(Rimini) Nel 2020 si riducono le imprese agricole attive. E' l'effetto del lockdown, che ha modificato, anche se transitoriamente, la domanda di prodotti freschi e le abitudini di consumo, ma ha anche provocato problematiche nella logistica e nella conservazione dei prodotti agricoli. Con l'analisi dei dati 2020 sulla struttura e l'andamento del settore Agricoltura nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, prosegue l'attività di analisi economica dell'Osservatorio della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, dopo la pubblicazione del "Rapporto sull'Economia 2020 e scenari" dello scorso marzo.

Il settore agricoltura riminese genera l'1,2% della ricchezza provinciale (valore aggiunto a prezzi base e correnti, fonte Istituto Tagliacarne). Gli occupati del settore agricolo provinciale (fonte ISTAT indagine forze di lavoro media annua 2020) sono il 2,0% di quelli totali (di cui il 60,4% dipendenti). In provincia si possono identificare alcune, tipicità produttive, come ad esempio il formaggio di fossa, specificità colturali come le orticole e, in considerazione della morfologia territoriale, l'attività della pesca marittima.

Con riferimento al 31/12/2020, nel Registro Imprese risultano attive 2.425 imprese agricole che rappresentano il 7,1% delle aziende attive in provincia (13,7% in Emilia-Romagna e 14,1% in Italia). La flessione delle imprese agricole attive a livello provinciale è pari al -1,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il 78,3% delle imprese agricole in provincia si è costituita come ditta individuale, a testimoniare l'elevata diffusione di imprese diretto-coltivatrici a carattere familiare (e unipersonale).

La produzione lorda vendibile del 2020, elaborata dall'Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati forniti dal Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca (STACP) della provincia di Rimini, riporta un valore assoluto pari a 113,2 milioni di euro correnti (-0,9% rispetto al 2019). Più della metà (il 57,3%) della PLV provinciale realizzata nel 2020 deriva dal comparto delle colture erbacee (-3,8%), dove al suo interno sono maggioritarie le orticole (-2,7%); le coltivazioni arboree (+15,9%) costituiscono il 12,3% dalla PLV totale e il rimanente 30,4% è riconducibile alla zootecnia (allevamenti di animali da carne e produzioni animali), in flessione dell'1,0%.

La Pesca rappresenta per la provincia di Rimini un settore tipico. Il comparto al 31/12/2020 si costituisce di 193 imprese attive (l'8,0% del totale di quelle del settore agricoltura e il 12,7% degli addetti), in flessione del 3,5% rispetto al 2019; dal 2015 la flessione è stata pari al 9,8%. Nel mercato ittico di Rimini, nell'anno 2020, sono stati commercializzati 16.668 quintali di prodotto (-7,9% rispetto all'anno precedente) per un valore di 9,5 milioni di euro (-8,4%).

Martedì, 15 Giugno 2021 09:55

15 giugno

Astrazeneca, no alla seconda dose | Variante Delta | Api al bar

(Rimini) Sono 15 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 8 pazienti di sesso maschile e 7 pazienti di sesso femminile; 4 asintomatici e 11 sintomatici. E nel dettaglio: 5 per sintomi; 10 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi. Si possono stimare in circa 19 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 385.821 casi di positività, 137 in più rispetto a ieri, su un totale di 8.111 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa anche agli under40. In Emilia-Romagna, infatti, sono aperte da oggi le prenotazioni per i 25-29enni (quindi i nati dal 1992 al 1996), dopo l’avvio, nei giorni scorsi, di quelle per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni e per i 30-39enni con finestre scaglionate. Mercoledì 16 giugno si apriranno le agende per i 20-24enni, con la possibilità di prenotarsi che resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 3.190.468 dosi; sul totale, 1.113.967 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 63 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 56 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 75 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 32,6 anni. Sui 63 asintomatici, 43 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, nessuno attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 con gli screening sierologici, 5 tramite i test pre-ricovero. Per 8 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Piacenza con nessun nuovo caso registrato; Parma con 35 casi, seguita da Cesena (21) e Bologna (18); poi Modena (16), Rimini (15), quindi Ravenna (9), Forlì (7) e Reggio Emilia (6); infine il Circondario Imolese e Ferrara, entrambe con 5 nuovi casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 4.571 tamponi molecolari, per un totale di 4.879.723. A questi si aggiungono anche 3.540 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 463 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 364.569. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 8.018 (-327 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 7.665 (-330), il 95,6% del totale dei casi attivi. 

Si è registrato un decesso, a Modena (un uomo di 68 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.234. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 62 (numero stabile rispetto a ieri), 291 quelli negli altri reparti Covid (+3). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (+1), 6 a Parma (-1), 6 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 12 a Modena (-1), 25 a Bologna (invariato), 1 a Imola (invariato), 2 a Ferrara (invariato), 2 a Ravenna (+1), nessuno a Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 5 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.598 a Piacenza (numero stabile rispetto a ieri), 28.402 a Parma (+35, di cui 11 sintomatici), 46.863 a Reggio Emilia (+6, di cui 6 sintomatici), 65.557 a Modena (+16, di cui 10 sintomatici), 82.248 a Bologna (+18, di cui 8 sintomatici), 12.632 casi a Imola (+5, di cui 3 sintomatici), 23.151 a Ferrara (+5, di cui 4 sintomatici), 30.469 a Ravenna (+9, di cui 3 sintomatici), 17.051 a Forlì (+7, tutti sintomatici), 19.637 a Cesena (+21, di cui 11 sintomatici) e 36.213 a Rimini (+15, di cui 11 sintomatici).

(Rimini) Al via con lo sprint, in Emilia-Romagna, anche le prenotazioni per la fascia d’età 25-29 anni, quindi i nati dal 1992 al 1996 compresi: oggi l’apertura delle agende, con oltre 28mila (esattamente 28.204) cittadini che in poche ore, alle 13, avevano già ricevuto data, ora e luogo della somministrazione del vaccino anti Covid. Moderna o Pfizer, naturalmente, il tipo di dosi che verranno somministrate, dopo le nuove indicazioni nazionali che stabiliscono l’utilizzo di AstraZeneca e Johnson & Johnson solo per chi ha 60 anni e oltre. Si tratta del penultimo scaglione anagrafico fissato dai 40 anni in giù: mercoledì 16, infatti, partiranno le prenotazioni per i 20/24enni, con la possibilità di fissare l’appuntamento che resta sempre aperta, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino.

E stanno procedendo, tra le altre, le vaccinazioni per i giovanissimi dai 12 ai 19 anni (quindi i nati dal 2002 al 2009), aperte il 7 giugno per garantire con ampio margine temporale l’immunizzazione di chi a settembre dovrà tornare sui banchi di scuola: ad oggi, sempre alle 13, sono più di 23mila (23.166) le somministrazioni effettuate per questa fascia d’età.

“Confermata la voglia di farsi vaccinare anche dei più giovani- sottolinea l'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La risposta è stata pronta, come è avvenuto per tutte le fasce d’età, segno che non appena è possibile la stragrande maggioranza degli emiliano-romagnoli vuole prenotarsi e farsi vaccinare.  Grazie a una campagna che procede a pieno ritmo nonostante i necessari adeguamenti organizzativi dopo le ultime novità introdotte sull’utilizzo dei vaccini a vettore virale, ci stiamo avvicinando ai 3,2 milioni di cittadini con almeno una dose ricevuta, e sono già oltre 1 milione e 100mila quelli completamente immunizzati. Numeri che ci permettono- chiude Donini- di guardare con fiducia all’estate che sta entrando nel vivo, senza abbassare la guardia sul fronte della prevenzione e delle misure di contenimento del rischio che ognuno di noi deve responsabilmente continuare a rispettare”.

Le prenotazioni dei 25-29enni da Piacenza a Rimini alle ore 13. Alle ore 13, le 28.204 prenotazioni complessivamente effettuate da Piacenza a Rimini sono così ripartite sui territori: Piacenza 1.550, Parma 2.945, Reggio Emilia 2.483, Modena 4.826, Bologna 8.951, Imola 1.289, Ferrara 1.678 e 4.482 nei territori di competenza dell’Azienda sanitaria della Romagna, quindi Ravenna (1.409 prenotazioni), Forlì (947), Cesena (852) e Rimini (1.274).

Una fascia d’età, quella dei 25/29enni per cui oggi si sono aperte le agende, che peraltro in parte è già stata vaccinata perché rientrante in categorie, professionali o di rischio, con prenotazioni aperte da mesi: dal personale scolastico e sanitario alle forze dell’ordine, dai cittadini con gravi patologie o con fragilità, a quelli in forte sovrappeso. Ad oggi alle 13 infatti, sono oltre 137mila (137.270) le somministrazioni di vaccino nella fascia 20-29 anni.

Le modalità di prenotazione per gli under 40. Per tutti gli under 40 sono a disposizione i consueti canali di prenotazione: di persona nei Cup o nelle farmacie con prenotazioni Cup, via web attraverso Fascicolo sanitario elettronico, AppER Salute e Cupweb, telefonicamente ai numeri predisposti dalle singole Aziende sanitarie. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici - nome, cognome, data e comune di nascita - o, in alternativa, il codice fiscale. Per i minorenni (per i quali sono i genitori, o chi ne fa le veci, a dover effettuare la prenotazione): sarà sufficiente comunicare i dati o il codice fiscale sia dell’adulto richiedente che del minore vaccinando.

(Rimini) L'eolico sceglie Rimini. Sarà infatti il Palacongressi della città romagnola ad ospitare il WWEC (World Wind Energy Conference) in programma dal 28 al 30 giugno 2022. L'evento organizzato dalla WWEA (World Wind Energy Association) si terrà per la prima volta in Italia e conferma il ruolo centrale del nostro Paese nel settore, grazie anche al prezioso lavoro di ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) e alla leadership di Key Energy, che, insieme ad Ecomondo, è sempre di più l'hub di riferimento internazionale per le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile. ANEV e Key Energy hanno fra l'altro da poco prolungato la loro pluriennale e proficua collaborazione fino al 2023.

«Il PNIEC (Piano nazionale Integrato per l'Energia e il Clima) prevede, al 2030, il raddoppio della capacità eolica rispetto a quella installata in Italia oggi che è pari a circa 10 GW oltre all'offshore.», dichiara il Presidente dell'ANEV Simone Togni, «pertanto il settore eolico darà un importante contributo alla lotta al cambiamento climatico, sia con la realizzazione di nuovi impianti eolici onshore, sia con il rinnovamento degli impianti esistenti; inoltre, grande impulso verrà dall'eolico offshore. In tale contesto la ricerca e lo sviluppo hanno un ruolo centrale, perciò per l'ANEV co-presentare in Italia il WWEC 2022 è motivo di grande orgoglio e soprattutto è un segnale positivo per il comparto nazionale e per il ruolo che occupa a livello internazionale. Oggi più che mai è necessario cogliere le grandi possibilità che il settore eolico offre. Uno sviluppo adeguato delle energie rinnovabili non solo rende il nostro Paese, l'Europa e il mondo meno dipendenti dai combustibili fossili, ma consente di creare nuovi posti di lavoro, ridurre l'impatto ambientale legato al ciclo energetico, creare nuove opportunità industriali e contribuire, dunque, alla crescita economica».

"L'Italia, tra i grandi paesi europei e con la sua vicinanza al Mediterraneo, è un luogo perfetto per la nostra 20a Conferenza Mondiale sull'Energia Eolica. Dopo 18 eventi di successo nel mondo, la pandemia ci aveva costretti a scegliere un formato virtuale e siamo molto lieti di poter ricominciare in Italia la nostra serie di successo di conferenze in presenza World Wind Energy" dice l'On. Peter Rae AO, Presidente della World Wind Energy Association. Il segretario generale WWEA Stefan Gsänger sottolinea: "La WWEC2022 di Rimini contribuirà a rafforzare lo slancio per una fornitura di energia rinnovabile al 100% in Italia, nell'Unione Europea, nella regione del Mediterraneo e nel mondo e quindi aiuterà la comunità internazionale a raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi."

«La decisione di WWEA di organizzare al Palacongressi di Rimini l'edizione 2022 di WWEC è per noi un motivo di grande soddisfazione», sottolinea il presidente di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni, «a conferma del nostro ruolo di player di primo piano, a livello internazionale, sia nell'ambito della green economy, dove rappresentiamo un hub di riferimento per la mobilità sostenibile e per le energie rinnovabili, che nell'ambito del congressuale. Key Energy rappresenta, insieme ad Ecomondo, un appuntamento irrinunciabile per gli operatori del settore, potendo anche vantare la presenza delle aziende leader nella produzione di turbine eoliche».

(Rimini) Erano un centinaio i residenti che ieri sera hanno partecipato, a San Vito,  alla presentazione del progetto di riqualificazione e valorizzazione dell'area archeologica del ponte di San Vito. Un incontro organizzato insieme alla Pro Loco di San Vito proprio nell'area che sarà oggetto degli interventi. A illustrare  l'intervento erano presenti l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e Andrea Succi di Anthea.

L'obiettivo è quello di "valorizzare l'area archeologica del ponte di San Vito attraverso la riscoperta del suo ruolo storico e dei legami con gli elementi territoriali che lo circondano, sviluppandone la fruizione attraverso un insieme di interventi. Tra questi la realizzazione di un percorso ad anello in grado di unire le rovine del ponte, l'antico tracciato della via Emilia e il fiume Uso. Una nuova pavimentazione valorizzerà l'antico tratto della via Emilia, che dal sagrato della Chiesa dei santi Vito e Modesto condurrà all'area del ponte, con un sistema di illuminazione che ne consentirà la fruizione anche notturna. Un particolare quest'ultimo, molto importante, perchè renderà fruibile la zona anche per la realizzazione degli eventi".
 

"Intorno al ponte – spiega l'assessore Sadegholvaad –  andremo a sviluppare un progetto atteso da tanti anni dalla comunità locale, che vede in questo sito un elemento forte e simbolico di identità. Non solo, per la qualità del progetto e l'importanza storica del sito, sarà tutta la città di Rimini a beneficiarne, anche in chiave turistica e culturale. Quello che da anni è un grande campo intorno a cui sorgono i resti del ponte romano, diventerà un sito accessibile a tutti, anche ai più anziani o alle mamme con le carrozzine, attraverso interventi mirati in grado di coniugare fruibilità e impatto ambientale. Le infrastrutture tecnologiche e funzionali che andremo a realizzare permetteranno di esaltare la bellezza del sito e il senso di comunità che ispira questo luogo. Il ponte di San Vito, la piazzetta del Tituccio di Corpolò, la nuova piazza di Santa Giustina - che partirà dopo l'estate –, la pieve di San Salvatore, sono interventi accomunati dalla volontà dell'Amministrazione di valorizzare gli elementi storici e i luoghi identitari di tutto il territorio riminese".

(Rimini) “Con l’ingresso della nostra regione in zona bianca e la contestuale abolizione del coprifuoco, tutta la Riviera può finalmente ripartire sfruttando le proprie potenzialità turistiche. La Riviera Romagnola senza le attività notturne – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - non può essere nemmeno pensata ed è bastato questo scatto verso la normalità a fare balzare le prenotazioni per le vacanze estive. Bene così. Non dimentichiamo che sul nostro territorio ci sono autentici professionisti dell’intrattenimento notturno, che fino a questo momento avevano deciso di non aprire oppure lo hanno fatto lavorando poco e con mille limitazioni, in primis di orario, talvolta reinventando anche le proprie attività. Se il coprifuoco a mezzanotte aveva dato una boccata d’ossigeno ai ristoranti, ora sarà la volta del rifiorire dei tanti pub e birrerie del territorio. Chi fa dell’intrattenimento la propria professione ha l’esperienza, la formazione necessaria e anche la passione per questo lavoro che li rende capaci di fare scuola a tutta Italia e non solo. Riattivare queste attività potrà dare anche un bel contributo a limitare quella che viene definita la “mala movida” giovanile, che purtroppo in queste settimane sta sempre più riempiendo le cronache dei giornali".

La domanda di divertimento, "soprattutto da parte dei più giovani, è fortissima. Ora è il momento di riaprire anche discoteche e sale da ballo, locali che hanno nel proprio Dna la peculiarità di saper gestire numeri imponenti di giovani che vogliono divertirsi, anche investendo molte risorse per adeguarsi a linee guida e protocolli di sicurezza sanitaria. Questo ultimo passo verso la normalità permetterebbe di tornare a mettere a sistema tutte le nostre peculiarità di terra del divertimento giovanile. Lo ritengo un passo obbligato: le discoteche sono rimaste le uniche attività a non poter riaprire e non hanno nemmeno una data per farlo. Al contrario, i giovani stanno ballando già dappertutto, come ad esempio ville e giardini affittati per l’occasione, tutto al di fuori delle regole e senza alcuna licenza".

La riapertura dei locali da ballo "sarà un passo fondamentale anche per l’ordine pubblico perché, abbiamo visto, quando nessuno gestisce la notte con luoghi idonei e professionisti formati, c’è il rischio di dare il via all’anarchia più totale. In questi giorni abbiamo letto di numerose risse scoppiate in vari luoghi dei centri turistici e cittadini, sul nostro territorio come in altre parte d’Italia. Se questi fatti fossero accaduti vicino ad un locale aperto, sarebbe scattato subito l’articolo 100 del Tulps, con sanzione e immediata chiusura del locale. Non vediamo invece la stessa risposta quando i fatti accadono nelle piazze principali, nei parchi, nelle aree centrali e turistiche. Credo sia arrivato il momento di rimettere mano a questa legge vetusta, assurda per i nostri giorni, come credo che non sia possibile, ogni anno, dover pregare le istituzioni statali per avere a disposizione sul nostro territorio i rinforzi estivi: dovrebbe essere una procedura normale, consolidata, senza bisogno di richieste, considerati i numeri del turismo sulla Riviera romagnola che d’estate diventa una vera e propria metropoli. Bene comunque l’arrivo di oltre 200 uomini e donne delle forze dell’ordine, che abbiamo appreso arriveranno a luglio dalle parole del Prefetto Forlenza dopo il Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dei giorni scorsi. Anche la Regione si pone interlocutore per questo tema con un incontro insieme ai sindaci della costa: sono convinto che a questi tavoli sarebbe importante anche la presenza dei rappresentati delle imprese del mondo della notte, delle discoteche e non solo, che potrebbero portare un grande contributo di esperienza”.

(Rimini) In occasione delle Giornate europee dell'archeologia, che si tengono ogni anno il terzo weekend di giugno, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Ravenna, in collaborazione con il museo di Rimini, Heratech, l'impresa appaltatrice CBR e Phoenix Archeologia, propone per il 18 giugno visite guidate allo scavo archeologico in corso in via Melozzo da Forlì. Le visite guidate si svolgeranno dalle 17 alle 19 con partenza ogni 30 minuti, prevedendo gruppi di massimo 20 persone. Per ragioni di sicurezza e nel rispetto delle normative anti Covid-19 la prenotazione è obbligatoria. 

"L'indagine archeologica è collegata all'intervento del Psbo "Dorsale sud 3° stralcio – Realizzazione di condotta fognaria premente" realizzato da Heratech, che in relazione al settore posto lungo la via Melozzo da Forlì ha portato al rinvenimento di interessanti strutture che hanno determinato la necessità di realizzare un ampliamento per poter meglio indagare ed inquadrare l'area", spiegano dal comune di Rimini. 

Le visite "prevederanno la presentazione dello scavo da parte degli archeologi che lavorano sul campo, con particolare riferimento alle evidenze archeologiche messe in luce, tra cui un ambiente di epoca imperiale con abside e con pavimento a mosaico geometrico, le cui caratteristiche sembrano rimandare ad ambienti termali; inoltre saranno esposti alcuni reperti recuperati, utili all'inquadramento delle diverse fasi di vita che caratterizzano l'area fino al Medioevo". 

 

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