, il comune chiede a Poste di prolungare gli orari di apertura
(Rimini) Il Comune di Rimini aderisce e sostiene l'appello lanciato dal gruppo Europa Verde Rimini in rappresentanza dei cittadini di Corpolò, affinché siano prorogati gli orari dell'ufficio postale locale. Ad oggi, riportano i promotori dell'istanza, l'orario di apertura al pubblico dell'ufficio d via Marecchiese 555 è molto limitato – solo lunedì, mercoledì e sabato mattina – non in grado di rispondere alle esigenze dei residenti di un quartiere molto abitato e che si è notevolmente sviluppato nel corso degli anni.
"Per questa ragione – commenta l'assessore ai servizi civici Eugenia Rossi Di Schio – l'Amministrazione Comunale scriverà a Poste Italiane affinché valuti di ampliare gli orari di apertura di una filiale che rappresenta un importante presidio di servizi in una zona densamente abitata. Questo non solo perché, come evidenziano i promotori dell'appello, orari più ampi consentirebbero una diluzione degli accessi e dell'affluenza con vantaggi in chiave di prevenzione-Covid; la pandemia infatti ha messo in risalto la necessità di ripensare gli spazi urbani e i tempi di vita delle città, di adattarli alle nuove e più flessibili esigenze dei cittadini. La direzione, che il Comune di Rimini sta già proseguendo, è quella di una distribuzione sempre più capillare di funzioni sul territorio, nella prospettiva che siano i servizi ad avvicinarsi al cittadino e non il contrario. Questo deve valere ancor più per quei servizi indispensabili come quelli postali. Auspichiamo quindi che Poste Italiane valuti la richiesta di rivedere la propria organizzazione per la filiale di Corpolò, così come per le sedi locali dislocate nelle diverse zone del territorio".
Assembramenti vecchia pescheria, Pasini: contatti con azienda territorio per gestione flussi
(Rimini) L’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad, con i consiglieri comunali Luca Pasini e Simone Bertozzi, il capo della polizia municipale Orioli e la pirigente al Patrimonio Caprili ha incontrato oggi i gestori delle attività del centro storico, in particolare della Vecchia Pescheria. Ne dà notizia il consigliere Pasini.
"La grave situazione venutasi a determinare nel weekend scorso in quell’area, che ha visto vasti assembramenti di persone che usufruivano delle modalità di asporto di cibi e bevande aggirando le norme, richiede risposte urgenti che però non possono penalizzare ingiustamente le attività della zona, che sono già molto provate dai lunghi periodi di chiusura e dalle fasce orarie individuate dal Governo", spiega Pasini. "Senza mettere in discussione le prerogative delle Autorità preposte, deve essere portato avanti un fitto dialogo che pur in tempi strettissimi porti ad una eliminazione degli incresciosi assembramenti già a partire da questo finesettimana ormai alle porte".
Un dialogo "che dovrà coinvolgere Prefettura, Questura e Forze dell’Ordine, impegnate in un difficilissimo lavoro di controllo del territorio, ma anche gli esercizi commerciali del centro storico, che ormai da molti mesi si stanno impegnando in un complesso e soprattutto costoso adeguamento alle disposizioni governative ma che non possono assumersi la responsabilità di contenere tutti i rischi".
L’Amministrazione" si è mossa immediatamente per tutelare la salute dei cittadini proponendo soluzioni intelligenti come il già sperimentato utilizzo dei banchi in pietra della Pescheria, coinvolgendo quindi anche la Soprintendenza, cui spetta la tutela dei beni architettonici e storici ma a cui si richiede anche di eseguire il proprio compito con uno sguardo alle gravi esigenze di questo incredibile momento storico. All’utilizzo dei banchi in pietra deve essere associata l’apposizione di ulteriori tavolini, in spazi più ampi e con il necessario distanziamento tra le sedute. Non si può poi tralasciare il tema più scottante di queste ore: l’invocata restrizione agli accessi del Centro storico, prevista dalle norme ma mai applicata nella nostra città".
In situazioni di particolari gravità "non è possibile opporsi a questi provvedimenti di urgenza, tenendo ben presente che si tratta di misure straordinarie che eventualmente saranno in vigore con tempistiche fortemente limitate nel tempo. Come già detto, solo il dialogo virtuoso tra tutti gli attori in campo, a costo di una concertazione serrata da intraprendere ad horas, potrà permettere di individuare modalità di accesso al centro della città che non neghino la libertà di movimento dei cittadini ma anzi la consentano in totale sicurezza".
C’è un dialogo in atto con "un’azienda del territorio che si occupa di gestione tecnica per gli eventi in Italia ed all'estero. Ci presenteranno un’idea da sottoporre agli organi competenti basata sulla gestione dinamica controllata dei flussi delle persone, tenendo conto non solo delle restrizioni per prevenire il rischio del contagio da sars cov 2 ma anche delle norme di safety e security".
L'appello di 90 donne per Emma Petitti
(Rimini) Oltre 90 donne hanno firmato un appello rivolto alle cittadine e ai cittadini di Rimini in vista delle prossime elezioni amministrative, per dire forte e chiaro che la messa a disposizione di Emma Petitti per la candidatura a sindaca del Comune di Rimini è una grande notizia per la città e un'opportunità da non perdere, che può portare valore aggiunto al territorio. Emma Petitti ha comunicato la sua disponibilità a correre per Rimini lo scorso novembre, "dopo essere stata incoraggiata da molte cittadine e molti cittadini – non solo del suo partito – a dedicarsi completamente e in prima persona al territorio riminese, che in questi anni, prima dai banchi del Parlamento e poi della Regione, ha sempre "servito" e accompagnato nelle sue fasi più belle e in quelle più critiche".
Quella di Emma Petitti "è una storia che parla di competenza, studio, dedizione, professionalità, unita a un autentico amore per la Politica con la P maiuscola, la politica come strumento per incidere concretamente sulla vita delle persone e per rispondere ai bisogni della comunità, coniugando il saper fare alla passione. Umiltà, visione, capacità di giocare in squadra, tutte qualità che Emma ha sempre dimostrato di possedere: perché, come dice anche il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, una classe dirigente deve sapersi mettere all'altezza degli occhi delle persone ed essere in sintonia con i loro problemi".
"Ecco, Emma è tutto questo. Negli anni molti l'hanno conosciuta per le sue battaglie politiche per le donne e per la tutela dei diritti. Laureata in Filosofia, si è occupata a lungo di formazione e progettazione in ambito femminile. Nel 2003 è stata tra le fondatrici della Casa delle Donne di Rimini e, non appena insediatasi in Regione come assessora, dopo essere stata chiamata da Bonaccini in Giunta a Bologna, ha attuato la Legge regionale sulla parità e contro le discriminazioni di genere, la prima normativa in Italia a trattare l'argomento in modo così sistematico e approfondito, con l'impiego di ingenti risorse".
"Ricordiamo – scrivono le donne che hanno sottoscritto l'appello in suo sostegno – la sua attività alla guida dell'assessorato regionale alle Pari opportunità, le proposte costruttive per la parità dei diritti civili e sociali sul luogo di lavoro, gli interventi contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Emma si è battuta affinché, a parità di ruoli, le donne possano avere gli stessi emolumenti degli uomini. Ha lavorato per la realizzazione di uno strumento innovativo come la Legge 6/2014, ancora oggi portata ad esempio tra le buone pratiche di parità e uguaglianza".
"Ma essere donna – aggiungono le firmatarie – non significa lavorare solo per le donne. Petitti, nella nostra importante Regione, ha guidato per un quinquennio come assessora le politiche finanziarie e fiscali, curando la programmazione finanziaria e il Bilancio regionale, nonché l'analisi finanziaria e i controlli sulla gestione: chi altro sul nostro territorio può vantare una simile esperienza e autorevolezza?".
E ancora: "Attualmente Emma Petitti è presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, un ruolo molto ambito e prestigioso, conquistato con le migliaia di voti che ha ottenuto sul territorio, e ha deciso di mettersi a disposizione per candidarsi a sindaca della nostra città e noi, cittadine e cittadini di questa città, gliene siamo grate/i". Proprio per questo molte donne di Rimini hanno deciso di scrivere questo documento a sostegno della candidatura di Emma Petitti.
"La sua candidatura rimette al centro il ruolo della politica – riporta l'appello –. La sua candidatura rassicura sul futuro di una città che tanto ha fatto, ma dove ancora tanto resta da fare. Non vogliamo che questa strada si interrompa. Non vogliamo che le retoriche dell'esclusione e dell'odio verso gli altri prendano il sopravvento. Rimini è e deve rimanere una città aperta, ospitale e solidale, progredita e accogliente. Dove la cultura, l'ambiente e la cura del territorio rivestono un ruolo strategico e devono essere volano di crescita economica. Dove lo sport e l'istruzione sono cardini condivisi della comunità. Una comunità che si impegna affinché nessuno sia lasciato indietro, che comprende il legame tra inclusione, sicurezza e amabilità della vita urbana".
"Sta cambiando il mondo anche nella politica, dove le donne hanno spesso ricoperto ruoli subalterni: benvenute come volontarie, osteggiate come leader. Ma è tempo di cambiare. Anche in Emilia-Romagna, una fra le regioni più avanzate del Paese. Anche a Rimini, città cosmopolita e aperta, che per tradizione guarda sempre al domani, ci sono donne capaci e determinate a imprimere un cambiamento di passo. Donne in carne, ossa e buona volontà. Donne brave, impegnate e competenti. Una di queste donne si chiama Emma Petitti, e si è messa a disposizione perché la nostra città continui il suo percorso di crescita e di rinnovamento, proseguendo una strada intrapresa dalle ultime amministrazioni".
Perché proprio lei? "Rimini – è la risposta – non è immune al vento populista e sovranista che in molte città e regioni si è trasformato in un tornado; non illudiamoci che il centrosinistra possa facilmente vincere alle prossime elezioni comunali: serve un nome forte, un nome conosciuto, un nome amato. Noi crediamo che quello di Emma Petitti sia il nome giusto; noi crediamo che Emma Petitti potrebbe essere la prossima sindaca di Rimini. E ci impegniamo perché lo sia".
E conclude l'appello: "La scelta migliore per dare al migliore passato della nostra città un solido futuro".
Tra le firmatarie: Nadia Urbinati (politologa), Lidia Maggioli (storica e già dirigente scolastica), Ilaria Balena (editrice), Jessica Valentini (avvocata), Tamara Balducci (attrice), Elena Zanni (imprenditrice culturale), Alessandra Carlini (ambientalista), Federica Manenti (consulente Federconsumatori), Giulia Palloni (storica dell'arte), Laura Viola (primaria pediatra) e tante, tante altre.
Cordoglio del sindaco Gnassi per la scomparsa di Elio Tosi
(Rimini) "Confesso di avere provato un doloroso smarrimento alla notizia della scomparsa di Elio Tosi". Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. "Difficile trovare le parole per ricordare un amico (da bambino mio padre mi portava a volte al suo ristorante), un galantuomo, il protagonista di una Storia lunga quasi un secolo in cui la leggenda di Rimini si è intrecciata a milioni di storie individuali, nessuna uguale all'altra".
"I ricordi si affastellano ed è difficile dargli forma razionale. Parto dal più istituzionale, cioè la cerimonia di consegna del Sigismondo d'Oro 2018. Non ci credeva, Elio. Si schermiva. 'Perché io?'. Poi partiva con il racconto della sua vita, l'epopea di una città letteralmente sbriciolata dalle bombe e poi risorta come l'araba fenice. Non per grazia ricevuta, ma grazie al lavoro di persone perbene come Tosi. Gli straordinari aneddoti legati al mito dell'Embassy e delle celebrità che lo frequentavano sotto l'occhio discreto e competente di Elio e le 'carezze' culinarie della moglie Rita (il tavolo per Fred Buscaglione, i tagliolini allo scoglio per Mina, le canocchie a Gianni Morandi, i maccheroncini 'dell'Embassy' per Mike Bongiorno) venivano porti con quella sobrietà che è tratto tipico dell'eleganza naturale e di una umanità profonda, figlie di fatica senza mai un lamento. "La mia è stata una vita di sacrifici- aveva detto in una intervista-. Si sfacchinava, io e mia moglie, tutto il giorno. Mai una pausa. Anche quando andavo a fare la spesa non mi rilassavo: cercavo le cose migliori e non era facile trovarle. Ma se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto". Magari oggi molti si chiederebbero il perché di questa passione. Lo spiegava Elio con parole semplici: 'Facevamo a gara tra noi a chi faceva star meglio l'ospite. Se stan bene loro, stiam bene anche noi'. E al di là di tutto, delle sovrastrutture, delle analisi, dei modelli, se si dovesse indicare in una sola cosa il segreto della fortuna di Rimini, forse starebbe proprio in quella frase. E in una stretta di mano: la sua, forte come il bene che aveva per la sua famiglia e per la sua città".
"Insieme agli amici di una vita- Aureliano, Nadi Fiori, Giulio- una volta all'anno, si abbandonava a una 'zingarata' in città a bordo di una sfavillante limousine bianca, come se fossimo a Beverly Hills e non a Covignano (che poi è uguale). A tavola aneddoti da riempire un'enciclopedia. A uno di quei pranzi, Elio mi raccontò di Fellini, di quando portava 'due passatelli in brodo' all'amico Federico sul letto d'ospedale a pochi mesi dalla morte. Un gesto d'affetto per l'amico, porto con la stessa cura e uguale stile verso gli ospiti del suo ristorante, quella cifra personale che nel tempo è diventata l'anima di Rimini, del suo essere 'isola bella' per uno, due, tre mesi all'anno di una Nazione alle prese con infiniti tormenti".
Elio To"si è stato prima di tutto un uomo e una grande persona. E questo potrebbe riempire non una, ma almeno tre vite. Ma poi ha saputo fare di più e di meglio per sé e per la propria città: ha dato l'esempio. L'esempio che sono le nostre azioni, i nostri pensieri, le nostre mani a modellare il presente e il futuro, e non per forza viceversa. È sempre stato pioniere presente a se stesso, termine che non per forza è sovrapponibile alla sola gioventù ma è uno stato permanente dell'anima. Darti una pacca sulle spalle, accompagnata dal consiglio 'B-sogna andè aventi!' era un moto istintivo e semplice per invitare a non guardarsi indietro, a credere nel cambiamento come progresso, l'invito a essere generosi in un mondo che troppo spesso vede i padri mangiarsi per egoismo il futuro dei figli. Se Rimini oggi è forte e punto di riferimento internazionale in molti aspetti non solo economici, lo si deve anche a uomini come Elio Tosi. Ringraziarlo e ringraziare le persone come lui non è mai abbastanza".
Le moticazioni per la consegna del 'Sigismondo d'Oro' leggemmo queste motivazioni:
Per avere 'vestito' di stile, discrezione, cura nei dettagli, creatività, la cultura di accoglienza all'ospite, contribuendo al successo e alla fortuna di un modello di accoglienza turistica che ha garantito benessere e lavoro per la comunità riminese
Per avere saputo, con la sua famiglia e con i suoi collaboratori, esaltare la tradizione e i saperi delle passate generazioni nell'arte della cucina, tramandandone la ricchezza e l'attualità grazie a un lavoro che ha miscelato artigianalità e ricerca, per promuovere le eccellenze del territorio
Per essere stato pioniere di un nuovo modo di esaltare Rimini e la sua dimensione internazionale, grazie ai sacrifici, alla gavetta, a un lavoro infaticabile che ha consentito alla nostra città di rinascere dopo la distruzione della Seconda guerra mondiale
Bello, ma adesso mi rendo conto che le parole più alte e toccanti non possono circoscrivere la ricchezza di vite come questa, eredità che con discrezione e eleganza lascia a disposizione di tutti o almeno di chi vorrà coglierla. 'Siamo fatti della nostra piccola città, dei suoi muri, delle storie che sappiamo di lei e di altri come noi. Siamo fatti di quell'aria lì'. Qui a Rimini, Emilia Romagna, Italia, mondo. Ciao Elio, ci mancherai, mi mancherà la tua stretta di mano, forte e solcata dai segni della fatica e del lavoro. La mano generosa dei nostri genitori, dei nostri nonni. Noi, a Rimini, siamo fatti di queste cose qui.
Cordoglio di Confcommercio per la scomparsa di Elio Tosi
(Rimini) Confcommercio e Fipe della provincia di Rimini hanno appreso con grande tristezza della scomparsa di Elio Tosi, tra gli imprenditori che hanno contribuito a fare grande la città di Rimini e il sistema associazionistico locale dei pubblici esercizi, ricoprendo per lunghi anni un ruolo di referente e nel direttivo di FIPE Rimini. Lo ricordano con grande affetto e stima l’attuale presidente di Confcommercio, Gianni Indino, il presidente di Fipe provinciale, Gaetano Callà e l’ex presidente di Confcommercio provinciale, Richard Di Angelo.
“Elio è stato un grande amico – dice Gianni Indino - e i ricordi che mi legano a lui rimarranno impressi nella mia memoria. Ho lavorato all’Embassy e ricordo le nostre partite a carte quando si chiudeva la discoteca, ma prima ancora appena arrivato a Rimini, ricordo le mie cene al suo ristorante, consumate al bancone perché dovevo risparmiare. Erano altri anni, ma fino ad oggi è rimasta immutata in Elio Tosi la saggezza, la voglia di scherzare e di mettere tutti a proprio agio. Pregi che lo hanno fatto grande e lo faranno rimanere nel cuore di chi lo ha conosciuto”.
“Mi piace ricordarlo come imprenditore illuminato – dice Gaetano Callà - sempre all’avanguardia, con una visione del futuro che non ha tenuto solo per sé o per il suo locale, ma ha regalato a tutta la città impegnandosi nell’associazione. Un visionario, con cui abbiamo mosso i primi passi di quella promo commercializzazione del nostro territorio che ora è diventata imprescindibile. Insieme abbiamo creato tanti eventi in giro per l’Europa per fare conoscere e apprezzare Rimini, molte volte anche con lo chef Gino Angelini. Penso al viaggio in Belgio per i dieci anni del gemellaggio Rimini-Seraigne, a Rimini Cinema con la serata di gala all’Istituto per la Cultura Italiana a Parigi con Alain Delon e tanti altri attori famosi, fino alle fiere del turismo come la BIT di Milano. Elio è stato il fulcro di tutto questo e da lui ho imparato davvero tanto. Sono commosso e mi stringo al dolore della famiglia: lo porterò sempre nel cuore”
“Elio Tosi è stato un valore aggiunto per Rimini, una vera bandiera – ricorda Di Angelo –, non solo perché il suo locale ha fatto la storia della nostra città per i turisti e per i riminesi, ma anche perché si è sempre impegnato in prima persona per Rimini, per renderla sempre migliore. Ricordo che insieme abbiamo fatto una battaglia tanti tanti anni fa perché si valorizzasse la zona mare, dando vita al primo Comitato del Mare. Elio, io ed altri volenterosi siamo riusciti a convincere l’allora amministrazione ad abbellire Marina Centro posando quel pavimento di porfido su cui ancora oggi camminiamo. Avrei davvero tanti aneddoti, ma di Elio mi piace ricordare la passione per il suo lavoro, per la sua città e anche per la Fipe, in cui ha passato tanti anni certo come era che solo collaborando insieme si potessero ottenere i migliori risultati. E aveva ragione”.
Cattolica, Confcommercio spinge per la riqualificazione
(Rimini) Confcommercio si confronta su interventi in grado di avere una positiva e importante ricaduta sul contesto urbano della città, della qualità di vita di abitanti e turisti. Soprattutto, in grado di rilanciarne il tessuto economico e sociale, rappresentato anche da negozi, bar, ristoranti, servizi, che nell'insieme creano il necessario senso di ospitalità diffusa, ovvero le attività commerciali. È quanto emerge dall'incontro svolto due giorni fa dal consiglio direttivo di Confcommercio Cattolica. Associazione con più di 140 associati: commercianti e negozianti attivi sia nel cuore del centro cittadino, come Viale Bovio, Via Mancini, Viale Dante e le strade confinanti, ma anche in tutti gli altri luoghi della città. Commercianti uniti dal comune senso di appartenenza al proprio territorio.
A tema dell'appuntamento con i commercianti del centro, la manutenzione di strade, marciapiedi, illuminazione e arredi urbani. Nonostante sia già stato interamente riqualificato viale Dante, in Viale Bovio l'attuale situazione rende difficile lo svolgersi delle attività commerciali, non valorizza la qualità dell'offerta di accoglienza di Cattolica e non favorisce la sicurezza urbana per gli abitanti nelle ore serali e notturne. In particolare, in questa zona centralissima dove sono presenti i negozi "storici", che offrono una qualità merceologica elevata. La riqualificazione, a detta dei commercianti, può rimettere in moto il volano economico di Cattolica. Un percorso di miglioramento e rilancio urbano che dev'essere frutto di un dialogo, confronto e ricerca di soluzioni, tra le associazioni delle categorie produttive e amministrazione locale.
Del resto, interventi di riqualificazione urbana e ambientale sono già stati attuati o sono in partenza in diverse zone della Regina, ma devono auspicabilmente avviarsi anche nelle strade centralissime e nelle piazze che ne hanno bisogno, in particolare in luoghi biglietti da visita per ogni visitatore del nostro comune: Viale Bovio e Via Mancini. In questo modo, si superano le difficoltà di passeggiare o solo camminare lungo le due strade, quella di transitare con auto e moto o raggiungerle a piedi dalle aree di parcheggio.
"I nostri associati delle strade cuore del centro Bovio e Mancini, hanno evidenziato problemi, che è possibile risolvere con poche risorse economiche e con un grande rapporto costi/benefici, così come già avvenuto in altri quartieri – spiegano Giacomo Badioli coordinatore Confcommercio Cattolica e i consiglieri dell'associazione – temi che desideriamo affrontare subito con l'amministrazione comunale, offrendo il contributo d'esperienza di chi lavora ogni giorno in questi luoghi e ben ne conosce le necessità. Proponiamo il rifacimento di manto stradale e dei marciapiedi, arredi urbani di qualità, migliore illuminazione pubblica, una segnaletica sui luoghi di parcheggio e loro diponibilità, indicazioni lungo i marciapiedi che guidino i pedoni verso il centro".
"Cattolica ha bisogno di un hardware che racconti la qualità urbana della Regina a chi la visita o l'abita, soprattutto in luoghi come Viale Mancini, Via Bovio e nel centro cittadino. Noi commercianti siamo in grado di arricchirlo con un software di grande qualità. Parliamo di negozi, bar, ristoranti, attività di alto profilo, necessarie ad affrontare la sfida sul mercato turistico delle destinazioni, che la nostra città si troverà ad affrontare da questa primavera", concludono Giacomo Badioli e i consiglieri dell'associazione – le nostre richieste partono dal basso, dall'ascolto dei bisogni concreti dei nostri associati, dei commercianti e degli abitanti della zona. Per questo, Confcommercio crede nella necessità di uno sforzo comune, di un positivo confronto su questi temi, che vedano partecipi l'amministrazione comunale e i commercianti della Regina, ricucendo così il poco dialogo degli ultimi 30 anni evidenziato da alcuni e molto rappresentativi commercianti del centro".
All'incontro Confcommercio svoltosi nella sala del Park Hotel di Cattolica hanno partecipato: Marco Ferretti, Massimo Paolucci, Cinzia D'Ercoli, Luca Lorenzi, Massimo Angelotti, Diego Olivieri, Mariangela Giampaoli, Stefano Zangheri, Filippo Mancini, Giacomo Badioli, Seimon Grassi, Luigi Gennari, Marco Lorenzi, Paolo Staccoli. Con loro anche il presidente Federmoda provincia Rimini, Giammaria Zanzini.
Ina Casa, Marcello chiede stop all'antenna
(Rimini) Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Nicola Marcello chiede "la sospensione definitiva dell’iter realizzativo dell’ antenna di via Argelli, una valutazione delle criticità espletate nel presente documento ed un proficuo confronto con i rappresentanti del Comitato della Zona, una revisione urgente del Regolamento Comunale sulla telefonia mobile adottando come criterio prioritario quello della lontananza dalle civili abitazioni di almeno 150 metri e di ubicare gli impianti solo su terreni di proprietà Comunale". L'interrogazione del consigliere della minoranza arriva a sostegno delle proteste di questi giorni da parte dei residenti, ma è anche la sesta da giugno ad oggi per chiedere lo stop all'antenna di telefonia.
"Nel settembre 2019, dopo che i rilievi geologi avevano sconsigliano la installazione dell’antenna nel centro di un podere di via Selvapiana nella zona di Rimini Nord , i proprietari del civico numero 4 della stessa strada, nel giro di una settimana si videro posizionato il manufatto a pochi metri dalla loro abitazione senza nemmeno un minimo di preavviso e con un danno patrimoniale non di poco conto arrecato. Non entro nel merito di quello che nella moderna medicina legale viene definito come danno psicologico ed esistenziale", ricorda Marcello.
"In aprile 2020 tutti gli abitanti di via Baroni a Viserba Monte hanno visto l’inizio della realizzazione di un manufatto alto trenta metri e sito a ridosso dei balconi di un condominio con più di dieci famiglie e con due scuole site al limite della distanza prevista dal regolamento comunale. Della “battaglia” condotta contro la sua installazione soprattutto dai cittadini e da alcuni consiglieri comunali abbiamo avuto i frutti un paio di mesi fa , con la decisione di una sua ricollocazione. Due mesi fa una antenna all’insaputa dei cittadini è stata posizionata nel cuore di MIramare su un manufatto privato", continua Marcello.
"Oggi sono a lottare come a giugno contro la installazione dell’ antenna in via Argelli. Una piccola strada sita nel cuore dell’Ina Casa , a ridosso del Parco Marecchia a non più’ di 200 metri da due scuole e soprattutto a ridosso di una delle più antiche scuole calcio di questa città che oggi si chiama River Delfini e che svolge la propria attività proprio nel “Campo dei Delfini Rimini”. Anche nel caso della antenna in oggetto ovviamente massiva è stata e sarà ancora la mobilitazione dei cittadini residenti per la preoccupazione sia dal punto di vista della salute che dell’eventuale danno patrimoniale a carico degli immobili".
Vaccini: tutte le istruzioni per prenotazioni e non solo
(Rimini) Prosegue la campagna vaccinale contro il coronavirus. Mentre continua la somministrazione per terminare la vaccinazione degli operatori sanitari, anziani ospiti di strutture anziani e assistiti al domicilio, si implementa la campagna vaccinale con un’altra importante fascia della popolazione: le persone dagli 80 anni in su che in Romagna, sono circa 92.mila.
Quando prenotare la vaccinazione. A partire da lunedì 15 febbraio sono aperte le prenotazioni per le persone nate nel 1936 e negli anni precedenti ( 85enni e ultra 85enni). Da lunedì 1 marzo potranno prenotarsi tutte le persone nate dal 1937 al 1941 compresi (quindi tra gli 80 e gli 84 anni).
Come prenotare. Le vaccinazioni si possono prenotare scegliendo tra queste modalità: agli sportelli Cup dell’Ausl ( Centri Unici Prenotazione) presenti su tutto il territorio romagnolo; nelle farmacie tramite il servizio Farmacup; Telefonando al Cuptel al numero 800002255; Online attraverso il Fascicolo Elettronico, l’App ER Salute, il CupWeb ( www.cupweb.it)
All’atto della prenotazione viene dato l’appuntamento con giorno, ora e luogo per la prima somministrazione della prima e della seconda dose (richiamo). Verrà inoltre rilasciato il modulo della scheda anamnestica per raccogliere le informazioni sullo stato di salute e le malattie pregresse, che dovrà essere compilata dall’utente (con il supporto eventuale di un familiare) e consegnata al momento della vaccinazione. Le persone che prenoteranno attraverso il servizio di Cuptel, potranno scaricare la scheda anamnestica direttamente dal sito di Ausl Romagna www.auslromagna.it
Cosa occorre per prenotare. Non serve la prescrizione medica. Bastano i dati anagrafici (nome cognome, data e comune di nascita) o, in alternativa, il codice fiscale. Non è possibile prenotare prima delle date previste per la propria età: occorre quindi attendere la data riferita al proprio anno di nascita. La prenotazione potrà essere effettuata su ogni sede vaccinale senza vincoli territoriali.
I punti vaccinali nel distretto di Rimini: Rimini, Quartiere Fieristico via Emilia 155 (lunedì -domenica dalle ore 9 alle 19); Santarcangelo, Centro Sociale Poggio Torriana via Costa del Macello 10; Bellaria, Palacongressi via Uso 1 Igea Marina; Novafeltria, CRA via XXIVMaggio. Distretto Riccione: Riccione, sede in via di allestimento; Cattolica, Centro Sociale Anziani (ex Bus Terminal) via Umbria 23; Morciano, Auditorium Padiglione Fieristico via XXV Luglio.
Cosa portare il giorno della vaccinazione. Il giorno dell’appuntamento è necessario portare con sé, oltre alla tessera sanitaria e al documento di identità, anche la scheda anamnestica, consegnata al momento della prenotazione, compilata e firmata
Aggiornamento coronavirus: 160 positivi, 12 decessi, 145 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 231.415 casi di positività, 1.345 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.703 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, oltre che gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni.
Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 275.143 dosi, di cui 2.740 oggi; sul totale, 124.047 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 513 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 461 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 620 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,1 anni.
Sui 513 asintomatici, 321 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 42 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 19 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 123 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 310 nuovi casi; poi Modena (220), Rimini (160), Reggio Emilia (142), Ferrara (107). Seguono Imola (98), Parma (76), Ravenna (75), Forlì (68), Cesena (58) e, infine, Piacenza (31).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.619 tamponi molecolari, per un totale di 3.137.026.A questi si aggiungono anche 193 test sierologici e 12.084 tamponi rapidi.Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.308 in più rispetto a ieri di cui 145 a Rimini e raggiungono quota 180.721.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 40.672 (-1.034 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.591 (-997), il 94,9% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 71 nuovi decessi: 6 a Piacenza (4 donne, rispettivamente di 74, 82, 93, 95 anni, e 2 uomini, di 57 e 85 anni); 2 in provincia di Parma (un uomo e una donna, entrambi di 82 anni); 9 a Reggio Emilia (5 donne – di 84, 85, 91, 93, 97 anni – e 4 uomini, di 69, 79, 81, 85 anni); 2 nella provincia di Modena (2 donne, di 97 e 99 anni); 15 in provincia di Bologna (9 donne – rispettivamente di 56, 62, 70, 77, 78, 89, 90, 93, 97 anni – e 6 uomini, di 72, 75, 80, 79, 82 e 86 anni); 3 nel ferrarese (tutti uomini, di 73, 80 e 90 anni); 3 in provincia di Ravenna (2 donne, di 83 e 85 anni, e un uomo di 76); 18 in provincia di Forlì-Cesena (9 donne – rispettivamente di 78, 83, 85, 86, 88, 92, 95, 97, 101 anni – e 9 uomini: 73, 75, 78, 83, 2 di 85, 2 di 87 anni e un 91enne, quest’ultimo deceduto però a Rimini); 12 nel riminese (7 donne – rispettivamente di 76, 78, 81, 2 di 83, 89, 90 anni – e 5 uomini, di 78, 87, 88, 89, 96 anni). Tra i decessi registrati, ce n’è anche uno di una cittadina non residente in Emilia-Romagna: si tratta di una donna di 84anni, originaria di Como, deceduta a Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.022.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 178 (-5 rispetto a ieri), 1.903 quelli negli altri reparti Covid (-32). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato), 20 a Reggio Emilia (+1), 36 a Modena (-2), 42 a Bologna (-2), 13 a Imola (-1), 23 a Ferrara (+1), 4 a Ravenna (invariato), 1 a Forlì (-2), 3 a Cesena (invariato) e 15 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 19.020 a Piacenza (+31 rispetto a ieri, di cui 19 sintomatici), 16.045 a Parma (+76, di cui 60 sintomatici), 30.378 a Reggio Emilia (+142, di cui 82 sintomatici), 40.538 a Modena (+220 , di cui 142 sintomatici), 45.911 a Bologna (+310, di cui 211 sintomatici), 7.662 casi a Imola (+98, di cui 58 sintomatici), 13.585 a Ferrara (+107, di cui 34 sintomatici), 17.361 a Ravenna (+75, di cui 44 sintomatici), 8.830 a Forlì (+68, di cui 58 sintomatici), 10.187 a Cesena (+58, di cui 34 sintomatici) e 21.898 a Rimini (+160, di cui 90 sintomatici).
11 febbraio
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