San Gaudenzo, l'omelia del vescovo Lambiasi: "insieme per camminare"
(Rimini) Oggi con la festa del patrono San Gaudenzo inizia ufficialmente per la diocesi di Rimini ilnuovo anno pastorale. Quest'anno inoltre la festa del patrono è anche l’occasione in cui la Chiesa riminese rinnova l’espressione del suo affetto al suo Vescovo, Francesco Lambiasi, che festeggia il 50esimo anniversario di ordinazione sacerdotale (25 settembre 1971-2021). La solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Francesco, celebrata in Basilica Cattedrale alle ore 17.30, ha segnato anche l'apertura diocesana del cammino del Sinodo della Chiesa Universale che si svolgerà da ora fino a Ottobre 2023 sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Come indicato da Papa Francesco, domenica 17 Ottobre il cammino sinodale si aprirà in tutte le Diocesi.
Il percorso diocesano non vuol essere un “bla bla bla” accademico e neppure si tratta di elaborare un ulteriore documento, ma un processo di ascolto, confronto, discernimento e deliberazione che attivi la vita delle Comunità parrocchiali, degli Istituti religiosi, delle aggregazioni laicali, uffici pastorali, per scoprire ciò che lo Spirito dice alla Chiesa al fine di essere in grado di annunciare il Vangelo in questo tempo. Dunque, non un peso in più ma una opportunità per acquisire uno stile nuovo di Chiesa: camminare insieme, ascolto della gente e dello Spirito, ansia apostolica di annuncio del Vangelo.
Di seguito, l'omelia pronunciata dal Vescovo Lambiasi durante la solennità di San Gaudenzo.
Sinodalità è camminare insieme
Omelia del vescovo per la solennità di San Gaudenzo
Rimini, Basilica Cattedrale - 14 ottobre 2021 -
L'immagine di Chiesa quale traspare dall'affresco pennellato da Luca nella pagina degli Atti degli Apostoli proclamata poco fa come seconda lettura, appare una icona ideale, ma tutt'altro che idilliaca, equilibrata ma non equilibrista, audace ma mai temeraria e spericolata. La Chiesa degli Atti non è angelica. E’ evangelica, insieme santa e peccatrice. E portatrice di un tesoro in vasi di creta.
1. A metà del suo secondo volume il terzo evangelista ci racconta una discussione aspra, un dibattito rovente, nel contesto di una crisi dura, a rischio di dirompente rottura. In ballo si agita una contrapposizione ad alta tensione. Da una parte si impone il problema teologico della salvezza: se è vero che, se non c'è circoncisione non si appartiene al popolo di Dio, allora alcuni farisei entrati nella comunità cristiana (cf. At 15,5) arrivano perfino a concludere che se non si appartiene al popolo di Dio, non si dà nessuna possibilità di salvezza per gli incirconcisi. Ma il rischio annesso e connesso è ancora più grave. E’ il rischio di creare due categorie di cristiani: quelli provenienti dal giudaismo e quelli che vengono dal paganesimo. Le due posizioni sembrano identificarsi con le due chiese: Gerusalemme, la tradizione. Antiochia, l'innovazione. Posizioni che espongono alla possibilità, tutt’altro che remota e irreale, di creare due chiese diverse e divise.
Le divergenze hanno sempre agitato le acque dei bracci di mare dove naviga la nave della Chiesa. Ma i conflitti non rappresentano un rischio mortale per la vita della comunità ecclesiale, nella misura in cui tutti puntano sul tutto: la comunione. Se tutti mirano alla unità di tutti in Cristo, unità che va costruita e ricostruita continuamente, instancabilmente, tenacemente. Ed è quanto avviene nel cosiddetto ‘concilio’ di Gerusalemme. Alla fine si arriva alla conclusione: “Abbiamo deciso lo Spirito Santo e noi”. Fin dall’inizio la comunità cristiana sa di essere al servizio dello Spirito Santo, di godere della luce e della forza invincibile della sua verità, quando il discernimento viene condotto con animo fraterno, se le decisioni vengono adottate con un cuore solo e un’anima sola.
2. Insieme, per vincere l’individualismo. “Essere cristiani significa essenzialmente vivere il passaggio dall’essere per sé stessi all’essere gli uni per gli altri” (J. Ratzinger). La prima domanda che io, tu, ci dobbiamo fare, non è “chi sono io”, ma: “per chi sono io?”. Ognuno è chiamato al continuo superamento di sé. Si realizza così il passaggio dall’essere centrati sull’io all’aggancio della propria esistenza alla croce pasquale di Gesù Cristo. Ed è così che nasce il noi ecclesiale. La forma del vangelo è la vita fraterna. Il soggetto della comunità cristiana non è il singolo individuo: è la comunità. Un comunità fatta non di perfetti, ma di peccatori, che però sanno e si sentono amati e perdonati. Di qui discende che il primato nella vita della comunità non va alle attività e alle ‘buone azioni’, ma alle relazioni. Le persone vengono prima dei ruoli, e le relazioni prima delle strutture. La Chiesa è una rete di relazioni fraterne: “Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli” (Mt 23,8).
Insieme, per camminare insieme. Per i cristiani, per dei credenti in Cristo, significa camminare sulla via di Cristo, nella e con la sua Chiesa. Via di Cristo, a sua volta, significa via che Cristo continua a percorrere camminando davanti a noi per guidarci. Accanto a noi per sostenerci, Dietro a noi per difenderci. Seguire Gesù risorto nella con la Chiesa significa camminare con questi pastori. Con questi fratelli e sorelle di questa precisa e concreta comunità. Con questi poveri. Sul passo degli ultimi. Camminare insieme significa mettersi in fila dietro al Risorto, e lasciarsi inondare dalla gioia di offrire un servizio alle ‘retrovie’.. Significa avanzare, senza fughe solitarie, svicolando su altri sentieri. Significa rallentare il passo per farlo accelerare agli altri. Velocizzare la marcia per destare i sonnolenti. Incoraggiare chi si è fermato. Rialzare chi è caduto. Prendere per mano e, perfino, caricare sulle spalle chi non ce la fa proprio più. Essere – come diceva don Mazzolari a proposito della parrocchia – l’ambulanza per chi è ferito e non riesce più a camminare.
Insieme, per discernere. Abbiamo bisogno di avviare un processo di discernimento, a cominciare dalla sua prima, insostituibile fase: quella dell’ascolto. Della Parola di Dio, prima di tutto, per non ritrovarci meritevoli del suo insindacabile giudizio: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie” (Is 55,8). Ma per non incorrere in sbagli e abbagli del genere, dobbiamo liberarci dalla sklerocardìa (=durezza di cuore), cioè l’incapacità di cogliere gioiosamente la novità di Dio, propria di chi rimane chiuso nella sclerosi delle proprie abitudini protette, di chi dà la precedenza ai propri schemi blindati (religiosi, culturali, sociali ecc.) anziché ai fatti che effettivamente accadono e al primato della realtà…
Insieme, per convertirci. Abbiamo bisogno di attivare un autentico percorso di conversione. E’ estremamente difficile indicare con precisione le cose da cambiare e quelle da assumere, oggi e per l’immediato futuro. E’ più pertinente fare-memoria del nucleo irrinunciabile che la vita cristiana deve costantemente custodire e riaccendere, per riuscire a parlare all’uomo di oggi e di domani. Ci è chiesto di imboccare il sentiero di una vita evangelica, idonea nel contempo a trasformarsi via via nelle forme storiche più adatte. Ma rimanendo identica a se stessa, coerente con la sua grande Tradizione, fedele alla sua inalienabile missione…
Insieme, per ricordare che lo Spirito Santo da solo non fa la Chiesa. E neppure noi da soli facciamo la Chiesa. Solo lo Spirito Santo e noi, facciamo la Chiesa. Quando ci troviamo di fronte a scelte rischiose e difficili, solo se ci lasciamo illuminare dalla luce dello Spirito e contagiare dalla sua forza coinvolgente, riusciamo a metterci non gli uni sopra-contro-senza gli altri, ma gli uni con-in-per gli altri. Nell’ascolto reciproco riusciamo a bypassare sia gli scogli dell’ottimismo ingenuo che del pessimismo sterile. Sia dello gnosticismo élitario e intellettualoide che del neopelagianesimo autoreferenziale e prometeico. Sia del “si è sempre fatto così” che del “si dovrebbe fare cosà”.
Insieme, per contribuire alla crescita di una città che sia più umana, più abitabile, più respirabile, più vivibile. Che sia più accogliente e ospitale. Noi cristiani non possiamo, non vogliano essere, non siamo indifferenti al bene comune della nostra città.
Care Sorelle, Cari Fratelli, ce la faremo? Ora non ci è chiesto affatto di pianificare tutto il percorso da praticare. Ma ci è chiesto di individuare – “lo Spirito Santo e noi” (At 15,28) - la grande direzione da imboccare, e ci è dato di discernere - “noi e lo Spirito Santo” (At 5,32) - i primi passi da compiere.
+ Francesco Lambiasi
Aggiornamento coronavirus: 18 nuovi positivi
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 427.188 casi di positività, 196 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.159 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 6.646.786 dosi; sul totale sono 3.382.407 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 50 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 84 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 126 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 41,2 anni.
Sui 50 asintomatici, 41 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 3 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione e 2 tramite i test pre-ricovero. Per 4 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 41 nuovi casi, seguita da Bologna (30); poi Parma (28), Modena (23), Reggio Emilia (20) e Rimini (18); quindi Forlì (13), Ferrara (9), Piacenza e Cesena (entrambe con 7). Nessun nuovo caso di positività nel Circondario Imolese.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13.972 tamponi molecolari, per un totale di 5.978.951. A questi si aggiungono anche 14.187 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 195 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 398.648. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.016 (-2). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.661 (+2 rispetto a ieri), il 97,6% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano tre decessi, tutti nel bolognese: si tratta di tre uomini, rispettivamente di 80, 83 e 89 anni.
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.524.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 36 (-4 rispetto a ieri), 319 quelli negli altri reparti Covid (stabili rispetto a ieri).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 1 a Parma (invariato); 3 a Modena (+1); 15 a Bologna (-1); 2 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (-1); 4 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (-1); 2 a Cesena (invariato), 1 a Rimini (-2). Nessun ricovero in terapia intensiva a Reggio Emilia.
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.413 a Piacenza (+7 rispetto a ieri, di cui 5 sintomatici), 32.772 a Parma (+28, di cui 15 sintomatici), 51.296 a Reggio Emilia (+20, di cui 17 sintomatici), 72.146 a Modena (+23, di cui 21 sintomatici), 89.531 a Bologna (+30, di cui 24 sintomatici), 13.567 casi a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 25.734 a Ferrara (+9, di cui 4 sintomatici ), 34.053 a Ravenna (+41, di cui 31 sintomatici), 18.748 a Forlì (+13, di cui 8 sintomatici), 21.504 a Cesena (+7, di cui 6 sintomatici) e 41.424 a Rimini (+18, di cui 15 sintomatici).
Mauro Vanni presidente nazionale di Confartigianato Imprese Demaniali
(Rimini) Si è costituito ufficialmente il sindacato nazionale Confartigianato Imprese Demaniali, alla cui guida è stato eletto l’imprenditore balneare riminese Mauro Vanni. L’atto ufficiale è avvenuto alla fiera di Rimini nell’ambito di SUN Beach&Outddor Style, la manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group che riunisce ogni anno la filiera delle imprese legate all’accoglienza in spiaggia. Nel direttivo figurano anche i consiglieri Michele Mandolini (Marche), Pasquale Faraco (Basilicata), Marco Pardi (Toscana) e Giovanni Canale (Liguria). Al battesimo del neonato organismo di rappresentanza delle imprese balneari, anche il Presidente di Confartigianato Imprese Rimini, Davide Cupioli.
“Abbiamo lavorato sodo per questo obiettivo insieme a tutta la struttura provinciale. Era importante che il sistema confederale ospitasse nella sua orbita questa preziosa rappresentanza ed ora al fianco di Mauro Vanni procederemo nell’interesse di una categoria fondamentale nell’offerta turistica, quindi dell’economia dominante sul nostro territorio. Continuiamo a vivere una condizione ondivaga – ha detto Mauro Vanni a chiusura dei lavori della giornata - fra rassicurazioni e notizie meno tranquillizzanti. Noi continuiamo a ripetere che le 30mila imprese balneari si meritano un ruolo da protagoniste nel processo di ripresa dell’industria turistica nazionale, visto che sono titolari di un segmento fondamentale dell’industria dell’accoglienza. Perché ciò avvenga, perché si possano sprigionare investimenti innovativi, servono certezze sul quadro normativo legato al rinnovo delle concessioni demaniali marittime. In questi mesi e qui in fiera abbiamo dialogato col Ministro Garavaglia, che ci ha assicurato l’appoggio a questa posizione, a tutela delle imprese italiane”.
Il Presidente Vanni ha quindi ribadito che “Confartigianato Imprese Demaniali si attiverà affinché il Governo vari una disciplina definitiva della materia, evitando così che la magistratura eserciti una funzione impropria di supplenza alla disciplina della materia stessa attraverso le sentenze. Sarà fondamentale far leva sul valore di mercato dell’impresa balneare, nonché sul riconoscimento della professionalità e delle competenze degli operatori del settore, quale patrimonio di eccellenza e peculiarità, unico al mondo, che caratterizza e qualifica il sistema turistico italiano”.
In ultimo, il riconoscimento del legittimo affidamento. Altri aspetti sui quali si concentrerà l’impegno di Confartigianato Imprese Demaniali riguardano le funzioni amministrative in materia turistica degli Enti territoriali, le ordinanze balneari regionali, i protocolli anti-Covid, i finanziamenti, i sostegni e i contributi al settore, le tematiche ambientali legate anche al ripascimento. Confartigianato Imprese Demaniali nelle prossime settimane ratificherà anche l’ingresso di gruppi d’imprese altre regioni, non appena si concluderanno le procedure formali. Mauro Vanni, Presidente nazionale di Confartigianato Imprese Demaniali, resta alla guida anche del livello regionale e provinciale riminese del Sindacato.
14 ottobre
Ttg, segnali di ripartenza | L’ora del tampone | Confindustria, cambio al vertice
Lega, la verità di Ravaglioli a Temporeale: “Morrone non ha lavorato per pacificare il partito”
(Rimini) “Gli onorevoli Elena Raffaelli e Jacopo Morrone sostengono che se ci fosse stato un mese in più di campagna elettorale il centrodestra sarebbe come minimo andato al ballottaggio. Ma io mi domando: di cosa stiamo parlando?”. Alessandro Ravaglioli, esponente riminese della Lega, ha raccontato oggi a Temporeale, trasmissione di IcaroTV, la sua verità dei fatti, dopo le accuse incassate dai deputati leghisti Jacopo Morrone ed Elena Raffaelli.
“Innanzitutto la data delle elezioni è stata posticipata di 4 se non 5 mesi, perché come tutti ricordano si doveva votare a maggio. L’onorevole Morrone, io gli ho dato un contibuto, era in cerca del candidato sindaco civico dal mese di settembre dello scorso anno. Essersi trovati a determinare la candidatura il 9 di agosto significa che ci sono delle responsabilità politiche molto chiare. Loro si lamentano rispetto a quello che è stato un loro errore”.
Secondo Ravaglioli, comunque,”il fattore tempo è stato davvero un fattore determinante in questa campagna elettorale. Se torniamo alla primavera, il centrodestra sicuramente se la sarebbe potuta giocare. Perché? Il contesto in primavera era completamente aperto con una forte discussione all’interno del Partito Democratico. Quindi il fatto di determinare o candidare una persona qualificata, con delle possibilità di vincere, prima che si fosse sciolto il nodo all’interno del centrosinistra sicuramente sarebbe stato un notevole vantaggio”, spiega Ravaglio che aggiunge: “Se il centrodestra nel mese di maggio, o comunque prima della scelta del “Nazareno” tra la Petitti e Jamil, avesse prodotto una candidatura credibile non escludo che l’accordo tra Petitti e Jamil non si sarebbe trovato”. All’onorevole Morrone “ho ripetuto il fatto che noi dovevamo partire prima della scelta del Pd con una candidatura credibile. Questo non è stato fatto”, rbadisce Ravaglioli.
Secondo Ravaglioli, “uno degli errori, se non l’errore principale, dell’onorevole Morrore è stato quello di non pacificare il partito dopo le elezioni regionali 2020”. In quell’occasione si è avuta l’elezione di Matteo Montevecchi. “Montevecchi ha doppiato il candidato di Morrone su Rimini, rappresentando e introducendo nella Lega tutta una serie di mondi che finora erano rimasti lontani. Perché la gestione della Lega fatta dall’onorevole Morrone e dall’onorevole Raffaelli è stata la gestione di un partito settario, dove non si tendeva ad aprire il partito alla città, ma si tendeva a tenere il partito chiuso. L’elezione di Montevecchi da questo punto di vista ha scardinato questo meccanismo”. Anzichè pacificare il partito, con le elezioni comunali a Rimini “è stato fatto l’esatto contrario”.
Ecco il nuovo consiglio comunale
(Rimini) Proclamati ieri i 32 nuovi consiglieri comunali. Entro i dieci giorni successivi, sarà compito del sindaco Jamil Sadegholvaad convocare la prima seduta dell'assemblea. Per 'Rimini Futura con Jamil' entra in consiglio comunale Luca Pasini; per 'Lista Jamil. Rimini Rinata' entrano Daniela de Leonardis, Ilaria Messori, Serena soldati, Andrea Bellucci, Michele Lari, Samuele Ramberti, Marco Zamagni. Per Rimini Coraggiosa, il capolista Marco Tonti. Per il Partito democratico: Roberta Frisoni, AnnaMaria Barilari, Luca Cancellieri, Edoardo Carminucci, Giulia Corazzi, Manuela Guaitoli, Elisa Marchioni, Mattia Morolli, Giuseppe Neri, Matteo Petrucci, Giuliano Zamagni. Passando alla minoranza, per Lega Salvini premier entrano Enzo Ceccarelli, Matteo Zoccarato, Luca De Sio, Loreno Marchei, Andrea Pari. Per Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: Gioenzo Renzi, Nicola Marcello, Carlo Rufo Spina, Filippo Zilli. Per Rimini Gloria Lisi sindaco: Gloria Lisi e Stefano Brunori. Per 3V Verità Libertà: Matteo Angelini.
Ttg: Rimini presente. Sadegholvaad: importante recuperare i mercati esteri
(Rimini) Rimini si presenta nella vetrina internazionale del TTG. La città che ospita il più grande marketplace per la promozione e la commercializzazione del turismo mondiale in Italia ha aperto oggi il suo proprio spazio al TTG. Al taglio nastro presente insieme al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il presidente di ENIT Giorgio Palmucci, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, l’assessore al turismo della regione Emilia-Romagna Andrea Corsini e il presidente di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni, il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.
“Ci lasciamo alle spalle due anni terribili – ha detto il Sindaco Jamil Sadegholvaad in occasione della cerimonia di inaugurazione. I segnali dell’ultima stagione turistica sono molto importanti, segnali di ripresa diffusa e voglia di tornare a fare vacanza. Ma abbiamo ancora tanto da recuperare, soprattutto per quanto riguarda i mercati esteri e l’attività fieristica e congressuale che durante la pandemia è rimasta ferma. Il turismo al bivio tra post pandemia e opportunità offerte dal PNRR ha la priorità di rigenerare il Paese intorno a processi di modernizzazione finanziati dal Fondo Europeo. Questo chiama tutti, soggetti pubblici e privati, a uno sforzo comune da incanalare in una visione strategica di futuro”.
Da oggi fino al 15 ottobre l’offerta turistica e i progetti di cambiamento della città di Rimini si presentano al “TTG Travel Experience” in uno spazio dedicato di 50 metri quadrati: accanto allo stand di APT Emilia Romagna, la città di Rimini presenta agli operatori le strategie, le innovazioni di prodotto, le experience territoriali e le opportunità di vacanza di una città che in questi ultimi anni ha cambiato volto attraverso la realizzazione di un nuovo polo museale culturale, le opere per il risanamento ambientale e la salute del mare, il parco del mare con i primi tratti del nuovo lungomare, ricco di vegetazione adriatica, aree wellness, passeggiate, percorsi ciclabili, aree relax e gioco, dove tutela dell’ambiente e vita attiva all’aria aperta diventano il simbolo del nuovo stile di vita riminese, accompagnato in modo decisivo da una proposta immateriale e un palinsesto di experience che innalzano il livello di vivibilità e dunque l’attrattività turistica complessiva dell’intera città.
Nello stand dedicato alla città di Rimini - realizzato in collaborazione con Visit Rimini e IEG - il racconto della città che vede protagonista la rinocerontessa di E la nave va, scultura simbolo del nuovissimo Fellini Museum con al centro un megaschermo con video che metteno in luce le nuove opportunità offerte dalla città, che la lanciano tra le destinazioni vive e attrattive tutto l’anno. Inoltre, venerdì 15 alle 10,30 (in sala Italy Arena - Pad. C5) organizza il convegno Rimini, l'innovazione nel turismo. Sostenibilità, wellness e cultura come fattori di attrattività. I casi del Parco del Mare e del Fellini Museum, aperto agli operatori e alla stampa. Sono chiamati tra i relatori i principali attori del cambiamento della città, il Sindaco Jamil Sadeghoolvad, il Presidente di VisitRimini, Stefano Bonini, il Presidente del Piano Strategico Maurizio Ermeti, il Direttore generale del Comune di Rimini, Luca Uguccioni, il progettista del Fellini Museum, Leonardo Sangiorgi di Studio Azzurro.
Confindustria, Bozzi presidente designato
(Rimini) Il Consiglio direttivo di Confindustria Romagna ha indicato Roberto Bozzi quale presidente designato dell’Associazione per il periodo 2021-2025. La nomina passerà ora al voto dell’Assemblea generale, che il 23 novembre si riunirà per eleggere il nuovo presidente che raccoglierà il testimone da Paolo Maggioli. L’indicazione emersa è il risultato del lavoro della Commissione di Designazione che nelle scorse settimane ha dato vita a un’approfondita operazione di ascolto degli imprenditori associati, coinvolgendone un ampio numero in incontri singoli, sia nelle sedi delle tre province romagnole sia online.
Bozzi, consigliere delegato dell’azienda Vulcaflex di Cotignola (RA), è attuale vicepresidente con delega alle Relazioni industriali, ed ha alle spalle una lunga esperienza associativa con incarichi sia a livello nazionale che nella territoriale di Ravenna, alla guida della Sezione Gomma e Plastica. Nato a Milano nel 1967 dopo gli studi linguistici inizia a lavorare all’interno dell’azienda di famiglia come Controller. Dopo una esperienza di 10 anni come amministratore delegato di una azienda del gruppo, dal 2005 Roberto Bozzi è presente a Cotignola, sede storica dell’azienda dal 1965. L’azienda è specializzata nella produzione di pelli sintetiche per il settore automobilistico.
Fiera, taglio del nastro per il Ttg
(Rimini) La fiducia ha rimesso in moto il turismo. Chiaro e forte, è questo il messaggio arrivato stamani dalla cerimonia di apertura del TTG Travel Experience di Italian Exhibition Group, fino al 15 ottobre al quartiere fieristico di Rimini assieme a SIA Hospitality Design e SUN Beach&Outddor Style.
L'incontro inaugurale ha visto i saluti introduttivi di Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, e Andrea Corsini, assessore al turismo.
E' seguito un talk show condotto da Simona Ventura con Massimo Garavaglia, Ministro del turismo, Giorgio Palmucci, presidente di ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, Fabio Lazzerini, Chief Executive Officer ITA - Italia Trasporto Aereo e Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi.
Simona Ventura, davanti ad una folta platea di rappresentanti delle istituzioni e di operatori, ha aperto con una efficace sintesi: "Noi siamo quelli della ripartenza".
"Il tema della fiducia è fondamentale e deve basarsi sui numeri – ha esordito il ministro del Turismo Massimo Garavaglia - Nel 2021 cresciamo del 6% del Pil e un altro 4% l'anno venturo, che ci porterà a riassorbire questi due anni di pandemia. Ma il turismo, per l'Italia, può tranquillamente arrivare al 20% del Pil, l'importante è organizzarsi e programmare. Nel Pnrr i fondamentali ci sono, anche per il digitale, e poi ci sono i due miliardi per la qualità del sistema ricettivo, che dovrebbero andare in Consiglio dei ministri venerdì".
"I tanti operatori che vedo qui oggi sono senz'altro il miglior segnale di ripresa – ha detto il Presidente Cagnoni - Questa è la vera e propria piazza d'affari per tutta la filiera del turismo. I Buyer esteri vengono al TT a chiudere i loro pacchetti turisti, i tour operator italiani ad aggiornare la loro offerta per i viaggiatori italiani. E poi troviamo l'opera di rinnovamento costante che i designer sviluppano per il settore dell'accoglienza con due belle mostre al SIA. E, infine, l'effervescenza del turismo balneare e dei campeggi sempre più attenti a stile e ristorazione, peculiarità del prodotto turistico italiano, con il SUN. Si scrive TTG, SIA e SUN, si legge filiera del turismo italiano".
"Il lavoro realizzato a Rimini in questi ultimi dieci anni può rappresentare un modello da applicare su larga scala – ha spiegato il neo sindaco Jamil Sadegholvaad - A livello nazionale abbiamo di fronte la grande opportunità di sfruttare al meglio le importanti risorse del PNRR, un'occasione unica che l'Italia deve saper cogliere per dotarsi di infrastrutture adeguate e per far rifiorire le proprie bellezze. Per vincere questa sfida, dopo una stagione pressoché irripetibile nel tempo contrassegnata dal turismo domestico, nel prossimo futuro dovremo essere in grado di intercettare e gestire al meglio i flussi europei e internazionali per rispettare le alte aspettative del resto del mondo verso il nostro Paese. E sono certo che ci riusciremo".
"Confident è far partire una compagnia aerea rinnovata in 90 giorni – ha spiegato il ceo di ITA Fabio Lazzerini - con un ordine per 80 aerei di nuova generazione. Digitalizzazione, persone e sostenibilità ambientale ed economica sono i nostri pilastri in uno scenario che sta cambiando. Il viaggiatore si allontana dal modello city break e privilegia un turismo stanziale. Soggiorni più lunghi richiedono voli diretti. Per 100 persone che chiedevano un volo diretto, fino a poco tempo fa, il 62% passava da uno scalo europeo. Il nostro obiettivo è riequilibrare questa situazione".
"L'Italia ha bisogno di normalità, i turisti torneranno – ha assicurato il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - Per il 2022 bisogna attuare un piano di ristrutturazione, dopo un anno in cui per gli alberghi è mancata la componente intercontinentale dal Far East e Russia. Le imprese hanno perso circa il 70% del fatturato. Siamo il primo Paese in Europa per numero di alberghi, 33 mila hotel e 1,3 milioni di camere. L'unica cosa che bisogna fare è ristrutturare e dare aiuti selettivi in base al fatturato".
"Bellissimo clima al TTG - ha commentato Andrea Corsini, assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna - grazie a vaccini e Green Pass guardiamo al futuro con grande fiducia. Per l'Emilia-Romagna il 70-75% delle presenze turistiche e del fatturato del comparto è dovuto all'offerta balneare, ma abbiamo altre eccellenze che vanno valorizzate: il cine-turismo, la foodvalley e la motorvalley. Abbiamo lanciato nuove misure di sostegno per le imprese, come il fondo rotativo per le imprese alberghiere, e oltre al Pnrr potremo attingere anche ai fondi strutturali europei. Per ripartire è importante innovare l'offerta turistica, così da consentire all'Italia di rimanere competitiva a livello internazionale".
«Durante l'anno in cui la pandemia ha accelerato processi già in corso e gli Italiani hanno riscoperto l'Italia ha ricordato Giorgio Palmucci, presidente di ENIT - abbiamo supportato le attività per l'hub digitale sviluppando la comunicazione e la strategia di raggiungimento di turisti provenienti da tutto il mondo. Ora è importante lavorare assieme per tornare a portare in alto le eccellenze italiane e per la ripresa dei flussi turistici, soprattutto quelli intercontinentali. Stiamo lavorando con Medio Oriente, Asia e l'America. L'importante è non dimenticare che il turismo è anche outgoing".
Bollettino: 17 nuovi positivi
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 426.994 casi di positività, 223 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.142 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 1,2%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 6.629.645 dosi; sul totale sono 3.374.668 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 92 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 105 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 173 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 46,9 anni. Sui 92 asintomatici, 58 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 22 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 tramite gli screening pre-ricovero e 2 con i test sierologici. Per 7 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 81 nuovi casi, seguita da Bologna (29); poi Reggio Emilia (22), Rimini (17), Modena (14) e Piacenza (13); quindi Parma, Ferrara e Cesena (12 casi ciascuna), Forlì (9) e, infine, il Circondario Imolese con 2 casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.180 tamponi molecolari, per un totale di 5.964.979. A questi si aggiungono anche 8.962 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 249 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 398.454. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.019 (-31). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.659 (-11 rispetto a ieri), il 97,6% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano cinque decessi: una donna di Piacenza di 82 anni, due uomini di 69 e 94 anni di Parma, una donna di 59 anni di Reggio Emilia e un uomo di 66 anni di Bologna. In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.521.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 40 (-2 rispetto a ieri), 320 quelli negli altri reparti Covid (-18). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 1 a Parma (-1); 2 a Modena (invariato); 16 a Bologna (invariato); 2 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato), 3 a Rimini (invariato). Non risultano ricoveri in terapia intensiva in provincia di Reggio Emilia (ieri era 1).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.406 a Piacenza (+13 rispetto a ieri, di cui 6 sintomatici), 32.744 a Parma (+12, di cui 4 sintomatici), 51.276 a Reggio Emilia (+22, di cui 15 sintomatici), 72.123 a Modena (+14, di cui 7 sintomatici), 89.502 a Bologna (+29, di cui 17 sintomatici), 13.567 casi a Imola (+2, tutti sintomatici), 25.725 a Ferrara (+12, di cui 11 sintomatici ), 34.012 a Ravenna (+81, di cui 45 sintomatici), 18.735 a Forlì (+9, di cui 7 sintomatici), 21.497 a Cesena (+12, di cui 7 sintomatici) e 41.407 a Rimini (+17, di cui 10 sintomatici).