(Rimini) Oggi è stata firmata l'ordinanza balneare 2021 del comune di Rimini. Un regolamento che, secondo il consigliere comunale di Rinascita civica, Mario Erbetta, "fa figli e figliastri". Perché? L’ordinanza fissa a 18 metri quadrati il limite minimo di ombreggio da garantire per la zona nord di Rimini, mentre per la zona di Rimini sud la superficie minima sarà di 15 metri quadrati. È stata definita una deroga specifica per il tratto tra gli stabilimenti 99 e 130, dove la superficie di ombreggio è fissata a 12 metri quadrati, il limite minimo stabilito dall’ordinanza regionale.

“Come mai nel comune di Rimini e solo in quest’ultimo si decide di diversificare le misure di ombreggio applicando nelle diverse zone ovvero sud, centro, nord diverse misure togliendo agli stabilimenti più Piccoli la possibilità di riuscire ad accogliere tutti i clienti soddisfacendo così la domanda?", si domanda Erbetta, tra i candidati a sindaco della prima ora. “Già l'anno scorso è successa la stessa cosa ma correttamente vista l'emergenza in atto nessuno ha contestato, eliminando polemiche che sarebbero potute risultare sterili. Ad un anno di distanza e dopo l'ordinanza regionale n 40 del 31/03/2021 ci si aspettava un approccio differente da parte dell'amministrazione anche perché i piccoli stabilimenti di Rimini Nord, più penalizzati, pagano i medesimi contributi e tasse che versano i colleghi a Rimini sud non avendo però le stesse garanzie".

Certamente "è vero che a Rimini sud l’incidenza turistico ricettiva è di gran lunga superiore ma è pur vero che nella parte nord vi sono, grazie all'entroterra, numerose presenze di clienti locali e dover mandare via dei clienti per questi piccoli stabilimenti presuppone uno spostamento verso altre zone che risulterà difficile recuperare così creando un danno presente ma anche futuro a questi piccoli stabilimenti con tutto quello che comporta la perdita di potenziali clienti considerando altresì la forte crisi economica legata alla situazione pandemica che stiamo vivendo".

"Non mi sembra una scelta del tutto responsabile da parte del Comune che a voler pensare male sembra fatta apposta per favorire i grandi stabilimenti balneari di Rimini Nord e di Rimini Sud elettoralmente schierati con l'amministrazione uscente” continua Mario Erbetta. “Penso che per criteri di equità amministrativa sarebbe stato meglio applicare 15 mq per tutti comprendendo tale maggiorazione rispetto all'ordinanza regionale per garantire più sicurezza rispetto ad altre località turistiche. Invito pertanto la Giunta a correggere celermente questa delibera che discrimina le attività balneari di Rimini Nord creando cittadini e imprenditori riminesi di serie A e di serie B, i cosiddetti Figli e Figliastri". 

(Rimini) Approvato dagli azionisti il bilancio d’esercizio di Italian exhibition group al 31 dicembre 2020 e deliberato di destinare integralmente la perdita dell’esercizio 2020 (pari ad euro 12.682.991) alla riserva “Perdite a nuovo”. Nel corso dell’assemblea è stato inoltre presentato il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2020, che registra ricavi totali pari a 79,8 milioni (-55,3% rispetto al 2019), un ebitda pari a 1,8 milioni (rispetto ai 41,9 milioni del 2019), un ebit pari a -21,6 milioni contro un +24 milioni del 2019) ed una perdita netta di competenza degli azionisti della capogruppo del periodo pari a 11,3 milioni rispetto all’utile di 12,9 dell’esercizio precedente.

Confermato in nove il numero dei componenti del consiglio di amministrazione e nominato, mediante applicazione del meccanismo del voto di lista, i nuovi componenti dell’organo amministrativo. Il cda risulta composto da Lorenzo Cagnoni, Corrado Arturo Peraboni, Daniela Della Rosa, Maurizio Renzo Ermeti, Valentina Ridolfi, Andrea Pellizzari, Simona Sandrini, Marino Gabellini, tutti eletti dalla lista presentata dall’azionista di maggioranza Rimini Congressi S.r.l., e Alessandra Bianchi, eletta dalla lista presentata da un raggruppamento di azionisti di minoranza rappresentativi del 7,709% del capitale sociale.

Con riferimento al compenso spettante al consiglio di amministrazione, l’assemblea ha deliberato, di attribuire: un compenso annuo di base di 15mila euro per ciascun consigliere, un ammontare di compensi aggiuntivi pari a 27mila euro da attribuire agli amministratori nominati componenti dei comitati costituiti in seno al cda, un ammontare di ulteriori compensi pari a complessivi 550mila euro che il consiglio potrà attribuire ai soli amministratori esecutivi quale “compenso per le deleghe”.

Il neo eletto consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A., riunitosi in forma totalitaria al termine dell’assemblea, ha nominato Cagnoni quale presidente e conferito i poteri e le deleghe al presidente e all’amministratore delegato Corrado Arturo Peraboni.

L’organismo di vigilanza, confermato nella sua precedente composizione, è costituito da Massimo Conti (presidente), Monia Astolfi e Lucia Cicognani.

Infine, il cda nella seduta odierna ha approvato il Bilancio di Sostenibilità per l’esercizio 2020 redatta su base volontaria.

Giovedì, 29 Aprile 2021 09:58

29 aprile

Zamagni e il Pnrr | 1 maggio: boom di richieste | Estate: prefetto chiede rinforzi

(Rimini) “I 48 milioni di euro che la Regione aveva chiesto di inserire nel Piano nazionale di rilancio e resilienza (Pnrr) per sostenere gli scali regionali non ci saranno, perchè nel documento che stabilisce gli investimenti da realizzare con le risorse del Recovery fund non ci sono voci di spesa dedicate al trasporto aereo. Ma questo non significa assolutamente che l’Emilia-Romagna non destinerà risorse per il Marconi e per gli altri aeroporti della Regione. Siamo pronti a mettere in campo i fondi a nostra disposizione per sostenere la ripartenza di questo comparto così duramente colpito dalla pandemia, che è strategico per l’economia, l’occupazione e il turismo regionali”. Così l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, replica a notizie di stampa secondo le quali da Viale Aldo Moro, dopo il no ai 48 milioni del Pnrr chiesti dalla Regione al Governo, dalla Regione non sarebbero arrivate risorse per sostenere il piano degli investimenti dell’aeroporto Marconi di Bologna e degli altri scali regionali.

“Al contrario- continua l’assessore- con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione della prossima programmazione, finanzieremo gli aeroporti della Regione. E tra questi impegni c’è il piano degli investimenti dell’aeroporto Marconi, che nonostante la ridotta operatività dello scalo dovuta al difficile momento legato alla pandemia, sta continuando ad investire, a lavorare e a resistere”. “Infine- conclude l’assessore- dato che il Governo ha stanziato 500 milioni di euro per gli aeroporti nazionali, il presidente Bonaccini proprio in questi giorni ha scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, per chiedere lo sblocco dei decreti attuativi, in modo che questi fondi, che in quota parte andranno anche al Marconi, siano al più presto resi disponibili per la ripartenza post pandemia”.

(Rimini) Concessioni demaniali. Da indiscrezioni pubblicate dal Sole 24 ore "finalmente, pare che qualcosa si stia muovendo, proprio nella direzione che come Anci abbiamo sollecitato: secondo quanto riportato dal Sole 24 ore di oggi, il Governo sta lavorando a una 'norma ponte' per i prossimi mesi, che possa cioè salvaguardare la stagione turistica. Una soluzione 'tampone', per mettere nelle condizioni gli operatori di lavorare ed evitare un'estate nel caos, ma che deve essere seguita da un intervento chiarificatore e definitivo non appena terminata la stagione balneare", commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.

"Mettere mano alla scandalosa questione del rinnovo delle concessioni balneari è stata una delle priorità che i Comuni italiani attraverso Anci hanno sottoposto al ministro del Turismo Massimo Garavaglia non appena insediato al Governo. Sono decenni che la questione è lasciata lì, sostanzialmente irrisolta. Una situazione di confusione e stallo che si protrae da troppo tempo e che soprattutto nel contesto attuale - con il turismo italiano che tenta di ripartire dopo essere stato colpito al cuore dall'emergenza sanitaria - rischia di mettere in ginocchio migliaia di imprese e di paralizzare gli enti locali, esposti ai rischi di un contesto normativo aggrovigliato e contradditorio", ricorda Gnassi.

"Questi provvedimenti provvisori, nella situazione attuale, sono comunque necessari. Bene quindi ma diciamo la verità: non possono essere la solita pezza, peggiore del buco precedente. Infatti sono oggi necessari, ma devono essere solo il viatico ad un intervento strutturale che consenta di togliere dall'imbarazzo centinaia di Comuni e migliaia di imprese, alle prese con una situazione surreale e ingestibile che ha come unico effetto quello di compromettere l'economia che fa leva sul settore turistico, già duramente penalizzata, bloccando di fatto anche i possibili investimenti per la rigenerazione e la modernizzazione delle spiagge e in generale dell'intero comparto".

"Credo che proseguendo nel confronto costante che Regioni e Comuni stanno portando avanti col ministro Garavaglia, si possa arrivare ad individuare una strategia chiara, per archiviare una volta per tutte il problema delle concessioni e soprattutto per iniziare a progettare quel Piano nazionale della costa indispensabile per il nostro Paese. Si arrivi dunque a una proposta italiana e la si tratti e la si concluda in Europa. Draghi, e il suo governo, può farlo".  

Mercoledì, 28 Aprile 2021 16:59

Prefettura: chiesti i "rinforzi" estivi

(Rimini) Nel corso di una recente riunione di coordinamento delle Forze di polizia è stato esaminato, tra l’altro, il ritorno del territorio in zona gialla, con conseguente "possibilità che abbiano a verificarsi condizioni di assembramento anche nelle fasce antimeridiane", corrispondenti al contemporaneo inizio delle attività scolastiche e di quelle commerciali. Si è deciso per "specifici controlli sono effettuati allo scopo di prevenire situazioni di criticità in tali fasce orarie", spiegano dalla prefettura.

"I dispositivi di vigilanza e controllo sono stati predisposti coinvolgendo pienamente anche le polizie locali con particolare riguardo agli scenari urbani nei quali l’impiego di tali operatori può risultare particolarmente incisivo ai fini della corretta osservanza delle disposizioni comportamentali anti covid-19". L’incontro è stato occasione anche "per fare il punto della situazione in ordine alla circostanza che con la graduale ripresa delle attività, per la provincia di Rimini si prospetta – come da consolidata tradizione – l’esigenza di salvaguardare al meglio il regolare svolgimento della stagione estiva per la quale, pur tra le molteplici difficoltà di carattere pratico prospettate dalla pandemia in atto, viene pronosticato un notevole afflusso turistico".

Aumento di presenze "che reca in sé un incremento dell’attività di prevenzione e di vigilanza sui versanti delle manifestazioni, dell’abusivismo commerciale, dei traffici aeroportuali e viabilistici, etc. Considerato, quindi, che questo territorio si connota per un’elevata capacità ricettiva, cui si affianca tutta una rete turistica  (stabilimenti balneari, parchi divertimento e tematici, locali pubblici, attività di ristorazione, etc. )  e che l’intero settore ha dimostrato,  con i previsti adeguamenti anti contagio, una eccezionale capacità di reazione alle restrizioni determinate dal Covid-19, il Prefetto – quale ulteriore esito della disamina con le Forze di polizia – ha chiesto agli organi centrali di valutare l’opportunità di elevare la soglia di tutela in ambito provinciale, attraverso un rafforzamento del dispositivo di controllo del territorio da attuare anche mediante l’impiego di maggiori risorse di personale da destinare in ausilio alle Forze dell’Ordine in servizio nella provincia di Rimini".

(Rimini) Sono 62 i nuovi positivi nella provincia di Rimini, si tratta di 26 pazienti di sesso maschile e 36 pazienti di sesso femminile; 30 asintomatici e 32 sintomatici. E nel dettaglio: 19 per sintomi; 41 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 2 test per categoria. Si possono stimare in circa 118 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 367.071 casi di positività, 642 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.609 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 70 anni in su, mentre da lunedì sono aperte le prenotazioni anche per la fascia d’età 65-69, con le prime vaccinazioni già effettuate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.557.122 dosi; sul totale, 496.486 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 271 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 257 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 359 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,7 anni. Sui 271 asintomatici195 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing16 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con gli screening sierologici5 tramite i test pre-ricovero. Per 51 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 129 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (103); poi Ravenna (78), Rimini (62), Forlì (59), Ferrara (58), Modena (53); quindi Parma (37), il Circondario Imolese (25), Cesena (20) e, infine, Piacenza (18). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.963 tamponi molecolari, per un totale di 4.371.911.A questi si aggiungono anche 12.646 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.874 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 308.683. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 45.545 (-2.255 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.505 (-2.216), il 95,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 23 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 75 anni); 2 nel parmense (entrambi uomini, di 70 e 74 anni); 2 a Reggio Emilia (una donna di 81 e un uomo di 64 anni); 4 nella provincia di Modena (una donna di 93 anni e 3 uomini, rispettivamente di 56, 76 e 84 anni); 6 nella provincia di Bologna (una donna di 71 anni e 5 uomini, rispettivamente di 64, 65, 73, 79 e 89 anni); 4 nel ferrarese (2 donne, di 87 e 96 anni, e 2 uomini, di 62 e 98 anni); 2 in provincia di Ravenna (entrambi uomini, di 78 e 92 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (entrambi uomini, di 54 e 78 anni). Nessun decesso nella provincia di Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.843.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 250 (+4 rispetto a ieri), 1.790 quelli negli altri reparti Covid (-43). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 28 a Parma (+3), 31 a Reggio Emilia (-1), 36 a Modena (+2), 64 a Bologna (invariato), 11 a Imola (invariato), 26 a Ferrara (-1), 12 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.839 a Piacenza (+18 rispetto a ieri, di cui 12 sintomatici), 25.964 a Parma (+37, di cui 20 sintomatici), 44.416 a Reggio Emilia (+103, di cui 53 sintomatici), 62.567 a Modena (+53, di cui 24 sintomatici), 78.490 a Bologna (+129, di cui 88 sintomatici), 12.262 a Imola (+25, di cui 10 sintomatici), 22.504 a Ferrara (+58, di cui 21 sintomatici), 29.071 a Ravenna (+78, di cui 53 sintomatici), 15.868 a Forlì (+59, di cui 42 sintomatici), 18.450 a Cesena (+20, di cui 16 sintomatici) e 34.640 a Rimini (+62, di cui 32 sintomatici).

(Rimini) Si chiamano Required Navigation Performance (RNP), e consentono agli aerei di seguire un percorso estremamente preciso tra punti nello spazio individuati attraverso l’utilizzo di sistemi di navigazione satellitare. Le nuove rotte, grazie all’affidabilità e alla precisione di questa tecnologia, garantiscono una gestione ottimale dei flussi di traffico. Dallo scorso 11 marzo, ENAV, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ha pubblicato le nuove procedure di partenza ed arrivo RNAV ed avvicinamento RNP sia per pista 31 che per pista 13, operative a partire dallo scorso 22 aprile. Queste innovative procedure satellitari si affiancano a quelle già esistenti di tipo convenzionale, basate su stazioni a terra (le cosiddette “radioassistenze”).

Grazie alle nuove procedure, l’Aeroporto di Rimini potrà godere di un incremento dell’operatività in determinate circostanze. In particolare, alcune limitazioni, dovute per esempio alle condizioni meteo e particolarmente penalizzanti nei momenti di picco del traffico, verranno meno. Questo si tradurrà in una maggiore efficienza, con una riduzione dei tempi di volo, e delle eventuali attese sia per gli aerei in arrivo sia per quelli in partenza con benefici anche ambientali in termini di minor consumo di carburante e di emissioni.

“Salutiamo con enorme soddisfazione e motivo di orgoglio la scelta di Enav di realizzare importanti investimenti in tecnologie innovative presso il nostro scalo rendendolo sempre più competitivo. Sono convinto che l’implementazione di queste nuove procedure, unitamente agli importanti investimenti che sta realizzando la società di gestione dell’aeroporto, ne rafforzeranno la capacità di attrazione di nuove compagnie generando così un beneficio diretto per tutto il territorio.”

(Rimini) L'amministrazione del Comune di Riccione nel 2020 ha portato avanti un piano "consistente" di investimenti in opere pubbliche. Un dato "significativo" che emerge dal documento di Rendiconto di gestione 2020 che sarà portato all'approvazione del Consiglio comunale domani sera. Dunque, nonostante nel primo anno della diffusione della pandemia, il Covid abbia fatto sentire i suoi effetti sull'economia italiana facendo registrare minori entrate tributarie ed extratributarie per oltre 7 milioni di euro per il Comune di Riccione (comunque compensate dai trasferimenti statali e regionali) l'amministrazione ha confermato il mantenimento degli equilibri di bilancio e degli investimenti in opere pubbliche.

Non hanno subito battute di arresto infatti le attività legate al piano triennale delle opere, fra cui si rammentano gli interventi principali quali la ristrutturazione dello Spazio Tondelli (600 mila euro), il restyling passeggiata Goethe (550 mila euro), scuola Capri (un milione e 288 mila euro), scuola Panoramica (746mila euro), manutenzione straordinaria strade (1 milione e 700 mila euro), le opere relative ai centri di Buon Vicinato come quella di viale Caravaggio (130 mila euro), la rotatoria di Via Formia (64 mila euro), il prolungamento e risagomatura di Via XIX Ottobre (480 mila euro per il primo lotto), l'impianto di illuminazione di Viale Ceccarini (200 mila euro), l'avvio delle attività relativa alla costruzione della Scuola Catullo (4.344.623,35), il nuovo Museo del Territorio (circa 4 milioni) e sottopasso di viale Ceccarini.

"Ci presentiamo con i conti comunali a posto e con un piano di investimenti in opere pubbliche che nonostante il perdurare della crisi dovuta alla pandemia ha permesso all'amministrazione di portare a casa tutti i progetti preventivati. Un ringraziamento va al settore finanziario del Comune di Riccione da parte del sindaco, di tutta la Giunta e mio - ha detto l'assessore al Bilancio, Luigi Santi -.  Il nostro lavoro da "formichine operose" ha permesso di accantonare nei fondi previsti dalle norme statali le risorse necessarie a garanzia in tempi difficili. Il 2020 è stato senz'altro un anno difficile, primo in cui abbiamo dovuto cambiare il nostro modo di lavorare per evitare i contagi e la comunità ne ha risentito. Abbiamo messo in campo gran parte delle risorse per far crescere la città con nuovi servizi, nuove strade e nuovi quartieri, nonostante ci sia stata una forte decrescita del gettito tributario. Il nostro modo ci procedere però ci regala ancora la possibilità di arrivare a maggio 2021 con un rendiconto in equilibrio". 

 

"Si tratta di un Bilancio che si conferma sano ed in buone condizioni, nonostante le problematiche legate al Covid che hanno avuto conseguenze importanti sui conti dei Comuni – dichiara la Responsabile dei Servizi Finanziari Dott.ssa Cinzia Farinelli – Faccio notare che questo Ente ha rispettato senza problemi la normativa in materia di accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità (pari al 100% dell'insoluto previsto) ed implementato il fondo contenzioso, elementi che garantiscono stabilità e certezza".

(Rimini) Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dall'Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, al 31/03/2021 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.075 imprese registrate (sedi), di cui 70.422 attive. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.320, di cui 88.047 quelle attive (+0,6% rispetto al medesimo periodo del 2020). L'imprenditorialità si conferma diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale).

Nel corso del primo trimestre del 2021 nell'aggregato Romagna si sono verificate 1.453 iscrizioni (+2,6% rispetto al dato del primo trimestre 2020) e 1.433 cancellazioni (-26,1%) (al netto di quelle d'ufficio), per un saldo positivo di 20 unità (nel primo trimestre del 2020 il saldo fu pari a -523); il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,02%, migliore del dato regionale (-0,13%) e in linea con quello nazionale (+0,08%). Nel confronto tendenziale con il 31/03/2020 si riscontra un aumento delle imprese attive pari allo 0,4%, superiore al dato regionale (+0,2%) e inferiore a quello nazionale (+0,9%).

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell'ordine: Commercio (23,3% sul totale delle imprese attive), stabile la dinamica (-0,1%); Costruzioni (14,9%), in aumento dell'1,3%; Agricoltura (12,4%), in flessione dello 0,6%; Alloggio e ristorazione (10,4%) in flessione dello 0,6%; Industria manifatturiera (8,4%), in moderata flessione (-0,4%), mentre le Attività immobiliari (8,1% l'incidenza) sono in aumento (+2,3%). Si segnala il ridimensionamento del settore "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,6% sul totale, -1,8% la dinamica tendenziale) che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici e "Trasporto e magazzinaggio" (3,1% l'incidenza, -3,0% la dinamica). Aumentano le imprese attive nei comparti "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,7%, con una crescita del 4,5%) e "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza del 3,0%, +3,8%).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,6%) è costituita come ditta individuale (che risultano stabili rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di persone (22,8%) e le società di capitale (20,4%), unica forma giuridica in aumento (+3,6%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Al 31 marzo 2021 le imprese artigiane attive sono 21.207 (il 30,1.% del totale), stabili (-0,2%) rispetto al medesimo periodo del 2020.

"I dati raccolti riportano, anche per le nostre realtà territoriali, segnali non negativi in termini di numerosità delle imprese, si tratta, però, di dati che devono essere contestualizzati all'interno della straordinarietà della situazione attuale. Il prolungato rallentamento delle attività economiche ha infatti alterato la movimentazione anagrafica: le cancellazioni sono diminuite, mentre le iscrizioni sono rimaste costanti. Tale dinamica, rilevata anche su altri territori, mostra chiaramente che sta emergendo un atteggiamento "riflessivo" da parte di molti imprenditori. Seppure si registrano grandi difficoltà, prevalgono il desiderio e la forza di resistere, nella speranza che al più presto si manifesti la ripresa. Occorre poi ricordare anche che la demografia è da considerarsi una "variabile lenta", perché ad un progetto di impresa corrisponde quasi sempre, oltre che a una forma di auto impiego, anche un progetto di realizzazione personale, e cioè, di vita. Pertanto, per un imprenditore, chiudere la propria impresa significa molto di più che far finire un progetto economico – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Va, inoltre, evidenziato che anche gli interventi di tutela e di incentivo di livello nazionale, per quanto giunti in ritardo e per quanto di modesta entità, hanno contribuito al mantenimento della base imprenditoriale. Aggiungo che questo stato di cose è in gran parte connesso alla capacità di resilienza dei nostri imprenditori ed parimenti connesso alle aspettative di miglioramento della situazione complessiva, miglioramento favorito anche dall'arrivo dell'estate e dal progredire delle vaccinazioni.

La Camera di commercio della Romagna è al lavoro, insieme alle altre Istituzioni e alle Associazioni di Categoria, per dare risposte concrete e tempestive alle richieste del mondo imprenditoriale e per riavviare la crescita economica dei nostri territori, anche attraverso i progetti e le ingenti risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".

 

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Rimini. Alla data in esame (31/03/2021), in provincia di Rimini si contano 39.477 imprese registrate, delle quali 34.115 attive. Alla stessa data le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 48.845 delle quali 43.157 attive (+0,8% rispetto al 31/03/2020). L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 101 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale).

Nel corso del primo trimestre 2021 si sono verificate 795 iscrizioni (+4,6% rispetto a quelle del medesimo trimestre del 2020) e 683 cancellazioni (-30,9%) (al netto di quelle d'ufficio), con un saldo positivo di 112 unità (nel primo trimestre del 2020 fu pari a -229 unità); +0,28% è il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (-0,13%) e nazionale (+0,08%).

Nel confronto con il primo trimestre del 2020 si riscontra una crescita delle imprese attive (+0,7%), superiore al dato regionale (+0,2%) e in linea con quello nazionale (+0,9%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello delle principali aggregazioni territoriali, sebbene si possano notare tendenze interessanti; in aumento le imprese nel Comune di Rimini (+0,8%) - dove si concentra il 43,7% delle imprese del territorio provinciale – e nel Comune di Riccione (+1,1%); aumentano anche nelle zone montane (+3,6%), nelle Vallate (+0,7%) e nell'Area del Basso Conca (+0,8%).

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell'ordine, il Commercio (25,1% incidenza sul totale delle imprese attive) stabile (+0,2%); le Costruzioni (14,4%) in aumento dell'1,9%; Alloggio e ristorazione (13,6%) in flessione dello 0,8% e le Attività immobiliari (9,8%) in crescita dell'1,9%. Le imprese attive nel settore Manifatturiero (7,4% del totale) sono in crescita dello 0,6%, quelle agricole (7,1% del totale) stabili (-0,2%), mentre le "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,3% sul totale) che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici, si sono ridotte dello 0,8%. Crescono le imprese nelle "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,7%, +5,6% la variazione) e nel "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza 3,4%, +3,3% la dinamica). In flessione le imprese del comparto "Trasporto e magazzinaggio" (-2,9%), che costituiscono il 2,7% del totale.

Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (52,0% sul totale, +0,3% la dinamica annuale), seguite dalle società di persone (24,4%); le società di capitale (21,8%) risultano in aumento (+3,9%), analogamente agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Al 31 marzo 2021 le imprese artigiane attive sono 9.484 (il 27,8% del totale), in aumento dello 0,3% rispetto al medesimo periodo del 2020.

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