(Rimini) Il Museo della Città, ancora chiuso a causa delle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria, ci accompagna nelle giornate di festa aprendo virtualmente le porte delle sale del ‘400 e ‘500 per farci scoprire i capolavori esposti e raccontati attraverso le pagine social. Un post al giorno, sulla pagina Rimini Musei, dal venerdì Santo al lunedì dell’Angelo, dedicato a tre opere d’arte, tre racconti, tre squarci di bellezza fra passione, dolore e rinascita, attraverso immagini, slide show, accompagnamenti vocali.

Venerdì sarà protagonista il “Cristo porta croce”, opera di Niccolò Frangipane, entrato nelle collezioni museali nel 1972. Un Gesù sfinito dalle sofferenze, dallo sguardo intenso e pieno di pietà, con la corda al collo, circondato da uomini dai volti sguaiati, dal ghigno stolto e dai tratti caricaturali. Il giorno di Pasqua sarà presentata la “Deposizione di Gesù dalla Croce” di Pittore ignoto. L'atmosfera dell’opera è carica di plumbei riverberi, come il momento doloroso ed estremo impone. Si è visivamente impigliati dal dramma, dallo spazio scenico che ribalta in primo piano il corpo diafano del Cristo, rimanendo sedotti da questo tragico palcoscenico.Il lunedì dell’Angelo sarà la volta del capolavoro di Giovanni Bellini, il “Cristo morto con quattro angeli”, l'opera d'arte più importante e ammirata del Museo della Città di Rimini, la più richiesta nei prestiti internazionali. Una testimonianza pittorica, religiosa e culturale altissima che, tramite la mediazione dello schermo, condurrà con immagini e parole il visitatore attraverso la bellezza e l'incanto dell'arte senza tempo.

 

Giovedì, 01 Aprile 2021 15:07

1 aprile

Contagi in calo | Dissequestrato Astrazeneca | Bulli alla Cava

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 335.820 casi di positività, 1.490 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.192 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,7%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine.Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 871.740 dosi; sul totale, 293.025 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 585 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 511erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 713 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,7 anni. Sui 585 asintomatici, 389 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 29 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 26 con gli screening sierologici, 15 tramite i test pre-ricovero. Per 126 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 345 nuovi casi e Ravenna con 201; poi Ferrara (159), Forlì (142), Reggio Emilia (137), Rimini (131), Parma (125) e Modena (108). Quindi Cesena (74), Piacenza (43) e infine il Circondario imolese (25). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.391 tamponi molecolari, per un totale di3.995.189A questi si aggiungono anche 188 test sierologici e 13.801 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.064 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 251.468. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 72.435 (-632 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.618 (-571), il 94,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 58 nuovi decessi: 2 a Parma (due uomini, entrambi di 77 anni); 5 nella provincia di Reggio Emilia (3 donne, di cui una di 88 e due di 93 anni e due uomini di 75 e 80 anni); 6 nella provincia di Modena (4 donne, rispettivamente di 65, 88, 90 e 93 anni, e due uomini, di 83 e 87 anni); 18 nella provincia di Bologna (4 donne: di 78, 90, 91 anni, quest’ultima residente a Imola, e 93; 14 uomini: di 71, 74, due di 77, tre di 82, poi 85, 86 e 87, quest’ultimo residente a Imola, poi 89, 92, 94 e 95 anni);  8 nella provincia di Ferrara (quattro donne di 71,72, 86 e 93 anni e 4 uomini di 43,75, 83 e 88 anni); 3 in provincia di Ravenna (due donne di 78 e 82 anni e un uomo di 71); 6 in provincia di Forlì-Cesena (3 donne di 82, 92 e 94 anni e tre uomini, di 65, 72 e 85 anni); 9 nel riminese (3 donne di 82,86 e 90 anni e 6 uomini rispettivamente di 64, 66, 79, 81, 82 e 85 anni). Un decesso, avvenuto a Rimini, riguarda una donna di 91 anni residente fuori regione, a Pesaro; nessun decesso in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.917.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 390 (-2 rispetto a ieri), 3.427 quelli negli altri reparti Covid (-59). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 28 a Parma (-2), 33 a Reggio Emilia (+2), 73 a Modena (-3), 123 a Bologna (+4), 23 a Imola (+1), 37 a Ferrara (invariato), 20 a Ravenna (-1), 11 a Forlì (+1), 7 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini (-4).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.783 a Piacenza (+43 rispetto a ieri, di cui 24 sintomatici), 23.171 a Parma (+125, di cui 50 sintomatici), 40.474 a Reggio Emilia (+137, di cui 92 sintomatici), 57.428 a Modena (+108, di cui 91 sintomatici), 72.521 a Bologna (+345, di cui 206 sintomatici), 11.579 casi a Imola (+25, di cui 15 sintomatici), 20.154 a Ferrara (+159, di cui 33 sintomatici), 26.278 a Ravenna (+201, di cui 163 sintomatici), 13.815 a Forlì (+142, di cui 109 sintomatici), 16.673 a Cesena (+74, di cui 64 sintomatici) e 31.944 a Rimini (+131, di cui 58 sintomatici).

Nel dettaglio per il riminese, si tratta di 57 pazienti di sesso maschile e 74 pazienti di sesso femminile; 73 asintomatici e 58 sintomatici. Sono stati tracciati: 53 per sintomi; 77 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 per ricovero. Si possono stimare in circa 195 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 9 decessi, non tutti risalenti alle ultime 24 ore: sei pazienti di sesso maschile (cinque di Rimini di 64, 66, 81, 82 e 85 anni, di Santarcangelo di 79 anni) e tre pazienti di sesso femminile (di Riccione di 82 anni, di Saludecio di 86 anni, di Bellaria-Igea Marina di 90 anni).

Mercoledì, 31 Marzo 2021 16:01

Vaccini, dissequestrato lotto Astrazeneca

(Rimini) L’Emilia-Romagna riconquista altre 11mila dosi di vaccino. Alle dosi arrivate all’inizio di questa settimana, si deve infatti aggiungere il lotto di Astrazeneca ABV5811, sequestrato il 15 di marzo su indicazione della Procura di Biella: nella giornata di ieri è stato emesso un provvedimento di dissequestro a livello nazionale, che riporta nelle dotazioni del Sistema sanitario regionale 11.630 dosi.

I magistrati piemontesi avevano predisposto il sequestro a scopo cautelativo dopo la morte di un insegnante a meno di 24 ore dalla somministrazione: l’autopsia e le successive indagini hanno però escluso ogni correlazione, così come tutti i test poi effettuati a livello nazionale ed europeo sul vaccino Astrazeneca.

Delle 11.630 dosi di quel lotto rimaste integre e quindi somministrabili, 2.490 tornano all’Ausl di Parma, 1.380 a quella di Reggio Emilia, 2.490 all’Azienda sanitaria di Modena, 2.650 a Bologna, 260 a Imola, 1.160 a Ferrara e 1.200 a disposizione dell’Ausl della Romagna. Il sequestro non aveva invece interessato l’Ausl di Piacenza.

“È un’ottima notizia quella della possibilità di utilizzo delle dosi di vaccino che erano state sospese- dichiara l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Per l’Emilia-Romagna significa infatti che oltre undicimila persone potranno iniziare il ciclo vaccinale. Questi provvedimenti precauzionali sui vaccini, doverosi in presenza di dubbi, dimostrano quanto siano controllati e sicuri, come le successive verifiche condotte anche a livello europeo hanno provato. L’auspicio ora è che arrivino in tempi rapidi quantitativi sufficienti per mettere a frutto la nostra organizzazione, che sarebbe in grado di vaccinare molto di più, fino al doppio di quanto si sta già facendo ora”.

(Rimini) “La messa in sicurezza della ‘Santagatese’ deve essere portata a termine in tempi rapidi”. Lo sostengono in una nota i parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli. “Questa strada provinciale, molto trafficata, è fondamentale per il collegamento della Valmarecchia con l’E45 e quindi con il centro-sud e il nord Italia e l’Europa, soprattutto a servizio di importanti aziende produttive nel territorio che senza assi viari efficienti dovrebbero traslocare. Il problema riguarda lo stato di precarietà della ‘Santagatese’ che collega Sant’Agata Feltria, e quindi il territorio della montagna riminese, a Sarsina, in provincia di Forlì-Cesena, con l’ingresso all’E45. Inserita nella rete viaria di interesse regionale, poco più di un anno fa la Giunta Bonaccini deliberò l’approvazione di uno schema di convenzione tra il Comune di Sant’Agata Feltria, la Provincia di Rimini e la stessa Regione Emilia-Romagna per provvedere urgentemente alla messa in sicurezza di alcuni tratti dell’asse viario grazie allo stanziamento alla Provincia di Rimini di 220.000 euro per il primo dei sei lotti previsti. Bonaccini stesso promise poi le risorse per portare a termine velocemente l’intera opera. Oggi tuttavia è tutto fermo, mentre Regione e Provincia di Rimini si sono fatte di nebbia, nonostante la petizione sottoscritta da cittadini e lavoratori a sostegno della riqualificazione della strada. Purtroppo anche in questo caso constatiamo che gli amministratori del Pd promettono ma non mantengono”.

(Rimini) Nel trimestre pre-estivo 2021 le imprese hanno programmato complessivamente 13.520 nuovi ingressi nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, di cui 3.740 nel solo mese di marzo. Dal Volume previsivo quinquennale Excelsior, emerge, tra l'altro che ecosostenibilità e digitalizzazione, già tra i principali driver del mercato del lavoro, nei prossimi anni assumeranno un peso ancora più rilevante con l'impulso degli investimenti europei volti alle transizioni green e digitale. I dati sono dell Bollettino Excelsior Informa.

Su base nazionale, gli ingressi previsti nel solo mese di marzo sono 292.000, di cui l'8,6% (25.100) in Emilia-Romagna. Il 14,9% del dato regionale, pari a n.3.740 ingressi previsti, attengono all'area di competenza della Camera di commercio della Romagna. Si registra un incremento di incidenza rispetto alla rilevazione precedente. In entrambe le province di Forlì-Cesena e Rimini, Commercio, Servizi di alloggio/ristorazione/turistici e Costruzioni sono i settori ai primi tre posti per assunzioni previste, seguiti dai Servizi alle Persone e dai Servizi operativi di supporto. e a Rimini  quello dei Servizi alle persone. Nei primi cinque posti per entrate programmate, anche le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo e a Rimini e provincia i Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio.

"I dati presentati, pur essendo previsionali, delineano chiaramente la straordinaria complessità del periodo che stiamo vivendo. Se confrontati con quelli dell'analogo periodo del 2019, non considerando il 2020, inizio della pandemia, le previsioni occupazionali per il trimestre marzo-maggio 2021 sono inferiori di oltre il 40%. Sono comunque un segnale di resilienza e volontà di ripartire le previsioni occupazionali delle imprese - commenta Roberto Albonetti, Segretario Generale della Camera di commercio della Romagna -. Gli effetti della pandemia colpiscono duramente le principali dimensioni del vivere individuale e collettivo in tutte le sue espressioni. Anche il lavoro, quindi, fenomeno dove trovano la sintesi più significativa "economia e società", ha subito conseguenze molto pesanti anche nei nostri territori. Consapevole di questa situazione, la Camera di commercio della Romagna dialoga continuamente con i principali attori istituzionali per monitorare la situazione e per promuovere lo sviluppo di quelle competenze che possono aprire alle imprese e ai lavoratori nuove opportunità. Molti sono i temi e le questioni importanti da affrontare, che vanno dalle iniziative per la fase dell'emergenza, a quelle di medio e lungo termine per facilitare l'avvio della ripresa e i reinserimenti lavorativi. Se nel brevissimo periodo non possiamo fare a meno delle "politiche passive", mirate soprattutto ad attenuare l'onda anomala causata dallo sblocco dei licenziamenti, nel medio periodo queste iniziative andranno raccordate con ulteriori azioni di "tipo attivo", formazione mirata alla riqualificazione ed alla ricollocazione, orientamento scolastico e professionale, miglioramento dell'offerta universitaria e del raccordo con la domanda di fabbisogni professionali espressa dal sistema imprenditoriale. Il ruolo del capitale umano è diventato senza dubbio sempre più centrale e come Sistema territoriale dobbiamo essere in grado di creare le condizioni migliori possibili per lo sviluppo di competenze e specializzazione in grado di interpretare in modo competitivo le novità positive che anche questo scenario può offrire. Lo sviluppo dell'orientamento, dell'alternanza, del placement e della certificazione delle competenze è, per questo, una delle Linee strategiche prioritarie di azione della Programmazione pluriennale che la Camera di commercio della Romagna".

I risultati dell'indagine per la provincia di Rimini. L'indagine rileva 6.720 entrate previste nel trimestre marzo-maggio 2021, mentre per il solo mese di marzo sono 1.710. Di queste, l'87% riguarda lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze) e il restante 13% lavoratori con contratti di lavoro diversi (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze).

Il maggior numero di entrate previste nel mese di marzo 2021 si registra nel commercio (30 a marzo e 1.260 nel trimestre), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (pari a 290 nel mese di marzo e 1.690 nel trimestre in corso). A questi, seguono le costruzioni (220 e 680 in espansione), i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (160 ingressi per il mese di marzo e 630 per marzo-maggio 2021), i servizi alle persone (160 e 720).

Le previsioni di assunzioni per i giovani con meno di 30 anni riguardano il 23% dei casi, mentre il 10% delle entrate previste è destinato a personale laureato, entrambe percentuali in calo rispetto al periodo precedente. Il 16% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%), trend in calo. Le imprese che prevedono comunque difficoltà a trovare i profili desiderati sono il 31%.

Mercoledì, 31 Marzo 2021 15:43

Andamento settimanale: 1.221 nuovi positivi

(Rimini) Nella settimana dal 22 al 28 marzo sul territorio romagnolo si sono verificate 4.178 positività su un totale di 39.746 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 10,5 per cento, evidenziando, anche in questa settimana, una diminuzione del trend dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo.La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando  il 93 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 29 marzo, si registra la quota di 747 ricoveri, con una diminuzione di 33 ricoverati rispetto alla settimana precedente, mantenendo l'azienda all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid; mentre i riempimenti nelle terapie intensive sono in leggero rialzo, sia in termini assoluti che percentuali. Nel riminese sono stati 1.221 i nuovi casi di positività tracciati, pari a 3.818 il numero delle persone attualmente positive. 

“I dati di questa settimana confermano  una lenta flessione della circolazione del virus, a cui come sappiamo, corrisponderà nei prossimi, 15 gg un riduzione dell’occupazione dei posti letto,  progressiva prima nei reparti medici Covid, in seguito sui reparti Sub intensivi ed infine nelle Terapie Intensive, che al momento, confermano la permanenza ad un livello rosso", commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Asl Romagna, "A fronte di questo quadro epidemiologico ancora instabile, prosegue la nostra campagna vaccinale che ha impresso un maggiore impulso nei confronti delle fasce della popolazione più fragile. L’anticipazione alla somministrazione vaccinale che abbiamo rivolto agli over 80, che si è aggiunta alle altre sedute vaccinali in corso, ha portato nei primi giorni ad un aumento importante delle somministrazioni, creando qualche disagio ai cittadini in attesa, nei nostri centri provinciali vaccinali. Ce ne scusiamo e stiamo già intraprendendo alcune misure organizzative per cercare di minimizzare le attese. Il problema dell’allungamento dei tempi però nasce spesso dalla legittima e comprensibile necessità da parte dei cittadini di ricevere tutte le informazioni sui vaccini da parte dei medici presenti nei punti vaccinali per  superare dubbi anche comprensibilmente legati all’iter che ha accompagnato in queste settimane  l’utilizzo del vaccino Astrazeneca. In altri casi, si tratta di persone, che pur prenotate per un tipo di vaccino, a fronte di patologie che li colloca nella fascia dei “gravemente vulnerabili”, devono ricevere la somministrazione di un altro tipo di vaccino. E tutto ciò comprensibilmente allunga i tempi”. Stiamo monitorando i tempi e prenderemo tutte le misure organizzative per ridurre al minimo il disagio. Ribadiamo ancora una volta che la vaccinazione è l’unica arma in nostro possesso per battere il virus. Invitiamo quindi ancora una volta i cittadini ad aderire alla vaccinazione, seguendo le modalità indicate dal piano vaccinale, che di volta in volta verranno comunicate “

Mercoledì, 31 Marzo 2021 15:41

Riduzione Tari, dal 12 aprile le domande

(Rimini) Si aprirà il 12 aprile il periodo di raccolta domande per il riconoscimento delle riduzioni Tari per le categorie più deboli. Un'azione di supporto alle famiglie messa in campo dall'Amministrazione comunale, che consente di accedere ad una riduzione pari al 90% sull'importo a debito TARI per l'anno 2021, scontato direttamente in bolletta. Si tratta di un intervento già attivo da anni, ma rafforzato alla luce delle conseguenze economiche della pandemia e che si traduce in un investimento di 245mila euro, già incrementato di 60mila euro rispetto al bando di due anni fa e che sarà potenziato con ulteriori 33mila euro attraverso la prossima variazione di bilancio. Uno stanziamento che consentirà di garantire una copertura totale della domanda.  

Con il precedente bando infatti sono state 1.338 le richieste arrivate agli uffici del Comune, 159 in più rispetto allo scorso anno, inevitabile e tangibile risvolto dell'emergenza sanitaria. Grazie alle maggiori risorse messe a disposizione è stato possibile accogliere 1.198 domande, 213 in più dell'anno precedente, coprendo oltre il 94% delle richieste presentate (per il 2020 la percentuale era del 90%). Per le riduzioni Tari 2022, grazie ai fondi aggiuntivi che saranno stanziati nella prossima variazione di bilancio, si prevede di soddisfare il 100% delle domande. Nell'ultima seduta, la Giunta comunale ha approvato i criteri per la definizione dei beneficiari delle riduzioni, oggetto di una concertazione con i sindacati di categoria.  

I criteri e le condizioni del bando, approvate ieri dalla Giunta Comunale, sono stati condivisi con i sindacati di categoria e riguardano: pensionati ultrasessantenni oppure invalidi dal 74% in su (senza limite di età) con un valore ISEE fino ad euro 13.000 e che presentino almeno una delle seguenti situazioni famigliari: a) essere soli; b) con coniuge pensionato; c) con a carico minori di età inferiore a 16 anni; nuclei famigliari con un valore ISEE fino a euro 9.000, i cui redditi da lavoro derivino da esclusivo lavoro dipendente o i cui componenti siano nella condizione di disoccupazione; nuclei famigliari in cui è presente una delle seguenti categorie di lavoratori con valore Isee fino a 25.000 euro: a) lavoratori disoccupati a causa di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, e/o titolari di co.co.co non rinnovate; b) lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni o sospesi e/o interessati da una riduzione dell'orario, pari almeno al 50% del limite contrattuale individuale. 

Per agevolare le procedure del bando anche alla luce delle restrizioni legate all'emergenza sanitaria, gli utenti idonei nella graduatoria dei rimborsi Tari per l'anno 2020 saranno ammessi di diritto alla selezione del bando 2020, senza necessità di presentare nuova domanda, ma con obbligo di aggiornare il proprio valore Isee alla annualità in corso. Rimane ferma la possibilità per i nuovi utenti di presentare domanda nei modi che saranno indicati a bando. "Si tratta di uno sforzo importante – commenta il vicesindaco Gloria Lisi – ma necessario a fronte del perdurare di una pandemia che ha conseguenze importanti sui bilanci delle famiglie maggiormente in difficoltà e più esposte. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante aumentare la dotazione del fondo, dando un aiuto concreto ad oltre 1.300 famiglie della nostra città". 

(Rimini) Sono 105 in tutto i personal Computer desktop rigenerati, completi di schermo, tastiere e mouse che, lunedì scorso, sono stati consegnati gratuitamente in via Ducale, direttamente al settore Scuola e politiche educative. Un prezioso dono che si aggiunge ai 1200 pezzi di attrezzature informatica (pc, notebook e strumenti per la connessione internet) già distribuite a scuole e famiglie in meno di un anno. Si tratta di 80 computer donati dalla Regione Emilia-Romagna a cui se ne aggiungono altri 25 donati dalla realtà "Trashware Cesena", che si occupa di rigenerazioni di macchine informatiche. Un'operazione importante che si è conclusa grazie al contatto con la consigliera regionale Nadia Rossi e grazie all'Ass.re regionale alla scuola Paola Salomoni, che ha fornito il contatto con la realtà cesenate.

Personal computer che adesso verranno messi a disposizione delle scuole e degli studenti che ne faranno richiesta e che potranno essere utilizzati non solo per la DAD ma anche per sopperire alle diverse difficoltà economiche, accentuate da questa emergenza sanitaria, di nuclei familiari numerosi o che si trovano in difficoltà economica e non hanno risorse per acquistare le attrezzature informatiche necessarie a consentire ai propri figli di studiare. La distribuzione verrà fatta nelle prossime settimane con un avviso agli istituti comprensivi e alle scuole superiori e saranno distribuiti a seconda dello stato di necessità dei richiedenti. Una parte di questi pc (circa 30) sono già stati consegnati alla scuola Borgese, per il recente furto di computer subito alla fine del 2020. Nella scuola infatti adesso è stato installato anche un sistema di antifurto.

"Il rapporto con dirigenti, insegnanti e famiglie è quotidiano – spiega l'assessore Morolli – conosciamo le esigenze degli strumenti di cui c'è bisogno per i progetti e le attività didattiche, per questo stiamo cercando di permettere a tutti, a prescindere dalle loro condizioni economiche, di poter seguire i programmi didattici online, a contrasto del digital divide. Una consapevolezza nata durante l'eccezionalità del lockdown, con la didattica a distanza, ma che oggi è diventata ormai bagaglio comune a scuole e famiglie."

(Rimini) E' pronto il piano strategico per cambiare volto al Porto di Riccione: un progetto che nel suo insieme intende ripensare e rigenerare in profondità l'area portuale e tutto l'asse fluviale del Rio Melo, fino ai confini della città. "Per la città di Riccione, il progetto del Porto aprirà nuove possibilità di sviluppo a 360 gradi - ha detto il sindaco Renata Tosi -. Un turismo marittimo qualificato si unirà alla riscoperta di una vocazione, quella legata al mare e al balneare, che con forza oggi rivendichiamo come fattore culturale dell'identità della nostra comunità. Insomma il Porto non può essere solo quel luogo dove si ormeggiano le barche, ma deve essere la porta d'accesso sull'acqua alla città, deve essere integrata con essa tanto da portarle valore aggiunto. Il nostro progetto è pensato per far rifiorire tutta la zona, lungo il margine del fiume, creando la possibilità di una riqualificazione urbana, ecologica, con la creazione di nuove attrazioni per i cittadini e turisti". Un lavoro progettuale preceduto da una elaborata analisi dello stato di fatto del team di progettisti guidati dall'architetto, Massimo Franchini, frutto della visione strategica dell'amministrazione guidata dal sindaco con delega all'Urbanistica e dall'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti. 

"Il progetto fattibile per gli interventi tecnici e innovativi e per l'area che deve andare a coprire - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. Tra le novità che amo maggiormente c'è lo sguardo verso il mare. Con il nostro intervento praticamente viene liberata la visuale verso l'Adriatico dando alla zona un respiro ampio. Vorrei sottolineare che si tratta di una vera e propria rigenerazione urbana che mette il Rio Melo nelle condizioni di diventare il protagonista della città e di renderlo un elemento di fusione con il tessuto urbano circostante. Un progetto che dona ampio respiro a tutta l'area, che dona la possibilità di avere un rapporto diretto con l'acqua, intesa come asta fluviale nuovamente protagonista, fino ad arrivare al cuore della darsena che diventerà una nuova piazza e polo di attrazione per i nostri cittadini e per i nostri turisti. Gli interventi vertono tutti su aree al 90% pubbliche con un notevole risparmio sulle tempistiche e sulla fattibilità". 

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