Venerdì, 05 Marzo 2021 08:35

Vaccini: attese entro marzo 626mila dosi

(Rimini) In arrivo in marzo in Emilia-Romagna 626 mila dosi di vaccino anti-Covid, che si aggiungono alle quasi 560mila ricevute, di cui 427.800, vale a dire oltre il 76%, già utilizzate: 398.268 mila Pfizer, 14.708 Moderna e 14.826 AstraZeneca. E, come raccomanda il ministero della Salute, una quota del quantitativo consegnato del vaccino Pfizer e Moderna, esattamente il 15% - quella minima consigliata a fronte di una riserva che può arrivare fino al 25% - è stata tenuta a disposizione per garantire la somministrazione della seconda dose in caso di ritardi nelle forniture, come avvenuto sia in febbraio sia in marzo.  Ad oggi, sono 146.039 cittadini immunizzati, quelli cioè che nei 110 punti vaccinali operativi su tutto il territorio da Piacenza a Rimini, hanno completato la vaccinazione: oltre il 10% del dato nazionale.

“La campagna vaccinale prosegue, dunque, secondo la tabella di marcia prevista, sulla base della reale disponibilità di vaccino garantita fino ad oggi- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Non c’è alcun sottoutilizzo né ritardo nelle somministrazioni, come dimostrano i dati. Al contrario, siamo pronti ad incrementare in qualsiasi momento il ritmo delle vaccinazioni, arrivando a 45mila somministrazioni giornaliere, come prevede il nostro Programma regionale per l’attuazione del Piano Nazionale. Le autorità governative ed europee concordano sull’obiettivo di accelerare la vaccinazione in corso e, per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, tutto è organizzato. A questo punto dipende solo ed esclusivamente dalla quantità di vaccini a nostra disposizione, che è fondamentale non subiscano ulteriori ritardi o tagli”.

Anche sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca, validato per una popolazione tra i 18 e 65 anni senza gravi patologie, le somministrazioni a personale scolastico, disabili e forze dell’ordine - che a breve saranno estese anche al personale universitario e ai soggetti con patologie lievi - procedono. Sono circa 15mila, di cui quasi 11mila al personale scolastico, le dosi già somministrate, e per le prossime settimane i medici di medicina generale, ultimeranno la campagna rivolta al personale della scuola, con le 55mila dosi loro consegnate.

Questi i dati del reale utilizzo del vaccino AstraZeneca in Emilia-Romagna, molto diversi da quelli circolati nei giorni scorsi secondo i quali la regione sarebbe in coda alla classifica nazionale, addirittura a quota zero per alcuni siti web. Un problema di natura puramente informatica, dovuto a un temporaneo disallineamento tra le banche dati della Regione e del Ministero della Sanità, che non permettevano di visualizzare correttamente il numero effettivo di somministrazioni AstraZeneca in Emilia-Romagna.

(Rimini) È bastato il solo invito ad indossare correttamente la mascherina a far scatenare la reazione scomposta e violenta di un uomo contro la pattuglia della Polizia Locale impegnata nei controlli quotidiani per il rispetto delle disposizioni anti-Covid. L'episodio è avvenuto oggi pomeriggio in pieno centro storico: il solo richiamo ad indossare il dispositivo di protezione previsto per legge, ha innescato un acceso diverbio tra l'uomo, riminese di mezza età, e i due agenti. Nonostante gli inviti a calmarsi, l'uomo ha continuato ad inveire e ad agitarsi, arrivando persino al contatto fisico.  

Una reazione esagerata, che ha attirato l'attenzione delle persone presenti in quel momento in piazza Cavour, e che costretto la pattuglia a chiamare personale di rinforzo. I due agenti coinvolti nel diverbio, un uomo e una donna, si sono rivolti al Pronto soccorso, mentre l'autore dell'episodio è stato identificato e, al termine degli accertamenti, sarà denunciato a piede libero.  

"Massima solidarietà agli agenti e a tutto il Corpo della Polizia Locale, che da un anno a questa parte stanno profondendo un impegno incredibile e senza sosta a tutela della salute collettiva – commenta l'assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad – Atteggiamenti di questo tipo nei confronti di donne e uomini che fanno il proprio dovere sono da condannare duramente e non sono mai giustificabili". 

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 270.155 casi di positività, 2.545 in più rispetto a ieri, su un totale di 38.231 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,7%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 432.404 dosi; sul totale, 146.244 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.101 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 621 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 839 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7 anni. Sui 1.101 asintomatici614 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing53 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 67 con gli screening sierologici13 tramite i test pre-ricovero. Per 354 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 562 nuovi casi e Modena con 442; poi Ravenna (249), Reggio Emilia (246), Rimini (219), Cesena (208), Parma (169) e Ferrara (152). Seguono il territorio di Forlì (126), il circondario di Imola (111) e la provincia di Piacenza (61). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 20.833 tamponi molecolari, per un totale di 3.477.649. A questi si aggiungono anche 894 test sierologici e 17.398 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.070 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 211.352. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 48.128 (+1.450 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 45.269 (+1.367), il 94% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 25 nuovi decessi: 6 in provincia di Forlì-Cesena (2 donne di 87 e 93 anni e 4 uomini di 60, 80, 82 e 87 anni), 4 in provincia di Ferrara (2 donne di 75 e 91 anni e 2 uomini di 84 e 87 anni), 4 in provincia di Modena (1 donna di 90 anni e 3 uomini di 66, 75 e 80 anni), 4 in provincia di Rimini (1 donna di 99 anni e 3 uomini di 83, 92 e 94 anni), 3 in provincia di Reggio-Emilia (3 uomini di cui uno di 84 anni e due di 86), 2 in provincia di Bologna (1 donna di 99 anni e un uomo di 72 anni), 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 93 anni) e 1 in provincia di Parma (1 donna di 90 anni). Non si registrano decessi di persone residenti in provincia di Ravenna. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.675.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 259 (+8 rispetto a ieri), 2.600 quelli negli altri reparti Covid (+75). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 15 a Parma (+1), 22 a Reggio Emilia (+2), 51 a Modena (-2), 72 a Bologna (+4), 24 a Imola (+1), 25 a Ferrara (+1), 8 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (+1), 7 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.239 a Piacenza (+61 rispetto a ieri, di cui 47 sintomatici), 18.413 a Parma (+169, di cui 76 sintomatici), 34.210 a Reggio Emilia (+246, di cui 142 sintomatici), 47.001 a Modena (+442, di cui 248 sintomatici), 55.927 a Bologna (+562, di cui 311 sintomatici), 9.608 casi a Imola (+111, di cui 61 sintomatici), 15.563 a Ferrara (+152, di cui 46 sintomatici), 20.635 a Ravenna (+249, di cui 147 sintomatici), 10.289 a Forlì (+126, di cui 102 sintomatici), 12.674 a Cesena (+208, di cui 134 sintomatici) e 25.596 a Rimini (+219, di cui 130 sintomatici). Nel dettaglio, su Rimini: si tratta di 124 pazienti di sesso maschile e 95 pazienti di sesso femminili. Sono stati tracciati: 71 per sintomi; 132 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 16 per categoria. Si possono stimare in 116 le guarigioni.

Giovedì, 04 Marzo 2021 09:10

4 marzo

Rischio rosso | Indice in crescita | “Guardiamo al bene che c’è”

(Rimini) "Un colloquio informale, segnato da toni cordiali e amichevoli". Così dalla Lega definiscono l'incontro fra la delegazione della Repubblica di San Marino e il senatore Matteo Salvini, alla presenza dei parlamentari leghisti Jacopo Morrone e Manuel Vescovi. La rappresentanza sammarinese, guidata dal Segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini, ha visto la presenza dei consiglieri, Denise Bronzetti (NPR), Marco Nicolini (Rete) e Gaetano Troina (DML).

Il tema dei vaccini e dell’immunizzazione al centro dei colloqui, che hanno affrontato anche gli aspetti legati alle questioni comuni e la collaborazione con i territori limitrofi alla Repubblica. “Mi piacerebbe ci fosse un accordo tra i nostri due governi – ha dichiarato il Senatore Salvini – una collaborazione nel nome della salute e del lavoro”. “Possiamo aiutarci e lavorare insieme – gli ha fatto eco il Segretario di Stato Lonfernini – una volta conclusa la nostra campagna di vaccinazione, non ci tireremo indietro nello spirito di collaborazione”

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 267.630 casi di positività, 2.456 in più rispetto a ieri, su un totale di 40.815 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 417.260 dosi; sul totale, 143.384 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Delle 77mila dosi di AstraZeneca, 50 mila sono state consegnate ai medici di base per la vaccinazione del personale scolastico. Nel frattempo, le Ausl hanno iniziato a somministrare il vaccino AstraZeneca nei Centri diurni per persone con disabilità e alle forze dell’ordine. Seguiranno le altre categorie, come popolazione universitaria e persone con patologie lievi. 8.459 le somministrazioni a oggi con AstraZeneca, suddivise tra quelle al personale scolastico, forze dell’ordine e disabili.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.026 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 494 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 794 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41 anni. Sui 1.026 asintomatici500 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing68 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 27 con gli screening sierologici14 tramite i test pre-ricovero. Per 417 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 746 nuovi casi e Reggio Emilia (293); poi Ravenna (268), Rimini (241), Modena (224), Cesena (181), Ferrara (134), Parma (118). Seguono le province di Forlì (115), Imola (72) e Piacenza (64). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 22.646 tamponi molecolari, per un totale di 3.456.816. A questi si aggiungono anche 1.167 test sierologici e 18.169 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.525in più rispetto a ieri e raggiungono quota 210.282. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 46. 698 (+891 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.919 (+822), il 94 % del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 40 nuovi decessi: 2 a Parma (due uomini: di 80 e 88 anni);3 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 73 anni e due uomini di 69 e 73 anni); 6 nella provincia di Modena (una donna di 81 e cinque uomini: di 47, 80, 81, 83 e 93 anni); 19 nella provincia di Bologna (8 donne: quattro di 85 anni, una di 90, due di 92 e una di 94 anni; e 11 uomini- uno di 73, uno di 77, uno di 82, due di 83, uno di 86, uno di 89, uno di 92- e tre nell’imolese: un uomo di 69 anni e due di 89 anni); 2 nel ferrarese (una donna di 86 e un uomo di 81 anni); 3 in provincia di Ravenna (due donne di 73 e 79 anni, e un uomo di 81 anni); 5 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 89 e 92 anni; tre uomini di 76, 77 e 97 anni. Nessun decesso nelle province di Piacenza e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.650.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 251 (+12 rispetto a ieri), 2.528 quelli negli altri reparti Covid (+57). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (+2), 20 a Reggio Emilia (+2), 53 a Modena (+2), 68 a Bologna (+1), 23 a Imola (+3),24 a Ferrara (invariato), 7 a Ravenna (-3), 5 a Forlì (+1), 7 a Cesena (+1) e 20 a Rimini (+3).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.178 a Piacenza (+64 rispetto a ieri, di cui 28 sintomatici), 18.244 a Parma (+118, di cui 72 sintomatici), 33.964 a Reggio Emilia (+293, di cui 178 sintomatici), 46.559 a Modena (+224, di cui 153 sintomatici), 55.384 a Bologna (+746, di cui 427 sintomatici), 9.497 casi a Imola (+72, di cui 41 sintomatici), 15.411 a Ferrara (+134, di cui 38 sintomatici), 20.386 a Ravenna (+268, di cui 171 sintomatici),10.163 a Forlì (+115, di cui 96 sintomatici), 12.467 a Cesena (+181, di cui 122 sintomatici) e 25.377 a Rimini (+241, di cui 104 sintomatici). Nello specifico,sempre parlando di Rimini, si tratta di 110 pazienti di sesso maschile e 131 pazienti di sesso femminile. Sono stati tracciati: 44 per sintomi; 170 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 2 per test volontario; 20 per categoria; 3 test per ricovero; per 2 casi la pratica non è stata ancora conclusa. Si possono stimare in 277 le guarigioni

(Rimini) Nella settimana dal 22 al 28 febbraio sul territorio romagnolo si sono diagnosticate 4.524 positività su un totale di 42.956 tamponi eseguiti, con un tasso di positività del 10,5 per cento e un trend di crescita dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo, come da bollettino in allegato. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene molto alta, registrando il 99 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 1 marzo, si registra la quota di 430 ricoveri, con un rialzo di 54 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, mantenendo l'azienda all'interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid.

Nel riminese, la media la scorsa settimana è stata di 719 casi ogni 100mila abitanti, quindi oltre la soglia di sicurezza pari a 500. I nuovi casi sono stati 1.543, di cui 621 nel capoluogo e 210 a Riccione. 

"Come si evince dai grafici contenuti nel bollettino, commenta Mattia Altini, direttore Sanitario Ausl Romagna,  i dati dell'ultima settimana di febbraio registrano un ulteriore progressivo aumento del numero dei nuovi casi, iniziato in modo graduale dalla prima settimana di febbraio. Una situazione seria che anche  alla rapidità di circolazione e contagiosità ci conferma il ruolo predominante che la variante inglese sta assumendo sul nostro territorio.  Dall'analisi delle classi di età si evince che questo aumento è particolare evidente in età scolare, mentre si riducono significativamente gli over 80. Un dato positivo probabilmente per effetto della progressione della campagna vaccinale. Da questo scenario si è giunti alla relazione redatta dall'Azienda e inviata ai sindaci che attraverso l'ordinanza , in vigore da martedì,  colloca i territori di Ravenna, Cesena e Rimini ( ad esclusione di Forli) in "fascia arancione scuro con misure più restrittive  finalizzate a contrastare e circoscrivere il contagio. Una misura che la settimana precedente era già stata adottata dai comuni di Massa Lombarda, Conselice, Riolo Terme e Bagnara, per l'alto numero di contagi registrati. Ora l'obiettivo e lo sforzo  primario è il contenimento della diffusione del virus, non dobbiamo abbassare la guardia. Se l'approvvigionamento dei vaccini sarà, come ci auguriamo, più celere, costante e con numeri di dosi significative, potremo accelerare la macchina organizzativa e procedere celermente alla vaccinazione della popolazione. Adesso a differenza dell'anno scorso abbiamo un'arma contro il virus".

Mercoledì, 03 Marzo 2021 16:12

Consulta della bicicletta, ok in commissione

(Rimini) La prima commissione comunale si è espressa oggi con parere favorevole per l'istituzione della "Consulta Comunale della Bicicletta", un organismo di sostegno all'Amministrazione comunale che dovrà contribuire nella definizione dei temi che riguardano la mobilità pedonale e ciclabile."Questa proposta - precisa Roberta Frisoni Assessore alla Mobilità - sarà affinata e arricchita anche alla luce delle riflessioni e i contributi emersi in Commissione Consiliare per relazionare le attività di questo nuovo organo consultivo anche con il lavoro istituzionale portato avanti dall'amministrazione e dai suoi organi come il Consiglio Comunale. L'obiettivo della Consulta della Bicicletta è innanzitutto quello di allargare il coinvolgimento e il confronto sui temi della mobilità attiva e sostenibile, per contribuire a rendere la nostra città sempre più accessibile, accogliente e sicura per chi si sposta in bici, a piedi e per chi ha delle disabilità che ne riducono le capacità motorie'.   

 Gli obiettivi della "Consulta Comunale della Bicicletta" - di supportare e promuovere le iniziative di mobilità attiva - sono stati individuati anche in altre specifiche funzioni, come quella di fornire all'Amministrazione Comunale pareri e sostegno alla realizzazione di interventi di mobilità sostenibile, con particolare attenzione ai diritti dei soggetti deboli della strada per l'eliminazione delle barriere architettoniche; sostenere e promuovere l'utilizzo della bicicletta, e altre modalità eco-compatibili di spostamento, quali mezzi di trasporto semplici ed ecologici sia per finalità scuola-lavoro che ludico ricreative; valorizzare l'esperienza e le competenze delle Associazioni interessate alla promozione e allo sviluppo della mobilità attiva (pedonale e ciclabile); costituire un punto di riferimento nella partecipazione cittadina e nella pianificazione di progetti a tutela degli utenti deboli della strada e della vivibilità dello spazio pubblico.
 
Motivazioni che trovano origine nell'articolo 40 dello Statuto Comunale che rende possibile la costituzione di "Organismi di partecipazione" per "valorizza le libere forme associative senza scopo di lucro e le organizzazioni del volontariato, assicurandone la partecipazione attiva all'esercizio delle proprie funzioni e garantendone l'accesso alle strutture ed ai servizi comunali". Modalità partecipativa prevista anche dalla Regione, che con una legge del 2017 ha previsto - in riferimento all'attività di programmazione della mobilità ciclopedonale extraurbana ed urbana - che "gli enti locali possono avvalersi di consulte appositamente costituite e composte dai soggetti associativi e del volontariato che sono espressione della società civile sul tema della mobilità ciclistica".
 
La I^ Commissione ha approvato anche il "Regolamento della Consulta della Bicicletta" dentro cui oltre alle finali, le modalità di adesione e il funzionamento è stata definita anche  la composizione della Consulta, con soggetti del Terzo Settore, Community Digitali, organizzazioni, gruppi sociali presenti sul territorio che si occupano attivamente di mobilità sostenibile e che possono aderire liberamente, senza alcun tipo di compenso, presentando una domanda successivamente alla pubblicazione dell'avviso pubblico.
 
 

(Rimini) Nella mattinata odierna Mario La Mura, comandante provinciale dei carabinieri, ha presentato un pieghevole (scaricabile in allegato), realizzato in collaborazione con il centro commerciale Le Befane, che sarà distribuito soprattutto alle persone più anziane, contenente preziosi consigli per prevenire le truffe ed i furti in abitazione. "Le cronache riportano, anche in quest’ultimo anno caratterizzato dalla pandemia, frequenti episodi di individui che si approfittano della buona fede dei cittadini: “Anziana derubata da finto operaio di una società telefonica”, “pensionati truffati da falsi rappresentanti delle Forze dell’ordine”. Per non cadere in questi raggiri, è necessario prendere alcune precauzioni, come riportato nel citato dépliant, giacché 'La prevenzione è la migliore difesa'", sottolineano le forze dell'ordine. “I truffatori, per farsi aprire la porta ed introdursi nelle vostre case possono presentarsi in diversi modi, specie se vi chiedono se avete denaro o gioielli o dove lo avete nascosto. Spesso sono persone distinte, eleganti e gentili. Dicono di essere funzionari delle Poste, di enti di beneficenza, dell’Inps, del Comune/Provincia o delle società energetiche, dell’acqua e gas e talvolta appartenenti alle forze dell’ordine”. L'invito è quindi a non fidarsi.

I carabinieri, "come da tradizione, stanno investendo molto nella vicinanza alla popolazione puntando all’opera di prevenzione; i cittadini stessi infatti possono e devono essere protagonisti nella lotta alla commissione dei reati. Tra quelli contro il patrimonio, i più odiosi sono certamente quelli che intaccano l’intimità e l’inviolabilità della propria abitazione: ecco dunque alcuni piccoli suggerimenti che possono davvero fare la differenza in materia di sicurezza. Non solo: saranno dispensati consigli e piccoli accorgimenti sul comportamento quotidiano, utili a non cadere nella trappola dei malviventi. Vengono altresì indicate le corrette modalità per approcciare agli operatori di enti o Istituzioni che bussano alla porta, nonché alcuni piccoli segreti per cercare di comprendere chi abbiamo realmente di fronte".

Il pieghevole sarà anche un momento di riflessione sul mutamento della società, e le raccomandazioni in esso contenute potranno essere applicate a tutte le situazioni potenzialmente a rischio, come i prelievi in banca o all’ufficio postale. Il concetto che i carabinieri intendono diffondere e condividere con i cittadini di ogni età è quello secondo cui nessuno è esente dall’applicazione di piccole regole di buon senso, poiché la sicurezza che ogni persona desidera nella vita di tutti i giorni, parte dai piccoli gesti. L’immancabile impegno quotidiano dei militari dell’Arma, se accompagnato dalla consapevolezza di ogni persona nei comportamenti e nelle azioni quotidiane, può davvero creare una salda e fitta rete di sicurezza, secondo il concetto della cosiddetta sicurezza partecipata. Nel volantino vengono riportati i numeri utili, dal 112 delle Centrali Operative dei vari Comandi territoriali locali, ricordando che un dettaglio notato e giudicato sospetto, se comunicato tempestivamente ai Carabinieri, può impedire il compimento di un reato nei confronti del vicino.

(Rimini) Nuovi interventi di riqualificazione per il Ponte dello scout, la struttura ciclopedonale in legno che da oltre vent'anni unisce le sponde del fiume Marecchia e che rappresenta un importante collegamento della città. La Giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità per la messa in sicurezza dell'infrastruttura, un investimento di circa 300mila euro cofinanziato al 90% attraverso le risorse previste dalla Regione Emilia Romagna con il bando destinato alle zone più colpite dalla prima ondata pandemica. 

I lavori consentiranno di completare la prima tranche di interventi eseguiti nel 2017 e che si erano resi necessari a seguito delle criticità emerse dopo il monitoraggio e le verifiche sul ponte, in funzione dal 2000. In quell'occasione si è quindi intervenuti con il consolidamento delle strutture del ponte, che ha consentito di ripristinare le condizioni di sicurezza del Ponte. Oggi dunque l'intenzione dell'Amministrazione comunale è proseguire con la riqualificazione dell'infrastruttura, con la realizzazione di ulteriori opere di restauro e di messa in sicurezza, in particolare andando a rinforzare il sistema di controvento degli, sostituendo le parti rovinate e proteggendo il legno. Terminato l'iter progettuale, l'obiettivo è di partire con i lavori entro l'estate, per completate l'intervento entro la fine dell'anno.  

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