Giovedì, 18 Marzo 2021 15:50

Albergatore denunciato per spaccio

(Rimini) È stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio e per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina il gestore di una struttura alberghiera di Rimini sud, al centro di un’operazione condotta questa mattina dalla Polizia Locale in collaborazione con la divisione Pas della Questura di Rimini. L’indagine sui movimenti all’interno della struttura era cominciata già qualche giorno fa, dopo che gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria avevano fermato alcune persone nei pressi dell’albergo, trovandole in possesso di sostanze stupefacenti come marijuana e cocaina. Oggi gli agenti sono tornati all’albergo, accompagnati dal personale della polizia amministrativa, dall’unità cinofila e col supporto del personale della questura di Rimini e, ottenuta l’autorizzazione del magistrato di turno, hanno condotto un sopralluogo in tutti i locali della struttura, dalle camere ai vani tecnici. All’interno di due camere dove alloggiavano due ospiti sono state trovate quantità di marijuana e hashish, mentre in una terza camera non occupata è stato rinvenuto materiale per il confezionamento e il taglio della cocaina, oltre ad un modico quantitativo di hashish. Secondo i primi rilievi, quella stanza potrebbe essere stata utilizzata come luogo per la preparazione delle sostanze per lo spaccio. I controlli sono proseguiti anche all’esterno: nel vano caldaia presente nel cortile, gli agenti hanno ritrovato un bilancino di precisione e altri quantitativi di marijuana. Elementi dunque che hanno fatto scattare la denuncia a carico del gestore dell’albergo per detenzione ai fini di spaccio, mentre i due ospiti sono stati segnalati per detenzione di sostanze stupefacenti. Il gestore dell’albergo è stato inoltre denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in quanto durante i controlli è stata accertata la presenza di due cittadini irregolarmente presenti sul territorio nazionale, successivamente accompagnati all’ufficio immigrazione della Questura di Rimini.   

Approfondimenti sono stati condotti anche sul versante delle irregolarità amministrative. Oltre alla presenza di estintori non a norma, la polizia locale ha verificato la totale violazione di tutte le disposizioni anti-Covid (niente gel per la sanificazione delle mani, nessuna informativa e segnali di distanziamento, né apparecchi per la misurazione della temperatura). Inoltre sono in corso accertamenti sui materassi non ignifughi e più in generale sulla condizione della struttura, che risulterebbe non adeguata ad una classificazione tre stelle. Per le violazioni accertate, il gestore è stato sanzionato per circa 4 mila euro complessivi.  

“Ringrazio il personale del nostro corpo di Polizia Locale e della Polizia di stato di Rimini per l’ennesima azione a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti sul nostro territorio – sottolinea l’assessore alla sicurezza Jamil Sadegholvaad – Un fenomeno sul quale l’impegno resta costante, come dimostrano gli importanti risultati ottenuti in questi mesi a cui ha contribuito in maniera determinante il prezioso supporto delle unità cinofile. Allo stesso modo questa ultima operazione conferma come sia alto il livello di attenzione verso comparti economici che, complice l’eccezionale crisi legata alla pandemia, sono oggi ancora più vulnerabili ed esposti al rischio di fenomeni di degrado e di illegalità”.

(Rimini) Questa mattina il sindaco Andrea Gnassi ha osservato un minuto di silenzio in piazza Cavour, davanti alle bandiere a mezz’asta di Palazzo Garampi,  in omaggio alle vittime del Covid-19. Un omaggio comune e commosso che attraverso i propri sindaci tutti i Comuni d’Italia hanno rivolto alle vittime del dramma più grande avvenuto da dopo la Seconda guerra mondiale, una pandemia che solo nella provincia di Rimini, finora ha fatto 895 vittime, di cui 423 cittadini riminesi (dato aggiornato al 14 marzo scorso, fornito AUSL della Romagna).  

Il 18 marzo è la prima giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da coronavirus. Nelle prossime ore, infatti il Parlamento italiano istituirà, con legge, la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia. Tutti i sindaci italiani, sollecitati da Antonio Decaro Presidente ANCI - in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del Presidente del Consiglio dei Ministri - si sono impegnati a promuovere occasioni e cerimonie commemorative per ricordare le tante vittime che piangono le nostre comunità e onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari. Una testimonianza importante di unità, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, per dare un segnale di fiducia e di speranza da trasmettere a tutte le comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale. 
 
"Rimini - dice il sindaco Andrea Gnassi - ha pagato in un anno un tributo altissimo in termini di vite e di dolore. Questa è la più grande tragedia nazionale dal dopoguerra ad oggi. Ai nostri cari, alle loro storie, alle loro relazioni lungo vite intere dedichiamo oggi questo momento di riflessione di comunità, consapevoli che in futuro queste vite saranno adeguatamente onorate da Rimini con iniziative permanenti di memoria. Sono donne e uomini che vogliamo ricordare e onorare con il loro nome, e non con un numero. A queste persone dobbiamo rispetto e memoria."

(Rimini) "La Giunta insiste in un luogo incompatibile e con un progetto limitante". Così il consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi sulla decisione dell'amministraziione di aprire il bando per i lavori di realizzazione della nuova piscina comunale a Viserba. Ieri sera nel corso del consiglio comunale tematico, "la maggioranzaha votato contro la Mozione del sottoscritto per  la realizzazione della Nuova Piscina Comunale in un luogo compatibile e con un progetto di eccellenza”. La mozione chiedeva la revisione del progetto approvato dalla Giunta Comunale per diverse ragioni.

Prima tra tutte la"salvaguardia del Parco Don Tonino Bello usufruito dai residenti per il gioco dei bambini e dalla Scuola d’Infanzia “Acquamarina” per l’attività all’aperto, senza rispetto per il verde pubblico in una zona Peep densamente popolata. Il progetto della nuova piscina in un’area di circa 26.000 mq, con un sedime di 3.730 mq, parcheggi di 4,770 mq, la vasca di laminazione interrata di 3.500 mq, in cemento armato che non consente la piantumazione degli alberi, l’area per sgambamento cani di 1.600 mq, i camminamenti di 250 mq, riducono la superficie del verde effettivo del Parco Don Tonino Bello a 12.000 mq". 

Secondo, "l’ubicazione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello non agevola l’accesso da tutta la città, ma è raggiungibile solo da Rimini Nord, tramite la Via Sacramora con il nuovo senso unico, e dalla Statale Adriatica per provenienti da tutti gli altri luoghi della città, con i conseguenti problemi di traffico. Per questo abbiamo proposto l’ubicazione della Nuova Piscina Comunale nell’area del Centro Sportivo di Rivabella, con i campi del rugby e del baseball, un’area ottenuta con la costituzione del diritto di superficie a favore del Comune di Rimini, che può essere ampliata con tutti i servizi necessari. La Nuova Piscina Comunale non può essere concepita come una struttura di Quartiere, o essere isolata come nel Parco Don Tonino Bello, ma una importante struttura inserita in un qualificato Polo Sportivo riminese, riconoscibile e accessibile dall’intera città,non solo da Rimini Nord".

Terzo, "per la Nuova Piscina Comunale, occorre un luogo compatibile per realizzare un progetto di eccellenza per l’impianto natatorio, con una vasca olimpionica con la lunghezza di 50 metri, in grado di ospitare gare internazionali di nuoto, e altre specialità, come il nuoto sincronizzato, la pallanuoto, i tuffi dal trampolino. Non una vasca limitante di 25 metri, come approvato dalla Giunta Comunale. Per la realizzazione della Nuova Piscina Comunale, sono necessari un luogo compatibile, un progetto competitivo e lungimirante nell’interesse degli sportivi riminesi e di Rimini capoluogo turistico della riviera romagnola".

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 306.324 casi di positività, 2.026 in più rispetto a ieri, su un totale di 37.456 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,4%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Inoltre, da ieri, 15 marzo, sono iniziate le prenotazioni per le persone dai 75 ai 79 anni, che, anche dopo lo stop AstraZeneca, proseguiranno oggi e nei giorni a venire. Per tutti coloro che nella giornata di ieri avevano già ottenuto un appuntamento nei prossimi giorni, sarà fissata a breve una nuova data. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 620.611 dosi; sul totale, 206.215 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 960 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 542 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 690 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,4 anni. Sui 960 asintomatici544 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing44 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 18 con gli screening sierologici12 tramite i test pre-ricovero. Per 342 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 422 nuovi casi, poi Rimini (261), Ravenna (216), Reggio Emilia (215) e Modena (210); quindi Ferrara (173), Cesena (171), Forlì (167). Infine, Imola (80), Parma (79) e Piacenza con 32 casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 22.418 tamponi molecolari, per un totale di 3.745.487. A questi si aggiungono anche 156 test sierologici e 15.038 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.335 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 225.473. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 69.615 (+639 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 65.692 (+608), il 94,4 % del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 52 nuovi decessi: 1 a Piacenza (una donna di 83 anni); 6 nella provincia di Parma (una donna di 90 anni e cinque uomini di 77, 79, 86 e due di 92 anni); 7 nella provincia di Reggio Emilia (quattro donne di 77, 86, 91, 96 anni, e tre uomini di 58, 77, 85 anni); 5 nella provincia di Modena (quattro donne – rispettivamente di 72, 84, 90 e 95 anni – e un uomo di 74 anni); 12 nella provincia di Bologna (sei donne, rispettivamente di 73 e 75 anni – entrambe di Imola –, 85, 87, 94, 99 anni, e sei uomini di 54, 74, 86, 88, 90 e 93 anni); 2 nella provincia di Ferrara (entrambe donne, di 82 e 88 anni); 6 in provincia di Ravenna (due donne di 68 e 77 anni; quattro uomini – due di 78 anni, uno di 87 e uno di 92 anni); 12 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 58, 89 e 93 anni; nove uomini, rispettivamente di 76, 77, 82, 88, 89, 91, 92, 93 e 94 anni); 1 nel riminese (un uomo di 90 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.236.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 381 (+3 rispetto a ieri), 3.542 quelli negli altri reparti Covid (+28). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 24.a Parma (+2), 31 a Reggio Emilia (-1), 80 a Modena (+4), 112 a Bologna (-1), 31 a Imola (-3), 35 a Ferrara (invariato), 19 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 8 a Cesena (+1) e 24 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.009 a Piacenza (+32 rispetto a ieri, di cui 15 sintomatici), 20.649 a Parma (+79, di cui 47 sintomatici), 37.615 a Reggio Emilia (+215, di cui136 sintomatici), 52.886 a Modena (+210, di cui 149 sintomatici), 65.846 a Bologna (+422, di cui 128 sintomatici), 10.822 casi a Imola (+80, di cui 28 sintomatici), 17.708 a Ferrara (+173, di cui 32 sintomatici), 23.599 a Ravenna (+216, di cui 161 sintomatici), 11.963 a Forlì (+167, di cui 132 sintomatici), 14.996 a Cesena (+171, di cui 123 sintomatici) e 29.231 a Rimini (+261, di cui 115 sintomatici).

(Rimini) Nella settimana dal 8 al 14 marzo sul territorio romagnolo si sono verificate 5.825 positività su un totale di 47.683 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 12,2 per cento, evidenziando, anche in questa settimana, un trend in crescita dei nuovi casi positivi. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando il 97 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 15 marzo, si registra la quota di 721 ricoveri, con un rialzo di 145 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, mantenendo l'azienda all'interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in rialzo, sia in termini assoluti che percentuali.

"Questi dati", commenta Mattia Altini, direttore di Asl Romagna,  "ci consegnano una curva del contagio ancora in ascesa, che impegna sensibilmente anche le nostre strutture ospedaliere. Le misure adottate dalla Regione e dai Comuni del nostro territorio, speriamo comincino  a produrre gli effetti di abbassamento della circolazione del virus. L'altra arma che abbiamo a disposizione, oltre alla responsabilità che ciascuno di noi dovrebbe mantenere nel comportamento, è rappresentata dal vaccino. Ma anche su questo versante continuiamo ad andare a rilento nell'approvvigionamento. Speriamo che presto si sblocchi la vicenda di Astrazeneca e attendiamo con fiducia il pronunciamento dell'Ema e conseguentemente  le decisioni di Aifa . E' comprensibile che di fronte a questi episodi i cittadini possano provare smarrimento e preoccupazione. Voglio dire loro che quello di cui devono maggiormente temere è contrarre il Covid per il rischio di complicanze che può comportare. I vaccini rappresentano l'unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere i virus e le malattie che senza vaccino hanno da sempre purtroppo prodotto molti lutti".

(Rimini) “In attesa di poter ricominciare presto a lavorare con continuità, il problema maggiormente sentito dalle imprese in questo momento è la mancanza di liquidità". Lo ribadisce il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino. "Ferme da mesi o nella migliore delle ipotesi aperte a singhiozzo, fanno i conti con fatturati crollati al tappeto e spese correnti sempre attive: le aziende adesso hanno assolutamente bisogno di essere sostenute economicamente per sopravvivere ed essere in grado di ripartire appena possibile. In questi lunghi mesi abbiamo ottemperato al ruolo di associazione stando al fianco delle aziende e abbiamo raccolto la loro disperazione nel cercare di sopravvivere a questo enorme scoglio. In tanti ci hanno documentato di non riuscire più a sostenere i costi vivi, altri di avere utilizzato i prestiti per adeguare o rinnovare le imprese e di non sapere come pagare le rate di prestiti ottenuti non più di un anno fa. I commercianti al dettaglio, l’abbigliamento, i bar, i pub, i ristoranti, oppure se vogliamo fare un esempio su tutti, il Cocoricò che ha investito per riproporsi sul mercato e deve pagare le rate senza avere nel frattempo incassato un euro". La situazione "è grave ed ha evidenti e rilevanti impatti economici e sociali. Con queste premesse come Confcommercio, insieme ad ABI e alle più importanti associazioni di categoria del nostro Paese, abbiamo inviato nei giorni scorsi due lettere al governo italiano e alle istituzioni europee, chiedendo di intervenire subito a sostegno delle imprese". 

In tema di liquidità, "è stato richiesto che le banche possano accordare alle imprese e alle famiglie nuove moratorie di pagamento dei finanziamenti e prorogare le moratorie in essere, senza l’obbligo di classificazione del debitore in “forborne” o, addirittura, in “default” secondo la regolamentazione europea in materia, riattivando la flessibilità che l’Eba aveva concesso alle banche europee all’inizio della crisi economica. Ritenendo poi estremamente stringente il limite di 6 anni come garanzia sui prestiti, valutiamo fondamentale estendere questa garanzia pubblica a non meno di 15 anni, per consentire alle imprese di diluire il proprio impegno finanziario su un arco temporale più lungo, avendo a disposizione maggiori risorse per affrontare con successo la fase della ripresa. Vanno dunque favorite le operazioni di ridefinizione della durata dei finanziamenti in essere con copertura degli eventuali maggiori oneri per le imprese mediante adeguati contributi in conto capitale ammissibili secondo la disciplina del Temporary framework. Fider, nostro confidi di riferimento, ha predisposto azioni mirate per la rinegoziazione dei debiti in essere delle Pmi. L’eccezionale severità della crisi richiede di intervenire con tempestività e pragmatismo per limitare le negative conseguenze economiche e sociali che già stanno affiorando in numerosi settori dell’economia. Non vogliamo che rimanga indietro nessuno, ma per riuscirci abbiamo assolutamente bisogno che i legislatori ci stiano al fianco e sappiano cogliere gli input di chi fa impresa ogni giorno e ne conosce bene le esigenze”.

(Rimini) La Nuova Zelanda ha ottenuto ad Auckland il settimo punto nella finale contro Luna Rossa e si è aggiudicata la trentaseiesima America's Cup di vela, bissando il successo conquistato a Bermuda nel 2017 contro gli statunitensi di Oracle. L'equipaggio 'kiwi', nella 10/a regata disputata oggi, ha chiuso la serie sul 7-3 a proprio favore. "Complimenti ai vincitori e onore ai vinti", è il commento del sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che ringrazia lo skipper riminese Max Sirena e tutto il team italiano.

"Grazie ragazzi, grazie Luna Rossa, grazie Max per averci fatto sognare, avete lottato fino alla fine senza mai mollare, spingendo i limiti della velocità dove non sembrava possibile, correndo su barche volanti come non avevamo mai visto prima. Grazie Max, le tue parole sul palco della premiazione rappresentano quelle di una Italia fiera che ha mostrato al mondo il meglio di sé stessa, lavoro, passione tecnologia. Ma anche rispetto e stile per gli avversari. Grazie a tutti i ragazzi del team, per averci regalato emozioni uniche e momenti incredibili di sport e spettacolo puro in un momento difficile, accendendo una luce di speranza in nottate senza fine: in questo tempo del Covid siete stati l’esempio italiano di una vela protesa verso il vento e la ripartenza".

"Anche di notte, dall’altra parte del mondo, vedere un pezzo di Italia che sogna e non ha paura, è stata un’occasione unica per portare alla ribalta il talento e l’eccellenza del made in Italy. È stata una finale bellissima, che ci ricorda quanto sia bello lo sport, e lo sport della vela in particolare. In tre occasioni è andata bene, in quattro occasioni sarebbe potuta andare meglio, ma così è lo sport e in questo ci avete dato una grande lezione: nella vita come nello sport si cade e ci si rialza sempre con la voglia di ripartire e di crescere. Ci avete dimostrato che con gavetta, fatica, lavoro, studio, ricerca, passione e radici si va nel mondo. Adesso è il tempo di tornare a casa, di tornare dalle vostre famiglie: vi aspettiamo a Rimini e sono sicuro che da qui ripartirete con il nostro abbraccio per realizzare il prossimo sogno".

Mercoledì, 17 Marzo 2021 15:24

Tasse, esenzioni e tagli per il commercio

(Rimini) I pubblici esercizi saranno esenti dal pagamento del canone unico fino al 31 dicembre, mentre taglio del 50% per il canone di alcune tipologie di occupazione del suolo pubblico, come ambulanti, negozi o alberghi. La novità è contenuta nella proposta di modifica al regolamento presentata questa mattina in I Commissione Consigliare e rappresenta una delle diverse azioni che il Comune di Rimini metterà in campo nei prossimi mesi a sostegno delle imprese e delle attività colpite dalla crisi legata all'emergenza sanitaria. Si agirà dunque sul canone unico (cup) - entrato in vigore nel 2021 in sostituzione di Tosap, Cosap, imposta comunale sulla pubblicità – attraverso due le misure principali: l'esenzione dal 1° aprile fino al 31 dicembre 2021 dal canone per le occupazioni temporanee e permanenti effettuate dai titolari di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che già sono esonerati per legge fino al 31 marzo;  una riduzione del 50% dell'ammontare complessivo del canone dovuto per alcune tipologie di occupazione e del canone mercatale: ambulanti, attività commerciali e artigianali ed ogni altra tipologia di occupazione temporanea e permanente come spettacoli viaggianti o alberghi.   

Un'operazione in scia a quanto già messo in campo lo scorso anno e che interesserà circa seicento tra pubblici esercizi e negozi di Rimini, a cui si aggiungono altrettanti ambulanti, oltre a qualche decina di albergatori che utilizzano le aree pubbliche per i parcheggi. Si tratta quindi di una platea di oltre 1.300 soggetti, a cui il Comune dà un sostegno in prospettiva di una ripartenza. Sempre attraverso questa operazione si prorogherà il termine per il pagamento del canone patrimoniale di concessione relativo alle occupazioni e del canone mercatale al 31 ottobre 2021.   

"Quella discussa oggi in Commissione è la prima, consistente, azione di una manovra straordinaria che vedrà il Comune di Rimini investire sulla ripartenza del proprio tessuto di piccole e medie imprese, duramente colpite da una crisi iniziata ormai un anno fa – commenta l'assessore al Bilancio del Comune di Rimini Gian Luca Brasini – Con questo primo atto, a cui ne seguiranno altri che stiamo mettendo a punto, interveniamo sull'ex Cosap, attraverso un'esenzione per i pubblici esercizi che va ad integrarsi col progetto Rimini open space, che visti i i risultati abbiamo rinnoviamo anche per il 2021. A questo si aggiunge il dimezzamento del canone per un'ampia platea di soggetti, prorogando le scadenze alla fine di ottobre. Si tratta solo di una leva su cui il Comune agirà nell'ottica di sostenere in maniera mirata e chirurgica le diverse categorie, che stanno stringendo i denti in attesa di un rilancio che confidiamo potrà avvenire presto". 

(Rimini) Per chi non c’è più. Per chi resta e non dimentica. Domani, giovedì 18 marzo, sarà la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Covid-19istituita dal Parlamento. 

Il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, esprimono il proprio cordoglio per chi ha perso la vita a causa dell’epidemia e ribadiscono l’impegno della Regione a contrastarne la diffusione con ogni mezzo.

“Il numero delle persone che non ci sono più è impressionante. Il nostro pensiero va a tutti loro: 11.236 uomini e donne, a oggi, in Emilia-Romagna, 103.001 fino a ieri in Italia. Dietro a ciascuna di queste persone che non è più con noi c’è una famiglia che ha sofferto e che soffre tuttora. Ci sono amici, colleghi, affetti. Ogni singola perdita rappresenta una ferita per la nostra comunità. Un colpo durissimo inferto da un’epidemia che all’inizio travolse la nostra regione in pieno, e poi ancora nei mesi a seguire, vicini come eravamo all’epicentro. Medici, infermieri, operatori sanitari e sociosanitari, tecnici e volontari hanno combattuto e continuano a combattere duramente tutti i giorni, da più di un anno. Così come fondamentali sono stati, e lo sono tuttora, tutti i lavoratori e le lavoratrici dei servizi essenziali”.

“Dal conto nostro- proseguono presidente e assessore- come Regione, non verremo mai meno al nostro impegno contro il Covid. In questo momento, l’arma migliore che abbiamo sono i vaccini: stiamo intervenendo a tutti i livelli per avere quantitativi sufficienti per vaccinare molto di più e in fretta. Allo stesso tempo, davanti alla nuova ondata, non possiamo esimerci dall'assumere quelle misure di sicurezza e distanziamento che, purtroppo, sono ancora necessarie per contenere i contagi e mantenere in sicurezza i nostri ospedali. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per aumentare la capacità di cura e assistenza delle strutture ospedaliere e dei servizi territoriali e domiciliari, investendo su edifici e tecnologie, ricerca e terapie, personale e assunzioni”.

“Fare tutto questo- concludono Bonaccini e Donini- è il nostro modo, concreto, per rispondere al bisogno di sicurezza e salute dei cittadini, senza distinzione di categorie e di reddito. Ma è anche il modo più appassionato per esprimere il nostro cordoglio – che è dell’intera comunità regionale - nei confronti di coloro che non ci sono più. E’ stato giusto e doveroso istituire questa Giornata: per chi non c’è più e per chi resta. Ci uniamo a chi ha perso i propri cari e a tutti loro ci stringiamo nel ricordo”

(Rimini) Nuovo consiglio di amministrazione per Scm Group spa, gruppo leader mondiale nelle tecnologie per la lavorazione di un’ampia gamma di materiali e nei componenti industriali. Il 12 marzo l’assemblea dei soci ha nominato il nuovo cda nelle persone di Giovanni Gemmani (presidente), Marco Mancini (amministratore delegato), Andrea Aureli, Enrico Aureli, Valentina Aureli, Linda Gemmani, Martino Gemmani, Luca Franceschini e Filippo Corsini (consiglieri). I soci hanno inoltre rinnovato la nomina di presidente onorario ad Adriano Aureli.

Marco Mancini, in Scm Group dal 2015 e attuale direttore generale, da oggi ricopre anche il ruolo di amministratore delegato di Scm Group. I soci ringraziano Alfredo Aureli per l’importante lavoro svolto per la crescita del Gruppo e per i profondi valori trasmessi a tutti i collaboratori. Dai soci anche un benvenuto ai nuovi consiglieri entrati a far parte del Gruppo: Martino Gemmani e Luca Franceschini, rappresentanti della quarta generazione delle due famiglie alla guida del Gruppo, e Filippo Corsini.

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