Monte Colombo, crollano le mura antiche
(Rimini) “L’attenzione dell’Amministrazione Comunale e di tutti gli Uffici preposti nei riguardi dei monumenti storici presenti su tutto il territorio è sempre stata alta e costante, tanto che, anche nel caso in questione, erano stati disposti per tempo i lavori di messa in sicurezza del Torrioncino di Monte Colombo, in quanto era stato evidenziato un movimento franoso che aveva generato diverse crepe nel muro". Lo dice l'amministrazione comunale di Monte colombo in riferimento al crollo di una porzione di mura del borgo.
"L’opera è finanziata per 70.000 euro con i Fondi di Protezione Civile ODPCM 600/2019: "Piano interventi urgenti per la messa in sicurezza tel territorio in conseguenza di eventi meteo avversi" e per 15.000 euro con risorse comunali, per un importo complessivo di 85.000 euro. Si ipotizza che le cause del crollo, seppure ancora in via di accertamento, siano da attribuirsi solo in parte alle lesioni riportate dal muro. A crollo avvenuto si è potuto constatare infatti l’esistenza di elementi imprevedibili, come l’inconsistenza del paramento murario, composto da sassi di fiume e detriti non legati; una sezione del muro troppo esile ed inidonea a contenere la spinta del terrapieno composto a sua volta da materiale di riporto ed incoerente".
Al momento "la ditta incaricata, su indicazione della direzione lavori e sentita la competente Soprintendenza, ha provveduto a mettere in sicurezza il cantiere, rimuovendo ed accatastando in sito il materiale lapideo che verrà recuperato per una fedele ricostruzione del muro. La prossima settimana verranno svolti i sopralluoghi tecnici alla presenza dell’impresa, della direzione lavori e funzionari della Soprintendenza per definire la variante di intervento. I lavori pertanto rimarranno sospesi sino alla definizione di tali sopralluoghi tecnici. Nel frattempo la transitabilità della Via Bologna, con la messa in sicurezza del cantiere, ritornerà normale.”
Ruota panoramica cercasi, il comune apre bando per tre anni
(Rimini) Il Comune di Rimini ha pubblicato il bando per individuare un soggetto idoneo a installare la grande Ruota Panoramica che si affaccia sul porto di Rimini e che, dal 2012, caratterizza lo skyline turistico della città. Nell’ambito della attività di programmazione in vista della prossima stagione estiva e compatibilmente con l’andamento epidemiologico e con la normativa vigente in materia di contrasto al covid 19, il comune ha dato il via alla ricerca di un soggetto che abbia i requisiti necessari per installare una ruota di altezza pari ad almeno cinquanta metri, per 3 anni consecutivi a partire dalla stagione 2021 e per un periodo massimo di 180 giorni a stagione, comprensivi di montaggio e smontaggio.
La ricerca ha l’obiettivo di promuovere le attività economiche dell’area affinché, in sinergia con gli eventi di pubblico spettacolo che le autorità sanitarie dovessero consentire di organizzare, venga valorizzata l'attrattività della zona portuale nel periodo della primavera e dell’estate. Nel bando si precisa anche che la collocazione della Ruota Panoramica sul Piazzale Boscovich deve avvenire in modo armonico rispetto al contesto dell'area stessa e che la superficie massima occupabile non debba superare i cinquecento metri quadrati. I candidati per partecipare dovranno essere titolari di una autorizzazione per l'esercizio dell’attività di spettacolo viaggiante valida su tutto il territorio nazionale e dovranno essere muniti di apposito titolo edilizio, ovvero permesso di costruire. La scadenza per presentare le domande è fissata per il 5 marzo, per informazioni: https://albopretorio.comune.rimini.it/web/trasparenza/albo-pretorio
La ruota panoramica è solo la più caratteristica ed emblematica fra le attrazioni di spettacolo viaggiante della città di Rimini. Sono circa una trentina, infatti, le giostre presenti nel territorio comunale, le tipiche attrazioni degli anni del boom economico che sono tutt'ora molto richieste ed apprezzate dalle famiglie con i bambini. Sul Lungomare, da Torre Pedrera a Miramare, da circa 20 anni si posizionano in spazi predeterminati alcune attrazioni dello spettacolo viaggiante a cui si aggiungono, a Rivazzurra, due piste baby-karts, una su asfalto ed una su grigliato che esistono dalla fine degli anni 60, la pista baby kart insieme alla giostra con soggetti e alla giostra a catene (meglio conosciuta come “calcinculo”). Sul Lungomare nord, a partire dagli anni 60, sono stati acquistati da privati aree immediatamente a ridosso degli stabilimenti balneari e poi realizzati quattro piccoli parchi giochi (Rivabella, Viserba e Torre Pedrera) che hanno varie attrazioni molto apprezzare dai bambini.
19 febbraio
Il virus nelle scuole | 30 mln per il turismo | Pd: il giorno decisivo?
Meeting, Emilia Guarnieri Grande Ufficiale della Repubblica
(Rimini) Una bellissima notizia per il Meeting: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Emilia Guarnieri, che è stata tra i fondatori e poi per 27 anni presidente del Meeting di Rimini, l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, una tra le massime conferite dal Capo dello Stato a chi abbia «acquisito benemerenze verso la Nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari». Già nel 2003 ad Emilia Guarnieri era stata conferita, dall'allora presidente Carlo Azeglio Ciampi, l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«Ho accolto con stupore e gratitudine la notizia che il presidente Mattarella mi ha conferito l'onorificenza di Grande Ufficiale», è il commento a caldo di Emilia. «Si tratta di un riconoscimento che, attraverso la mia persona, premia il Meeting! E questo mi fa immensamente piacere! Ma che una presenza come il Meeting venga riconosciuta come un valore per tutti non è scontato. E tale consapevolezza aumenta la gratitudine verso il Presidente. Quando nel 2016 aveva inaugurato il Meeting, così si era rivolto a noi: "A voi giovani presenti e a quanti altri, con il loro generoso servizio volontario, rendono possibili queste giornate di incontro e di dialogo a Rimini, voglio dire che siete una risorsa preziosa per la nostra società. Sono qui anzitutto per ringraziarvi". Mi commuove e mi fa sorridere avere fatto parte per quarant'anni dei "giovani del Meeting", essere stata una delle migliaia di volontari che in questi anni lo hanno costruito e che, come aveva detto don Giussani, sono la più grande meraviglia del Meeting».
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente del Meeting Bernhard Scholz. «Sono grato al Presidente della Repubblica che abbia voluto riconoscere con questa altissima onorificenza il grande merito di Emilia Guarnieri di aver sempre guidato il Meeting di Rimini con un profondo orientamento al bene del Paese e al bene dell'Europa, promuovendo con passione e instancabile dedizione una cultura del dialogo basato su autenticità umana e apertura reciproca. La direzione che Emilia ha indicato e la passione che ha comunicato sono entrati nel dna del Meeting e chiedono ai collaboratori e ai volontari del Meeting di realizzare anche in futuro con impegno e creatività incontri che rafforzino l'amicizia fra popoli e culture».
Aggiornamento coronavirus: 152 positivi, 5 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 240.650 casi di positività, 1.565 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.633 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,3%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni).
Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 306.233 dosi; sul totale, 128.988 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 564 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 551 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 723 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41 anni. Sui 564 asintomatici, 369 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 50 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 18 tramite i test pre-ricovero. Per 119 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 428 nuovi casi; seguono Modena (233), poi Reggio Emilia (173) e Rimini (152); quindi Imola (116), Cesena (106), Parma (102), Ravenna (101). Infine, Ferrara (64), Forlì (47) e Piacenza (43). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.734 tamponi molecolari, per un totale di 3.237.722. A questi si aggiungono anche 453 test sierologici e 13.899 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.871 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 195.481. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 34.929 (-333 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 32.858 (-326), il 94,1% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 27 nuovi decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 82 anni); 2 in provincia di Parma (entrambi uomini, di 63 e 72 anni); 4 a Reggio Emilia (2 donne, di 77 e 84 anni, e 2 uomini, di 63 e 92 anni); 3 nella provincia di Modena (una donna di 90 anni e 2 uomini, di 80 e 85 anni); 5 in provincia di Bologna (tutti uomini, di 82, 85, 90, 91, 92 anni); 4 nel ferrarese (3 donne, di 88, 94 e 99 anni, e un uomo di 63 anni); 3 nel ravennate (2 donne, di 83 e 86 anni, e un uomo di 89 anni); 5 nel riminese (3 donne, di 86, 91 e 93 anni, e 2 uomini, di 83 e 95 anni). Nessun decesso nella provincia di Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.240.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 181 (+5 rispetto a ieri), 1.890 quelli negli altri reparti Covid (-12). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 7 a Parma (-2), 17 a Reggio Emilia (-1), 39 a Modena (+4), 56 a Bologna (+2), 10 a Imola (-1), 16 a Ferrara (+1), 4 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (+1) e 15 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: a Piacenza 19.420 (+43 rispetto a ieri, di cui 25 sintomatici), 16.691 a Parma (+102, di cui 74 sintomatici), 31.181 a Reggio Emilia (+173, di cui 99 sintomatici), 42.065 a Modena (+233, di cui 117 sintomatici), 48.220 a Bologna (+428, di cui 312 sintomatici), 8.191 casi a Imola (+116, di cui 72 sintomatici), 14.034 a Ferrara (+64, di cui 17 sintomatici), 18.059 a Ravenna (+101, di cui 71 sintomatici), 9.178 a Forlì (+47, di cui 30 sintomatici), 10.809 a Cesena (+106, di cui 88 sintomatici) e 22.802 a Rimini (+152, di cui 96 sintomatici).
Viabilità, Valmarecchia futura: un accordo sul nulla
(Rimini) "Se i Sindaci e la Provincia firmeranno il ‘protocollo del nulla’ sulla mobilità e viabilità, compiranno un passo che li separerà ulteriormente dal disagio vissuto dalle comunità che si affacciano sulla Marecchiese, dall’Alta Valmarecchia fino al mare". Così il comitato Valmarecchia futura in merito all'accordo sulla viabilità firmato oggi in provincia. "Una firma priva di impegni sostanziali, che rigetta la possibilità di una nuova strada e che immagina by-pass lungo l’attuale tragitto. Quali? Dove? Con quali tempi e soldi? Con quali benefici? Ai progetti proposti dalla gente, la politica risponde con impegni generici, tralasciando in questa fase attori fondamentali come Regione e ANAS".
Gli Amministratori "ci dicono che è importante partire da una base condivisa. Il Comitato ValmarecchiaFUTURA è convinto sia una base troppo fragile e che la firma di un documento così definito sia come ammettere una sconfitta. Come definire altrimenti il generico elenco dei problemi che tutti conosciamo da anni, nonostante incontri e sollecitazioni, promesse e proclami elettoralistici? Questo modo di agire, così lontano da ciò che serve alla gente e alle imprese, non corrisponde al mandato di cui sono titolari gli attuali amministratori".
Il Comitato si è costituito "per aggregare cittadini e imprese, quindi per elaborare soluzioni e individuare percorsi di intervento. Al momento, causa Covid, l’aggregazione è prevalentemente online, con una pagina Facebook (Nuova Viabilità Valmarecchia) che raccoglie ormai un migliaio di persone a cui si aggiunge un comitato composto da una quarantina di imprenditori. Le prossime settimane vedranno impennarsi questi numeri. Il nostro vuol essere un contributo fattivo e competente. Vorremmo fossero discusse e valutate pubblicamente le nostre proposte. Sono la voce di famiglie e imprese. Sono bisogni concreti, difficoltà quotidiane, emergenze economiche. Una nuova Marecchiese non è impossibile".
Il punto di partenza "è la lettura chiara della realtà, dei tempi di percorrenza di auto private, mezzi aziendali, ambulanze, mezzi scolastici. Stiamo raccogliendo dati che dimensionano questa emergenza. Sono preoccupanti. Serve rilevare l’impatto acustico e l’inquinamento che la situazione attuale produce, oltre porre mano alla sicurezza, tema che resta urgente nonostante alcuni interventi siano stati fatti. Le soluzioni andrebbero anche condivise prima di essere imposte. Si potrebbe ad esempio ragionare sui lavori in corso di Snam per la posa del metanodotto Rimini-Sansepolcro. Sono piuttosto invasivi, tutti tacciono, ma forse qualche soluzione per integrare nuovi percorsi ciclabili si potrebbe valutare. Temi sui quali l’ambientalismo pare stia sonnecchiando".
Il comitato chiede quindi "un chiaro ed esplicito coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, con gli strumenti urbanistici e finanziari attivabili per intervenire sulla Marecchiese, così da recuperare l’attuale esclusione dal PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti). E’ sorprendente che ciò ancora non sia avvenuto. Una precisa assunzione di responsabilità di ANAS, che da poco tempo ha assunto la competenza sulla Marecchiese. E’ deludente che ancora non ci sia un evidente rapporto. Inoltre, il Comitato Valmarecchia Futura chiede di inserire suoi rappresentanti in qualsiasi organismo la Provincia intenderà costituire su mobilità e viabilità in Valmarecchia. Se non è troppo disturbo, cittadini e imprese vorrebbero dire la loro sulle scelte future".
Valmarecchia: firmato accordo pluriennale per migliorare la viabilità
(Rimini) Ridurre significativamente i tempi di percorrenza, aumentare la sicurezza e abbattere l’inquinamento nei centri abitati, sono questi gli obiettivi dello schema di accordo, approvato martedì dalla Giunta comunale, che 11 comuni della Valmarecchia - insieme alla Provincia di Rimini - si accingono a firmare perché ritengono urgente un intervento di miglioramento e razionalizzazione del sistema mobilità e viabilità della Valmarecchia. Un accordo che, oltre alla Provincia di Rimini e il Comune di Rimini, verrà siglato da Santarcangelo di Romagna, Poggio Torriana, Verucchio, San Leo, Novafeltria, Talamello, Sant’Agata Feltria, Pennabilli, Casteldelci e Maiolo, che si impegneranno a reperire nei propri bilanci, in relazione alle competenze e alla capacità di investimento di ciascuno, le risorse necessarie all’attuazione di un corposo programma di interventi.
Discorso Draghi, Gnassi: turismo finalmente strategico
(Rimini) "Quella di Mario Draghi in Parlamento non è stata la 'solita musica', tra promesse e impegni generici o per titoli". Entusiasta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi sul passaggio del presidente del consiglio Mario Draghi sul turismo. "Anche nel nostro Paese alcuni modelli di crescita dovranno cambiare. Ad esempio il modello di turismo, un'attività che prima della pandemia rappresentava il 14 per cento del totale delle nostre attività economiche. Imprese e lavoratori in quel settore vanno aiutati ad uscire dal disastro creato dalla pandemia. Ma senza scordare che il nostro turismo avrà un futuro se non dimentichiamo che esso vive della nostra capacità di preservare, cioè almeno non sciupare, città d'arte, luoghi e tradizioni che successive generazioni attraverso molti secoli hanno saputo preservare e ci hanno tramandato", ha detto ieri Draghi ai senatori.
"Quel passaggio sul turismo apre un orizzonte nuovo: sì al sostegno pieno per il rilancio, ma senza annullare chi siamo e l'eredità che abbiamo ricevuto, nel nome di un'urgenza che non vuole e non sa darsi limiti in nome di un malinteso senso del 'progresso'. Se il prorompente, urgente e spesso incontrollato sviluppo post bellico, ci ha restituito benessere e splendori (Rimini, capitale della vacanza), ma ha lasciato anche limiti e scorie (l'uso disinvolto del bene comune territorio come moneta) la cui pericolosità per l'intera comunità ci è apparsa palese tempo dopo. E Draghi ha parlato di scossa qui e ora per il presente del paese. Ma straordinariamente, e in modo concreto, ha parlato di figli e nipoti. Di come e cosa facciamo e lasciamo loro. Per questo oggi non dobbiamo ripetere pedissequamente il cammino passato", sottolinea Gnassi. "Esperienza significa tenere conto anche degli errori fatti. Per questo nelle parole di Draghi colgo il segno di un cambiamento di prospettiva: il turismo non per forza deve avere uno sviluppo quantitativo, ma la qualità e il contesto diventano elementi altrettanto essenziali. Calare un parcheggio tra un castello e un teatro oppure piantare una foresta di pale eoliche 'old style' a pochi km dalla costa, discutere se è meglio un parco del mare con più spazio, ossigeno, benessere o macchine e smog, diventa qualcosa di molto più e di diverso da un criterio banalmente estetico. Le cose devono stare e vivere nel contesto più adatto; non si possono stravolgere la loro natura e le loro funzioni in nome di una presunta urgenza".
Il Next Generation UE" può essere, deve essere, lo strumento di rilancio dell'industria turistica- oggettivamente la più penalizzata dalla pandemia- su queste direttrici. Insieme ai sindaci di Firenze, Roma, Napoli, Venezia, Milano e al presidente Anci Decaro ho firmato la richiesta di un incontro con il presidente del Consiglio e con il Ministro Garavaglia per definire, insieme agli stakeholder, un piano strategico e di rilancio dopo l'emergenza pandemia. Nel piano, tra le misure a breve termine, devono a nostro avviso essere inseriti ristori mirati alle aziende della filiera turistica più colpite, un modello più efficace di condivisione e informazioni delle misure legate all'andamento epidemiologico in modo da evitare brutti scivoloni come quello dei giorni scorsi, e anche l'impulso al piano delle vaccinazioni con particolare attenzione anche al personale impiegato nel comparto turistico in vista di un'auspicabile riapertura della stagione turistica in sicurezza".
Se il turismo "è finalmente un'industria strategica, si facciano interventi qui e ora per resistere. Ma si diano certezze a territori e operatori di politiche industriali di medio e lungo periodo. A quelle guardano tutti coloro che, facendo il sacrificio di resistere oggi, "attaccano", le loro prospettive per il domani".
Gianfranco Angelucci al compleanno di Giulietta
(Rimini) In occasione del centenario della nascita di Giulietta Masina, lunedì 22 febbraio alle 18 la Cineteca del Comune di Rimini in collaborazione con Laboratorio Aperto Rimini Tiberio presenta, in anteprima, la biografia scritta da Gianfranco Angelucci e pubblicata in coedizione da Edizioni Sabinae e Centro Sperimentale di Cinematografia. L'autore dialogherà con la giornalista Annamaria Gradara in diretta streaming, ripercorrendo le fasi salienti della carriera e della vita di questa straordinaria donna e attrice. Sarà possibile assistere all'evento su diverse piattaforme, tra cui il canale Youtube e le pagine Facebook della Cineteca del Comune di Rimini (https://www.facebook.com/cineteca.rimini e https://www.facebook.com/federicofellini.it) e del Laboratorio aperto Rimini Tiberio.
Giulietta Masina non è stata solo la moglie e la musa di Federico Fellini, ma anche una delle attrici più talentuose e premiate della storia del cinema mondiale, diretta dai maggiori registi italiani e stranieri. Fra tutti ricordiamo Roberto Rossellini (Paisà, 1946); Alberto Lattuada (Senza pietà, 1948) e Luigi Comencini (Persiane chiuse, 1951) e naturalmente Federico Fellini (Lo sceicco bianco, La Strada, Il bidone, Le notti di Cabiria, Giulietta degli spiriti, Ginger & Fred). Con il Maestro Riminese, ha vinto due Premi Oscar per i film La strada e Le notti di Cabiria, consacrandola dell’olimpo del cinema. Nata a San Giorgio di Piano (Bologna) nel 1921, rimane nella storia del cinema la sua immagine di donna forte e caparbia che ha saputo conquistare le platee di tutto il mondo con personaggi indimenticabili.
Una delle ragioni di questo libro è che Giulietta era davvero l’altra metà del cielo di Federico Fellini, e se non si conosce lei, la sua vita, la sua vicenda, la sua arte, si rischia di non conoscere abbastanza da vicino neppure Federico. Se non si guarda con attenzione La strada, non si scoprirà mai che cosa ha tenuto unita, oltre ogni ipotesi plausibile, la coppia più celebre del nostro cinema; e non si riuscirà mai ad addentrarsi con gli strumenti adeguati, anzi indispensabili, nella galassia artistica del Maestro riminese.
Come scrive Angelucci “Questa creatura umana che Giulietta ha saputo incarnare e tratteggiare con tanta ammirevole precisione e trepidazione, è semplicemente la donna, la femmina portatrice di vita, senza la quale non esisterebbe nessuno di noi, né il popolo di questa terra, né il futuro che ci attende, né l’arte, né la creatività, né la memoria, né i viaggi interstellari che forse condurranno il genere umano a colonizzare nuovi mondi, chissà in quali remote contrade del cosmo”. Il volume contiene un ricco apparato fotografico proveniente dall’Archivio fotografico del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.
18 febbraio
Assalto ai ristori | Salvare la Pasqua | Verso Rimini 2024