Via Euterpe, aperto il sottopasso
"Più navette per l'aeroporto"
Non è semplice per i viaggiatori raggiungere l'aeroporto di Miramare, nemmeno e soprattutto per i riminesi. Il sindaco Jamil Sadegholvaad interviene per chiedere un confronto con Start Romagna e le agenzie private per risolvere il problema.
"Il programma di sviluppo delle rotte aeroportuali da parte di AiRiminum, che già nel 2025 vedrà lo 'sbarco' al Fellini di numerosi nuovi voli da e per l'estero, deve rappresentare un impegno strategico per il territorio. In tutte le sue componenti. Un impegno per le istituzioni pubbliche che, dentro al perimetro amministrativo e con gli strumenti di competenza, devono sostenere lo scalo. Un impegno per gli operatori economici e turistici che devono 'sfruttare' al massimo, attraverso la quantità e la qualità dei servizi offerti, questa opportunità. Un impegno per gli enti di promozione perché, con le loro iniziative mirate, devono 'convincere' chi sta nel Regno Unito o in Svizzera o in Germania o in Francia a salire sugli aerei destinazione Rimini. Perché, come è stato sottolineato più volte, le nuove rotte di compagnie aeree di prestigio che partiranno tra un paio di mesi per essere confermate anche negli anni futuri hanno bisogno come l'aria di avere successo. Di pubblico e di critica, come si dice", spiega.
Sadegholvaad: "Una politica per il turimso"
"Difficile dare torto all'affermazione che la fortuna del turismo nel Paese- una fortuna che tra diretto e indotto vale il 18 per cento del PIL italiano, 250 miliardi di euro e oltre due milioni di occupati- sia frutto di tutto, tranne che di una vera politica industriale nazionale". Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene per cheidere politiche per il turismo.
"E questa una considerazione ormai storica, che non appartiene alla cronaca o alla polemica politica del momento. Senza andare indietro alle calende greche, due episodi di questi giorni ne esemplificano alla perfezione i contorni. Sulle spiagge e sugli alberghi, come nel più classico dei giochi dell'oca, siamo tornati alla casella 1. Spiagge: la frattura istituzionale tra Governo e Giustizia getta ancora una secchiata di caos e incertezza su un settore che invece avrebbe bisogno di tranquillità e certezze per innovare, investire, programmare il futuro. Questa però è una storia che viene avanti da almeno 20 anni. Alberghi: è di ieri l'ennesima proroga del Governo per l'adeguamento anticendio di alberghi e strutture ricettive. E' dal 1994 che si susseguono, puntuali come un treno svizzero, queste dilazioni temporali".
Spiagge e ricettività, "i due cardini di ogni industria turistica, costrette da decenni a misurarsi con misure tampone, con continui stop and go, con la confusione che mina qualunque tentativo di programmare riqualificazione. Invece che iniettare certezze, solidità, sostegno al sistema, attraverso regole certe e, magari per gli alberghi, semplificazioni procedurali, misure amministrative e finanziarie straordinarie da parte dello Stato per permettere il necessario adeguamento normativo e una modernizzazione degli spazi".
Per Sadegholvaad, abbiamo la fortuna di vivere in uno dei Paesi non solo più belli ma ricchi di ogni tipo di bellezza al mondo. Non possiamo accontentarci: se sinora i risultati sono arrivati non possiamo pensare che questo accada in eterno 'per grazia ricevuta'. Du vut chi vaga? Il successo di altre destinazioni concorrenti, che sul turismo hanno una tradizione inferiore all'Italia, deve essere analizzato nelle motivazioni perchè, almeno da fuori, l'impressione è quella che in quei Paesi la differenza sia fatta da una vera politica industriale".
In primavera il piano strategico per la cultura
In primavera il piano strategico per la cultura
Aeroporto, collegamenti dalla Germania per over 60
A partire dal 23 aprile al 11 giugno 2025, ogni mercoledì, il Tour Operator Mundo Reisen partirà con un programma di otto voli charter da Erfurt, Strasburgo, Paderborn-Lippstadt, Saarbrücken, Brema, Dortmund e Dresda. I voli saranno operati dalla compagnia Volotea con un Airbus 319. "È la prima volta che Mundo Reisen - T.O. specializzato in turismo senior che si rivolge a CRAL, associazioni varie, gruppi bancari, gruppi politici e lettori/abbonati di testate tedesche (come Dewezet) - inserisce la destinazione Emilia-Romagna nel suo catalogo. I suoi clienti sono per lo più persone over 60 di fascia medio/alta, in pensione, che viaggiano solo in aereo. Il pacchetto Rimini prevede Volo A/R, 7 notti in hotel 4 stelle e diverse escursioni guidate a Rimini, Santarcangelo, San Marino, Ravenna, Bologna, Mondaino, nonché nelle vicine Marche (Gradara, Urbino)2, spigano da Airiminum.
“Accogliamo con soddisfazione l’avvio di quest’importante operazione incoming dalla Germania, che insieme ai voli recentemente annunciati da Monaco di Universal Air, ci consente di aprire un mercato strategico per il territorio”, commenta Leonardo Corbucci, Amministratore delegato dell’Aeroporto di Rimini.
“Il turismo senior è un fenomeno consolidato in Europa - sottolinea l’Assessora Regionale al Turismo Roberta Frisoni - e siamo lieti di accogliere l’esordio commerciale in Emilia-Romagna di Mundo Reisen, tra i T.O. leader in questo segmento di mercato. Rimini e la Riviera romagnola con il suo entroterra, i suoi suggestivi borghi, l’enogastronomia tipica, il ballo liscio e le tante tradizioni, rappresentano la meta ideale per questa tipologia di turismo dalla Germania”, aggiunge Roberta Frisoni, Assessora a Turismo, Commercio, Sport della Regione Emilia-Romagna.
“Il piano di sviluppo del “Fellini” marcia spedito e aggiunge un altro, importante tassello, strategico per la promozione turistica del nostro territorio, grazie all’accordo con Mundo Reisen che prevede anche advertising della destinazione Rimini/Romagna su numerosi quotidiani tedeschi e altre importanti ed efficaci azioni. Secondo una stima del T.O. tedesco nelle 7 settimane il pacchetto dovrebbe portare in Romagna 1.260 arrivi e 8.820 presenze turistiche. L’auspicio da parte nostra è che tra i clienti di Mundo Reisen si creino tanti “repeaters”, conquistati dall’innato senso di ospitalità della nostra terra e dalla sua unicità”, si augura Emanuele Burioni, Direttore APT Servizi Emilia-Romagna.
“Questa notizia si aggiunge a quelle che, nelle ultime settimane, registrano il grande dinamismo e attivismo dell'aeroporto di Rimini, protagonista annunciato della stagione turistica 2025 per il territorio riminese. È evidente come l'anno in corso possa essere quello della svolta in tal senso: Aeroporto di Rimini, insieme alle Istituzioni regionali e comunali, ha messo in piedi un palinsesto che si arricchisce di voli e rotte senza soluzione di continuità e tutto ciò deve essere letta come una gigantesca occasione per il tessuto socioeconomico riminese di 'aggredire' il mercato internazionale in ogni suo aspetto o focus. In questo caso il turismo cosiddetto Golden Age. Benvenuti a Rimini", chiosa in finale il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.
Sadegholvaad: l'attivismo dei cattolici arricchisce il Pd
"L'attivismo dei cattolici progressisti delle ultime settimane sta animando il dibattito all'interno del Partito Democratico. Un fatto positivo, un arricchimento di pensiero che non può suonare fastidioso per alcuno". Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene nel dibattito interno al suo partito e lo analizza a partiore dalla sua personale esperienza di militanza nella Margherita.
"Sono d'accordo che non serva al centrosinistra e in generale al Paese un 'partito dei cattolici'", esordisce. "Convengo sul fatto che serva un pensiero moderato e non conservatore, pur con le enormi difficoltà di un dibattito che in tutto il mondo sta premiando posizioni estreme. Credo che 'essere cattolici' nel Pd non debba aprire la strada a una corrente o a una richiesta di requilibrio di potere interno. La segreteria Schlein ha indubbiamente rilanciato il Partito democratico dal punto di vista elettorale, e merita il sostegno di tutti. Quello che posizioni moderate possono davvero apportare è uno stimolo di idee e un booster di concretezza con il dichiarato obiettivo di mettere al centro temi e cose che riguardano la vita di tutti, e non possono essere evitati per timidezza o qualsiasi spicciolo interesse interno".
Tuttavia, "su sicurezza e imprese noi del Pd dobbiamo essere proattivi e pragmatici. E comprensibili nella comunicazione. Alla parola 'riformismo', molto da adepti, preferisco praticità. Sull'economia non possiamo pensare di limitarci a qualche buona idea o a proposte tutte in aumento della spesa pubblica. Sulle imprese come valore di comunità, come motore di sviluppo, lavoro e innovazione, il PD ha le competenze e la credibilità per dire e soprattutto fare molto. Anche a contrasto del turbocapitalismo da legge della giungla che sta affascinando il centrodestra italiano e non solo. Ma bisogna cambiare approccio e guardare con meno diffidenza al privato. Lo stesso cambio di passo sulla sicurezza. Keir Starmer ha riportato il Labour Party al governo in Gran Bretagna grazie a un programma molto netto per il contrasto alla criminalità, anche in rapporto con l'immigrazione clandestina. Questo programma si intitola 'Take back our streets', riprendiamoci le nostre strade. Non so se quella sia una ricetta giusta per l'Italia, ma quello che so è che il programma di Starmer è quello e comprensibile da tutti. L'integrazione è un processo delicato, complesso ma necessario e la si può raggiungere solo nel rispetto delle regole che questo Paese (un Paese peraltro sensibile e sostanzialmente attento all'integrazione sociale attraverso il welfare) si è dato e che devono essere osservate da tutti, compreso chi ha scelto di viverci venendo magari provenendo da lontano".
Infine, è utile "non avere paura della decisione. Chi amministra, ad ogni livello territoriale, ogni giorno prende e sottoscrive decine di decisioni. promuove la partecipazione, si confronta, decide. Il suo ruolo è trovare sintesi e non mediare all'infinito, magari cercando di conciliare posizioni che non si potranno mai conciliare, con il risultato dell'immobilismo. E' l'onere e l'onore di governare, sapendo bene che l'errore è inevitabile ma altrettanto bene che il più grave degli errori è stare fermi per paura o quieto vivere. Il Pd nasce al Lingotto per questo: partecipazione e decisione. Significa non avere timore della leadership".
Elly Schlein "sicuramente apprezzerà il contributo che sta arrivando dai cattolici, dai moderati, dai riformisti, dal civismo. Diciamo, superando le categorie del lessicalmente corretto, da chi pragmaticamente è ancora convinto che sono le idee e la loro possibilità di essere concretizzate la ricetta magari antica ma vincente per connettersi alla comunità nazionale. E il coraggio. Famosa la frase di Frankie Delano Roosevelt, 'L'unica cosa di cui aver paura è la paura stessa'. Lezione anch'essa datata ma sempre attuale".
A Rimini si nasce
Il 2024 segna un importante segnale di ripresa demografica per il Comune di Rimini: un dato positivo, in controtendenza, delle nascite, con 917 nuovi arrivati, pari al +5,28% rispetto all’anno precedente, a cui si aggiunge la tendenza in continua crescita, anno dopo anno, dei nuclei famigliari con 68.978 famiglie, un aumento di 146 unità rispetto al 2023 e di 4.084 rispetto a dieci anni fa. Sono alcuni dei dati contenuti nella fotografia della città di Rimini scattata dal report annuale demografico elaborato dall’ufficio statistica del Comune di Rimini per l'anno 2024, che evidenzia una dinamica caratterizzata da segnali di ripresa, ma anche da alcune sfide come il progressivo invecchiamento della popolazione, in linea con il fenomeno di invecchiamento demografico che caratterizza l'intera popolazione italiana, un lieve calo dei residenti (-80 unità) rispetto all’anno precedente, la diminuzione dei matrimoni (-21) e del numero di cittadini stranieri (-55 unità).
Nel 2024, la popolazione residente di Rimini registra un lieve calo rispetto all’anno precedente, attestandosi a 150.343 abitanti, con segnali positivi come la ripresa delle nascite e la stabilità nei decessi, mentre se si allarga lo sguardo all’ultimo decennio, il numero di residenti è aumentato complessivamente di +2.656 unità. Il saldo migratorio 2024 rimane positivo (+554 unità), ma si riducono le nuove immigrazioni (-6,74%). Aumentano le famiglie e in particolare quelle unipersonali, mentre diminuiscono i matrimoni (-21) e il numero di cittadini stranieri (-55 unità). L’invecchiamento della popolazione prosegue: gli over 65 crescono (+566 unità), rappresentando il 25% dei residenti, mentre i giovani sotto i 14 anni calano (-482 unità). Rimini affronta un cambiamento demografico tra nuove sfide e segnali di resilienza.
«I dati statistici riferiti all’andamento demografico – sottolinea l’assessora con delega alla statistica Anna Montini - sono preziosi perché ci raccontano come sta cambiando la città anno dopo anno, anche rispetto al contesto nazionale, e sono uno strumento di lavoro fondamentale nell’attività di programmazione dell’amministrazione comunale. Sapere che la città registra, in controtendenza, un aumento delle nascite e che, nonostante il lieve calo di residenti del 2024, il numero di residenti negli ultimi dieci anni è aumentato complessivamente di 2.656 abitanti, è importante per chi amministra, così come rilevare che il saldo migratorio -differenza tra arrivi e partenze- è positivo e che sono in costante aumento le famiglie e fra queste i nuclei familiari monocomponente. Si tratta di fenomeni, come l’invecchiamento della popolazione che prosegue, che vanno interpretati e letti con molta attenzione, tra nuove sfide e segnali di ripresa”.
Calano lievemente i residenti e crescono gli over 65
Il 2024 segna un lieve calo della popolazione residente a Rimini, dopo due anni di crescita che avevano seguito il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia. Nel 2024, i residenti sono 150.343, con una diminuzione di -80 unità rispetto all’anno precedente.
La popolazione residente si suddivide in 72.286 maschi, in crescita di +118 unità rispetto al 2023, e 78.057 femmine, che calano di -198 unità. Nell’ultimo decennio il numero di residenti è aumentato complessivamente di +2.656 unità, di cui di +1.660 unità maschi mentre il numero delle donne ha registrato un incremento più contenuto di +996 unità.
Si segnala che dal 2018, la popolazione riminese si mantiene stabilmente al di sopra della soglia delle 150.000 unità, raggiungendo il massimo storico nel 2019 con 150.755 residenti.
Tra le aree cittadine, l’ex quartiere 5 si conferma il più popolato con 33.017 residenti, mentre l’ex quartiere 4 segna il maggior incremento con +206 unità (totale di 25.736 residenti.
Per quanto riguarda le fasce d’età, la più numerosa è quella tra i 40 e i 64 anni, con 56.601 residenti (pari al 37,65% del totale). Gli over 65 ammontano a 37.924 unità, rappresentando il 25% della popolazione, con un incremento di +566 unità rispetto al 2023. I giovani fino ai 14 anni sono 17.173 unità (11,42% del totale) e mostrano un calo di -482 unità rispetto all'anno precedente.
L’indice di vecchiaia conferma il progressivo invecchiamento della popolazione: a Rimini, ci sono 221 over 65 ogni 100 giovani sotto i 14 anni. Questo dato è in linea con il fenomeno di invecchiamento demografico che caratterizza l'intera popolazione italiana.
Natalità in ripresa: 917 le nascite, +5,28% rispetto all’anno precedente
Il 2024 segna un importante dato positivo per il Comune di Rimini: una ripresa delle nascite, con 917 nuovi arrivati, in aumento di 46 unità (+5,28%) rispetto all’anno precedente. Si tratta di un'inversione di tendenza rispetto al 2023, anno in cui, con 871 nascite, era stato raggiunto il livello più basso mai registrato nella serie storica demografica riminese. Questo risultato è in controtendenza rispetto al fenomeno generalizzato denominato dall’Istat come "inverno demografico”.
Le nascite sono così suddivise: 477 maschietti (fiocchi azzurri, +28 rispetto al 2023) e 440 femminucce (fiocchi rosa, +18 rispetto al 2023).
Stabili i decessi, dopo gli anni difficili del Covid si normalizza la curva della mortalità
Nel 2024 si conferma la “normalizzazione” della curva dei decessi, dopo i picchi anomali registrati durante gli anni della pandemia da Covid-19. I decessi totali ammontano a 1.603, con un leggero incremento di 10 unità rispetto al 2023. Di questi, 879 decessi riguardano donne (+49 rispetto all’anno precedente) e 724 uomini (-39).
Questi numeri sono in linea con l’andamento della mortalità rilevato nel 2019, anno in cui si registrarono 1.596 decessi, e risultano inferiori di 132 unità rispetto alla media quinquennale 2019-2023. Per mettere i dati in prospettiva, ricordiamo che nel 2020, durante la fase critica della pandemia, i decessi furono 1.951, per poi diminuire a 1.714 nel 2021 e a 1.784 nel 2022.
L’89% dei decessi avviene tra gli over 70, e la fascia d’età più colpita è quella tra 80 e 89 anni, che da sola rappresenta il 39% dei decessi totali (624 unità).
Continua il trend di crescita dei nuclei familiari
Il numero dei nuclei familiari continua a crescere: al 31 dicembre 2024 si contano 68.978 famiglie, con un aumento di 146 unità rispetto al 2023 e di 4.084 rispetto a dieci anni fa.
Le famiglie composte da cittadini italiani aumentano leggermente, passando da 58.228 a 58.262 (+34), così come quelle con cittadinanza mista (italiana e straniera), che raggiungono quota 3.865 (+188). Al contrario, diminuiscono le famiglie composte esclusivamente da cittadini stranieri, che si attestano a 6.851 unità (-76).
La tipologia più comune è quella dei nuclei unipersonali: 26.701 famiglie, pari al 38,71% del totale. Questo dato segna un incremento di 12 unità rispetto al 2023 e una crescita significativa (+12,90%) rispetto a dieci anni fa. In altre parole, 4 nuclei su 10 sono composti da persone che vivono da sole. Sono presenti anche 1.121 nuclei familiari con 6 o più componenti, pari al 1,63% del totale.
Saldo migratorio: la differenza fra arrivi e partenze in positivo
Nel 2024, il flusso migratorio verso il Comune di Rimini subisce una battuta d’arresto. Le nuove iscrizioni si riducono da 4.733 nel 2023 a 4.414 nel 2024, segnando un calo di -319 unità (-6,74%). Allo stesso tempo, diminuisce leggermente anche il numero di emigranti, che passa da 3.916 a 3.860 unità (-56, pari al -1,43%).
Questa diminuzione segue la ripresa post-pandemica del 2023, caratterizzata da un incremento dei flussi migratori internazionali, dovuto in parte alla crisi ucraina e ai fattori di attrattività socio-economica del territorio. Nonostante il calo, il dato relativo alle immigrazioni nell’anno appena trascorso si mantiene in linea e leggermente al di sopra della media degli ultimi dieci anni, pari a 4.241 nuovi arrivi.
Il saldo migratorio netto (differenza tra immigrati ed emigrati) si conferma positivo, attestandosi a +554 unità, ma registra un calo di -263 unità rispetto al 2023. Questo saldo, pur contribuendo positivamente alla dinamica demografica, non è sufficiente a compensare il saldo naturale negativo (differenza tra nascite e decessi), che rimane pari a -686 unità. È tuttavia importante notare che il saldo naturale del 2024 mostra un miglioramento rispetto al dato del 2023, quando era pari a -722 unità.
I flussi migratori: calano i nuovi arrivi dall’Italia
Nel 2024 si registra un calo dei nuovi arrivi a Rimini sia da parte di cittadini italiani che stranieri. Gli italiani che hanno preso residenza a Rimini sono 2.485, con una diminuzione di -229 unità rispetto al 2023. Gli stranieri in arrivo si attestano a 1.929, in calo di -84 unità rispetto all'anno precedente. Tra i cittadini italiani, 112 persone rientrano dall’estero per stabilirsi nuovamente a Rimini, segnando un aumento di +19 unità rispetto al 2023, di cui 26 provenienti dalla Repubblica di San Marino.
Il flusso immigratorio dall’estero cresce, passando da 1.388 a 1.498 unità con 1.276 arrivi (+38) da paesi extra-UE. Tuttavia, la maggior parte degli immigrati proviene da altri comuni italiani, rappresentando circa 2 immigrati su 3. Tra questi, si contano 953 arrivi (-195) dalla Provincia di Rimini e 607 dal resto della Regione Emilia-Romagna.
Tra le nazioni di provenienza, l’Ucraina si conferma al primo posto con 180 arrivi, nonostante il calo di -106 unità rispetto al 2023, seguono gli arrivi di cittadini albanesi (166 unità, -3)
Le 3.860 emigrazioni totali registrano un lieve incremento di +43 unità per i cittadini italiani, che raggiungono 2.482 partenze. Tra gli stranieri emigrati, si osservano 244 partenze (-46) di cittadini rumeni e 177 (-3) ucraini. La fascia d’età più coinvolta nei movimenti migratori è quella dei 30-34 anni, che rappresenta il 13,68% del totale delle partenze (528 persone) e il 13,86% degli arrivi (612 persone).
I cittadini stranieri il 13% della popolazione complessiva
Al 31 dicembre 2024, i residenti stranieri a Rimini sono 19.593, in diminuzione di 55 unità rispetto all’anno precedente. Gli stranieri costituiscono il 13,00% della popolazione totale della città, con un rapporto di 2 stranieri ogni 15 residenti totali. Le donne rappresentano la maggioranza della popolazione straniera, con 10.844 unità rispetto agli 8.749 uomini.
Nel corso del 2024 si sono registrate 163 nascite da genitori con cittadinanza straniera (-4 rispetto al 2023), pari al 17,78% del totale delle nascite in città (circa 2 su 10).
Calano i matrimoni celebrati a Rimini
Il numero dei matrimoni celebrati a Rimini (con sposi sia residenti che non residenti) è in calo rispetto al 2023, con 395 riti (-21). Di questi, 263 sono matrimoni civili (-28) e 132 sono matrimoni religiosi, in leggero aumento (+7).
L’età media degli sposi è di 39,52 anni per le donne e 43,17 anni per gli uomini. Inoltre, sono state registrate 17 nuove unioni civili nel 2024.
Cala il numero degli ultracentenari
Diminuisce il numero degli ultracentenari residenti nella popolazione riminese: al 31 dicembre 2024, se ne contano 56, rispetto ai 65 del 2023. Di questi, 44 sono donne e 12 uomini. La persona più longeva è una donna di 107 anni.
Aurora e Leonardo i nomi più gettonati del 2024
Tra le nuove nascite femminili, il nome più scelto è Aurora, mentre per i maschietti prevale il nome Leon
Cantieri e Pnrr, il punto della situazione con l'assessora Ridolfi
Addio a Mario Guaraldi, il pioniere dell’editoria indipendente che ha segnato la cultura italiana
Rimini e il mondo della cultura piangono oggi la scomparsa di Mario Guaraldi. Nato a Rimini il 26 settembre 1941, Guaraldi ha rappresentato una voce indipendente e coraggiosa, capace di sfidare le convenzioni e di illuminare i margini della cultura ufficiale con opere e autori dimenticati o ignorati.
Un uomo di passione e di tenacia, Mario Guaraldi ha iniziato il suo percorso editoriale giovanissimo, a soli 18 anni, pubblicando un’opera dedicata alla Resistenza. Da allora non ha mai smesso di innovare e di lottare per un’editoria democratica e accessibile, fondando la sua casa editrice nel 1971. La Guaraldi ha introdotto nel panorama culturale italiano testi di sociologia, antropologia, pedagogia e psicoanalisi, contribuendo a diffondere le scienze umane in un contesto ancora dominato dallo storicismo. Tra le sue pubblicazioni si ricordano opere di Tullio De Mauro, Furio Colombo, Pierre Bourdieu e Sandor Ferenczi, frutto di traduzioni rigorose e di una visione editoriale innovativa.
Il suo impegno non si è limitato alla carta stampata: Guaraldi ha esplorato il mondo del digitale, sperimentando già negli anni Novanta tecniche di print on demand e di editoria online, precorrendo i tempi con una visione che ha ispirato generazioni di editori.
Mario Guaraldi non è stato solo un editore, ma anche docente, giornalista, impresario teatrale e polemista. Una personalità brillante e complessa, a volte ruvida e scomoda, ma sempre guidata da un’intelligenza acuta e da una profonda passione per la libertà intellettuale.
Solo pochi giorni fa, il 21 dicembre, Mario Guaraldi ha ricevuto il Sigismondo d’Oro 2024, un riconoscimento che la comunità riminese gli ha voluto tributare per il suo contributo straordinario alla cultura e alla memoria storica della città.
Le parole del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, sintetizzano il sentimento collettivo di cordoglio e gratitudine: “Mario Guaraldi e Rimini si sono voluti bene. Al dolore struggente di ogni addio corrisponde la dolce malinconia del tanto tempo passato insieme”.
Anche il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti ha voluto ricordare Guaraldi con profonda commozione: “Editore visionario e docente universitario appassionato, ha dedicato la sua vita alla promozione del sapere, della lettura e dell’editoria come strumenti di crescita collettiva. La sua scomparsa rappresenta una perdita incolmabile per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di collaborare con lui”.
Alla sua famiglia, vanno le più sentite condoglianze.