1 marzo
Arancione scuro | Scuole chiuse, ricorso al tar | Multa al ristorante
Rimini arancio scuro, Gnassi: unica scelta possibile
(Rimini) "Buona parte del territorio romagnolo da martedì prossimo sarà chiamato a far fronte ad un ulteriore periodo di sacrifici". Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi annuncia nuove restrizioni da martedì, da quando cioè la Romagna, eccetto il forlivese, sarà in zona arancio rinforzato. Le attività commerciali andranno avanti come in zona arancione, mentre per le persone le regole saranno quelle della zona rossa vissuta lo scorso anno con il lockdown nazionale. "Nuove restrizioni rigorose, che tutti noi speravamo non sarebbero state più necessarie, ma che oggi appaiono come l'unica scelta possibile per evitare di andare a congestionare le strutture ospedaliere del territorio e per dare una vigorosa inversione di tendenza a quella curva dei contagi che si è pericolosamente impennata negli ultimi giorni".
"In questo senso i numeri e i trend illustrati dai responsabili sanitari sono chiari, non sono opinioni. La provincia di Rimini ha tra le più alte percentuali in regione per vaccini eseguiti, tamponi fatti e procedure di contact tracing; le stesse terapie intensive oggi sono sotto controllo. Ma la prospettiva di crescita dei contagi nei prossimi giorni induce Regione e territori della Romagna ad assumere questi ulteriori provvedimenti. Così come accaduto in altre aree dell'Emilia Romagna, a partire dall'area metropolitana di Bologna. Particolarmente sofferta la scelta sulle scuole. Tutti avremmo voluto il contrario, in primis alunni e famiglie, ma la situazione oggi lascia pochi margini. Quei margini che responsabilmente dovremo tutti nei prossimi giorni cercare di ritrovare con il rigore dei nostri comportamenti, individuali e collettivi. Si torna quindi, per un periodo confidiamo limitato, alla didattica a distanza per tutte le scuole, al vincolo sugli spostamenti personali anche all'interno del proprio Comune: restrizioni che, a differenza di quanto accadeva un anno fa, viaggiano in parallelo alla campagna vaccinale, a cui sono legate le aspettative per uscire definitivamente da questa crisi pandemica. Ed è proprio su questo ultimo aspetto, quello dei vaccini, che il Paese deve accelerare: le famiglie, i lavoratori, le imprese, hanno bisogno di certezze, di tempi definiti. Serve un'immediata accelerazione sulla campagna di vaccinazioni, in modo che si dia un senso e una prospettiva certa e concreta ai cittadini. Stessa cosa vale per i ristori: chiusure, restrizioni, divieti saranno sempre meno compresi se non accompagnati da adeguate risposte in particolare per quei settori e quegli operatori più colpiti dalle misure restrittive che, seppur a corrente alterna, durano da oltre un anno. Programmazione, rapidità, efficacia: di questo abbiamo bisogno per salvaguardare la tenuta sociale delle nostre comunità".
Rimini: arancione "rinforzato" dal 2 marzo
(Rimini) Da martedì 2 marzo, e per due settimane, la zona arancione scuro verrà estesa a tutti i comuni della Asl Romagna, esclusi quelli del distretto di Forlì, e quindi quelli delle province di Rimini e Ravenna e del cesenate. Arriverà tra domani e lunedì la nuova ordinanza che lo prevede, a firma del presidente della Regione, analoga a quelle già approvate per la Città metropolitana di Bologna e l’Imolese. L’obiettivo è lo stesso: arginare la diffusione del virus, a tutela della salute dei cittadini, in un’area peraltro molto vasta e densamente abitata. La decisione è stata presa oggi dopo le riunioni fra i sindaci dei territori coinvolti, insieme a Regione e Ausl Romagna.
Il provvedimento è più restrittivo rispetto alle misure nazionali in vigore per la zona arancione in cui è collocata tutta l’Emilia-Romagna dal 21 febbraio scorso, e deriva dalle indicazioni medico-scientifiche che evidenziano una situazione di criticità, con l’andamento del contagio in costante crescita, anche fra i giovani e nelle scuole.
Le restrizioni introdotte sono le stesse previste dall’ordinanza in vigore nei comuni del Bolognese: no agli spostamenti, anche all’interno del proprio comune, e anche per visite a parenti e amici, se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità, e limitazioni alle lezioni in presenza, sul modello di ciò che in sostanza avviene in zona rossa. Da martedì 2 marzo, quindi, l’attività didattica si svolgerà esclusivamente a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado e per l’Università, mentre rimarrà in presenza per i servizi educativi 0-3 anni e le scuole d’infanzia. Non vengono invece sospese le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona.
“Ancora una volta- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- accogliamo la richiesta di intervenire arrivata dalla sanità e condivisa coi territori. Insieme ai sindaci prendiamo una decisione difficile e sofferta, consapevoli tutti delle difficoltà e della stanchezza con sui sono alle prese da mesi attività economiche, famiglie, studenti, ma abbiamo il dovere di ascoltare le autorità sanitarie e fare tutto ciò che possiamo per fermare la ripresa del contagio, più veloce a causa di nuove varianti e ora in grado di colpire maggiormente anche giovani e giovanissimi. Siamo al lavoro col Governo per accelerare il più possibile la campagna vaccinale, per avere ristori veloci, anche in presenza di ordinanze regionali, e i congedi parentali, per non lasciare soli i genitori nel momento in cui si agisce sulla scuola. Tenere duro adesso, con molta probabilità vuol dire affrontare l’ultimo miglio e guardare ai prossimi mesi con maggiore fiducia. Facciamolo tutti, ancora una volta”.
Quali sono le limitazioni. Restano consentite le attività economiche, comprese quelle di servizio alla persona, permesse nelle zone arancioni del Paese. I datori di lavoro pubblici sono tenuti a limitare la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza fisica, anche in ragione della gestione dell'emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in smart working.
Per quanto riguarda gli spostamenti, sono vietati sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi. L’eccezione è per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (come acquisto di beni) o motivi di salute.
Non si potrà quindi uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a 5.000 abitanti (come ora previsto e disciplinato per le zone rosse dall’articolo 2 del Decreto legge numero 15 del 23 febbraio scorso): resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi, ma solo per particolari necessità, come ad esempio per l’acquisto di prodotti che nel proprio comune sono introvabili.
E’ esclusa anche la possibilità di effettuare visite a parenti e amici una volta al giorno, anche all’interno del proprio comune, o recarsi nelle seconde case, salvo situazioni di necessità.
Rimane sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza e la possibilità per gli studenti di frequentare le lezioni in presenza, ove previste, se la scuola ha sede in un comune non compreso tra quelli soggetti a restrizione: potranno ovviamente andare e tornare.
Per la scuola, si stabilisce lo svolgimento in presenza delle sole attività dei Servizi educativi 0-3 anni e Scuole dell’Infanzia, mentre le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno a distanza al 100%. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata - come previsto anche dallo specifico decreto (7 agosto 2020) e successiva ordinanza (9 ottobre 2020) del Ministro dell’Istruzione. Lezioni esclusivamente a distanza, sempre da martedì, anche per l’Università.
In ambito sportivo, sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività sportiva svolta nei centri sportivi all’aperto. Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Infine, sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica.
Attività di tracciamento e sorveglianza. Viene rafforzata ulteriormente l’attività di sorveglianza e tracciamento. Sono applicate tutte le misure indicate nella circolare ministeriale del 31 gennaio scorso, tra cui l’impiego del test molecolare nella sorveglianza dei contatti stretti e a basso rischio e la chiusura della quarantena a 14 giorni con test molecolare; inoltre, non potrà essere interrotto l’isolamento del caso confermato dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo.
Aggiornamento coronavirus: 238 positivi, 2 decessi, 130 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 258.007 casi di positività, 2.542 in più rispetto a ieri, su un totale di 32.129 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni). Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 376.560 dosi; sul totale, 135.062 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.022 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 537 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 799 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,8 anni. Sui 1.037 asintomatici, 476 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 87 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 42 con gli screening sierologici, 15 tramite i test pre-ricovero. Per 403 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 541 nuovi casi, seguita da Modena con 497; poi Ravenna (303), Reggio Emilia (247), Rimini (238). Seguono Cesena (164), Parma (151), Ferrara (125), Piacenza (110). Infine Forlì (84) e Imola (82). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.689 tamponi molecolari, per un totale di 3.389.589. A questi si aggiungono anche 745 test sierologici e 19.440 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.047 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 206.815.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 40.671 (+1.463 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.279 (+1.373), il 94% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 32 nuovi decessi: 2 a Piacenza (2 donne, di 77 e 96 anni); 5 nella provincia di Parma (una donna di 77 anni e 4 uomini, due di 77 e altri due rispettivamente di 68 e 81 anni); 6 nel modenese (tutte donne, di 76, 89, 91, 92, 94 e 95 anni); 10 in provincia di Bologna (5 donne – rispettivamente di 68, 77, 80, 90 e 95 anni – e 5 uomini, di 48, 69, 72, 82 e 85 anni); 1 nell’imolese(un uomo di 59 anni); 4 in provincia di Ravenna (2 donne, di 80 e 82 anni, e due uomini di 78 e 96 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (2 donne, di 74 e 84anni); due in provincia di Rimini (una donna di 91 anni e un uomo di 90). Nessun decesso nelle provincie di Reggio Emilia e Ferrara. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.521.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 214 (+3 rispetto a ieri), 2.178 quelli negli altri reparti Covid (+87). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (-2), 13 a Parma (invariato), 16 a Reggio Emilia (-2), 46 a Modena (+2), 56 a Bologna (+4), 19 a Imola (+1), 22 a Ferrara (invariato), 6 a Ravenna (numero inviato rispetto a ieri), 3 a Forlì (invariato), 8 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:19.965 a Piacenza (+110 rispetto a ieri, di cui 51 sintomatici), 17.704 a Parma (+151, di cui 70 sintomatici), 32.929 a Reggio Emilia (+247, di cui 146 sintomatici), 45.090 a Modena (+497, di cui 357 sintomatici), 52.586 a Bologna (+541, di cui 306 sintomatici), 9.024 casi a Imola (+82, di cui 55 sintomatici), 14.922 a Ferrara (+125, di cui 28 sintomatici), 19.629 a Ravenna (+303, di cui 188 sintomatici), 9.788 a Forlì (+84, di cui 68 sintomatici), 11.834 a Cesena (+164, di cui 110 sintomatici) e 24.536 a Rimini (+238, di cui 141 sintomatici). Restando sul dato riminese, si tratta di 127 pazienti di sesso maschile e 111 pazienti di sesso femminile; 97 asintomatici e 141 sintomatici. E nel dettaglio: 111 per sintomi; 106 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test pre-ricovero; 18 test per categoria; per 2 la pratica non è ancora stata conclusa. Si possono stimare in circa 130 le guarigioni.
27 febbraio
Rischio arancione scuro | “Variante inglese al 60%” | Pd: “turbolenza creata ad arte”
Viali delle Regine, parte la riqualificazione tra piazza Tripoli e via Alfieri
(Rimini) Con le attività di spostamento dei sottoservizi, eseguiti ad opera della società Adrigas, lunedì prossimo - primo marzo - partiranno ufficialmente i lavori di riqualificazione e valorizzazione identitaria dei viali delle Regine, nel tratto tra via Tripoli e l'incrocio con via Alfieri. Una riqualificazione, lunga circa 1,9 km, che è al centro di un importante programma di lavori che consentirà al cuore turistico e commerciale della zona della Marina di recuperare una forte immagine identitaria, potenziando al contempo la fruibilità in sicurezza dei viali. per arrivare così entro l'estate 2021 a riconsegnare alla città viale Regina Elena con una nuova veste. L'impresa aggiudicataria dell'appalto è risultata la ditta "Sear Costruzioni Stradali Spa" di Cesena, la fine dei lavori è prevista a fine maggio.
L'intervento vuole rendere più omogeneo e più ordinato il disegno dei viali, valorizzati attraverso spazi verdi, scelte di arredo e riportando alla luce tratti identitari della storia balneare della città, in coerenza e in continuità con il disegno di rigenerazione del waterfront del progetto del "Parco del Mare". Il progetto prevede una ridefinizione dell'asse viario, molto frequentato nel periodo estivo, ripensato per fasce orizzontali funzionali da monte verso il mare: la prima fascia del viale pedonale, la seconda fascia con sedute e con aree sosta auto-moto che ospitano a tratti l'inserimento di "pocket spaces" per verde o dehors, la terza fascia destinata alla carreggiata a doppio senso di marcia ed infine la quarta fascia per il marciapiede lato mare. Nella prima fascia si interverrà attraverso un allargamento dei marciapiedi lato monte, che consentirà quindi - dove non sono presenti gli stalli per la sosta di auto e moto - un ampliamento degli spazi urbani che potranno essere destinati a dehors.
"E' una riqualificazione che arriva dopo la positiva esperienza di Rimini open space – commenta l'assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – avviata la scorsa estate che ha incrociato l'esigenza del distanziamento alla sempre maggiore domanda di ambienti all'aria aperta da vivere e condividere in sicurezza. Più spazio per le persone grazie ad aree riqualificate e possibilità per i pubblici esercizi di sfruttare i dehors. Con questo primo step, che si concluderà entro l'estate, procediamo in parallelo con i lavori del Parco del Mare, continuando così in quel percorso di rigenerazione e valorizzazione della nostra fascia costiera."
Valmarecchia Futura critica sull'intesa sulla viabilità
(Rimini) "Il ‘Protocollo del nulla’ firmato oggi in Provincia, col Presidente Santi e quasi tutti i sindaci presenti, mette in fila una serie di propositi utili a risolvere problemi che dal secolo scorso soffocano la Marecchiese e tutti coloro che vi si affacciano". Così l'associizone Valmarecchia Futura. "Non vogliamo smontare l’ambizione degli amministratori ma siamo convinti che ognuno di loro, se si guarda allo specchio, sa bene che quanto ha firmato è impossibile da realizzare in quei tempi indicati e soprattutto con le risorse economiche di cui dispone, tanto più senza aver fatto nulla sin qui per coinvolgere significativamente la Regione Emilia-Romagna e soprattutto ANAS, che a breve avrà ‘sovranità’ sulla strada".
Senza contare che "ci sono Comuni che in questi anni hanno ben dimostrato che il ‘problema Marecchiese’ va risolto a casa di altri e non sul loro territorio. E’ stupefacente che si voglia tirare dritto immaginando, con una tecnica ben diffusa fra i politici di questo tempo, di illuminare di luce l’obiettivo e nascondere l’impossibilità di raggiungerlo. Il Comitato Valmarecchia Futura prende atto di questa posizione, accorda l’ultima briciolina di fiducia sapendo di perderla, vigilerà ogni giorno su quanto è stato firmato e continuerà a coinvolgere cittadini e imprese per tenere alta l’attenzione".
"Speriamo a breve di conoscere tempi, scelte progettuali e di realizzazione. Due o tre anni, presidente Santi e amministratori comunali, sono pochissimi e immaginiamo abbiate quasi tutto pronto. Mica vorrete arrivare a scadenza senza aver compiuto questo miracolo. Non ci è dato sapere se il protocollo firmato oggi contiene ciò che era previsto nella precedente versione non firmata, ossia la costituzione di un gruppo di coordinamento. Chiediamo non sia formato da soli amministratori, ma che dentro ci siano anche professionisti indipendenti, rappresentanza dei cittadini e delle categorie economiche. Non è mancanza di fiducia, è semplice esperienza storica".
Il Comitato ValmarecchiaFUTURA
Valmarecchia, firmata intesa per la viabilità
(Rimini) È stato firmato questa mattina in Provincia il Protocollo d'intesa per la mobilità e la viabilità della Valmarecchia. "Ridurre significativamente i tempi di percorrenza, aumentare la sicurezza stradale e abbattere l'inquinamento nei centri abitati, nel quadro di un intervento di miglioramento e razionalizzazione del sistema mobilità e viabilità della Valmarecchia, sono gli obiettivi dell'accordo firmato dalla Provincia di Rimini e, dopo il passaggio nelle rispettive giunte, dai Comuni di Rimini, Santarcangelo di Romagna, Poggio-Torriana, Verucchio, San Leo, Novafeltria, Talamello, Pennabilli, Casteldelci e Maiolo (la firma di Sant'Agata Feltria, deliberata in giunta comunale, sarà presa nei prossimi giorni)", questi gli obiettivi dell'intesa segnalati dalla provincia.
Sei gli interventi in programma. Si parte dalla strada Marecchiese per la quale si prevede la realizzazione di specifiche varianti di tracciato in alcuni punti e riqualificazione in asse del tracciato storico in altri tratti, per dare soluzione alle criticità esistenti (Novafeltria, Secchiano, Pietracuta, Ponte Prena e Villa Verucchio). In accordo con ANAS si prevede l'approvazione dei progetti entro un anno e il completamento lavori entro tre anni dalla firma del protocollo.
Si pensa poi al potenziamento della SP 14 anche attraverso nuove opere, tra cui un nuovo ponte sul Marecchia, in sostituzione del Ponte esistente di collegamento tra Sp258 e Sp14; tempistica: approvazione progettazione esecutiva entro due anni e avvio lavori entro tre anni dalla firma del protocollo. PRevisto dall'accordo il collegamento tra Marecchiese e la E45. La tempistica è da definire in accordo con Anas, anche attraverso accordi con la Regione Emilia-Romagna.
I programma anche il potenziamento del trasporto pubblico locale attraverso la ridefinizione e il miglioramento delle linee esistenti, anche con l'incremento del trasporto a chiamata (interventi da avviare entro sei mesi, conclusione entro due anni); e progettazione e realizzazione del sistema di collegamento con la costa con TRC/Metromare, il potenziamento della rete ciclabile locale, sia urbana che extraurbana, possibilmente entro due anni. La Valmarecchia sarà infine inserita nei percorsi ciclabili di lunga percorrenza ItalVelo e EuroVelo, con il recupero dei tracciati ferroviari dismessi. Interventi previsti entro tre anni.
Quanto agli impegni dei firmatari, la Provincia programmerà nel proprio bilancio le risorse necessarie per la progettazione di quanto di sua competenza e a verificare la possibilità di accedere ad altre risorse regionali, statali ed europei; inoltre, pianificherà nei propri strumenti di programmazione territoriale (PTAV) quanto definito nel Protocollo, rappresentando il quadro delle decisioni assunte nei confronti degli Enti sovraordinati. I Comuni si impegnano ad assumere atti coerenti e conseguenti a quanto definito dal quadro delle azioni stabilite, sia in relazioni alla programmazione urbanistica, sia alla pianificazione economica finanziaria.
"Sono molto soddisfatto – dichiara il presidente della Provincia Riziero Santi - perché ritengo che oggi, con la firma di quest'accordo, gli amministratori del nostro territorio abbiano finalmente e concretamente posto le basi per un autentico miglioramento e una intelligente razionalizzazione del sistema di mobilità e viabilità della Valmarecchia, raggiungendo al contempo gli obiettivi di ridurre i tempi di percorrenza e l'inquinamento e aumentando la sicurezza stradale."
Pd, Nadia Rossi: stop agli interessi delle correnti
(Rimini) La discussione sull'opportunità o meno di intraprendere il percorso delle primarie per scegliere il futuro candidato Sindaco di Rimini "riflette tutte le difficoltà che sta attraversando la governance del partito democratico". Lo sostiene Nadia Rossi, consigliera regionale dle Pd. "Difficoltà - spiega Rossi - ormai diventate palesi anche per chi preferiva voltarsi dall'altra parte, grazie ai recenti interventi di quei sindaci - Nardella, Gori, Decaro – che, abituati a fare i conti con le reali esigenze dei cittadini che amministrano, hanno tolto un velo di ipocrisia evidenziando la fase di stallo in cui si trova il Pd a causa della divisione in correnti. Procedendo di questo passo avremo un partito sempre più paralizzato da un meticoloso e scoraggiante frazionamento in quote destinate alle singole correnti, foriero di scontri 'fratricidi' che andranno a penalizzare esclusivamente il merito".
"Non vogliamo che questo accada anche nel nostro territorio. La turbolenza creata ad arte sulle primarie nelle ultime settimane cela di fatto la tensione con cui si attende il prossimo congresso, da parte di chi aspetta solo l'occasione per trovare un posto al sole, rafforzare la posizione della propria corrente, senza curarsi della tenuta del partito e della coalizione. Il tema non sono le primarie, che nessuno all'interno del PD osteggia in quanto tali e che rappresentano un esercizio di democrazia, ma la loro strumentalizzazione atta esclusivamente a cercare di imporre vecchie logiche e giochi di potere. Logiche peraltro lontanissime dai cittadini, che stanno osservando uno spettacolo indegno in cui il bene comune viene relegato all'ultimo posto".
"Il PD ha strumenti e persone per candidarsi ancora una volta autorevolmente ad amministrare Rimini, costruendo programmi e relazioni che sono utili al futuro della città. Degli interessi di una corrente o di una carriera se ne può fare a meno".
Petitti, vice coordinatore delle Assemblee legislative
(Rimini) Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna è stata nominata vice-coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome che si è riunita in plenaria, questa mattina a Roma, per il rinnovo dei propri organi.
"Ringrazio i colleghi per la fiducia accordata - commenta la presidente Petitti -. Questo risultato testimonia il grande lavoro svolto dall'Assemblea assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e dell'intero Ufficio di presidenza che voglio ringraziare per l'impegno che svolge quotidianamente. Messi a dura prova nel difficile contesto dell'ultimo anno, abbiamo dimostrato di sapere reagire alle difficoltà, cercando soluzioni con la massima dedizione e ottenendo risultati proficui per la nostra comunità regionale. A livello mondiale stiamo attraversando un momento estremamente delicato a causa della pandemia. Come istituzioni siamo chiamati ad affrontare delle sfide epocali per sostenere il nostro Paese sul piano sanitario, sociale ed economico, e ora più che mai dobbiamo lavorare tenendo ben presenti i compiti che la Conferenza ha prefissato nel suo Statuto tra cui quello di promuove iniziative atte a valorizzare il loro ruolo di rappresentanza democratica delle Assemblee. Sono certa che attraverso un lavoro sinergico e obiettivi comuni, per i quali la Conferenza si impegnerà nei prossimi mesi, potremo programmare la ripartenza e guardare con più ottimismo al futuro".
La Plenaria, con il Coordinatore Roberto Ciambetti (presidente del consiglio regionale del Veneto), si è impegnata a scrivere al presidente del Consiglio Mario Draghi e alla Ministra Gelmini "perché il Governo ponga un'attenzione particolare ai ristori per le attività economiche nelle zone arancioni e, per un'azione congiunta comune a quella dei presidenti delle Regioni, nell'affrontare la situazione epidemiologica ed economica in atto". Già nella precedente seduta, i presidenti delle Assemblee legislative regionali avevano sottoscritto un documento firmato all'unanimità, inviato all'ex presidente Giuseppe Conte, per chiedere sostegno alle categorie economiche delle "zone arancioni".