Protesta pescatori: aderisce Legacoop
(Rimini) Legacoop Romagna partecipa con convinzione insieme a Lega Pesca e Alleanza delle Cooperative Pesca ai presidi per salvare la pesca italiana che si terranno sabato 12 giugno a Rimini, Cesenatico e Porto Garibaldi. L'appuntamento è alle 10,30 rispettivamente di fronte alla Capitaneria di porto e ai mercati ittici.
La giornata nazionale di protesta della pesca italiana nasce da un ulteriore inasprimento dell'atteggiamento che la Commissione Europea ha verso il settore, con l'obiettivo di salvaguardare il lavoro dei pescatori imbarcati, difendere la cultura e la tradizione secolare del settore, tenere aperti i nostri mercati e continuare ad avere pesce fresco italiano sulle nostre tavole.
Già da anni si è andati verso una progressiva riduzione dell'attività in mare dei pescherecci a strascico, il comparto che alimenta per la quasi totalità i mercati ittici italiani. Preoccupano proposte come quella di rendere i pescatori sorvegliati speciali con telecamere a circuito chiuso a bordo e la dichiarata intenzione di continuare su questa strada causando la dismissione di migliaia di battelli ed equipaggi.
«In pratica — spiega il responsabile settore Pesca di Legacoop Romagna, Rudy Gatta — si addita la pesca come principale se non unica colpevole dello stato di sofferenza degli stock ittici del Mediterraneo. Non si tiene conto del fatto che i pescatori sono i primi cittadini ad essere attenti allo stato di salute del mare. Chiediamo ai cittadini, alle istituzioni e alle forze politiche di sostenere le ragioni di quanti operano per una pesca sostenibile e lottano contro qualsiasi forma di degrado dell'ambiente marino».
Bilancio Amir: 1,4 mln di utile
(Rimini) Si chiude con un utile di 1 milione e 400 mila euro (1.395.749 al netto delle imposte) il consuntivo 2020 di Amir SpA, società patrimoniale pubblica che ha il compito di amministrare la proprietà delle infrastrutture, reti ed impianti, funzionali al ciclo idrico integrato (acqua, fognatura e depurazione) in larga parte della provincia di Rimini. Una somma che per il quarto anno consecutivo sarà in parte destinata a dividendo a favore degli enti pubblici soci, 334mila euro complessivamente.
La proposta, su richiesta del socio di maggioranza Rimini Holding SpA, è stata deliberata all’unanimità dall’assemblea dei soci, convocata nella mattinata di oggi nella sede della Provincia di Rimini per l’approvazione del bilancio di esercizio (presente il 91% del capitale sociale).
Un’altra parte importante di utile sarà impiegata in nuovi investimenti. Amir SpA, all’interno del Piano d’Ambito, va infatti consolidando il suo ruolo di finanziatore del programma interventi, con una prospettiva di impegno economico che andrà ad attestarsi sui 2 milioni di euro l’anno. Così è previsto dalla convenzione che regolerà i rapporti tra la società titolare delle infrastrutture e il prossimo gestore a cui l’autorità regionale Atersir prossimamente affiderà il servizio.
Già oggi, gli impegni finanziari assunti in base agli accordi attuativi sottoscritti con authority e gestore, espongono la società ad una mole di investimenti che per il quadriennio 2020/2023 ammonta a circa 7,2 milioni. Accordi per interventi specifici di risanamento ambientale che interessano un po’ tutto il territorio provinciale, dalla Valmarecchia alla Valconca. Con un particolare sforzo su Rimini nord, tra Torre Pedrera e Viserbella, dov’è in corso la separazione della rete fognaria, operazione integrata nel Piano di salvaguardia della balneazione.
A proposito di Psbo Amir si mette a disposizione con un obiettivo specifico: “L’azienda grazie al suo know-how e alla sua connotazione locale è solita esercitare un controllo diretto sugli interventi che finanzia, seguendo sul campo i lavori in corso. Una preziosa azione di presidio sul territorio, sul rispetto della programmazione e sull’effettiva realizzazione di quanto preventivato - sottolinea l’amministratore unico Alessandro Rapone - Con questa stessa funzione di supervisore, collaborando con Atersir, già da un paio d’anni Amir è stata coinvolta nella programmazione e nel monitoraggio di interventi che hanno interessato, oltre a Rimini anche gli altri ambiti romagnoli. Per quanto riguarda Rimini, con un mandato di questo tipo crediamo che Amir possa dare un ulteriore, importante, contributo al completamento di nuovi impianti previsti nella pianificazione d’ambito, come ad esempio il Psbo, considerando la complessità del progetto e la sua portata per la città”.
Nel corso della seduta è stata affrontato anche il tema, strategico, dell’incorporazione di Amir in Romagna Acque-Società delle Fonti. L’amministratore unico si è soffermato su un aspetto in particolare, “il rischio che con il conferimento del ramo d’azienda il territorio perda un altro pezzo della sua identità, disfacendosi di un’azienda che rappresenta un patrimonio costruito nell’arco di decenni, con competenze specifiche per il settore, un’azienda che continua a produrre valore”. “Amir è una società che su indicazione degli azionisti ha saputo ridefinire la sua missione in maniera produttiva - ha evidenziato da ultimo Rapone - Continuano a dimostrarlo i numeri: gli ultimi quattro esercizi si chiudono con un utile netto complessivo di 5,3 milioni di euro, di cui di cui 4,5 distribuiti al territorio come dividendi. Non è un risultato da poco in una congiuntura complicata come quella in cui ci troviamo, merito soprattutto di una gestione capace di essere al tempo stesso accorta e proattiva”.
Sul progetto che prevede la confluenza di Amir in Romagna Acque-Società delle Fonti, i sindaci presenti all’assemblea - Domenica Spinelli (Coriano), Filippo Giorgetti (Bellaria-Igea Marina) e Leonardo Bindi (San Leo) - oltre a sollecitare la massima attenzione di Rimini Holding sul patrimonio umano e professionale presente nella società e sul fatto che il percorso di aggregazione si sviluppi con modalità (fusione/conferimento) che diano garanzie ai soci, hanno chiesto di poter seguire più da vicino l’evolversi delle valutazioni su vantaggi e rischi dell’operazione per il territorio riminese. Una richiesta accolta con favore da Rimini Holding, che ha tenuto però a ricordare, citando gli atti, che la fattibilità del percorso previsto già oggi è subordinata al superamento delle criticità.
Misano, 5mila posti al giorno per il Pirelli made in Italy
(Rimini) Si preannuncia un grande spettacolo nel weekend al Pirelli Made in Italy Emilia-Romagna Round. Dopo la pausa forzata dello scorso anno torna il mondiale delle derivate di serie nell’unico circuito italiano ad ospitare quest’anno il Motul Fim Superbike World Championship. La notizia di ieri sulla deroga a 5.000 posti al giorno ha acceso l’interesse e sono già quasi duemila i biglietti venduti online. Sulla piattaforma TicketOne e sul sito misanocircuit.com sono disponibili tutte le procedure di accesso in piena sicurezza alle tribune del Marco Simoncelli.
“A Misano mi sento come a casa mia”. Le parole di Jonathan Rea, padrone della Superbike negli ultimi anni, rendono l’idea dell’attesa con la quale team e piloti attendono il Pirelli Made in Italy Emilia-Romagna Round. Lo scorso anno la pandemia bloccò la possibilità di gareggiare nella Riders’ Land, il rientro di quest’anno coincide con il 30° anniversario dalla prima gara mondiale al Simoncelli per le derivate di serie. Per la Kawasaki nel weekend c’è un appuntamento con la storia: in caso di podio sarebbe il 350° nelle derivate di serie, all’inseguimento dei 365 di Ducati, che a Misano ha festeggiato ben 30 vittorie.
Fari puntati ovviamente anche sul WorldSSP dove s’accenderà ancora la sfida fra Steven Odendaal e Dominique Aegerter con la grande attesa che circonda il sammarinese Luca Bernardi una delle grandi sorprese del 2021. Due wildcard: il riminese Massimo Roccoli (110 gare nel WorldSSP) e Roberto Mercandelli. E poi la Supersport 300, che per quanto riguarda lo spettacolo non delude mai. Tom Booth-Amos, vincitore ad Aragon dovrà difendersi da altri 42 piloti in pista. In bocca al lupo ad Alessandro Zanca, 17enne pilota riminese.
In pista a Misano anche la tanto attesa Yamaha R3 Blu Cru European Cup 2021, col primo round che vedrà impegnati 27 piloti che si sfideranno per diventare il primo vincitore nella storia di questa competizione. Saranno in pista piloti di età compresa tra i 12 e i 20 anni che muoveranno così i primi passi nelle competizioni motociclistiche a livello internazionale.
Aggiornamento coronavirus: 14 positivi, 36 guariti, nessun decesso
(Rimini) Sono 14 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nellaprovincia di Rimini. Si tratta di 7 pazienti di sesso maschile e 7 paziente di sesso femminile; 6 asintomatici e 8 sintomatici. Sono stati tracciati: 3 per sintomi; 11 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi. Si possono stimare in circa 36 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi.Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 385.176 casi di positività, 107 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.033 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,6%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che si estende anche agli under40. In Emilia-Romagna, infatti, sono aperte da oggi le prenotazioni per i 35-39enni (quindi i nati dal 1982 al 1986), dopo che lunedì si sono aperte quelle per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni. Si procederà poi, in maniera scaglionata, in ordine anagrafico: venerdì 11 toccherà ai 30-34enni, e a seguire con finestre distanziate di due o tre giorni per le altre fasce di età. Ovviamente la possibilità di prenotarsi resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 2.992.236 dosi; sul totale, 1.078.993 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 37 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 48 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 76 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,1 anni. Sui 37 asintomatici, 25 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione e 3 con gli screening regionali. Per 1 caso è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede il territorio di Cesena con nuovi 16 casi, seguito da Bologna (15), Rimini (14), Forlì (13), Parma e Ravenna (entrambe con 12 casi); poi Modena (10), Reggio Emilia (8), Ferrara (3), infine Piacenza e il Circondario Imolese (entrambe con 2 casi). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 11.153 tamponi molecolari, per un totale di 4.844.711. A questi si aggiungono anche 7.880 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 740 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 361.632. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 10.323 (-635 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 9.894 (-609), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 2 nuovi decessi: 1 in provincia di Modena (una donna di 80 anni) e 1 in provincia di Ravenna (una donna di 98 anni). Nessun decesso in tutte le altre province. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.221.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 69 (-1 rispetto a ieri), 360 quelli negli altri reparti Covid (-25). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 6 a Parma (+1), 7 a Reggio Emilia (-1),14 a Modena (invariato), 27 a Bologna (invariato), 2 a Imola (invariato), 2 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), nessuno a Forlì (invariato), 1 a Cesena (-1) e 6 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.576 a Piacenza (+2 rispetto a ieri, di cui 1 sintomatico), 28.285 a Parma (+12, di cui 4 sintomatici), 46.818 a Reggio Emilia (+8, tutti sintomatici), 65.491 a Modena (+10, di cui 7 sintomatici), 82.139 a Bologna (+15, di cui 10 sintomatici), 12.608 casi a Imola (+2, di cui 1 sintomatico), 23.125 a Ferrara (+3, di cui 1 sintomatico), 30.414 a Ravenna (+12, di cui 3 sintomatici), 17.013 a Forlì (+13, tutti sintomatici), 19.536 a Cesena (+16, di cui 14 sintomatici) e 36.171 a Rimini (+14, di cui 8 sintomatici).
Luci spente in spiaggia: multati sei bagnini
(Rimini) Sono stati 109 gli stabilimenti balneari controllati lo scorso fine settimana dalla Polizia Locale di Rimini per verificare il rispetto da parte degli operatori dell'obbligo di accensione degli impianti di illuminazione delle spiagge. Una misura che già dal 2017 è contenuta nell'ordinanza balneare comunale, con l'obiettivo di aumentare la tutela e la sicurezza delle strutture balneari e per una maggiore fruibilità delle spiagge. Nello specifico, ai concessionari di spiaggia è richiesto di dotarsi di impianti di videosorveglianza e di illuminazione e che questi debbano restare accesi dal tramonto all'alba per tutto il periodo di validità dell'ordinanza, cioè dall'ultimo week end di maggio al secondo fine settimana di settembre.
Le verifiche hanno interessato gli stabilimenti balneari dal molo verso sud (dall'1 al 88) e una parte di stabilimenti della zona nord e sud. Il personale della Polizia Locale ha quindi accertato sei violazioni all'ordinanza in altrettanti stabilimenti, distribuiti in particolare tra Marina Centro e la zona sud. Il mancato rispetto del provvedimento comporta una sanzione da 1.032 euro.
"Il Comune di Rimini ha introdotto l'obbligo dell'illuminazione notturna in spiaggia la prima volta con l'ordinanza balneare 2017, misura poi estesa e resa strutturale nella stagione successiva – ricorda l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – Una misura che va a tutela degli ospiti, dei residenti e degli stessi operatori balneari e che contribuisce in maniera decisiva a migliorare la sicurezza e la fruibilità di una 'porzione' di città già adesso molto frequentata anche nelle ore serali e che si prevede lo sarà ancor di più con l'avanzare della stagione estiva. Non da oggi quindi l'Amministrazione comunale ha evidenziato la necessità che tutti gli attori in campo facciano la propria parte per tutelare un bene collettivo come la nostra spiaggia, un open space naturale da vivere e da valorizzare e che dunque deve essere salvaguardato".
Piazza Malatesta, piantati cinque platani
(Rimini) Si è completata ieri la posa dei cinque nuovi platani che fanno parte del complessivo progetto paesaggistico di Piazza Malatesta, uno dei tre assi attorno al quale si sviluppa il progetto del Museo Fellini. I nuovi alberi vanno ad integrare il filare lungo il lato di Santa Colomba, in sostituzione dei vecchi platani che si è reso necessario rimuovere qualche mese fa a seguito dell'accertamento delle precarie condizioni in cui versavano, tali da rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità.
I nuovi platani di piazza Malatesta hanno circa 25 anni di vita e sono dunque alberi già imponenti, alti circa 15 metri e del peso tra i 20 e i 25 quintali ciascuno e si affiancano alle alberature già presenti e a quelle che saranno posate successivamente, andando a definire la cornice verde di una delle aree in cui è riletta piazza Malatesta. Una piattaforma urbana tra arte e bellezza, che nello spazio compreso tra Teatro Galli e Via Poletti prevederà un particolare intervento sul verde ispirato ai "progetti sospesi" di Tonino Guerra, con alberi e vegetazione bassa. Saranno inoltre tutelate le due alberature storiche di grande valore culturale, ambientale e paesaggistico presenti a sud e a nord del Teatro Galli.
Dmc Forlì-Ravenna, Indino: "La Romagna che fa concorrenza alla Romagna"
(Rimini) “L’accordo tra Ravenna e Forlì-Cesena per la Dmc all’interno dell’aeroporto di Forlì dà la misura di come da una parte le altre province romagnole chiedano a Rimini di non fare campanilismo e dall’altra provino a costruire un campanile nuovo sui propri territori", lo dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino. "Promuovere il territorio di tre province con la società InRomagna si colloca, non solo per il nome scelto, in contrasto con Destinazione Romagna. Una scelta che non ci sta soprattutto perché, ancora una volta, la Romagna va a farsi concorrenza in casa, da sola, con le sue stesse mani. Condivisione e politiche sinergiche sembrano lontane anni luce da questo scatto dell’aeroporto di Forlì e di ciò che gli ruota attorno. Siamo sicuri che questo doppio canale di promozione della Romagna possa portare vantaggi? Dispiace poi dover leggere dai giornali di questi accordi che mandano all’aria sinergie, piani comuni, tavoli di lavoro e convergenze".
Per implementare il turismo romagnolo "serve sedersi al tavolo con tutti gli attori, non puntare su un altro scalo che va in antitesi a quello riminese proprio perché ora ha deciso di premere sul turismo, non creare un’altra Dmc parallela tagliando fuori Rimini dai discorsi turistici di cui è indiscutibilmente leader. Sotto questi campanili ci sono opportunità, peculiarità ed eccellenze diverse che vanno convogliate in un’unica destinazione: la Romagna. Il nome giusto della nuova Dmc a questo punto doveva essere “InRomagna meno Rimini”, visto che così è nei piani e così sarà nei fatti: di sicuro sarebbe stato più consono al progetto".
"Purtroppo si è persa un’altra occasione per fare sistema nel settore turismo, inficiando un percorso già intrapreso solo per provare a costruire un campanile più alto escludendo la nostra provincia. Dinamiche incomprensibili. Se in Romagna parlando di turismo non consideri la provincia di Rimini, è come se in Toscana per parlare di marmo non vai a Carrara: ci saranno cave di marmo anche a Lucca, ma di certo nessuno si sognerebbe di farlo se non altro per l’esperienza e la notorietà di cui gode internazionalmente la culla del marmo italiano".
Se ognuno "è libero di poter puntare sugli asset che ritiene più opportuni, non crediamo sia giusto questo tentativo di divisione e sovrapposizione sul territorio, prima con l’aeroporto, ora con la Dmc interprovinciale che, guarda caso, trova sede proprio all’interno dello scalo forlivese. Sembra un film già visto anni fa, di cui conosciamo il finale. E non è stato lieto. Se dovessimo rincorrere le mire di parte della Romagna, costruire campanili sempre più alti, ora a Rimini dovremmo costruire un porto industriale e commerciale, o bonificare la spiaggia e convertirla in ettari di colture frutticole. Ma non scherziamo! Se solo ci pensassimo però, parleremmo prima con chi è più esperto".
"Vedremo cosa accadrà in inverno, quando i maggiori flussi turistici saranno passati. Vedremo se InRomagna riuscirà a fare incoming o se dovrà concentrarsi sull’outgoing, riempiendo i voli di romagnoli in partenza per le vacanze all’estero. Due aeroporti a soli 40 km di distanza riusciranno a riempire aerei e città o si dovranno contendere le compagnie e le camere a suon di euro, rischiando di alterare il mercato con ripercussioni che è meglio non immaginare? Non ritengo questa “scissione turistica in salsa romagnola” una operazione capace di fare il bene del territorio, men che meno in un momento di faticosa ripartenza come questo, in cui occorrerebbe fare fronte comune o almeno cercare di non dividersi la stessa fetta di torta pur di non far percorrere 40 km di pullman in più alle comitive”.
Paganelli presenta Est al cinema Tiberio
(Rimini) Il Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) propone il terzo appuntamento della rassegna Accadde Domani promossa da FICE Emilia Romagna e dedicata al cinema italiano: sullo schermo da giovedì 10 a domenica 13 giugno alle ore 21 (sabato anche alle ore 17) è in programma il film EST –Dittatura Last Minute di Antonio Pisu con Lodo Guenzi, Jacopo Costantini e Matteo Guatta. Giovedì 10 giugno alle ore 21 Maurizio Paganelli, uno dei protagonisti della vera storia dalla quale è tratto EST, sarà ospite in sala per presentare il film.
Ottobre 1989. Pago, Bibi e Rice sono tre amici 24enni che da Cesena partono per una vacanza nell'Europa dell'Est. Il muro di Berlino crollerà un mese dopo, a seguire ci sarà la dissoluzione dell'Unione Sovietica, già ampiamente nell'aria: "Sta finendo tutto e noi ce lo stiamo perdendo", pensano, e vogliono essere testimoni del loro tempo. A Budapest incontrano Emil, un uomo che è fuggito dalla Romania di Ceausescu e chiede lai ragazzi di consegnare una valigia alla sua famiglia a Bucarest. Non se ne parla, afferma Rece, che con la sua cinepresa filma il viaggio e si è portato dietro un carico di biancheria intima femminile da vendere "ai mercatini". Sarà il mite Bibi ad infilare la valigia di Emil nel bagagliaio, dando il via ad un'avventura emozionante e pericolosa.
9 giugno
Vaccini last minute | Il “recovery” di Rimini | La Lega dice no a Indino