2 giugno
Vaccini: open day in fiera | Festa della Repubblica | Pd, Maresi declina l’invito
Vaccini, gli hub interaziendali saranno operativi dal 9 giugno
(Rimini) L'iniziativa presentata alla Regione da Confcooperative Romagna, Confindustria Romagna e Legacoop Romagna per avviare un progetto vaccinale interaziendale basato su tre hub, uno per provincia della Romagna, ha ricevuto una prima valutazione positiva: nella giornata di oggi, i laboratori individuati sono oggetto di sopralluogo da parte dell'Asl Romagna e dal 9 giugno potranno cominciare le vaccinazioni dei dipendenti delle imprese che ne hanno fatto e ne faranno richiesta. Ad oggi, si tratta indicativamente di 200 aziende che danno lavoro a 18mila persone. Lo rende noto Legacoop.
Le strutture sanitarie individuate sono Ausilio, con il supporto operativo di Corofar soc. coop. presso la sede di quest'ultima per la provincia di Forlì-Cesena, Ravenna Medical Center per la provincia di Ravenna e Nuova Ricerca per la provincia di Rimini. Le aziende interessate che ancora non lo abbiano fatto possono inviare alle Associazioni l'allegato 4D delle linee guida regionali, indicando il numero complessivo dei collaboratori da vaccinare, nelle modalità previste dalle linee guida regionali.
Ci saranno a disposizione giornate di accesso per i dipendenti delle proprie associate: ogni associazione supporterà le imprese nella fase di prenotazione delle vaccinazioni dei lavoratrori, con modalità che saranno direttamente comunicate alle imprese che si sono prenotate sulla base di un piano operativo in via di definizione. Successivamente, le imprese comunicheranno ai propri dipendenti le istruzioni per fissare in autonomia – mediante software ad hoc – il proprio appuntamento, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa privacy.
Aggiornamento coronavirus: 6 positivi, un decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 383.986 casi di positività, 107 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.064 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,5%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 2.685.130 dosi; sul totale, 990.777 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 38 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 56 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 48 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39 anni. Sui 38 asintomatici, 25 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 4 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, nessuno con gli screening sierologici, 3 tramite i test pre-ricovero. Per 6 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 37 nuovi casi, seguita da Cesena (14). Poi Ravenna (11), Modena (9), Piacenza (8). Seguono Forlì (7), Parma e Rimini(entrambe 6 casi), Reggio Emilia (5); quindi il Circondario Imolese (3) e, infine, Ferrara (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Il Report settimanale sull’andamento dell’epidemia in regione contiene anche i dati di contagio in ambito scolastico. In particolare, i dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato, a partire dal 14 settembre 2020, inizio delle scuole, fino al 30 maggio 2021, rispettivamente studenti/alunni e docenti/operatori scolastici di servizi educativi 0-3 anni, scuole per l’infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado. Oltre al numero assoluto, è anche indicata la percentuale dei casi positivi rispetto a tutti i casi di positività registrati in Emilia-Romagna nello stesso periodo. Infine, una tabella fotografa la situazione contagi in ambito scolastico nel periodo 17- 30 maggio 2021, nel quale si sono registrati 626 nuovi casi fra bambini e studenti/alunni dai servizi 0-3 anni alle superiori e 48 nuovi casi fra docenti e personale scolastico.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.968 tamponi molecolari, per un totale di 4.780.826. A questi si aggiungono anche 10.096 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 959 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 356.379. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 14.418 (-855 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 13.800 (-843), il 95,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi: 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 90 anni); 1 nella provincia di Ravenna (un uomo di 63 anni), e 1 nel riminese (un uomo di 69 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.189.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 95 (-5 rispetto a ieri), 523 quelli negli altri reparti Covid (-7). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 8 a Parma (invariato), 11 a Reggio Emilia (-1), 15 a Modena (-1), 35 a Bologna (invariato), 4 a Imola (invariato), 6 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), 1 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 5 a Rimini (-3).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.521 a Piacenza (+8 rispetto a ieri, di cui 8 sintomatici), 28.132 a Parma (+6, di cui 1 sintomatici), 46.721 a Reggio Emilia (+5, di cui 2 sintomatici), 65.329 a Modena (+9, di cui 6 sintomatici), 81.938 a Bologna (+37, di cui 19 sintomatici), 12.581 casi a Imola (+3, di cui 3 sintomatici), 23.082 a Ferrara (+1, non sintomatico), 30.304 a Ravenna (+11, di cui 9 sintomatici), 16.883 a Forlì (+7, di cui 7 sintomatici), 19.422 a Cesena (+14, di cui 9 sintomatici) e 36.073 a Rimini (+6, di cui 5 sintomatici)
Gnassi: vita da sindaci "a brandelli" (lettera)
Caro Direttore,
è di questi giorni il dibattito nazionale sulla fatica del mestiere di sindaco. Recenti episodi riportati dalla cronaca hanno fatto riemergere un argomento che ha l'andamento di un fiume carsico: su e giù, a seconda delle notizie, soprattutto giudiziarie e in particolare di assoluzioni dopo anni e anni di calvario personale e professionale dovuti a spettacolarizzazione mediatica e politica. Dico subito che non mi scandalizzo, così come non faccio retorica: per fare il sindaco non basta 'amare la propria città', il nobile sentimento deve essere accompagnato da quella che Gadda chiama 'cognizione del dolore' fino al masochismo. In qualche bar potrebbero tradurre con 'te non sei normale'.
E sì perché oggi il sindaco è un sacco delle botte ormai ridotto a brandelli visto che in tanti, negli ultimi 10 anni, hanno infierito su esso. Lo hanno fatto le forze populiste, distruggendo per i loro interessi il primo portone a cui bussano i cittadini. Lo ha fatto la politica centrale tutta che, dall'inizio del nuovo millennio, non ha esitato un secondo a legiferare e interpretare per scaricare ogni responsabilità da sé ai livelli istituzionali territoriali, sperando di allontanare responsabilità e allo stesso tempo riverginizzarsi agli occhi dell'opinione pubblica. Il risultato che le leggi approvate sono oggettivamente colpevolizzanti ogni primo cittadino che, dice bene il sindaco di Parma Pizzarotti, deve sempre avere l'ultima parola ma mai l'ultimo potere. I casi giudiziari, anche quelli clamorosi, sono solo la punta dell'iceberg di una fatica quotidiana molto più grande. Ogni passo è pesante il doppio rispetto alla normalità: devi rispondere di tutto, dai TSO ai fiumi che rischiano di esondare, a vicende di espropri vecchi di 30 anni, a simultanei rischi di abuso d'ufficio o omissioni d'atti d'ufficio o altro se firmi le tonnellate di atti riguardanti tutto e preparate dagli uffici. In buona sostanza rischi di essere accusato se stai fermo e rischi di pagare di persona se fai, su qualsiasi tema, un asilo, una strada, una infrastruttura. Io, come sindaco, ho avuto cause per milioni di euro, specie nel periodo dello stop al cemento. Se le avessi perse, avrei pagato personalmente, non so come e non so quando. Mio padre se ne è andato, avendo negli occhi e nelle orecchie un'accusa infamante avanzata verso il sindaco, suo figlio: associazione a delinquere, poi caduta. E' vero che mi ha aiutato a reggere la solidarietà dei riminesi 'sappiamo chi sei'. Ma è altrettanto vero che le polemiche, le accuse, il leggere sugli organi d'informazione di essere 'alla sbarra', ti scava dentro e ti fa chiedere, quando esci di casa la mattina, con quali occhi ti guarderanno le persone per strada.
Oggi che la politica pare accorgersi dei sindaci, al di là di qualche solidarietà di circostanza non pensa affatto che la soluzione più semplice sarebbe quella di non lasciare soli i sindaci. Le regole, le leggi, le istituzioni devono stare sopra ogni cosa e prima di tutto. I suoi rappresentanti sono sempre, in qualche modo, coinvolti: è un prezzo che devi mettere in conto. Ma è un conto che non può distruggere le persone e il ruolo istituzionale stesso. I sindaci non hanno voce in Parlamento e questo spesso provoca strabismo tra leggi promulgate e la loro concreta praticabilità. I parlamentari non vengono quasi mai scelti tra chi ha esperienza diretta di governo locale: sono partiti e correnti a completare l'album di figurine di Camera e Senato. Ci sono stati casi di sindaci ai vertici di istituzioni. Ma sono sporadici, casuali. Non esiste una riforma istituzionale organica che preveda il coinvolgimento strutturale dei sindaci nel dibattito e nelle decisioni nazionali: a chi guida le città solo responsabilità e colpe. Rivedere ruolo e riorganizzazione sarebbe semplice, ma tutto sommato scomodo per populisti e menefreghisti, quindi meglio lasciare tutto così come è. Meglio una dichiarazione di solidarietà dopo un'assoluzione venuta ad anni di distanza dalle accuse che rovinarono vite che assumersi una responsabilità istituzionale e etica. Ovviamente sino al prossimo caso.
Elezioni, "work in progress" per la coalizione di centrosinistra
(Rimini) "Siamo nella fase 'lavori in corso'", spiega il segretario provinciale dle Pd Filippo Sacchetti dopo la riunione della coalizione del centro sinistra in vista delle prossime elezioni amministrative che si è tenuta nel pomeriggio di ieri. Al tavolo "allargato"delle forze politiche e civiche cittadine ha partecipato anche il segretario regionale Paolo Calvano. L'obiettivo ancora non centrato è quello dell'individuazione di un candidato sindaco che possa coalizzare tutte le diverse anime presenti. "Durante la discussione, molto positiva, sono emersi temi e indicazioni di persone, civiche e politiche di alto profilo, aderenti al perimetro della coalizione, dalle qualità adatte a rappresentare l'obiettivo condiviso da tutti di continuare nel cammino qualitativamente elevato di governo della città, capace di tenere insieme tutte le forze del tavolo. Durante la settimana verrà organizzato un nuovo incontro della coalizione per definire nel dettaglio programmi, nomi e percorso", si legge nella nta diramata dalla coalizione.
1 giugno
Si riapre al chiuso | Ex nuova questura: tutto da rifare | Pink week a fine luglio
No superbonus hotel, Corsini: "Molto grave"
(Rimini) “Se il Governo avesse davvero fatto marcia indietro cancellando il Bonus 110% per la ristrutturazione degli alberghi e delle strutture ricettive, sarebbe un fatto molto grave. Il turismo è un settore che è stato massacrato dalla pandemia e non può, in alcun modo, essere ancora penalizzato da decisioni incomprensibili. Se è vero che il settore è un driver fondamentale per la ripartenza, in Emilia-Romagna contribuisce per il 14% al Pil regionale, allora bisogna agire su ogni leva per sostenerlo in questa fase delicata e il Bonus è uno strumento efficace per la competitività delle imprese, anche per rilanciare l’offerta nei mercati nazionali e internazionali. Il Governo piuttosto prenda esempio dall’Emilia-Romagna che ha investito la scorsa legislatura 50 milioni di euro per la riqualificazione alberghiera e proseguirà nell’attuale con nuove risorse”.
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, commenta alcuni lanci d’agenzia sulla cancellazione del Bonus da parte del Governo per la ristrutturazione delle strutture ricettive.
“Siamo al fianco dei nostri lavoratori e operatori turistici- prosegue Corsini- e utilizzeremo tutti i canali possibili per far riparare questa decisione assurda. Lo ripeto, adesso è il momento di sostenere le nostre imprese, di dare, non di togliere. Ci attiveremo quindi subito per far reintegrare il Bonus e chiedo fin da ora al ministro Garavaglia di intervenire immediatamente per risolvere questa situazione”.
Aggiornamento coronavirus: 22 positivi, un decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 383.879 casi di positività, 188 in più rispetto a ieri, su un totale di 8.506 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,2%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 2.655.315; sul totale, 978.330 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 81 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 85 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 124 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,5 anni. Sugli 81 asintomatici, 71 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, nessuno individuato attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con gli screening sierologici, 3 tramite i test pre-ricovero. Per 3 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 38 nuovi casi, seguita da Parma (32). Poi Bologna (24), Rimini (22), Forlì (20). Seguono Cesena (15), Ravenna(14), Reggio Emilia (11); quindi il Circondario Imolese (7), Piacenza (3) e, infine, Ferrara (2). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 5.121 tamponi molecolari, per un totale di 4.769.858. A questi si aggiungono anche 3.385 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 672 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 355.420. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 15.273 (-487 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.643 (-497), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi: 2 in provincia di Bologna (entrambi uomini, di 81 e 93 anni); 1 nel riminese (un uomo di 67 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.186.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 100 (+1 rispetto a ieri), 530 quelli negli altri reparti Covid (+9). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 8 a Parma (-1), 12 a Reggio Emilia (+1), 16 a Modena (invariato), 35 a Bologna (invariato), 4 a Imola (+1), 6 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), 1 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 8 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.513 a Piacenza (+3 rispetto a ieri, di cui nessuno sintomatici), 28.126 a Parma (+32, di cui 16 sintomatici), 46.716 a Reggio Emilia (+11, di cui 9 sintomatici), 65.320 a Modena (+38, di cui 26 sintomatici), 81.901 a Bologna (+24, di cui 17 sintomatici), 12.578 casi a Imola (+7, di cui 7 sintomatici), 23.081 a Ferrara (+2, di cui 2 sintomatici), 30.293 a Ravenna (+14, di cui 11 sintomatici), 16.876 a Forlì (+20, di cui 10 sintomatici), 19.408 a Cesena (+15, di cui 6 sintomatici) e 36.067 a Rimini (+22, di cui 3 sintomatici).
Caffè al banco? Da domani si può. Sadegholvaad: grazie a operatori e loro sacrifici
(Rimini) Prendere un caffè al banco, mangiare seduti all’interno di un ristorante, tornare al piacere delle ‘tavolate’ con gli amici. Con il 1 di giugno scatta una nuova fase di allentamento delle restrizioni anti-Covid, che permetterà un ulteriore passo avanti verso il ritorno ad alcune consuetudini della quotidianità e della socialità. In zona gialla i ristoranti potranno accogliere i clienti al chiuso, sarà possibile tornare a consumare al banco dei bar, così come dei pub e delle gelaterie, cadrà il limite dei quattro commensali non conviventi che possono stare seduti allo stesso tavolo, assicurando la giusta distanza tra i tavoli e il rispetto della capienza massima.
"Una data attesa dai titolari dei quasi mille pubblici esercizi del nostro territorio, che in questa primavera hanno stretto i denti e si sono fatti carico di sacrifici in attesa che la campagna vaccinale e le misure di prevenzione messe in campo dessero i risultati attesi rispetto al contenimento di un virus che oggi pare essere finalmente depotenziato", commenta l'assessore al commercio del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad. "Sono stati mesi complicati, alle prese restrizioni poco compatibili con la gestione delle attività, ma necessarie per poter affrontare una fase in cui la campagna di immunizzazione non viaggiava ancora a pieno ritmo e con l’epidemia che continuava a far segnare numeri importanti".
"Sapevamo sarebbe stata una ripartenza necessariamente graduale, ma la città ancora una volta ha saputo reagire, come dimostra l'adesione al progetto 'Rimini open space', opportunità a cui hanno finora aderito oltre 270 pubblici esercizi, che hanno così potuto utilizzare gratuitamente maggiori spazi all’esterno per ampliare il proprio locale e accogliere i clienti. Una possibilità che ha dato modo a tanti esercenti di lavorare, traghettandoci a questo 1 giugno che ci dà una spinta in più per guardare con un nuovo ottimismo all’estate. Un’estate che possiamo dire si sia aperta ieri, con un primo week end di stagione balneare che per i movimenti registrati sulle nostre spiagge e nei nostri locali, lascia davvero ben sperare per le prossime settimane”, conclude Sadegholvaad.
Viaggi: dal 1 giugno tamponi all'aeroporto
(Rimini) All'aeroporto di Rimini è stato reso disponibile un punto per effettuare i tamponi rapidi per l'individuazione del coronavirus. "Lo abbiamo fatto - spiegano dalla società di gestione Airiminum - per venire incontro alle esigenze dei passeggeri che dovranno sottoporsi al tampone per poter viaggiare in Europa". Ad effettuare i test, a partire da martedì 1 giugno, cioè da domani, sarà la Croce Blu. Il servizio è disponibile tutti i giorni e prenotabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 al numero 340 9576956. L’esito del tampone sarà oggetto di una certificazione medica idonea a garantire gli spostamenti fra i Paesi dell’accordo Schengen.