Rilancio: 14 milioni per sostenere famiglie e imprese
(Rimini) Risorse per sostenere il rilancio delle imprese, per aiutare le famiglie in difficoltà e per affrontare la ripartenza dedicando un'attenzione alla scuola, all'ambiente e alla cultura. La manovra economica del comune di Rimini ha il valore di circa 14 milioni di euro possibile attraverso l'utilizzo dei fondi intercettati dall'Amministrazione per l'emergenza Covid-19 e che consentirà di rendere operativi entro il 2021 investimenti strategici per il rilancio dell'economia locale, per aiutare chi ha subito maggiormente il contraccolpo della crisi emergenziale e per far sì che la città possa avere gli strumenti per affrontare la fase della post-pandemia.
"E' una sorta di Recovery per Rimini - spiega l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – una manovra di bilancio straordinaria che interverrà in maniera mirata e chirurgica sulla base delle esigenze della città. Non si tratta di ristori a pioggia, distribuiti senza criterio, ma sarà un abito cucito su misura su Rimini, per il rilancio della sua economia, per rispondere alle necessità delle famiglie più esposte e contribuire alla tenuta sociale, per irrobustire quei settori su cui si poggerà la ripartenza. Si andrà quindi a supportare le nostre imprese, attraverso le riduzioni Tari per quasi 7.800 attività; si guarderà alle famiglie, sia con interventi di abbattimento di rette per i servizi sia supportando le famiglie più esposte nella ricerca e mantenimento dell'abitazione. E ancora, si investirà sulla scuola, sull'allestimento degli spazi outdoor per la scuola e per lo sport, sulla cultura, sul verde".
Il sostegno alle imprese. Un maxi investimento a sostegno delle imprese travolte dall'ondata pandemica. Quasi il 38% delle risorse del fondo Covid – circa 5,3 milioni di euro - saranno destinate ad abbattere la Tari per le utenze non domestiche, con riduzioni che andranno da un minimo del 10% fino anche ad arrivare all'azzeramento per le categorie più colpite dall'emergenza sanitaria, come cinema e palestre. L'intervento - che prevederà una modifica del Regolamento TARI in fase di discussione - è rivolto alle attività economiche che hanno subìto maggiori danni economici e restrizioni a causa dei periodi di chiusura e della riduzione delle presenze dovuta alla limitazione alla circolazione. La misura complessivamente interesserà 7.770 attività, pari a circa il 68% delle utenze non domestiche del territorio comunale di Rimini. La proposta al vaglio prevede abbattimenti per stabilimenti balneari (10%), attività del settore commercio e terziario (30%), strutture ricettive, ludiche e della ristorazione (40%), scuole secondarie di secondo grado e di formazione (40%) stagionali (40%), fino all'esenzione (100%) per le attività che già nella prima ondata di pandemia erano state costrette alla sospensione e che hanno subito le chiusure più ampie: teatri, cinema, impianti sportivi e palestre, fiere, centri congressi, sale da ballo, discoteche.
Oltre all'intervento sulla Tari, attraverso il fondo si andrà a garantire l'intervento sul canone occupazione suolo pubblico, per un investimento di circa 100mila euro, che coprirà l'esenzione dal pagamento fino al 31 dicembre 2021 per i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, e la riduzione del 50% per tutte le altre occupazioni (negozi, parcheggi, edicole, ambulanti).
"Un intervento che consentirà davvero di dare respiro alle attività economiche, penso in particolare alle imprese che più di altre hanno dovuto tenere le serrande abbassate durante la terribile emergenza che abbiamo vissuto – sottolinea l'assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – Con le riduzioni Tari e Cosap, quest'ultima integrata al progetto Rimini Open Space, mettiamo in campo un aiuto concreto per attraversare questa stagione ancora difficile e mettere le basi per investire sul futuro. È uno sforzo importante, dall'eccezionale valenza economica e sociale".
Il sostegno alle famiglie. Diritto all'educazione e sostegno all'abitare: su questi due pilastri si poggia la manovra dedicata alle famiglie che più hanno subito il contraccolpo dell'emergenza Covid. Per il capitolo scuola, circa 500 mila euro serviranno all'abbattimento delle tariffe dei centri estivi – a fronte dell'aumento di oneri per l'organizzazione del servizio, derivanti dall'incremento del rapporto personale /bambini e dei costi sulla sicurezza, oltre a coprire i maggiori costi per la riapertura di tutti i servizi educativi e scolastici per il prossimo anno scolastico.
Circa 900mila euro saranno dedicati alla precarietà abitativa, saranno cioè destinati a quelle famiglie socialmente ed economicamente più fragili che hanno risentito della crisi pandemica, perché hanno perso il lavoro e hanno visto improvvisamente ridurre il proprio reddito. Si interverrà quindi sulle situazioni più complesse (sfratto intimato, sistemazioni precarie) con azioni mirate per proprietari di immobili e inquilini (garanzie fino a 12 mesi di canone più le spese legali per ridurre il rischio per i proprietari; contributi una tantum per l'inquilino che entra in un nuovo appartamento; contributi una tantum per l'inquilino in difficoltà nel far fronte agli obblighi contrattuali). A questa misura si aggiungono i circa 278 mila euro già stanziati a copertura del fondo per le riduzioni Tari per le categorie più deboli, che consentirà ad oltre 1.300 famiglie di accedere ad una riduzione pari al 90% sull'importo a debito TARI per l'anno 2021, scontato direttamente in bolletta.
Il sostegno alla cultura: le arene e la tecnologia. Tra i settori più colpiti della pandemia c'è lo spettacolo dal vivo e con esso tutto un sistema economico e occupazione per mesi rimasto in stand-by. Già lo scorso anno il Comune di Rimini ha lanciato il progetto "E la chiamano Rimini", per riaccendere le luci, rimettere in moto gli ingranaggi e dare spazio alle realtà e agli artisti locali. Le risorse – circa 650mila euro – serviranno ad allestire le arene estive sotto le stelle, un circuito di spazi all'aperto diffuse nella città. Non si guarda però solo all'estate che è alle porte, ma si progetta il futuro, nell'ottica di ripensare gli spazi culturali della città alla luce delle nuove esigenze e potenzialità che la pandemia ha portato alla ribalta. Una quota importante di risorse sarà quindi dedicata a implementare la dotazione tecnologica per la diffusione in streaming e all'aperto degli spettacoli teatrali e dei concerti, per nuovi servizi e programmi digitale per i contenitori museali, per arricchire le visite attraverso contenuti digitali e multimediali quali podcast, virtual tour, app, video, gallery.
Il verde, l'outdoor education, lo sport. Il verde per la salute e per un nuovo modo di vivere gli spazi urbani. Per incentivare l'outdoor education sono previsti interventi per allestire con giochi e attrezzature i giardini interni delle scuole comunali e statali e i parchi pubblici che confinano con le scuole e che vengono utilizzati per le attività educative e didattiche. Per promuoverelo sport, parchi, spazi all'aperto, cortili di pertinenza delle scuole diventano quindi spazi da riprogettare attraverso l'installazione di attrezzature leggere e amovibili quali reti per volley e minivolley, canestri per basket e minibasket, tappetini e attrezzistica varia. Per migliorare la qualità ambientale e urbana l'Amministrazione metterà a dimora nuove alberature (alberi già grandi di 3-5 metri di altezza) nei viali e nei parchi della città.
La digitalizzazione della Pa. Quasi 1,5 milioni saranno dedicati a favorire quanto più possibile la digitalizzazione dei processi della pubblica amministrazione, attraverso l'implementazione servizi telefonici (voip), la realizzazione di un portale che raccolga in un'unica piattaforma i servizi al cittadino, la digitalizzazione archivi anagrafici e l'implementazione dell'applicativo rette scolastiche.
Aggiornamento coronavirus: 8 positivi, 53 guariti, un decesso
(Rimini) Sono 8 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 4 pazienti di sesso maschile e 4 paziente di sesso femminile; 2 asintomatici e 6 sintomatici. E nel dettaglio: 1 per sintomi; 6 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; per 1 caso la pratica non è ancora conclusa. Si possono stimare in circa 53 le guarigioni. Oggi è stato comunicato 1 decesso: un paziente di sesso maschile di Cattolica di 72 anniDall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 385.070 casi di positività, 99 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.285 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,5%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che si estende anche gli under40. In Emilia-Romagna, infatti, da ieri sono aperte le prenotazioni per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (quindi i nati dal 2002 al 2009); poi si procederà, in maniera scaglionata, in ordine anagrafico: domani, mercoledì 9, sarà la volta delle prenotazioni per i 35-39enni, venerdì 11 per i 30-34enni e a seguire con finestre distanziate di due o tre giorni per le altre fasce di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 2.950.260 dosi; sul totale, 1.070.533 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 42 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 39 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 59 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,4 anni. Sui 42 asintomatici, 30 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing e 10 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione. Per 2 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con nuovi 25 casi, seguita da Modena (17), Piacenza e Ravenna (entrambe con 10 casi); poi Cesena e Rimini (con 8 casi), Forlì (7), Ferrara (6), Reggio Emilia (4). Infine, Parma (3) e il Circondario Imolese (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.592 tamponi molecolari, per un totale di 4.833.558. A questi si aggiungono anche 10.693 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 94in più rispetto a ieri e raggiungono quota 360.892. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 10.959 (-2 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.503 (+18), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 7 nuovi decessi:1 in provincia di Piacenza (un uomo di 64 anni); 1 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 71 anni); 1 in quella di Modena (un uomo di 87 anni); 2 nella provincia di Bologna (entrambe donne, rispettivamente di 78 e 89 anni); 1 nella provincia di Ferrara (una donna di 84 anni) e 1 nel riminese (un uomo di 72 anni). Nessun decesso nelle province di Parma, Ravenna e Forlì-Cesena In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.129.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 70 (-2 rispetto a ieri), 386 quelli negli altri reparti Covid (-18). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1), 5 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 8 a Reggio Emilia (-2),14 a Modena (invariato), 27 a Bologna (+1), 2 a Imola (-1), 2 a Ferrara (-1), 1 a Ravenna (invariato), nessuno a Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 6 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.574 a Piacenza (+10 rispetto a ieri, di cui 1 sintomatico), 28.273 a Parma (+3, di cui 2 sintomatici), 46.810 a Reggio Emilia (+4, di cui 4 sintomatici), 65.481 a Modena (+17, di cui 12 sintomatici), 82.125 a Bologna (+25, di cui 17 sintomatici), 12.606 casi a Imola (+1, non sintomatico), 23.122 a Ferrara (+6, di cui 2 sintomatici), 30.402 a Ravenna (+10, di cui 6 sintomatici), 17.000 a Forlì (+7, di cui 3 sintomatici), 19.520 a Cesena (+8, di cui 4 sintomatici) e 36.157 a Rimini (+8, di cui 6 sintomatici).
Viabilità Rimini nord: ztl in arrivo
(Rimini) Sono stati due gli incontri che si sono svolti ieri sera, a Torre Perdera e a Viserba, in cui gli assessori Roberta Frisoni, Jamil Sadegholvaad e Mattia Morolli hanno incontrato i residenti e i commercianti della zona, per spiegare loro come funzionerà la regolamentazione della circolazione e la zona a traffico limitato del nuovo parco del mare nord. Un progetto complessivo di rigenerazione urbana che prendere una nuova mobilità del lungomare nord e che avrà una sua regolamentazione come zona a traffico limitato con una serie di varchi elettronici. Il progetto complessivo, previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), intende proseguire e completare il disegno di modernizzazione della città attraverso anche una pianificazione della mobilità nella zona turistica. Pianificazione che nel parco del mare nord prevede la regolamentazione degli accessi al lungomare dei differenti flussi veicolari e della logistica delle merci, sia in relazione all' accessibilità dell'area che alla realizzazione dei parcheggi a servizio della nuova infrastruttura.
Nei periodi di apertura il senso di marcia sul lungomare sarà con direzione Bellaria Rimini. Questa estate sarà possibile circolare in entrambe le direzioni su via Sacramora.
Sanità, tre nomine per Rimini
(Rimini) Tre nuovi incarichi di direzione per la guida di altrettanti strutture complesse che rivestono un ruolo chiave nell’ambito dell’organizzazione aziendale, sia sul fronte della medicina territoriale che sul versante ospedaliero, sono state attribuite oggi dalla Asl Romagna. Il dottor Vincenzo Domenichelli è stato scelto a capo dell’’Unità Operativa di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale Infermi, il dottor Franco Borgognoni ha assunto l’incarico di direttore dell’Unità Operativa Igiene Pubblica e la dottoressa Cristina Fabbri è stata designata direttore della Direzione Infermieristica e Tecnica per l’ambito riminese.
I tre professionisti, che provengono dall’organico interno dell’Azienda, sono stati presentati ufficialmente oggi a Rimini, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la presenza del direttore generale Asl Romagna Tiziano Carradori del direttore sanitario Ausl Romagna Mattia Altini e del direttore del Presidio ospedaliero Francesca Raggi. “Con queste nomine presentiamo oggi una tappa importante del percorso di completamento della copertura di direzione di strutture complesse che ha riguardato tutta l’Azienda Usl della Romagna ", ha sottolineato il direttore generale Tiziano Carradori. "Si tratta di tre strutture che assicurano servizi di particolare rilevanza per l’ospedale e per il territorio. E’ un investimento importante per il mantenimento e lo sviluppo delle caratteristiche di qualità che contraddistinguono i servizi aziendali”.
"Quando questa Direzione si è insediata in Romagna c'erano 54 strutture complesse non coperte – ha affermato il direttore sanitario Mattia Altini - Con grande impegno siamo riusciti ad istituire e a coprire, in pochi mesi, ben 30 di quelle strutture. E’ un risultato importante. Rivolgo un ringraziamento a coloro che hanno garantito la continuità della attività prima di queste nomine”.
“In una fase storica in cui si parla di integrazione e approccio multidisciplinare – ha affermato la dottoressa Raggi - dobbiamo essere tutti orgogliosi di far parte di questa grande squadra. Durante la pandemia questo ospedale non si è mai fermato, grazie al coraggio e al prezioso lavoro di tutti i professionisti, con una attenzione verso il paziente che non è mai venuta meno. Ci aspettano nuove importante sfide, che porteremo avanti insieme, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza e delle cure”.
A14: casello chiuso. Frisoni: "Sarti e Croatti avrebbero potuto evitarlo"
(Rimini) "Ma i parlamentari Sarti e Croatti sanno che lavoro fanno?". Secondo l'assessore per la pianificazione del territorio del comune di Rimini Roberta Frisoni, "il dubbio è legittimo vista la loro nota congiunta in cui esprimono perplessità per i lavori realizzati da Autostrade al casello di Rimini Sud". Autostrade, spiega Frisoni, "è una concessionaria che opera in base a convenzioni siglate con il Governo e con Anas e ora sta diventando una controllata pubblica, tramite l'acquisto delle azioni da parte di Cassa Depositi e Prestiti. Quindi il Governo e il Parlamento hanno l'autorità e la responsabilità eventuali per imporre al management i cronoprogrammi per i diversi interventi sulla grande rete viaria del Paese".
Società Autostrade "ha comunicato a fine maggio al Comune di Rimini, praticamente un giorno per l'altro, che avrebbe dovuto chiudere il cavalcavia verso la Superstrada di San Marino perché dopo un sopralluogo sono emerse criticità statiche che impongono un intervento urgente. Questo afferma Autostrade, su cui lo Stato italiano esercita il suo ruolo di regolatore e ormai anche di proprietà, Stato che ha come diretti rappresentanti i due parlamentari riminesi, evidentemente inconsapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità", ribadisce Frisoni. A meno che "non vogliano affermare che Autostrade abbia mentito, ingigantendo l'urgenza di un intervento che Sarti e Croatti derubricano come semplice manutenzione. In poche parole, Sarti e Croatti avrebbero ben potuto dire la loro, in precedenza, se solo avessero svolto il lavoro per cui sono (discretamente) pagati dagli italiani. In ogni caso interventi come questi, dove ricordo si sta agendo su un cavalcavia, se sono da fare si fanno e basta quando servono, prima di tutto per tutelare i cittadini, proteggendoli dai pericoli potenziali e reali".
A14, casello chiuso per lavori. 5Stelle: bisognava scegliere tempi diversi
(Rimini) "Ha destato non poche perplessità e parecchi malumori la notizia della chiusura fino al 20 giugno prossimo dell'ingresso del casello della A14 di Rimini Sud per consentire il completamento dei lavori di manutenzione del cavalcavia. Impossibile non rilevare, come già fatto da altri, il tempismo a nostro modo di vedere del tutto errato di questo intervento, senza dubbio necessario e anzi assolutamente doveroso, ma che certamente poteva essere pianificato con maggiore attenzione". Lo affermano Marco Croatti e Giulia Sarti, senatore e deputata del Movimento 5 Stelle.
"Il cantiere – aggiungono Croatti e Sarti - priverà la zona sud della città di Rimini dell'accesso ad una delle infrastrutture viarie di importanza strategica per il nostro territorio, proprio nel momento in cui la stagione turistica inizia finalmente ad ingranare la marcia dopo i mesi di stop dovuti all'emergenza Covid. Questo genererà inevitabilmente una serie di disagi per i turisti che nelle prossime settimane raggiungeranno la Riviera ma anche per i lavoratori e il settore dei trasporti, andando di riflesso ad appesantire il traffico anche lungo le altre vie di scorrimento".
Pur comprendendo "la necessità di provvedere in via celere al consolidamento del cavalcavia, ci domandiamo se l'intervento non potesse essere pianificato in maniera diversa. Ci rivolgiamo in primo luogo al Comune di Rimini che, nel rapportarsi con Autostrade per l'Italia, avrebbe forse dovuto tenere in maggiore considerazione il fattore legato al cronoprogramma, proponendo eventuali soluzioni alternative. Forse però nelle ultime settimane l'amministrazione comunale è stata fin troppo distratta dalle grandi manovre in vista delle elezioni di ottobre, sottovalutando l'impatto di una simile situazione".
Movida pericolosa? Erbetta: "Ve l'avevo detto"
(Rimini) Domenica tra pomeriggio e sera "davanti alla Casa Comunale di Rimini dei gruppi di ragazzi per ben due volte se le sono date di santa ragione senza che nessuno sia intervenuto prontamente". La denuncia arriva dal gruppo comunale di Rinascita civica. "Da settimane denuncio il degrado del centro storico e la necessità di postazioni fisse di polizia nei centri nevralgici e un maggior pattugliamento del territorio come deterrente a questi fatti incresciosi. Ho fatto ben due interrogazioni sul tema recentemente chiedendo all'Assessore competente di utilizzare anche le unità cinofile per il pattugliamento del territorio", spiega il consigliere comunale MArio Erbetta.
"Avevo perennunciato come una Cassandra che quello che accadeva in Via Serpieri e in Piazzetta era solo un'avvisaglia di quello che poteva succedere quest'estate ma ricordo bene che l'Assessore in risposta alle mie domande dichiarava che la sicurezza non è compito del comune (quando fa comodo) che non si possono fare postazioni fisse dapertutto, che bisognava affrontare il problema delle baby gang in modo sociologico e riportava le parole del questore che non si possono usare i manganelli. E' sempre notizia di oggi che l'Assessore sociologo ha richiesto un tavolo urgente per la sicurezza con Prefetto e Questore", rinfaccia Erbetta.
"Bene. Meglio tardi che mai. Bisognava aspettare l'ennesima rissa davanti alla casa comunale per svegliarsi da quel buonismo opportunistico tipico della nostra Giunta e della maggioranza. So ragazzi! No. Non sono ragazzate, ma sono eventi che evidenziano lo sbando di una città lasciata in balia di baby gang, balordi, spacciatori e delinquenti. Il centro da tempo e' terra di nessuno e la stessa cosa avverrà al mare se non reagiamo subito con fermezza e decisione. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e ai turisti che verranno. Bisogna cambiare. Tolleranza Zero".
8 giugno
“Stuprata in spiaggia” | Vaccini | Via Sacramora a doppio senso
Mare protagonista con il Summer camp dal 25 al 28 agosto
(Rimini) Il vicepresidente di Italia Nostra Gianluigi Ceruti, Franco Borgogno presidente di Ocean Literacy Italia, Carmelo Isgrò, fondatore e direttore del Museo del Mare di Milazzo, saranno tra i protagonisti del campus estivo dedicato al diritto del mare, promosso da associazione Basta Plastica in Mare Network e alle collaborazioni di Piano Strategico/Rimini Venture, Visit Romagna, UniRimini e Tecnopolo, nonché di docenti delle Università di Bologna, Ferrara e Urbino, Irsef (Istituto di Ricerca e Studi per l’Educazione e la Formazione) e Ocean Literacy Italia. Partecipano anche i comuni di Rimini, Riccione e Cattolica.
La prima edizione del Summer Camp 'La natura del mare' 2021 si svolgerà dal 25 al 28 agosto, una scuola intensiva con possibilità di crediti per universitari e ordini professionali ma anche insegnanti. Un embrione di quello che nei desideri dei promotori è una vera a propria università del mare, che potrebbe sorgere alla colonia Novarese e che sarebbe intitolata all'ammiraglio Aleardo Cingolani, recentemente scomparso a causa del covid e tra i fondatori di 'Basta plastica in mare.
“Si tratta di una sfida e una soddisfazione insieme lavorare con tre Comuni, peraltro con amministrazioni di colore politico differente, ma con un unico obiettivo. Insieme a UniRimini, Piano Strategico, Visit Romagna e prestigiosi partner pubblici e privati, abbiamo unito anche le forze di tre Università tra le più prestigiose del territorio: Bologna, Ferrara e Urbino. La nostra missione statutaria ci impone di non fermarci a raccogliere rifiuti. Siamo certi di essere oramai sufficientemente informati per evitare la dispersione della plastica, in mare e in ogni luogo. Il nostro obiettivo è che la plastica non arrivi in mare. Con l’educazione civica, nelle scuole e tra le persone, certo, ma soprattutto prevenendo e innovando con la ricerca e la sistematica denuncia di violenze e abusi. Intendiamo ristabilire i diritti del mare preservando tutte le sue ricchezze, dandogli voce appunto", spiega Manuela Fabbri, presidente dell’associazione promotrice Basta Plastica in Mare.
I"l Summer Camp non è un convegno. Non a caso abbiamo reso evidenti nel sottotitolo ‘idee e azioni’. Di plastica e di ambiente sostenibile si parla molto, ma ora è tempo di agire. Fin da quando ci siamo costituiti, tra ecologisti, studiosi e indiscutibili uomini di mare come Aleardo Maria Cingolani, recentemente scomparso, ci siamo proposti di non limitarci a indagare le conseguenze dell’intervento umano. Ricerca e didattica avanzata sono il lavoro di base, propedeutico per la nascente UNIVERSITÀ del MARE, che sarà intitolata proprio ad Aleardo. Un obiettivo che impegnerà tutte le associazioni, tante, in cui il ‘nostro’ ammiraglio ha fatto volontariato, per restituirgli un po’ dell’amore per il mare che ha rappresentato e profuso”.
Ancora non c'è l'ufficialità, ma ad inaugurare il camus potrebbe arrivare l'attuale ministro per la transizione ecologica. "Il sindaco Andrea Gnassi su nostra proposta ha invitato all’inaugurazione del Summer Camp il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Ci auguriamo fortemente possa essere con noi per confrontarci sulle idee e l’urgenza di passare ai fatti, per affermare le ragioni del mare. E se vogliamo aggiungerlo, i fatti non possono essere 60 pale eoliche, alte due volte il grattacielo di Rimini, conficcate nei suoi fondali”, spiega Marco Zaoli, coordinatore del comitato scientifico.
Le lezioni del Summer Camp saranno itineranti, dal Laboratorio Aperto nell’Ala Moderna dei Musei Comunali di Rimini all’Acquario di Cattolica. E si concluderanno in mare, con un’esortazione ecologica di nuoto libero intorno al Parco Naturale del Monte San Bartolo, da Cattolica a Fiorenzuola di Focara. Il tragitto, lungo 7,5 chilometri sarà accompagnato in barca, per consentire l’osservazione degli allevamenti di acquacoltura davanti a Fiorenzuola di Focara, luogo simbolo in cui le reti/calze di plastica utilizzate per far crescere le cozze, disperse in mare in grande quantità, feriscono costantemente la magnifica spiaggia protetta del parco naturale.
Vaccini: prenotati quasi 2mila a Rimini in fascia 12-19 anni
(Rimini) I più giovani in Emilia-Romagna rispondono presente alla campagna vaccinale: alle 13 di oggi oltre 53mila ragazze e ragazzi da Piacenza a Rimini tra i 12 e i 19 anni (quindi i nati dal 2002 al 2009), per la precisione 53.678, hanno già il loro appuntamento con la vaccinazione contro il Covid. Si tratta della prima fascia di età under 40 a ricevere data, luogo e ora della somministrazione: la scelta di iniziare con i giovanissimi nasce dalla volontà di garantire con ampio margine temporale l’immunizzazione di chi a settembre dovrà tornare tra i banchi di scuola, sempre nel rispetto delle indicazioni nazionali sull’età minima di accesso al vaccino e considerando l’intervallo di tempo necessario tra la prima e la seconda dose
Dopo di loro si procederà, in maniera scaglionata, in ordine anagrafico: mercoledì 9 si aprono le prenotazioni per i 35-39enni, venerdì 11 per i 30-34enni e poi via a seguire con finestre distanziate di due o tre giorni per le altre fasce di età. Ovviamente la possibilità di prenotarsi resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino.
“Da oggi fino al 18 di giugno consentiremo la prenotazione, per fasce di età, a tutta la popolazione residente- ha dichiarato l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini, oggi in commissione assembleare Salute -: abbiamo iniziato oggi con la fascia 12-19, per cui c’è stata nelle primissime ore una risposta ottima, la riprova che i giovani vogliono vaccinarsi. Sarebbe davvero importante arrivare alla fine dell’estate raggiungendo una immunità di gregge, che per la prima dose arriverà anche molto prima: il 41% degli emiliano-romagnoli, più di 1 milione e 800mila persone, hanno già ricevuto una somministrazione, e circa il 24%, oltre 1 milione e 60mila, ha già completato il ciclo”.
“Siamo vicini a una massa critica di persone vaccinate almeno con una dose significativa- ha proseguito Donini-, se aggiungiamo anche i guariti dal Covid possiamo ben sperare sia per la zona bianca lunedì prossimo, considerando i dati sull’incidenza delle ultime due settimane, sia per l’estate alle porte. Non dobbiamo però dare l’idea che la ‘guerra’ sia finita e che non siano più necessarie tutte le misure di prevenzione e sicurezza per limitare i rischi di contagio- ha concluso: abbiamo compiuto uno sforzo enorme fino ad ora, non lo abbiamo fatto da soli ma con l’aiuto dei medici di medicina generale, delle cure primarie, della medicina territoriale, dei farmacisti, e non possiamo vanificarlo”.
Le prenotazioni dei 12-19enni sui territori. Per quanto riguarda la suddivisione delle prenotazioni sui territori di chi è nato tra il 2002 e il 2009, a Piacenza sono state 2.068, a Parma 4.860, a Reggio Emilia 7.107, 7.199 a Modena, 14.514 a Bologna, 2.951 a Imola, 5.830 a Ferrara e 9.149 nei territori di competenza dell’Azienda sanitaria della Romagna, cioè Ravenna (3.633 prenotazioni), Forlì (1.843), Cesena (1.859) e Rimini (1.814).
Modalità di prenotazione. Per tutti gli under 40 sono a disposizione i consueti canali di prenotazione: di persona nei Cup o nelle farmacie con prenotazioni Cup, via web attraverso Fascicolo sanitario elettronico, AppER Salute e Cupweb, telefonicamente ai numeri predisposti dalle singole Aziende sanitarie. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici - nome, cognome, data e comune di nascita - o, in alternativa, il codice fiscale. Per i minorenni sono i genitori, o chi ne fa le veci, a dover effettuare la prenotazione: sarà sufficiente comunicare i dati o il codice fiscale sia dell’adulto richiedente che del minore vaccinando. Tutte le informazioni aggiornate sono a disposizione sul sito regionale https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.